domenica 30 dicembre 2012

La storia di Samurai (46)

Sopra, il ritratto di Valignano
Sotto, la udienza pontificia per la delegazione giapponese

3) La politica religiosa~2~

Quando è arrivato Saverio in Giappone, quello che teneva il potere era Oda Nobunaga. Lui, che era amante delle novità, interessandosi di questa nuova religione e anche degli europei che avevano il vestito e comportamento diverso dai giapponesi, ha protetto la comitiva di Saverio. Ce n’era ma, anche un’altro motivo. Un po’ prima dell’arrivo di Saverio, cioè in 1543, un gruppo dei portoghesi fu trasportato a riva di una piccola isola in Kyushu dalla corrente. Siccome loro tenevano l’archibugio, tutti i signori feudali giapponesi afferravano al volo questo nuovo arme. Perché fino a questo momento, loro avevano solo la freccia, la lancia e la spada come l’arme, invece, non ci sarà bisogno di spiegare che il fucile aveva la potenza incomparabile rispetto a quello tradizionale. Infatti, tutti i signori hanno voluto di commerciare con portoghesi e poi naturalmente Nobunaga non era eccezionale. Lui, dopo aver acquistato tanti fucili, li ha fatto modificare ordinando agli artigiani di Sakai (una città di Osaka) e  ha ottenuto  grandi risultati nel campo di guerra con quelli.
Da questo momento, la maniera di combattimento in Giappone è drasticamente cambiata. Cioè, fino allora, i giapponesi combattevano teoricamente l’uno contro l’altro. Mentre Nobunaga ha fatto combattere i soldati in gruppo, mettendoli in fila. Prima di tutto, il gruppo della prima fila sparava simultaneamente e poi subito dopo indietreggiando alla fine della fila, caricavano ad acciarino di nuovo. Ripetendo questo atto, i soldati di Nobunaga riuscivano sparare continuamente. Si può dire che Nobunaga è riuscito a diventare il più potente all’època con questa maniera.  
Il cristianesimo (cattolicesimo) fu accettato cosi in Giappone. Naturalmente c’erano tante persone che si erano convertite ai cattolici non solamente per il motivo cosi utilitario ma anche per l’aspetto spirituale. Soprattutto al popolo, l’insegnamento del cristianesimo di “sotto il Dio tutto è uguale” era veramente una idea fresca e interessante, quindi era aumentato subito il numero dei cristiani e arrivato fino a un milione.

A proposito, a questo periodo, si suppone che fossero circa 15 milioni di popolazione in Giappone, invece attualmente (nella situazione della popolazione totale 120 milioni) il numero dei cristiani (includendo i coreani naturalizzati) è circa 2600000. Si può dire che, quindi, quanto la gente dell’allora ha voluto cercare la strada della salvezza….

Dopo Saverio, sono venuti tanti missionari e fra loro c’era Alessandro Valignano. Lui, dopo aver ispezionato la situazione giapponese, ha costruito il seminario e collegio nei vari posti e ha stabilito il latino, la filosofia, la musica, la teologia, le scienze naturali, le belle arti e il dramma come le materie fondamentali. E anche ha mandato la delegazione dei quattro ragazzi in Europa. Loro hanno ricevuto un caloroso benvenuto dappertutto e sono riusciti a essere concessi di un’udienza al Papa Gregorio XIII.

mercoledì 26 dicembre 2012

La storia di Samurai (45)

Sopra, il ritratto di Saverio
Sotto, la linea di navigaione che lui ha preso

Fondamentalmente, anche in questo periodo di Edo, la religione principale era il Buddismo, ma non era escluso lo Scintoismo come al solito. Inoltre, nella società di Samurai, Zhu-zi-xue (l’idea sviluppata dal Confucianesimo) occupava la posizione molto importante.
La società di Samurai era assolutamente quella verticale. Cioè, sul vertice della gerarchia è stato lo Shogun, e poi sotto di lui sono stati vari vassalli suoi e i Daimyo. E anche ogni Daimyo aveva i suoi vassalli. E ogni vassallo era il più potente nella sua famiglia (solitamente, la moglie e i figli erano obbligati a obbedire al capofamiglia).
“Essere fedele al signore e devoto ai genitori” era il più importante nella società di Samurai e questo modo di pensare era proprio derivato dal Confucianesimo. “Scommettere la vita per il suo signore” e “l’ordine del padre è tassativo”, queste due cose erano il nucleo dello spirito di Samurai.
Il governo di Tokugawa, pero, ha dovuto affrontare allora un nuovo problema religioso: Era cattolicesimo.
I giapponesi, dal tempo antico, avevano sempre comunicato con la gente asiatica come cinesi, coreani, indiani ecc, ma nell’anno 1549, loro hanno incontrato per primo con gli europei, cioè il gruppo missionario condotto da Francisco Xavier (Saverio). La comitiva, partendo da Goa (in India) in aprile 1549, in agosto dello stesso anno, è arrivata a Satsuma (la presente provincia Kagoshima , situata alla parte meridionale nell’Isola di Kyushu). Saverio pero, pensando che fosse meglio di propagare nella capitale, è andato a Kyoto ma non ne ha avuto successo e in via di ritorno a Kyushu, finalmente è riuscito a ottenere il permesso per la propaganda dal signore feudale della zona di Yamaguchi (situata nella parte dell’estremo ovest in Honshu).
Fino a questo momento, non sapendo bene l’abitudine del Giappone, lui non ha potuto attirare tanto interesse dei giapponesi e poi ha causato ogni tanto anche il contrasto con i buddisti. E alla fine, lui ha capito che non doveva mancare il regalo per il signore per la sua attività….
Dopo aver acquisito circa 500 credenti in Yamaguchi, lui, accorgendosi di nuovo dell’importanza di Cina per propagandare tutto nell’Asia, ha deciso di tornare una volta in Goa. E mentre stava provando ad andare in Cina (che non era tanto facile), si è ammalato e morto a 46 anni.

domenica 23 dicembre 2012

La storia di Samurai (44)


Due illustrazioni della processione di Daimyo

2)Il sistema di Sankinkoutai
Questo era il sistema adoperato da Tokugawa per controllare i Daimyo. Sankin significa “servire al governo shogunato” e Koutai, invece è “avvicendamento”.
Nonostante che ha vinto alla guerra di Sekigahara, Tokugawa non teneva il potere perfetto tutto in Giappone, o anzi si aveva sempre paure che alcuni Daimyo avessero intenzione di ribellarsi furtivamente. Per evitare questo caso potenziale, Tokugawa ha dovuto impostare i vari sistemi. Uno di questi era quello di Sankinkoutai.
Questo sistema era stabilito ufficialmente nell’anno 1635. Dopo di che, ogni Daimyo ha dovuto passare un anno a Edo per servire al governo a ogni due anni. Cioè dicendo in altre parole, loro (Daimyo) erano costretti a vivere a Edo e alla loro patria alternativamente ogni anno lasciando moglie e primo figlio di loro a Edo. Questo, naturalmente era per motivo che il governo ha voluto di tenerli come in ostaggio.
Andare a Edo e tornare al paese ogni anno era veramente di peso finanziario per Daimyo. Loro viaggio solitamente, preparando tante cose necessarie, era di lunga processione con tanti seguiti vassalli. Sulla strada principale per andare a Edo, erano preparati gli alberghi per loro chiamati “Honjin (il quartiere generale)” di alta qualità. Questo viaggio era veramente costoso a Ogni Daimyo. Inoltre, loro hanno dovuto spendere molto per mantenere la casa di Edo.
E poi, questo tipo di vita causava spesso una discordia fra i vassalli rimasti nel paese e quelli in Edo. Siccome la moglie ufficiale è stata sempre a Edo, ogni Daimyo teneva delle concubine al paese, quindi poteva anche causare qualche lotta per l’eredità tra i fratelli di madre diversa. Secondo i regolamenti di quest’època, se non ci fosse un figlio ereditario a Daimyo oppure succedesse qualche lotta intestina, il feudo era confiscato subito e di conseguenza, tanti vassalli, perdendo il lavoro, erano finiti in mezzo alla strada. Questi Samurai si chiamavano “Ronin”.
(A proposito, ancora adesso, i ragazzi cha non erano riusciti a superare l’esame di ammissione all’università o liceo, sono chiamati Ronin! Perché loro non appartengono a nessuna organizzazione.)

Comunque, fare spendere tanti soldi a Daimyo per non fargli risparmiare il fondo per il tradimento, era anche una delle politiche fondamentali di Tokugawa e si può dire che questa è andata molto bene. Inoltre, il governo ha ordinato ogni tanto di occuparsi dei lavori pubblici a Daimyo (soprattutto a Tozama). Riguardo a questi lavori, il governo non aiutava in nessun maniera, o anzi, in caso che un Daimyo non li potesse finire fino al giorno stabilito sarebbe accusato molto severamente.
Ne posso citare un esempio del feudo Satsuma come seguente:

A dicembre di 1753, dal governo al feudo Satsuma (la presente provincia Kagoshima), è arrivato un ordine di occuparsi alle opere di arginamento al fiume Kiso (che corre la parte centrale del Giappone). Questo posto era il punto di confluenza di 3 fiumi e si prevedeva molta difficoltà dei lavori dapprima, perché ci sarebbero voluti enorme mano d’opera e soldi. Naturalmente, tutte le spese erano addossate al feudo Satsuma, però era impossibile di rifiutarlo, seno Satsuma sarebbe stato rovinato dal governo.
Da febbraio di 1754, 947 uomini del feudo Satuma, sotto il comando del capogruppo Hirata (un ministro importante al feudo Satsuma), hanno cominciato a lavorare. Questo posto dei lavori era lontanissimo da Satuma, inoltre loro hanno dovuto preparare da soli tutte le cose necessarie includendo il rifornimento dei generi alimentari nella zona sconosciuta.
Come ho scritto prima, il governo non li ha dato nessun aiuto, o anzi, ha fatto perfino qualche ostruzione.
Comunque, le opere erano completate a maggio dell’anno prossimo con molto ritardo e il capogruppo Hirata, dopo averne vista la rifinitura, si è suicidato (con Seppuku) prendendo la risponsabilità del ritardo. Oltre a lui, 52 uomini si sono suicidati per protestare contro il governo, 32 uomini sono morti della dissenteria causata dal brutto ambiente e un uomo era ammazzato come il sacrificio umano prima di cominciare le opere. (quindi, i vittimi totali erano 86 persone!) E poi, le spese totali erano circa 30 miliardi (comvertiti in yen, naturalmente) e più di metà di ciò è rimasto debito al feudo Satsuma.
Circa 100 anni dopo, il feudo Satsuma ha adempito il ruolo principale per far cadere il governo shogunato. Alcuni studiosi dicono che, uno dei motivi se ne può trovare nel rancore per il fatto di questo momento.

martedì 18 dicembre 2012

La storia di Samurai (43)

Sopra, la scena dell'inchiesta della risaia
Sotto, la foto di una risaia

Nella nostra storia, da quando i Tokugawa hanno fondato il regime shogunato a Edo (presente Tokyo) fino al momento del crollo di questo feudalismo (cioè 1603 ~1867), si chiama il periodo di Edo. Il motivo che un potere politico ha durato cosi lungo tempo non è solo uno. Ora ne elenco alcuni fattori importanti ad uno ad uno.

1) Il sistema del ceto
Teoricamente è stato diviso in quattro categorie, cioè Samurai(includere dallo Shogun fino al fante), Contadini, Artigiani e Commercianti. Basando su Zhu-zi-xue (si chiama anche il nuovo Confucianesimo), si classificava prima la classe di Samurai, e i Contadini che erano incaricati del pagamento delle imposte e poi dopo gli Artigiani, e all’ultima (quarta) categoria, erano messi i Commercianti che non si erano occupati della produzione. Nel periodo di Edo, c’erano circa 300 feudi in Giappone, e se ne consisteva ognuno, di un governatore (il signore feudale, naturalmente anche lui era un Samurai) e i suoi vassalli (Samurai), e poi il popolo (Contadini, Artigiani, Commercianti ecc). Fondamentalmente, le imposte erano pagate dal riso e tutti i Samurai lo prendevano come lo stipendio. Ovviamente la gente non poteva vivere solo col riso, quindi, loro, tenendo la quantità da mangiare, ne hanno cambiato a soldi il resto. Questo cambiamento è stato fatto tramite un commerciante autorizzato, perciò, nonostante che fossero classificati all’ultima categoria, c’erano alcuni commercianti molto ricchi.
Siccome la base economica era il riso, la grandezza del feudo si esprimeva con l’unità della valutazione della terra chiamata “Koku”. Questo significa la produttività del riso e un Koku equivaleva circa 150 kg del riso. In altre parole, la grandezza della terra dipendeva dalla quantità della produzione del riso. In quest’època, i signori feudali che avevano più di 10000 Koku erano chiamati Daimyo. Il massimo feudo era Kaga(il vecchio nome della presente provincia Ishikawa e una parte di Toyama) che aveva un milione Koku, governato da Signor Maeda. Oserei dire che Tokugawa era anche un grande Daimyo che aveva 4 milioni Koku…

Per quanto riguardo a Daimyo, c’erano tre tipi. Uno era chiamato Shinpan (significa i parenti dello Shogun, anche loro erano i descendenti di Ieyasu), e altri due erano Fudai (Daimyo che erano già i vassalli di Tokugawa prima della guerra a Sekigahara) e Tozama (quelli che hanno seguito a Tokugawa dopo la guerra).
Shinpan e Fudai avevano il diritto di partecipare alla politica e poi se mai uno Shogun non avesse il figlio ereditario, lo era scelto fra tre Shinpan importanti, cioè Owari (presente Nagoya), Kishu (presente Wakayama) e Mito(si trova nella provincia Ibaragi).
Riguardo alla disposizione del territorio, Fudai era dato il feudo statisticamente importante, pero solitamente meno di 50000 Koku di grandezza. Alcuni Tozama, invece, lo avevano molto grande come il Signor Maeda. In poche parole, Tokugawa ha dato meno terra a chi aveva il potere politico, e a quello che non poteva partecipare direttamente alla politica, l’ha data di più.
Naturalmente, a questo periodo, esisteva ancora la società aristocratica centrando l’imperatore, ma era tanto più debole rispetto alla prima. Pagare il massimo rispetto all’imperatore, tuttavia renderlo meno potente possibile…..Questo era la politica fondamentale di Tokugawa.

giovedì 13 dicembre 2012

Intervallo (29)~Una vita di un Samurai~(2)

Uesugi Kenshin

Sopra, il ritratto di Uesugi Kenshin
Sotto, due foto di Gackt (cantante e attore giapponese) che ha interpretato la parte di Kenshin


Per quanto riguardo a Kenshin, ho già toccato un po’ nella sezione “La Storia di Samurai (36)”, ma questa volta ne vorrei scrivere un po’ più dettagliatamente. Kenshin(1530~1578) era un Daimyo che ha vissuto nel periodo dei regni combattenti. Lui era governatore in Echigo (la presente provincia Niigata) e veramente il genio di guerra. In quest’època, per l’alta classe di Samurai come lui, nonostante che fosse normale di avere tante donne e bambini per mantenere il sangue, lui non è mai sposato a vita. Il motivo non è ben chiaro, ma c’è una cosa sicura che lui si è creduto l’incarnazione di Vaisravana, una divinità indiana che era introdotta nel Buddismo come uno dei protettori di 12 punti fondamentali, cioè 8 direzioni, e più il cielo, la terra, il sole e la luna. Vaisravana è il protettore del nord e solitamente si rappresenta con la faccia arrabbiata, armato, calpestando i diavoli.

A proposito, non solo Vaisravana ma anche gli altri 11protettori si rappresentano generalmente in questa maniera. La faccia orribile e la figura armata, ambedue sono proprio per dimostrare il loro carattere che non avvicina nessun diavolo.

Siccome Echigo(dove abitava Kenshin) è situato a nord da Kyoto (dista circa 437km), lui ha voluto proteggere la capitale come questa divinità. Kenshin era l’uomo coraggioso, chiamato la tigre di Echigo oppure il drago di Echigo, ha fatto guerra tante volte, ma quasi tutti i casi suoi, era per salvare la gente che gli aveva chiesto l’aiuto oppure per difendere dagli invasori. Era stoico, l’uomo di giustizia e poi anche fedele per l’imperatore. Era possibile che questo carattere piuttosto puro gli avesse fatto a scegliere la vita del celibato. Infatti, quando Takeda era attaccato da due nemici e bloccato di trasporto del sale, Kenshin glielo ha mandato per salvare il popolo. Perché per Kenshin, Takeda era il nemico fatale, pero, il popolo del dominio di Takeda non c’entrava niente.
Questo episodio è molto conosciuto in Giappone e ancora adesso, noi usiamo ogni tanto il modo di dire che è “mandare il sale al nemico”. Kenshin ha amato molto di bere il Sakè e lui sempre l’ha bevuto da solo leccando il sale. Alcuni studiosi dicono che quest’abitudine gli avrebbe causato l’alta pressione e la morte improvvisa. In effetti, lui è morto a 49 anni a causa della apoplessia.
Allora, lui aveva quattro figli adottivi. Dopo la morte di Kenshin, sono successe solite liti domestiche fra loro, ma ha vinto un nipote suo e la famiglia Uesugi, nonostante che fosse nemica di Tokugawa nella guerra di Sekigahara, è sopravvissuta e durata fino all’età moderna.
Alla fine di questa sezione, Vi presento la sua ultima poesia in Kanji (ideogramma) e la traduzione in italiano a sotto:



La mia vita di 49 anni è come un sogno di una notte,
La prosperità della mia vita non è altro che un bicchiere di Sakè.

lunedì 10 dicembre 2012

La storia di Samurai (42)

Sopra, il ritratto di Ieyasu
Sotto, il castello di Edo
(il presente palazzo imperiale)

Era 1603, 12, febbraio in cui Ieyasu era dato il titolo dello Shogun ufficialmente. E due anni dopo, lui si è ritirato in Suruga (il vecchio nome di una parte nella presente provincia Shizuoka), dopo aver ceduto questa posizione a suo figlio Hidetada. Lui, pero, aiutando suo figlio (o anzi tenendo ancora il vero potere) ha combattuto due volte contro i Toyotomi, e dopo aver costruito la base del regime shogunato di Tokugawa, è morto in 1616. (stesso anno in cui sono morti Cervantes e Shakespeare!)
La sua tomba è stata prima a Kunouzan (una montagna situata in Shizuoka) e poi dopo era spostata a Nikko. Il suo mausoleo, chiamato Toshogu, si trova un po’ dappertutto in Giappone, ma quello di Nikko è il più famoso e importante.
Il nome “Toshogu” deriva dal titolo “Tosho Daigongen” che era dato a defunto Ieyasu dalla corte imperiale in 1617. “To” significa “l’est”, “Sho” è “illuminare”, “Dai” è “grande” e poi “Gongen” significa un Budda che è apparso in questo mondo provvisoriamente nella forma di una divinità.
(Sarà inutile di dire che “Gu” significa il tempio scintoista.)
Cioè, in questo caso Ieyasu era considerato come una divinità trasformata da un Budda e facendo cosi, la famiglia Tokugawa ha voluto dimostrare che loro erano di stirpe divina a tutto il popolo.

A proposito, il tempio scintoista Nikko Toshogu è costruito senza curarsi la spesa e ha la colorazione molto vivace. E poi, ricevendo l’influenza di Yin-Yang, era disegnato in modo che il Polaris se ne trovasse al centro fra due porte più importanti. Questa stella, in Cina, è stata considerata come il re in cielo dal tempo antico, e ovviamente anche i Tokugawa volevano stare come il Polars in terra. Questo tempio di Nikko, è talmente popolare in Giappone che si dice in un detto come seguente,
“Non dire Kekko(significa magnifico) finche tu non vedi Nikko”.
Sarà stessa storia a Vostro “Napoli”. Bruno Taut(famoso architetto tedesco), invece, ha detto che apprezzava molto di più Katsura Rikyu (una villa imperiale che si trova in Kyoto) anzi che Nikko, perché lui ha trovato la bellezza comune all’architettura moderna nella costruzione di Katsura.
Anche a me (sicuramente sono ignorante dell’architettura, quindi questo è solo un mio parere) sembra che il tempio di Nikko sia quasi un diluvio di colore e troppo pieno delle sculture. Nello stesso tempo, pero, ne trovo una massa d’energia di Samurai e il loro spirito che ci ha la fermezza di regnare il Giappone per lungo tempo d’ora in poi, come il grande governatore.

Torno al discorso principale. Tokugawa Ieyasu era veramente una persona molto paziente. Da bambino, spesso mandato a diversi Daimyo come l’ostaggio. Questo significava una situazione che non era strana se lui fosse ammazzato oggi oppure domani….E dopo essere cresciuto, nonostante che fosse stato alleato di Nobunaga, lui ha dovuto fare Seppuku a un figlio suo, dall’ordine di Nobunaga. E poi quando Hideyoshi è diventato il governatore, Ieyasu ha dovuto accontentarsi di restare al posto secondario. Alla fine di questa sezione, Vi presento un detto suo molto famoso come seguente,
“Una vita di una persona è come se camminasse una lunga strada, portando il carico molto pesante.”

giovedì 6 dicembre 2012

La storia di Samurai (41)

Sopra, il ritratto di Hideyori
Sotto, quello di sua madre

Hidetada, ma non ha potuto adempiere quello che aveva voluto suo padre. Nonostante che avesse attaccato il castello di Sanada con 38000 soldati (allora, Sanada si asserragliava nel castello con solo 2000 soldati), lui non è riuscito a far arrendersi e di conseguenza, quando lui è arrivato a Sekigahara, la guerra era già finita. Ieyasu si è arrabbiato molto con suo figlio, ma non c’era più nulla da fare.
Comunque, la guerra a Sekigahara è finita solo in mezza giornata, cioè il gruppo dell’ovest ha perso subito a causa dell’azione proditoria di un Samurai. Mitsunari e altri alcuni capi erano decapitati e inoltre, tanti Daimyo (signori feudali) resi erano espropriati di loro feudi. Anche Toyotomi Hideyori (figlio di Hideyoshi) non era altro che un Daimyo in Osaka. Con la morte di Mitsunari, anche il desiderio di Hideyoshi è scomparso cosi.
Ieyasu, pero, non volendo farsi vedere troppo ambizioso agli occhi di tutti i signori feudali, ha fatto sposare sua nipote di 7 anni con Hideyori (di 11 anni) in 1603. Naturalmente questo era una specie di misure accattivanti per Hideyori e soprattutto per madre sua (favorita di Hideyoshi) e poi anche per dimostrare a tutti, che lui faceva caso del figlio di Hideyoshi.
E poi Ieyasu, nello stesso anno, ha chiesto alla corte imperiale di darsi il titolo di Shogun. E appena l’ha ottenuto, ha fondato il regime shogunato a Edo. Cosi, è nato il terzo(e ultimo) governo shogunato dalla famiglia Tokugawa, che è durato circa per 260 anni. (fino a 1867)
Ieyasu, tuttavia, era l’uomo molto furbo, paziente e riflessivo. Osservando la crescita di Hideyori, a lui sembrava man mano che questo ragazzo potesse diventare un grosso ostacolo per futuro del suo regime. Ieyasu, quindi, ha cominciato a fare pressione su Hideyori e sua madre, con le diverse maniere. Facendo cosi, lui aspettava il momento che quella madre orgogliosa di Hideyori, perdendo la pazienza, attaccava guerra a lui. Ieyasu era l’uomo che mai attaccava qualcuno da lui prima. In questo modo di fare, lui ha potuto tenere bene in pugno il sentimento della gente.
Alla fine, in 1614 è successo il conflitto armato fra Toyotomi e Tokugawa e Ieyasu ha attaccato il castello di Osaka. Siccome questo era la fortezza molto sicura, lui non ha potuto prendere l’assalto completamente. Perciò, lui ha proposto di concludere un accordo e i Toyotomi l’hanno accettato. Nel frattempo, Ieyasu, approfittando l’occasione dello scambio di opinioni, ha tappato velocemente il fossato.
E l’anno prossimo, a estate, lui ha attaccato di nuovo il castello di Osaka e l’ha fatto cadere. Hideyori e sua madre si sono suicidati, e cosi, la famiglia Toyotomi era sterminata.

lunedì 3 dicembre 2012

La storia di Samurai (40)

Sopra, la scena di battaglia a Sekigahara
Sotto, il monumento di questo campo di guerra

“Per favore, guardate bene mio figlio e lo proteggete in maniera che lui diventasse il governatore del Giappone come il mio successore.”
Questo erano le ultime volontà di Hideyoshi per i cinque vassalli suoi più importanti. Naturalmente Ieyasu era uno di questi, o anzi, lui era il personaggio più influente fra tutti. In questo momento, il figlio di Hideyoshi, chiamato Hideyori, era ancora bambino di 6 anni, quindi, era naturale che il vero potere politico era passato alla mano di Ieyasu.
Alcuni vassalli, pero, n’erano rimasti mali. Soprattutto, a Ishida Mitsunari, coltivato da Hideyoshi da giovane, sembrava che la posizione del governatore fosse rubata da Ieyasu. Lui Mitsunari, essendo ricevuto dei favori speciali da Hideyoshi, non ha potuto sopportare questa realtà.
E in 1600 (2 anni dopo la morte di Hideyoshi), Mitsunari ha raccolto un’armata e ha combattuto contro Ieyasu nella zona di Sekigahara, situata nella presente provincia Gifu, quasi centro del Giappone. Siccome i soldati di Mitsunari erano principalmente originari di regione occidentale del Giappone, la sua armata si chiamava il gruppo dell’ovest, invece quella di Ieyasu, il gruppo dell’est. Numero totale dei soldati di quello era 83200 e di questo era 88880. Mitsunari era il governatore di Oumi (presente provincia Shiga, vicina a Kyoto), mentre Ieyasu dominava Edo (vecchio nome di Tokyo) e i suoi dintorni.
Ieyasu è partito per l’ovest alla testa del grosso dell’esercito passando la strada di Tokaido, invece suo figlio Hidetada era incaricato di passare l’altra strada chiamata Tosando alla testa di 38000 soldati.
A quest’època, c’erano sette strade principali in Giappone e quelle summenzionate erano due su queste.
A proposito, Tokaido è la strada che collega Tokyo e Kyoto costeggiando l’oceano pacifico. E ancora adesso, si considera come la strada più importante ed è conosciuta anche dove il famoso Shinkansen (alias il treno proiettile) ha proceduto per primo in 1964. Invece Tosando (dopo è cambiato il nome a Nakasendo) è la strada che passa la parte interna ed era chiamata nel vecchio tempo “la strada nelle montagne”. In Giappone, paese cosi montagnoso, questa strada è chiamata anche quella secondaria, rispetto a Tokaido.
In via di Tosando, c’era il castello protetto dalla famiglia Sanada, forte nemico di Tokugawa. Secondo l’idea d’Ieyasu, Hidetada doveva far arrenderselo prima, e poi unirsi al grosso dell’esercito quanto possibile presto.

venerdì 30 novembre 2012

La storia di Samurai (39)

Sopra, il castello di Osaka
Sotto, il ritratto di Hidetsugu



C’erano alcuni signori feudali che Hideyoshi non ha potuto sterminare, come Ieyasu (Tokugawa), Mori e Shimazu (governatore nella zona di Kyushu) ecc. Gli ultimi due, Hideyoshi è riuscito a sottomettere stentatamente, ma Ieyasu era molto difficile da prendere provvedimenti. Perché Ieyasu fu l'ex-alleato di Nobunaga (padrone di Hideyoshi) e di buona famiglia a differente di Hideyoshi. Ieyasu dominava quasi tutta la parte orientale del Giappone allora, quindi dipendendo dal suo comportamento, si aveva paure che il Giappone tornasse di nuovo nel periodo delle guerre civili come prima. Infatti, loro due si combattevano una volta, pero questa lotta fra loro non era risolta bene.
Hideyoshi, pensando se Ieyasu comportasse come il vassallo suo in pubblico, altri tutti l’avrebbero seguito senza problema, ha fatto sposare la sua sorellina con Ieyasu. Questa sorellina era quasi l’ostaggio per Ieyasu, e inoltre, Hideyoshi l’ha fatta accompagnare anche sua madre.
Ieyasu ha capito l’intenzione di Hideyoshi e ha deciso di sostenere il regime suo come un vassallo finche Hideyoshi stesse vivo.
Hideyoshi, quando era giovane, era l’uomo simpatico e socievole, ma tanto più s’invecchiava quanto più aveva sete di potere. E con l’aumento del suo potere, diventava più dittatoriale e diffidente con la gente attorno a lui.
Dato che lui non aveva il figlio successore, ha ceduto la posizione del primo ministro al suo nipote, chiamato Hidetsugu, a 55 anni, pero lui, come l’ex-primo ministro, ha continuato d’esercitare la sua autorità. E poi, una tragedia ha assalito Hidetsugu. Cioè, è nato il figlio a Hideyosi da una giovane favorita. Di conseguenza, la relazione fra zio e nipote era peggiorata. Hideyoshi ha voluto far succedere la posizione del primo ministro a suo figlio, invece il nipote stesso, avendo tanti figli, non era molto d’accordo con il desiderio dello zio. Alla fine, Hideyoshi ha ordinato di fare Seppuku (il nome giusto di Harakiri, il modo del suicidio di Samurai) a suo nipote, accusandolo del crimine di tradimento, e ancora peggio, ha giustiziato la maggioranza della famiglia di Hidetsugu (39 persone in totale!), cioè erano moglie, tante concubine, i vassalli importanti e anche bambini. In tal guisa, lui ha eliminato tutti i rivali potenziali per suo figlio, ma nello stesso tempo lui ha perso tutti i parenti.
Dopo di che, lui, essendo ossessionato da una megalomania di diventare il conquistatore del mondo, è andato a Kyushu (la zona più vicina per andare al continente asiatico) alla testa di grande esercito. Secondo la sua idea, l’esercito, attraversando il mare, invadeva prima in Corea e poi doveva avanzare fino a Cina da lì. Questo progetto, pero, ha subito una frenata a mezza strada per la sua malattia. L’esercito giapponese, dopo aver invaso solo in Corea, è dovuto tornare in Giappone. I vassalli coscienziosi che erano contrari a questa spedizione dentro di sé, hanno tirato un sospiro di sollievo.
Tra poco, Hideyoshi, chiedendo insistentemente di curare bene suo figlio a Ieyasu, è morto a 62 anni.

martedì 27 novembre 2012

La storia di Samurai (38)


Due ritratti di Hideyoshi

C’era un rivale molto forte di Akechi, chiamato Hashiba Hideyoshi. Lui non era l’uomo di cultura come Akechi, e poi neanche la sua nascita non era ben chiara, ma si dice che molto probabilmente era il figlio di un contadino. Comunque sia la sua nascita ma, lui era l’uomo molto saggio, furbo e socievole. Da giovane serviva a Nobunaga ed è stato amato dal suo padrone. Nobunaga era l’uomo molto collerico e severo, pero Hideyoshi sapeva esattamente la maniera di far aprire il suo cuore. Inoltre, Hideyoshi, a differente di Akechi, andava a qualsiasi campo di guerra senza pensarci due volte e combatteva per Nobunaga scommettendo la vita. Soprattutto lui era riconosciuto come un genio di attaccare il nemico inondando il castello oppure tagliando i viveri. Lui quindi, dall’anno 1577, essendo ordinato di sottomettere la zona dell’ovest in Giappone da Nobunaga, stava svolgendo gradualmente questa mansione. Prima di tutto, lui ha ottenuto il castello Himeji e avanzava verso a Bizen (presente provincia Okayama), facendo arrendersi i nemici uno dopo l’altro in via. E mentre lui attaccava il castello Takamatsu, ha saputo la notizia della morte di Nobunaga. Questo castello situato a Bizen, era una delle fortezze di Sr.Mori, il grande nemico di Nobunaga. La famiglia Mori era di Aki, (la presente provincia Hiroshima) ed è diventata fino al governatore di quasi tutta la parte dell’ovest in Giappone. Hideyoshi stava per raggiungere al successo d'inondare il castello in questo momento. Se i nemici sapessero la morte di Nobunaga, i suoi sforzi finora sarebbero andati in fumo…. Hideyoshi perciò, prima di arrivare questa notizia ai nemici, ha concluso sveltamente un trattato di pace con Mori a condizioni favorevoli, e subito dopo è tornato a Kyoto alla testa di grande esercito.
Akechi, sorpreso che è tornato Hideyoshi cosi velocemente, ha dovuto combattere questo grande numero d’esercito. E dopo aver subito una completa sconfitta, in via di fuga era ammazzato dai soldati anonimi.
Dopo di che, Hideyoshi, che si è vendicato della morte del padrone, come l'uomo più meritorio fra tutti i vassalli di Nobunaga, ha fatto la carriera acceleratamente. Lui, portando alla rovina i suoi colleghi concorrenti in successione, finalmente è diventato il governatore del Giappone e ha costruito l’enorme castello a Osaka. E nell’anno1586, lui era dato il cognome Toyotomi e la posizione del primo ministro dall’imperatore. Cosi, lui è diventato uno dei personaggi più famosi nella nostra storia come un uomo che ha fatto una grande carriera da un contadino fino al ministro.

venerdì 23 novembre 2012

La storia di Samurai (37)


Due figure di Nobunaga
Anche questa volta, faccio risalire un po’ di anni. Dopo aver ammazzato Imagawa, Nobunaga, portando Ashikaga Yoshiaki a Kyoto, l’ha fatto a 15° Shogun (l’ultimo Shogun della famiglia Ashikaga). Lui Yoshiaki fu monaco nel tempio di Nara ma, dato che era ammazzato 13° Shogun (suo fratello maggiore) dai congiurati, era tornato alla vita secolare. Prima di lui, c’era 14° Shogun (il suo cugino), che era persuaso di essere Shogun dai congiurati, pero lui è stato a questa posizione solo per 8 mesi ed era morto di malattia giovane. Anche i congiurati, per le lotte interne, non riuscivano arrestare l'entrata in Kyoto di Nobunaga.

D’altra parte, allora c’era l’alleato di Nobunaga chiamato Tokugawa Ieyasu. Lui era proprio la persona che ha fondato il regime del terzo shogunato a Edo (presente Tokyo) più tardi. Ieyasu (il figlio del governatore del paese piccolo nella zona presente Aichi) pero, da infanzia, fu mandato spesso agli altri paesi come l’ostaggio e in questo momento, lui è stato l’ostaggio di Imagawa. Dopo quella battaglia di Okehazama, lui è riuscito a tornare a casa sua e riunendo il paese Mikawa (la parte dell’est nella provincia Aichi, invece Owari in cui dominava Nobunaga equivale la mezza parte dell’ovest nella provincia Aichi) è diventato il governatore di questo paese e poi dopo, diventato anche l’alleato di Nobunaga.

Lui Nobunaga, era l’uomo molto intelligente e ragionevole, e poi il dittatore che ha deciso tutto solo da se stesso e non ha voluto ascoltare nessuna ammonizione per i vassalli. Era gentile per quelli che gli erano fedeli, ma, a chi disobbediva a lui, l’ha sistemato esaurientemente severo e crudele. Soprattutto per chi l’ha tradito, lui non lo perdonava mai, o anzi, ha giustiziato anche tutti quanti della famiglia del traditore, includendo i bambini e le donne nella maniera molto crudele.
Come si vede nella sezione “Enryakuji 3”, quell’azione che ha incendiato il Monte Hiei e ammazzato l’enorme numero di gente era un aspetto che dimostrava il suo carattere.
Nobunaga, pero, per Ieyasu era sempre cortese, e durava quest’alleanza fino al momento della sua morte.

Comunque, Nobunaga, dopo essere spariti i suoi rivali, si è impegnato da avanzare la strada per unificare tutto il Giappone. In via di ciò, tra lui e lo Shogun Yoshiaki è sorto un contrasto d’interessi. Alla fine, Nobunaga ha cacciato Yoshiaki da Kyoto e cosi, in 1573, il regime shogunato della famiglia Ashikaga era sterminato. Non solo Shogun ma anche alcuni vassalli vecchi che lo servivano da molto tempo, quando lui ha giudicato che non erano più utili per lui, li ha licenziato senza merce. Lui era l’uomo molto riformativo e ateo (perciò ha potuto incendiare il Monte Hiei…), infatti, c’erano alcuni vassalli che non erano d’accordo col suo modo di fare. Akechi Mitsuhide era uno di questi. Lui era il vassallo molto capace e si è dedicato a Nobunaga sia come l’intermediario fra la corte imperiale e il suo signore, sia come il generale militare. Lui pero, essendo la persona intelligente e di cultura, sarebbe stancato man mano di combattere sempre in prima linea senza limiti. Se lui non continuasse compiere azioni gloriose in battaglia, l’avrebbe aspettato la stessa fine come quella dei licenziati.....
Naturalmente non è ben chiaro il motivo del suo tradimento, ma in ogni caso, lui si è ribellato alla fine e ha ammazzato Nobunaga a Kyoto, in 1582.

martedì 20 novembre 2012

La storia di Samurai (36)

Sopra, la foto di Kawanakajima
Sotto, le statue di Shingen(sinista) e Kenshin(destra)

In questa situazione disordinata, si sono fatti notare alcuni Daimyo (significa il grande nome, che ha quasi stesso significato al signore feudale) potenti, come Takeda Shingen, Uesugi Kenshin, Imagawa Yoshimoto e Oda Nobunaga ecc.
Fra questi, quello che aveva la più possibilità di diventare il regnatore del Giappone era Shingen (Tekeda). Lui era il governatore del paese Kai (presente provincia Yamanashi) e conquistando man mano i paesi vicini, avanzava la strada per tenere tutto il Giappone sotto la sua autorità.
Il suo scopo definitivo era andare a Kyoto e farsi riconoscere ufficialmente come il governatore del Giappone dalla corte imperiale, ma non era tanto facile di adempiere il suo desiderio. Ci sono stati tanti rivali (come summenzionati) che ostacolavano il passaggio suo. Soprattutto Uesugi Kenshin e Imagawa Yoshimoto erano duri, invece Oda Nobunaga era ancora giovane e un po’ meno potente allora. Shingen, imparentandosi con gli Imagawa, riusciva a evitare di combattere contro questa famiglia per il momento, però era forzato a combattere contro Kenshin (Uesugi, governatore del paese Echigo, presente provincia Niigata) per diverse volte sul dominio del paese Shinano (presente provincia Nagano, che si trova nel mezzo fra Kai ed Echigo).
Loro due, combattendo cinque volte per 11 anni sull’isola situata al centro fra i due fiumi (chiamata Kawanakajima) in Shinano ed alla fine, Shingen riusciva ottenere quasi tutta la parte di Shinano. Questi 11 anni però, erano troppo lunghi per lui. Nel frattempo, Imagawa Yoshimoto era ammazzato da Nobunaga (Oda) per l’attacco di sorpresa.
Questo momento, Imagawa stava andando a invadere Owari (presente provincia Aichi, dove dominava Nobunaga) a testa di 25000 soldati, mentre Nobunaga che è stato nei guai, ha dovuto partecipare a una contesa dove si rischiava il tutto per tutto. Lui quindi, approfittando di un momento di distrazione dei nemici, li ha attaccati di sorpresa con solo 2000 soldati ed è riuscito a uccidere Yoshimoto. Anche se fosse l’esercito cosi numeroso come quello di Imagawa, essendo ucciso il capo, il resto era una folla turbolenta. Dopo di che, gli Imagawa andavano in declino, invece Nobunaga ha cominciato aumentare il suo potere piano piano.
D’altra parte, Shingen, dopo aver ottenuto Shinano, ha vinto anche Nobunaga una volta (le truppe di Nobunaga hanno subito una secca sconfitta, ma Nobunaga stesso era vivo), però è morto in via di andare a Kyoto in 1573 (a 53 anni). E 5 anni dopo, anche Kenshin è morto.
È cosi, quasi tutti i rivali forti di Nobunaga si sono estinti.

giovedì 15 novembre 2012

La storia di Samurai (35)



Tre foto del film "Sette Samurai"

Faccio risalire un po’ di anni. Siccome sono morti i due capi (Yamana e Hosokawa) uno dietro l’altro in 1473, la guerra di Ounin volgeva alla fine rapidamente. E nell’anno 1476, Yoshimasa e Yoshimi si sono rappacificati. Yoshimasa, dopo aver ceduto la posizione dello Shogun a suo figlio, ha cominciato a costruire quella villa di Higashiyama Sanso.
Nonostante che fosse tornata la pace, tutta la parte del Giappone, soprattutto la città di Kyoto era veramente rovinata.

A proposito, ancora adesso i kyotani dicono spesso “l’ultima guerra”, indicando la guerra di Ounin, perché Kyoto era salvata dal bombardamento durante la seconda guerra mondiale, quindi per i cittadini, l’ultima guerra svolta in Kyoto significa quella di Ounin….

Il figlio di Yoshimasa, però è morto giovane ed è ricominciata di nuovo la lotta intestina per l’eredità nella famiglia Ashikaga. Comunque, essendo indebolito, il governo shogunato di Ashikaga ha durato fino alla meta posteriore del 16° secolo. Naturalmente, col passo d’età, il titolo dello Shogun è diventato quasi solo il nome e i signori feudali di ogni zona, approfittando questa situazione in cui mancava un forte governo, sono cominciati a combattere contro i capi dei paesi vicini per occupare il terreno quanto possibile. È inutile dire che l’ultimo scopo di loro, dopo aver conquistato tutti gli altri feudi, era diventare al regnatore del Giappone.
Il periodo dalla metà dell’anno 1500 fino a quella del 1600 si chiama particolarmente il periodo dei regni combattenti nella storia giapponese. Era proprio l’època disordinata. Forse Voi sapete o no il film intitolato “Sette Samurai”, con il protagonista interpretato da Toshiro Mifune e il regista Akira Kurosawa?
Lo era veramente il film a sfondo di questo periodo. Dappertutto in Giappone succedevano le guerre civili ininterrottamente e di conseguenza, per tanti sconfitti non c’era l’altra maniera per vivere che rubare il cibo dai deboli (la maggior pare di loro erano contadini). Loro, facendo il gruppo, avevano l’abitudine di assalire un villaggio come i masnadieri quando era giustamente maturato il riso. In quel film, i sette Samurai assunti dagli abitanti di un villaggio (la retribuzione per i Samurai era solo di poter mangiare il riso a sazietà), con le varie trovate e idee, e naturalmente rischiando la loro vita, sono riusciti finalmente a respingere i masnadieri e gli abitanti del villaggio hanno cominciato a trapiantare il riso in gioia. Il film è finito in questa scena ma la realtà non dovrebbe essere stata cosi. Perché non c’era nessuna garanzia che il villaggio non fosse assalito dall’altro gruppo dei masnadieri a prossimo autunno…
A quest’època, tutto il Giappone era nella situazione cosi anarchica come il pantano.

lunedì 12 novembre 2012

La storia di Samurai (34)

Sopra, il tempio buddista Ginkakuji
Sotto, il sorgere della luna sul monte Higashiyama

Yoshimasa, ma, non ha fatto vedere l’aria di mandare il bambino a nessun tempio buddista. Anzi, il bambino era nutrito da un vassallo fedele sotto la protezione di madre. Questa madre, cioè la moglie ufficiale di Yoshimasa, era di famiglia Hino (una parentela di Fujiwara) ed era una donna forte, orgogliosa e molto abile da curare i suoi interessi. Infatti, lei non era mai d’accordo a quella promessa che ha fatto suo marito con Yoshimi. Yoshimasa, come ho scritto alla sezione precedente, era l’uomo che faceva accettare con la forza il suo desiderio, ma nello stesso tempo era il tipo molto indeciso, soprattutto in quello che non voleva fare. È inutile dire che, avendo il figlio, il suo giuramento per il fratello stava vacillando nel suo cuore. Cosi, è cominciato a crescere la gemma della lotta intestina nella famiglia Ashikaga.
In questo periodo, non solo nella famiglia dello Shogun ma anche nella maggior parte delle famiglie dei signori feudali, stava succedendo lo stesso problema. I fratelli oppure i cugini si scontravano un po’ dappertutto. La causa era naturalmente sempre di discordia dell’eredità.
Inoltre, c’era un altro problema nel governo shogunato. Era proprio la lotta per la supremazia fra i due ministri più potenti, l’uno chiamato Hosokawa e l’altro Yamana. Quello era una parente di Ashikaga e occupava la posizione numero uno nel governo, questo invece, era il grande signore feudale che teneva otto feudi. Prima, essendo nella relazione di genero e suocero, loro due andavano abbastanza bene, però come si dice nel proverbio che due rivali non possono coesistere, l’opposizione ingrandiva gradualmente fra loro.
Fra poco, gli opposti di ogni famiglia feudale sono andati a parteggiare o per Hosokawa o per Yamana seguendo a loro interesse e alla fine, erano separati in due gruppi grandi, cioè quello di Hosokawa (chiamato il gruppo dell’est, perché la casa di Hosokawa era situata alla parte dell’est del fiume Horikawa) e di Yamana (chiamato il gruppo dell’ovest). Cosi, è scoppiata la guerra civile in 1467. Yoshimasa veramente ha messo in mostra la sua incapacità, allora. All’inizio, lui è stato a guardare con calma lo sviluppo della situazione. E poi, quando Hosokawa gli ha chiesto una bandiera di giustizia, gliela ha dato ma molto malvolentieri. Lui è voluto stare neutrale quanto possibile, pensando che la guerra fosse calmata subito. La situazione però, non è andata come lui voleva. Quando uno dei vassalli favoriti suoi ha calunniato Yoshimi, lui ne ha creduto subito e l’ha cacciato via, nonostante che Yoshimi è stato il capo generale del gruppo dell’est. Yoshimi, quindi, è stato accolto dal gruppo dell’ovest e facendo cosi, loro (il gruppo dell’ovest) anche hanno ottenuto una grande causa cosiddetto “il successore dello Shogun” invece della bandiera della giustizia.

Comunque, questa guerra civile è chiamata “La guerra di Ounin (il nome di Gengo di quest’època)” durava circa per dieci anni. La citta di Kyoto era resa in cenere completamente e il popolo era spossato molto. Yoshimasa, però era attivo ancora nel senso di costruire una villa molto elaborata. Lui, riscuotendo le tasse severamente dal popolo, ha costruito una villa chiamata Higashiyama Sanso (significa la villa sotto il monte dell’est) convocando gli esperti d’ogni campo, cioè il giardiniere, l’architetto e il falegname ecc. Prima d’iniziare il lavoro, lui è andato a vedere spesso Kinkakuji (il padiglione d’oro) costruito da suo nonno. E poi, lui ha deciso di fare la sua villa proprio contraria di Kinkakuji, molto sgargiante. Cosi, è stata costruita Higashiyama Sanso, che è chiamata Ginkakuji (padiglione d’argento) ai posteri.

Ancora adesso, naturalmente noi possiamo vedere questo tempio Ginkakuji e ogni volta che visito, io trovo giusto di quello che ha detto Dr. Keene.
Yoshimasa ha amato molto la bellezza della luna e si dice che ha costruito questa villa in modo che potesse guardare la luna piena d’autunno nella migliore condizione. Infatti, tutte le costruzioni della villa e i giardini si armonizzano bene per fare spiccare la bellezza della luna e hanno veramente il buon gusto di sobrietà ed eleganza.

Si può dire che, senz’altro Yoshimasa era lo Shogun pessimo, ma nello stesso tempo era un uomo molto raffinato che ha lasciato il tesoro eterno a noi posteri.

giovedì 8 novembre 2012

La storia di Samurai (33)

Il ritratto e la statua di Yoshimasa

Ashikaga Yoshimochi, stando allo Shogun da giovane, non ha potuto tenere il vero potere finche suo padre era vivo. Dopo la morte di Yoshimitsu, lui ha governato il Giappone per 20 anni nella situazione abbastanza calma. Anche lui ha ceduto la posizione dello Shogun a suo figlio a 38 anni, però ha continuato di tenere il potere come aveva fatto suo padre. Il figlio di Yoshimochi, ma, è morto in giovane (solo 2 anni dopo di aver preso la posizione dello Shogun), quindi Yoshimochi è stato il regnatore del Giappone fino quando è morto. Siccome lui non ha lasciato nessune ultime volontà, tutti i vassalli hanno dovuto decidere il prossimo Shogun per il sorteggio fra i fratelli suoi. Quello che era scelto a questa maniera era Yoshinori. Lui era il monaco buddista, e poi è tornato alla vita secolare. Infatti, Yoshinori aveva già dapprima una specie del complesso inferiore che lui non era scelto come lo Shogun per la formalità legittima ed è sempre stato chiamato "Lo Shogun deciso dal sorteggio" dietro le spalle. Questa cosa l’ha reso dispotico più che era necessario. Lui ha cominciato ad abusare il potere in qualsiasi aspetto, e alla fine, era assassinato da un vassallo.
Si può dire che da questo momento, la perdita di prestigio della famiglia Ashikaga è cominciata. Dopo di che, il suo figlio maggiore (il bambino di 8 anni!) è successo alla posizione dello Shogun, però lui è morto a 10 anni.
Cosi, è capitata l’occasione di diventare Shogun a suo fratello giovane, chiamato Yoshimasa.
Donald Keene, il famoso studioso americano della letteratura giapponese, ha detto di Yoshimasa come seguente:
Yoshimasa, come il regnatore, è il pessimo Shogun sulla storia giapponese, ma nello stesso tempo, si può dire che lui è proprio un uomo di giusta cultura che ha lasciato il tesoro eterno ai posteri giapponesi.
Veramente, Yoshimasa era lo Shogun inabile. Quando era giovane, lui ha fatto abusare l’autorità ai suoi favoriti e quando è diventato all’età di giusto uomo, nonostante che fosse ostinato in quello che desiderava, non era abile di prendere l’iniziativa come lo Shogun. Decisa una volta una cosa, ma, quando qualcuno ha espresso un’opinione eterodossa, lui ha cambiato subito l’idea.
Lui, non avendo il figlio successore, quando aveva solo 30 anni, ha deciso di cedere la posizione dello Shogun a suo fratello giovane che era il monaco. Naturalmente, il fratello ha rifiutato fortemente per primo, perché a lui sembrava che Yoshimasa era troppo giovane da rinunciare la nascita di suo figlio. Yoshimasa, però l’ha forzato di accettare la sua proposta promettendo che se mai fosse nato un bambino maschio, l’avrebbe mandato subito nel tempio buddista. Allora il fratello, credendo le parole di Yoshimasa, è tornato alla vita normale e nominato Yoshimi. E un anno dopo, è nato un bambino a Yoshimasa….

lunedì 5 novembre 2012

La storia di Samurai (32)


La statua e il ritratto di Ashikaga Yoshimitsu
Alla sezione precedente, ho scritto che succedeva l’opposizione fra padre e figlio (cioè Takauji e Tadafuyu). Questo conflitto, però, non era la cosa che succedeva solo nella famiglia di Ashikaga. Come ho già menzionato, a quest’època, la ricchezza di una famiglia era basata sulla grandezza del terreno che possedeva. Fino al periodo di Kamakura, quando è morto il capo famiglia, il terreno era diviso a tutti i figli ugualmente. Facendo cosi, ma, il terreno era frazionato man mano e ai discendenti futuri, capitava che la fetta d’ognuno diventasse troppo poco. Infatti, verso la fine del periodo di Kamakura, era stabilito il sistema d’essere successi tutti i beni da un solo figlio ereditario. Allora, gli altri figli come potevano vivere?
C’erano solamente due maniere per loro. Cioè, se lui volesse stare sulla medesima posizione di suo fratello maggiore, avrebbe dovuto vivere indipendentemente (che non è stato tanto facile!), seno non c’era l’altro modo che diventare il suddito di suo fratello.
Perciò, dopo 14° o 15° secolo, nella famiglia di Samurai, capitava spesso la lite per l’eredità fra i fratelli.

Takauji, dopo tanti pensieri, ha decidere di fondare il regime shogunato a Kyoto (perché, lui era in dubbio prima per scegliere o Kyoto o Kamakura, come la città da mettere la sua sede) ma, non potendo trascurare la parte orientale, ha mandato uno di figli suoi a Kamakura come l’amministratore. D’altra parte, in Kyushu l’uno dei principi di Goaigo, chiamato Kaneyoshi governava quasi tutta la parte, quindi la famiglia di Ashikaga era in situazione che non riusciva a toccarla.
Questa gloria di Kaneyoshi, però non durava molto tempo. A periodo del regno di Ashikaga Yoshimitsu, terza generazione da Takauji, Kaneyoshi era attaccato da un generale mandato da Yoshimitsu e dopo due anni di combattimento, cacciato via. Cosi, la famiglia di Ashikaga è riuscita finalmente (o stentatamente) a sedare la zona di Kyushu.

Entrando nel periodo di Yoshimitsu, la famiglia di Ashikaga ha sottomesso quasi tutta la parte di Giappone e ha avuto il momento più stabile e fiorente come il regnatore. Lui, cercando di diminuire il potere dei suoi vassalli troppo potenti da un lato, si è impegnato di pacificare la relazione con la corte del sud dall'altro. Si può dire che, proprio era lui che ha consolidato le fondamenta del governo shogunato di Ashikaga.
Lui ha costruito il palazzo del fiore (chiamato cosi all’època) sulla via di Muromachi, (perciò questo regime si chiama anche il governo di Muromachi nella nostra storia), facendo il commercio con Ming di Cina ufficialmente, ha accumulato un’enorme fortuna. E dopo aver ceduto la posizione dello Shogun a suo figlio a 37 anni, diventava il monaco (ma, come forse già Voi sapete, questo non significa che lui faceva la vita stoica…) e ha costruito una villa grandiosa a Kitayama (la zona del nord-ovest in Kyoto). Questa villa è veramente quello che è diventato il tempio buddista Rokuon zenji, alias il tempio Kinkakuji (padiglione d’oro) dopo la sua morte.
Ceduta la posizione dello Shogun a suo figlio, lui, però, continuava tenere sempre il vero potere come il governatore. D’altra parte, invitando spesso i nobili, i generali e gli artisti alla sua villa (chiamata Kitayama-dai), lui si è divertito a fare i diversi piaceri come comporre Waka, indovinare l’incenso, ascoltare la musica e fare la meditazione dello Zen ecc. Lui ha usato la sua villa come una specie del salone culturale per le persone colte, perciò questo periodo si chiama anche quello della cultura di Kitayama.
Fra le varie attività di Yoshimitsu, una delle cose che meritano una menzione speciale è proprio quella che ha protetto e sostenuto il fondatore del teatro di Noh, chiamato Zeami.
Riguardo a Noh e Zeami, ho intenzione di scrivere un giorno magari nella sezione di “Intervallo”, quindi adesso tenete presenti solo questo fatto.

giovedì 1 novembre 2012

La storia di Samurai (31)

Sopra, la statua di Kitabatake Chikafusa
Sotto, la sua tomba

Fra i vassalli molto fedeli di Takauji, c’era un uomo chiamato Ko no Moronao. Lui ha compiuto azioni gloriose in battaglia contro Hojyo, quindi occupava la posizione molto importante nel regime shogunato di Ashikaga. Lui, pero, era un uomo radicale che aveva disprezzato l’autorità tradizionale, perciò si poteva dire che era veramente contrario a Tadayoshi, del tipo conservatore, in ogni senso.
La controversia fra due uomini ingrandiva man mano fino alla lotta delle armi. Takauji, facendo da intermediario a loro, ha risolto il problema, ma, questa pace non durava tanto tempo. Alla fine, Takauji ha dovuto combattere contro Tadayoshi e l’ha ammazzato.
D’altra parte, la corte del sud era sopravvissuta tenacemente. Uno dei vassalli restanti, chiamato Kitabatake Chikafusa (padre di Akiie), arruolando i soldati di Oushu, ha combattuto contro Takauji e l’ha vinto una volta. Questa vittoria, pero, era breve. In fondo, lui era cacciato da Kyoto ed era morto profondamente avvilito.
Takauji, mettendo suo figlio Yoshiakira alla posizione di defunto Tadayoshi, ha fatto avanzare il suo regime shogunato, ma al passo suo c’erano due ostacoli gravi: l’uno era ovviamente la corte del sud (perché all’època, la dignità dell’imperatore era la cosa da non sottovalutare sotto tutti gli aspetti) e l’altro invece, era uno di figli suoi chiamato Tadafuyu. Siccome lui era il figlio nato da una donna di condizione umile, Takauji non gli ha dato molta importanza. Tadafuyu era cresciuto da Tadayoshi, quindi ha combattuto sempre contro Takauji e Yoshiakira (suo padre e fratello!). Quando Tadayoshi era morto, lui era scappato a Kyushu, in cui era riuscito ad attirare tanti potenti locali dalla sua parte.
Dopo di che, questa concorrenza triangolare (Takauji e Yoshiakira, la corte del sud e Tadafuyu) continuava per qualche tempo. Alla fine, Tadafuyu, non potendo entrare a Kyoto, si era arreso alla corte del sud e di conseguenza, la maggior parte di Kyushu era occupata da loro. Takauji ha cominciato a organizzare i rinforzi per soccorrere un suo alleato che era isolato in Kyushu, ma prima di adempire questo progetto, era ammalato e morto a 54 anni.

sabato 27 ottobre 2012

Il fàscino delle città antiche (16)~Enryakuji (3)~

Sopra, il Monte Hiei
Sotto, Konpon Chudo

Dopo di che, coll’ingrandimento del potere di Samurai, Enryakuji spesso era diventato il loro bersaglio. In 1435, dallo Shogun dell’epoca, in 1499 invece, da un Samurai potente, era attaccato e bruciato qualche edificio importante. Il momento critico più grave, però, era successo in 1571. In questo periodo, Enryakuji, tenendo circa 4000 monaci e soldati, era grandissimo potere sia all’aspetto finanziario sia a quello della forza armata, quindi, per il governatore oppure per qualsiasi Samurai ambizioso che voleva ottenere il primo posto, era l’ostacolo molto fastidioso.
In quest’anno 1571, l’uomo più potente in Giappone era Oda Nobunaga. Per quanto riguardo a Nobunaga, ho intenzione di scrivere più dettagliatamente dopo alla “Storia di Samurai”, perciò adesso solo tenete presenti che lui era l’uomo veramente razionale e di animo molto forte e crudele da non tollerare nessun ostacolo per il suo passo.
Comunque, in 1571, Enryakuji era reso in cenere interamente e la maggioranza dei monaci, includendo i bambini, era ammazzata dall’ordine di Nobunaga.

A proposito, a questo momento, per il monaco ufficiale era proibito a sposare, quindi teoricamente non ci dovevano essere “i bambini”…. Anche questa cosa può essere uno degli episodi che raccontano la corruzione dei monaci dell’allora.

Dopo, Enryakuji era ricostruito e la luce della verità era rimessa, perché era restituita da un altro tempio che aveva tenuto quella smembrata. L’edificio più importante si chiama “Konpon Chudo (significa l’edificio centrale e fondamentale)” che è considerato proprio il posto più sacro nel Monte Hiei.
Questo Konpon Chudo era costruito dove ci fu proprio la capanna di Saicho. Dopo, lui aveva aumentato gradualmente le altre costruzioni e poi, come ho già menzionato, dai suoi bravi discepoli successivi ne era ingrandita man mano la scala fino all’apparenza di oggigiorno.

Adesso, purtroppo il Buddismo in Giappone è calunniato spesso come “ quello che serve solo al funerale” ma, alcuni buddisti sinceri, facendo ogni tanto le pratiche molto ascetiche, cercano la strada migliore per rendere la pace al mondo. Infatti, qui al Monte Hiei, da 1987 si è tenuta ogni anno “La riunione della preghiera per la pace dai religiosi mondiali”, e in quest’anno, commemorando 25° anniversario, anche Papa ha mandato il messaggio. Questa riunione si tiene sempre ad agosto e il tema di quest’anno era “La violenza della calamità naturale e il ruolo dei religiosi”, basandosi su quel grave danno successo in 11 marzo 2011 in Giappone.

lunedì 22 ottobre 2012

Il fàscino delle città antiche (15)~Enryakuji (2)~

Sopra, il Monte Tiantai
Sotto, la foto di un Sohei

Saicho, essendo scelto come il borsista governativo (consultate per favore “La vita di Kukai(2)” ), ha studiato circa due anni in Cina la dottrina di Tiantai, basata sul Saddharmapundarika-sutra. Lui era partito per Cina nello stesso tempo di Kukai. E poi, quasi miracolosamente solo due navi (cioè l’una in cui stava lui e l’altra Kucai) erano arrivate a Cina, invece le altre due erano naufragate.
Dopo essere tornato in Giappone, mentre serviva a guarire una malattia dell’imperatore Kammu con la preghiera, Saicho ha fatto ogni sforzo per costruire Kaidan-in (il nome del Centro che conferisce il titolo di monaco ufficiale) e sette giorni dopo la sua morte, lo era autorizzato. Allora, questo tempio era chiamato “Hieizanji (il tempio del Monte Hiei)” e al prossimo anno era cambiato il nome a Enryakuji. “Enryaku” era proprio Gengo(consultate per favore “Todaiji (1)”) di quest’època. Solitamente, il tempio che era messo il nome di Gengo è considerato molto importante. In questo caso, l’intero Monte Hiei è considerato come un tempio.
Dopo la sua morte, sono usciti numerosi discepoli eccellenti ed Enryakuji prosperava sempre come il centro religioso in Giappone. Nel medioevo però, la parte amministrativa era occupata quasi costantemente dai figli non ereditari dell’imperatore oppure della famiglia di Fujiwara. All’inizio, loro entravano in Enryakuji con la scusa di studiare il Buddismo, ma essendo della famiglia potente e ricca, hanno cominciato a ottenere la posizione molto importante nel tempio. Cosi, il tempio stesso è diventato ricco e potente e anche il numero di Shoen (consultate per favore “La Storia di Samurai (5)”) che possedeva era enorme. Il tempio Enryakuji quindi, aveva bisogno di mantenere la forza militare per proteggere questi beni. È nato cosi, il gruppo molto particolare chiamato Sohei (significa il monaco armato). Questo tipo di monaco, non essendo della famiglia buona, era fuori dalla carriera dapprima e normalmente violento e brutale. Quando succedeva qualcosa non piacevole per loro, subito andavano direttamente alla corte imperiale per imporre la loro richiesta, portando la portantina di Sannou Gongen (una divinità simbolica del Monte Hiei, nata dal sincretismo di Buddismo e Scintoismo). Siccome questa divinità era rispettata da tutti (includendo l’imperatore), nessuno poteva trascurare la richiesta di questo gruppo dei monaci armati. In un libro storico, c’è scritto che, anche quello Shirakawa, l’imperatore molto dispotico (consultate “La storia di Samurai (5)”), ha lamentato dicendo cosi:

Nell’attuale Giappone, ci sono tre cose che non posso dominare. L’una è l’acqua del fiume Kamo (che causava spesso l’alluvione), le altre due sono i dadi e il gruppo di Sohei.