domenica 29 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (187)

La lespedeza

Il piuma delle pampas

Ugetsu Monogatari 76 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 9 ~

Dopo di che, quel diavolo non appariva più al villaggio, ma, il popolo, non sapendo se lui vivesse o no, non saliva mai alla montagna.

È passato un anno cosi. All’inizio dell’ottobre, Kaian è venuto di nuovo a questo villaggio in via di ritorno dalla zona nord-est (Tohoku) e ha domandato la situazione di quel monaco (diavolo) al padrone della casa a cui lui aveva alloggiato una notte.

Il padrone l’ha accettato con tanta gioia e detto:

“Grazie al vostro virtù tanto grande, quel diavolo non scendeva mai più a questo villaggio. Tutti gli abitanti quindi, si sentono come se fossero rinati in Gokuraku (il mondo di assoluti agio, che si potrebbe tradurre l’utopia per i buddisti). Tuttavia, avendo paura ancora di andare alla montagna, nessuno ci è salito fino ora. Perciò non so come sarà il diavolo, ma difficilmente posso credere che lui viva ancora adesso. Io quindi, vorrei chiedervi di fermarci e pregare affinché la sua anima possa riposare in pace, Noi tutti anche preghiamo per lui con voi.”

Kaian ha risposto:

“Se lui abbia raggiunto il nirvana alla ricompensa delle sue buone azioni, lui sarà il mio capo nella strada del Buddismo. Ma se lui viva ancora, si può dire che lui è un discepolo per me. Comunque sia, dovrò assicurarmi della sua situazione attuale.”

E lui è salito alla montagna di nuovo. In effetti, come aveva detto il padrone, c’è cessato completamente il traffico e la vista anche è cambiata del tutto.

Entrato nel tempio, le piante e fiori come la lespedeza e piuma delle pampas sono cresciuti fitti e alti più che la statura umana e la rugiada messa sulle piante scolava come se fosse la pioggia.

mercoledì 25 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (186)


Due illustrazioni del monaco cinese Yongjia Xuanjue


Ugetsu Monogatari 75 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 8 ~

Allora Kaian gli ha domandato:

“Ho sentito dire dal villaggio che tu sei diventato una bestia dopo essere preso dalla carnale una volta. Questo è proprio un karma bruttissima per te, che è tanto mesero quanto non si può esprimere con la parola. Tu appari al villaggio ogni notte minacciando il popolo, quindi, loro sono sempre ansiosi. Io, sapendo questa realtà, non ho potuto trascurarla e ci sono venuto appositamente per riportarti alla ragione. Ma tu, hai voglia di ascoltarmi sul serio per riprendere la tua natura umana?”

Il padrone ha risposto:

“Voi siete veramente il Budda vivo. Mi insegnate per favore, la ragione da dimenticare subito questo orribile karma in cui sono caduto.”

Kaian ha detto:

“Se tu vuoi ascoltarmi, vieni qua.”
E lui ha fatto sedere il padrone sulla pietra piatta situata alla fronte della veranda. Poi, Kaian ha messo il cappuccio blu suo alla testa del padrone e gli ha chiesto d’interpretare le due frase di Zheng-dao-ge (una poesia usata dai monaci dello Zen, che esprime l’illuminazione, composta di 1814 lettere, Si dice che l’autore di questa poesia è Yongjia Xuanjue, vissuto in Cina da 675 a 713) recitandolo come seguente:

“La luna è chiara illuminando il braccio di mare e il vento che soffia il pino sulla riva fa sentire la voce del pino. Alla notte dell’autunno tanto lunga cosi, cosa serve la vista limpida e pura di questa sera? È veramente una figura della natura come dev’essere. Ma questa figura della grande natura purifica se stessa e anche gli altri alla conseguenza. Questo è proprio la legge della natura. Se uno ne comprenda il vero significato, potrà impadronirsi della verità da solo. Questo è lo stato mentale pacifico e illuminato.

Tu, prova di cercare il vero significato di queste frase della poesia con calma, non lasciando questo posto. Quando tu l’avrai capito, potrai trovare di nuovo il tuo carattere di Budda innato tuo.”


Kaian, dopo aver detto queste parole cortesi al padrone, è sceso dalla montagna. 

domenica 22 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (185)


Due foto della vista dell'alba


Ugetsu Monogatari 74 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 7 ~

Il sole dell’autunno tramontava velocemente e diventava tutto buio dintorni. Non avendo la luce, non si vedeva nemmeno un centimetro aventi, ma, si sentiva bene il mormorio del ruscello. Il padrone che è rimasto al letto, non faceva nessun suono.

Avanzando la notte, è uscita la luna. E alla mezzanotte, quando la luna brillava, è uscito il padrone dalla sua camera e ha cominciato a cercare qualche cosa frettolosamente. Poi, forse non potendo trovarla, ha gridato:

“Accidenti! Dove si è nascosto quel monaco? Dovrebbe essere qui ma, non si trova. È molto strano!”

Lui, gridando cosi, passava tante volte avanti a Kaian, pero non riusciva mai a vederlo. Lui quindi, correva verso il palazzo principale oppure il giardino per cercarlo e alla fine, è caduto sulla terra stancato, dopo aver corso qua e là pazzescamente.

Nel frattempo, spuntava il giorno. E il padrone si è alzato come se fosse un uomo che è passata l’ubriachezza e si è guardato attorno. E quando lui ha trovato Kaian, seduto al posto come prima, era tanto distratto quanto non ha potuto emettere una parola.

Kaian si è avvicinato a lui che si è appoggiato a un palo tirando un sospiro profondo e gli ha detto:

“Padrone, di che cosa state lamentando? Se voi abbiate fame, mangiate me stesso.”

Il padrone ha detto:

“Voi vi stavate per tutta la notte?”

Kaian ha risposto:

“Si, sono stato qui  non chiudendo occhio questa notte.”

Il padrone ha detto:

“Io, mi vergogno di me stesso, mangiavo la carne umana di preferenza fino ora. Ma non conosco ancora il sapore del monaco di grandi virtù. Voi siete proprio il monaco come il Budda. È logico che io non posso vedervi con gli occhi miei contaminati come quelli di diavolo. Io sono troppo meno degno di vedervi.”


E appena detto cosi, lui ha chiuso la bocca restando chinato la testa.  

mercoledì 18 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (184)


Due foto del tempio buddista sulla montagna


Ugetsu Monogatari 73 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 6 ~

In quel tempio situato sulla montagna (dove abita il diavolo), non sembrava che ci fosse qualcuno. Sulla porta era coperto dai rovi e sulle alcune costruzioni stava crescendo il muschio. Il palazzo principale era anche pieno di ragnatela e dimostrava veramente l’aria abbandonata dapperttutto.

Kaian, arrivatoci alla sera, ha chiesto il permesso di entrare con la voce alta suonando il suo bastone:

“Io sono un monaco che sta pellegrinando per tutto il paese. E ci sono venuto per chiedervi una notte d’alloggio.”

Dopo aver gridato tante volte cosi, è apparso un monaco magrissimo finalmente. Lui, guardando Kaian con molta debolezza, ha detto con la voce rauca e secca:
“Voi dove volete andare? Con quale intenzione siete venuto qui? Comunque, questo tempio è completamente in sfacelo come vedete e non c’è nanche un chicco di riso da offrirvi. Io quindi, purtroppo non posso ospitarvi sta notte. Vi consiglio di andare al villaggio subito.”

Kaian pero, ha insistito:

“Io sto andando a Oushu (Tohoku) dal paese Mino e quando stavo passando per questo villaggio, ho trovato la montagna bella e l’acqua pulita. Perciò ci sono venuto affascinato da questa vista meravigliosa senza intenzione. Ormai è scesa la sera e credo che sia un po’ duro per me di andare al villaggio lontano da ora. A me non interessa il pasto e vi chiedo solo una notte d’alloggio.”

Il padrone ha detto:

“Potrebbe succedere qualcosa infausta nel tempio cosi abbandonato, ma, sarà disumano di dirvi d’andare via. Allora, voi potrete fare come volete.”


Poi, lui non ha parlato niente di più. Kaian anche, senza un detto, è entrato nel palazzo e seduto al fianco del padrone. 

domenica 15 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (183)


Due foto di Budda Amitabha


Ugetsu Monogatari 72 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 5 ~

Kaian ha continuato a parlare:

“Posso dire pero, di un esempio di un uomo. Cioè, sotto il regno dell’imperatore Yang-di, nel periodo di dinastia Sui in Cina, c’era un uomo che amava molto la carne dei bambini e lui ogni tanto rapiva un bambino segretamente e ne mangiava la carne. Ma, lui lo faceva solo per il suo carattere barbaro e vile, quindi, è molto diverso dal caso del vostro monaco.
Comunque, penso che questo sia il karma sua, perché lui avrà fatto qualcosa male nella sua precedente esistenza. All’inizio, lui ha servito bene a Budda facendo le pratiche ascetiche, perciò mi pare che lui sia stato un monaco sincero. Se non avesse quel ragazzino al suo fianco, sarebbe dovuto diventare il monaco di grande virtù. Me ne dispiace moltissimo. 
Lui, che si è trovato costretto ad errare nel labirinto della lussuria una volta, è bruciato dalla fiamma delle passioni e diventato al diavolo alla fine. Questo deriva proprio dal suo carattere tutto d’un pezzo che raggiunge lo scopo ad ogni costo.

C’è un detto come seguente:

““Se uno scioglie il cuore, diventa il diavolo e se uno serve a Budda sempre concentrandosi, diventa Budda.””

Il caso di questo monaco è veramente un tipico esempio di ciò. Se io possa renderlo alla sua natura buona guidandolo per la mia abilità, potrò contraccambiare una gentilezza alla vostra ospitalità per me di sta notte.”

A questo omento,  per rendere pace nel villaggio di nuovo, Kaian ha deciso di condurre al bene l’anima di quel monaco, anche se ci fosse il rischio della sua vita.

Il padrone, abbassando la testa fino al pavimento, ha detto commuovendosi fino alle lacrime:


“Se voi lo facciate, tutto il popolo in questa zona si sentirebbe di essere rinato al Gokuraku. (Il termine buddistta, che significa “Il mondo puro di assoluto agio”, cioè si dice che questo Gokuraku si trova al di là del cielo nella direzione ovest, regnato da Budda Amitabha. E queto Budda ha fatto il giuramento di salvare tutta la gente ad ogni costo.)”

mercoledì 11 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (182)


Due foto del bastone del monaco


Ugetsu Monogatari 71 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 4 ~

Kaian Zenji, dopo aver ascoltatolo, ha detto:

“In questo mondo, ogni tanto si trova una cosa strana. Purtroppo, fra le persone, ce ne sono tanti esempi spiacevoli. Cioè, una persona che finisce la sua vita non sapendo l’insegnamento del Budda, di dice che, potrebbe reincarnarsi in animale per sfogare il suo odio, oppure c’è anche quella che maledice il popolo, reincarnatasi in diavolo o Mizuchi (un animale immaginario, che somiglia al drago), nonostante che ha avuto una buona occasione di nascere nell’essere umano in questo mondo,  
Inoltre, si trova una che diventa in diavolo viva. Per esempio, in vecchia Cina, si trovavano alcune donne che si erano trasformate in serpente, o diavola, o falena.

Oppure c’è questo aneddoto, cioè:

C’era una volta, un monaco che alloggiava in una casa povera in via del suo pellegrinaggio.
Questa notte pero, erano tanto forte il vento e pioggia, e poiché non c’era nemmeno la luce in questa casa, era molto duro da dormire, perché si era sentito un po’ insicuro.

Nel frattempo, lui si è accorto che qualcuno stava annusando qua e là del suo corpo, osservando il suo sonno. Il monaco quindi, sospettandolo, l’ha colpito con il suo bastone messo vicino al cuscino con tutta la forza possibile e questo mostro si è caduto.

Allora, sentendo il rumore, è apparsa la vecchia padrona di questa casa con la luce a mano e loro due vi hanno trovato una donna giovane caduta sul pavimento. La vecchia, piangendo, gli ha chiesto di salvare almeno la vita della donna. Il monaco, non sapendo che fare, è partito subito la mattina, perché neanche lui non ha voluto ucciderla.

Dopo di che, quando lui ha passato di nuovo per questo villaggio, ha visto tanta gente radunata nella risaia. E lui ha domandato ad uno:
““Che è successo?””

Questo ha risposto:
““Noi stiamo seppellendo una donna trasformata in diavolo nella terra.””


Comunque, questo genere del esempio si trova solo fra le donne. Io non ho mai sentito dire che un uomo è diventato in diavolo.”

domenica 8 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (181)


Due immagini del diavolo giapponese

Ugetsu Monogatari 70 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 3 ~

Il padrone ha continuato a parlare:

“Il dolore che ha avuto il monaco era tanto forte quanto aver perduto il gioiello più importante o forse più che il gioiello. Lui l’amava con motto affetto, quindi, perdendo il suo caro, non ha potuto nemmeno piangere, neanche avere la voce da gridare.  Poiché il suo pianto era troppo forte, lui non ha voluto cremarlo, anzi, ha passato per alcuni giorni mettendosi vicino al cadavere.  Poi, alla fine, è impazzito, e. lo baciando in guance o tenendosi per mano, l'ha carezzato come se trattasse quel vivo.
Poi infine, l’ha mangiato esaurientemente, perché era insopportabile per lui di vedere il cadavere che si stava corrompendo man mano. 
I suoi discepoli e servi, visto questo aspetto, sono presi dal panico e scappati via tutti quanti dicendo:

“Il nostro maestro è diventato il diavolo!”

Dopo di che, il monaco è venuto al villaggio ogni notte minacciando il popolo, oppure ogni tanto, violando una tomba, mangiava perfino la carne del cadavere.
Dicendo verità, ho sentito del diavolo per il racconto vecchio, ma, purtroppo ho dovuto vedere l’autentico diavolo trasformato dal monaco. Tuttavia, mi dispiace che noi non abbiamo l’abilità di fermarlo. Perciò, l’unica cosa che noi possiamo fare è chiudere la porta ermeticamente.

Recentemente, perché è diffusa questa storia in tutto il paese, il traffico della gente è cessato nel nostro villaggio. Per questo motivo, noi vi abbiamo preso per il diavolo.”

mercoledì 4 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (180)


Due foto della scena da conferire l'ordinazione buddista alla gente



Ugetsu Monogatari 69 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 2 ~

Il padrone, buttando il bastone, è scoppiato in una risata e ha detto:

“Vi chiedo scusa di avervi minacciato per colpa di quella gente che è agita a casaccio. Io quindi, vorrei offrirvi una notte dell’alloggio in espiazione.”

E lui ha condotto il monaco in casa rispettosamente e gli ha offerto la cena. Dopo la cena, il padrone ha cominciato a parlare la situazione come seguente:

“Dicendo verità, c’è un motivo molto serio per l’atto che i fittaioli hanno fatto poco fa. È una storia molto strana ma, comunque ascoltatela.
C’è un tempio buddista sulla montagna in questo villaggio, in cui abitava il monaco di grandi virtù da generazioni. E il presente monaco è veramente studioso e poi si dice che si è dedicato a pratiche ascetiche per lungo tempo. Perciò, tutto il popolo aveva fede in lui facendogli le varie offerte. Lui veniva anche da me spesso e siamo stati nella amicizia. Ma, alla primavera dell’anno scorso, lui era invitato al paese Koshi (la presente provincia Niigata) come il maestro da conferire l’ordinazione buddista ai monaci giovani e c’è stato un po’ più di cento giorni. Poi lui è ritornato in questo villaggio accompagnato da un ragazzo di dodici o tredici anni.  E questo ragazzo si è preso cura di lui.


Passando i giorni cosi, poiché il monaco ha trovato il ragazzo molto bello ed elegante nel comportamento, ha cominciato a adorarlo tanto profondamente quanto dimenticare di studiare.  Ma poi, è successo una sventura, cioè questo ragazzo si è ammalato. All’inizio, si vedeva che non fosse tanto grave ma, col passo dei giorni, le sue condizioni si sono aggravate. Il monaco quindi, se ne preoccupava molto e gli ha fatto consultare perfino un medico dell’ufficio del governatore. Ciò nonostante, purtroppo il ragazzo è morto. “

domenica 1 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (179)


Due foto dei monaci dello Zen che stanno peregrinando


Ugetsu Monogatari 68 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 1 ~

C’era una volta, un monaco di grandi virtù, chiamato Kaian Zenji. Lui studiava molto bene dello Zen dalla infanzia e girava sempre per tutto il Giappone dedicandosi a pratiche ascetiche.

Un certo anno, dopo aver finito le sue pratiche al tempio buddista Ryotaiji nel paese Mino (la presente provincia Gifu), è partito per la direzione d’est, perché ha voluto dedicarsi a pratiche ascetiche nella zona Ouu (Tohoku, nord-est in Giappone) all’autunno.

Facendo il viaggio di lunga distanza, lui è arrivato al paese Shimotsuke (la presente provincia Tochigi).

Quando è arrivato al villaggio di Tomita, scendeva già sera, quindi, lui ha deciso di chiedere una notte di alloggio a una casa grande che dimostrava la ricchezza.

In questo momento pero, sono apparsi degli uomini che tornavano dai campi, e appena visto questo monaco, loro hanno cominciato a gridare ad alta voce:

“È apparso il diavolo della montagna! Venite tutti!”

Ascoltato questo grido, nella casa, le donne e i bambini si sono nascosti all’ombra degli armadi o nell’angolo della stanza, strillando.

Da una parte, un uomo che sembrava il padrone di questa casa è uscito correndo con un bastone appuntito a mano e lui vi ha trovato un monaco di una cinquantenne, col cappuccio blu e il vestito povero.  Il monaco, appena visto il padrone, gli ha detto chiamandolo con un cenno della mano:


“Padrone, come mai voi prendete precauzioni contro me, cosi severamente? Io sono un monaco che sta girando per tutto il paese e volevo solo chiedere una notte di alloggio, se è possibile. È veramente inaspettato di trovarmi in questa situazione strettissima. Voi pensate davvero che io sia scassinatore? Sono proprio un monaco vecchio e povero, come vedete.”