Tsurezure Gusa (98)
Ho conosciuto un uomo che era esperto
di arrampicarsi su un albero. E un giorno, lui ha ordinato al suo inferiore di
arrampicarsi su un albero molto alto per far tagliare il ramo. Lui pero, quando
questo inferiore è stato sull’albero alto che sembrava molto pericoloso, non gli ha fatto nessun consiglio. Invece, quando
questo è cominciato a scendere, al momento che lui è arrivato fino ad altezza
della gronda, questo capo esperto gli ha detto prima volta di scendere con molta
attenzione.
Io quindi, gli ho chiesto:
“Ma, si vede che lui è già quasi
sceso. Ciò nonostante, perché tu hai bisogno di dirgli tale cosa ormai?”
Allora, lui mi ha risposto:
“Questo è il punto più importante.
Mentre lui stava sull’albero tanto alto quanto vertiginoso e c’era anche il
rischio di rompere il ramo, dovrebbe essere che lui stesso era molto attento a
non cadere. Tuttavia, secondo me, ci capita di ferirci molto facilmente quando
noi pensiamo che siamo arrivati al posto sicuro.”
Questo esperto è l’uomo umile, ma, la
sua parola sarà uguale a quella del santo.
Questa cosa, si può dire che è uguale al caso del gioco di Kemari.
(N.B: Questo è un gioco della palla, che era giocato fra i nobili ripetutamente nel medio evo. Ma, come si vede nella foto di sopra, si gioca ancora adesso fra gli appassionati in una certa occasione, come una festa o cerimonia tradizionale. La regola di questo gioco è come seguente:
Al quattro angolo nel giarsino sono piantati quattro alberi, cioè ciliegio, salice, acero e pino. E stanno due uomini a fianco dell' albero ciascuno, quindi se lo giocano da 8 uomini in totale. In questo caso, loro usano la palla fatta dalla pelle di daino, e continuano a calciarla in modo che non farla cadere sulla terra. )
In questo gioco, quando un giocatore
deve calciare la palla dal posto difficoltoso, mettiamo ipotesi che lui ne è
riuscito. E dopo, nel momento che lui si tranquillizza un po’, spesso gli succede
di fallire e la palla cade sulla terra.
Ho sentito dire la leggenda di questo genere.