mercoledì 27 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 197~



I diversi tipi della tintura



Makura no Soushi (197)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (196)

Cento cinquantaquattresimo

Le cose che vogliamo conoscere il risultato quanto possibile presto:

Quando ho tinto Makizome, Murago o Shibori. (N.B: Queste cose sono il genere della tintura, cioè Makizome si tinge la stoffa arrotolata e legata dal filo. Allora, la parte legata rimane senza tinta. Murago è il modo di tingere come se fosse chiazzato qua e là, e attorno di ciò si fa pian piano sfumare. Shibori invece, prima di tingere, si restringe la stufa cucendo, oppure si comprime o si arrotola, poi si immerge nel colorante. Perciò se uno usa questa maniera di tingere, fino alla fine non capisce con sicurezza, che disegno viene.)

Quando nasce un bambino, tutti vogliono sapere se il maschio o la femmina. Di questa cosa, non solo il caso della persona di alta classe ma anche del popolo ordinario.

Quando si fa i cambiamenti del personale. Soprattutto, al caso del mio conoscente, anche se lui non ne ha molta possibilità, vogliamo sapere il risultato lo stesso.


Cento cinquanta quinto (1)

Le cose irritanti (1):

Quando ho chiesto a una persona di cucire un vestito che ho bisogno subito, durante l’aspetto mi sento irritante.

Quando esco per vedere la processione (in questo caso, può essere quella di una festa oppure dell’imperatore o dell’imperatrice, ecc.). In questo caso, io devo stare nel carro stretto e la aspetto impazientemente. Il sentimento di questa ora, è veramente irritante.

Nel caso di una donna entra nell’ultimo mese, ma non c’è niente il segno del parto.

Quando è arrivata la  lettera dal mio caro che sta nel paese lontano, se sia chiusa ermeticamente con la colla di riso, mi sento irritante finché si apra.

domenica 24 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 196~



Tre illustrazioni delle ancelle



Makura no Soushi (196)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (195)

Cento cinquantatreesimo (3-fine)

Per la persona di alta classe, stanno sempre le tante ancelle accanto a lei. Ma lei, quando ha bisogno di mandare una lettera alla persona molto importante, chiama apposta una ancella che sta nel compartimento privato suo, nonostante che ci stanno attorno di lei le ancelle brave nella calligrafia, che non dovrebbero mai scrivere le lettere brutte come se fossero le tracce d’uccello. E questa persona di alta classe regala il suo Suzuri (vaschetta per stemperare l’inchiostro di china) a quella ancella chiamata per farla scrivere la lettera.

È invidiabile!

In tale caso, normalmente ne serve una ancella più anziana, anche se un po’ bruttina nella calligrafia, perché solitamente le anziane hanno la precedenza.

Tuttavia, quando lei (la persona di alta classe) deve mandare una lettera alla figlia di un nobile di alta classe oppure quella di cui padre ha proposto di farla servire come la ancella, tramite una persona, è talmente attenta che prepara la carta ed altri arnesi di ottima qualità.

Allora, le altre ancelle, guardando questa scena, brontolano ciascuna a suo modo con un tono un po’ scherzoso.

Quando s’impara di suonare Koto (cetra orizzontale giapponese) o il flauto, non progredisce tanto bene, allora, lui o lei dovrebbe essere impaziente di riuscirne, invidiando gli altri bravi.

La nutrice dell’imperatore o il principe ereditario.

La ancella che sta sempre vicino all’imperatore. Perché lei può frequentare liberamente in qualsiasi sala nel palazzo imperiale.

(N.B dall’autrice di questo blog:

In questa sezione, Shonagon forse ha provato di descrivere generalizzando gli avvenimenti, ma ci sembra che questa parte fosse derivata dalla sua esperienza privata. Poi, “la persona di alta classe” è poco chiara di chi è, ma senz’altro è una donna.)

mercoledì 20 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 195~


Due foto di Tsubo Shozoku




Makura no Soushi (195)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (194)

Cento cinquantatreesimo (2)

Allora, ho visto una donna di quarantenne, vestita semplice, cioè non è l’abbigliamento per uscire, chiamato Tsubo Shozoku (l’abbigliamento totale per uscire per le donne di classe alta e media, nell’epoca di Heian e Kamakura, comunque, consultate per favore le foto di sopra). E ho sentito quello che lei parlava a una persona incontrata in via:

“Io ho deciso di andare a pregare la divinità sulla cima sette volte e ne ho già fatto tre. Perciò, mi basta di salirvi ancora solo quattro volte. Non è gran cosa per me. Potrò tornare a casa verso le due.”

Poi, è scesa dal monte.

Veramente, lei era la donna molto ordinaria, che nessuno pagherà l’attenzione al solito, ma, in questo caso, l’ho tanto inviata quanto volevo sostituirla.

È invidiabile la persona che ha i tanti figli bravi, sia maschio sia femmina.

È invidiabile la donna che ha i capelli lunghi, fitti i lisci.

È invidiabile una persona di alta classe, che tutti abbassano la testa per lei.

È invidiabile una persona che ha bella calligrafia ed è la buona compositrice di Waka. Questo tipo di persona viene scelta per primo al ogni occasione importante. È veramente invidiabile.

domenica 17 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 194~


Due foto del tempio scintoista Fushimi Inari



Makura no Soushi (194)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (193)

Cento cinquantatreesimo (1)

Le cose che mi suscitano l’invidia:

Quando imparo di recitare il sutra, io ne dimentico subito la frase e leggo ripetutamente con la maniera goffa. Ma, se vedo una persona sia uomo sia donna, che recita correntemente, io la invidio e mi dubito quando potrò arrivare al suo livello.

Quando sto a letto per la malattia, se gli altri ridono o chiacchierano o camminano spensieratamente, li invidio proprio.

Quando sono andata a pregare al tempio scintoista Fushimi Inari prendendo una grande decisione, ero già stanca a mezza costa della montagna. (N.B: Questo tempio è dedicato alla divinità del monte Inari, che dispone della fertilità di riso. Perciò, in questo caso, Shonagon voleva andare alla cima del monte Inari, nonostante che il tempio stesso è situato alla parte sotto della montagna.)

A questo momento, ho visto alcuni che salgono su questo con aria fiera sorpassando me. È invidiabile!

Sono uscita da mia casa all’inizio dell’alba al giorno di cavallo di febbraio (1), ma era già verso alle dieci di mattina, quando sono arrivata a mezza costa stentatamente. Faceva man mano caldo a questo giorno (2) e mi trovavo tanto faticosa.

Io quindi, riposavo stancata, mi maledicendo perché ho deciso di salire sul monte Inari a tale giorno. E mi vergognavo di me stessa e quasi piangevo.

(1) È una regola del calendario nel vecchio tempo, basando sui dodici segni zodiacali. Questa regola è cominciata in vecchia Cina per primo, e dopo quando è introdotta in Giappone, è diffusa legata con i principi Yin e Yang. Il cavallo è l’animale settima dal topo (cioè, topo, toro, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, pecora, scimmia, gallo, cane, cinghiale) e questo giorno quindi, arriva ogni 12 giorni. Perciò, è molto difficile di decidere che giorno era precisamente. Comunque, il primo giorno di cavallo di febbraio, era famoso come il giorno della grande festa nel tempio scintoista Fushimi Inari.

(2) Questo giorno di cavallo del mese febbraio che è nel calendario lunare, può essere meta o fine marzo nel calendario solare. Perciò potevano esserci alcuni giorni un po’ caldi. Soprattutto, per Sei Shonagon, che era la donna nobile e abituata di spostare nel carro, sarà stato abbastanza duro di salire sulla montagna.

mercoledì 13 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 193~


I guaritori per mezzo di preghiera



Makura no Soushi (193)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (192)

(Sono saltati da 147~151)

Cento cinquantaduesimo

Le cose che sembrano dure:

La nutrice che cura un bambino che piange di notte.

L’uomo che ha due amanti tanto gelose ambedue.

Un guaritore per mezzo di preghiera, che è incaricato di mettere in fuga il fantasma molto ostinato.

 (N.B: In questo periodo di Heian, si credeva che le cose infauste o le malattie possano essere causate dalla maledizione di un fantasma, perciò il guaritore è chiamato da una persona che è impossessata dal fantasma per cacciarlo via per mezzo del potere della sua preghiera. Comunque, poiché la medicina non s’avanzava bene in questo tempo, nella occasione della malattia o del parto o di qualsiasi caso infelice, la gente contava su la sua preghiera. Nella foto di sopra, si vede anche la guaritrice, ma nel vecchio tempo, la maggioranza del guaritore erano i monaci buddisti che praticavano l’ascesi sui monti o quello che aveva la fama come la persona di grandi virtù.)

Se il suo potere della preghiera sia efficacie, va bene. Se no, tanto più lui lavora disperatamente, quanto più diventa di essere deriso da tutti. È poverino!

La donna che è troppo amata da un uomo molto geloso.

Nel caso dei servitori della casa ricca o potente, forse loro non potranno stare noncuranti sempre, ma, lasciamoli così come. È loro lavoro.

Una persona che è incalzato dal tempo e s’irrita sempre.

domenica 10 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 192~

Sopra, cucurbitacee
Sotto, la bambola che ha la pettinatura "Amasogi"





Makura no Soushi (192)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (191)

Cento quaranta sesto

 Le cose molto carine:

La faccia di un bambino, che è dipinta su cucurbitacee.

I pulcini di passero, che si avvicinano a me saltando.

Quando un bambino cammina con mani e piedi, trova una polvere in via e la prende fra le dita. Poi, lui fa vederla ai suoi genitori alzando un po’ la sua faccia. È proprio carino!

Quando una bambina che ha la pettinatura “Amasogi (come si vede nella foto di sopra)” guarda qualche cosa chinando un po’ la testa, senza sistemarsi con le mani i capelli che coprono gli occhi.

Un ragazzino vestito bene, che è perdonato di entrare nel palazzo imperiale cammina qua e là. È la figura molto carina.

(N.B: In questo periodo di Heian, era l'abitudine che i nobili di alta classe mandano i suoi figli ancora piccoli nel palazzo imperiale, per far imparare le regole del decoro a loro.)

Quando cullo un bambino bello, lui dorme subito avvinghiandosi a me. È tanto carino.

Gli articoli per la bambola.

I fiori e le foglie piccoli di loto, che galleggiano sul laghetto. Comunque, qualsiasi cosa piccola è carina.

Quando un bambino tondo cammina qua e là con mani e piedi, vestito di giacca corta.

Quando un ragazzino di 9 o 10 anni, che legge un libro alzando la voce puerile.

Quando un pulcino cammina saltando e pigolando, con la sua mamma gallina.

Uovo dell’uccello acquatico.

L’urna di vetro.

mercoledì 6 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 191~


Due foto del concorso ippico tenuto nel vecchio tempo


Makura no Soushi (191)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (190)

(da 142 a 144 sono saltati)

Cento quarantacinquesimo

Le cose che fanno palpitare:

Quando vedo il concorso ippico. (N.B: In questo periodo, questo non era da scommettere i soldi come adesso. Era una delle cerimonie importanti nella corte imperiale oppure si teneva nel territorio del tempio scintoista come l'avvenimento sacro. Poiché il cavallo era allevato normalmente per gli affari militari, era proibito di tenere il concorso ippico nel giardino della casa privata del popolo. Ma alcuni ministri di alta classe, lo teneva spesso nel giardino di sua casa.)

Quando attorciglio un pezzo di carta per farne una cordicella. (Perché ci vuole una certa delicatezza al movimento delle mani.)

Quando i miei genitori stanno mali. Soprattutto, quando infierisce qualche epidemia vicino a casa di loro.

Quando un bambino che ancora non può parlare, piange molto e non beve il latte. Soprattutto, anche se la nutrice lo abbraccia e culla, lui non smette di piangere. In questo caso, ci fa palpitare per la preoccupazione.

Quando sento la voce del mio amante nel luogo insolito, mi fa palpitare. E anche quando sento che gli altri parlano di lui.

Quando mi visita una persona che odio, mi batte al cuore nel senso diverso. Comunque, il cuore palpita stranamente per ogni occasione.


Quando un uomo non manda la lettera subito dopo che è andato via da casa della sua amante, in cui aveva visitato alla notte precedente, mi fa palpitare anche se nel caso di mia amica. (N.B: In questo periodo, il sistema del matrimonio era diverso dal presente. L’uomo frequentava la casa della donna, ed era la regola implicita di mandare la lettera a lei appena tornato a sua casa.

domenica 3 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 190~



Tre articoli del gioco dell'oca
(scacchiera, dadi e cilindro)



Makura no Soushi (190)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (189)

Cento quarantesimo

La gente ama il gioco dell’oca (si chiama in giapponese, Sugoroku).

C’era un uomo giovane che lo ama molto e giocando tutto il giorno, ancora vuole continuarne. Quando diventa buio, lui accende la luce nella bugia e aspetta che il suo avversario mette i dadi nel cilindro. (N.B: In questo periodo, il gioco dell’oca era diversa da quello attuale. Come si vede nella foto di sopra, uno che getta i dadi sulla scacchiera, li mette prima nel piccolo cilindro e lo scrolla e poi li getta.)

Ma il suo avversario non li mette nel cilindro subito, allora lui aspetta impazientemente pensando che il suo avversario stia facendo un esorcismo, ma è inutile. E lui dimostra l’aspetto accalorato, pensando che non perda mai il gioco per qualsiasi esorcismo. È la scena spassosa!

Cento quarantunesimo

Nel caso del gioco di Go (si gioca con pedine nere e bianche posate su una scacchiera e vince chi sistema le proprie pedine su un territorio più vasto di quello dell’avversario) che si fa fra la persona di condizione elevata e quella umile, quella sta con il vestito un po’ sciolto e mette le pedine sulla scacchiera senza fretta.
Invece questa sta con deferenza e staccato un po’ dalla scacchiera, mette le pedine con il comportamento sempre rispettoso. È un po’ buffo anche questo!