Sopra, il tempio buddista Ninnaji Sotto, le foglie di patata taro |
Tsurezure Gusa (54)
Il monaco Jyoshin, guardando un
monaco, gli ha dato un soprannome “Shiroururi”.
E quando una persona ha chiesto che significa questo a Jyoshin, lui ha
risposto:
“Non so nemmeno io. Se ci sia quella roba davvero,
sarebbe simile alla sua faccia.”
Il monaco Jyoshin, dunque, è bello
uomo, forte e il mangiatore. Poi, è bravo calligrafo, studioso, oratore e molto
abile di tutto. Poiché è il monaco simbolico nel tempio, quindi, tutti lo
stimavano. Tuttavia, lui è la persona eccentrica che ignora il senso comune e
si comporta a modo suo e non segue mai gli altri.
Dopo aver servito una cerimonia
buddista, quando gli è offerto un pranzo, prima di essere portato il tavolino
da pranzo a tutti, già comincia a mangiare. Poi, quando vuole lasciare il
banchetto, va via da solo, non aspettando gli altri.
Riguardo all’ora del pasto, non
mangia con gli altri all’ora giusta, anzi, mangia solo quando vuole, sia la
notte sia il giorno.
E quando ha sonno, si chiude nella
sua stanza anche al giorno e non presta mai orecchio agli altri, anche se succeda
l’affare importante.
Quando si è svegliato invece,
girava qua e là, recitando una poesia interamente assorto, per tante notti
senza dormire.
Comunque, era l’uomo che ha fatto
il modo di vivere molto originale. Ma, non è odiato mai da nessuno, e sono
riconosciuti i suoi meriti da tutti.
Si può dire forse, che lui era l’uomo di grandi virtù?