mercoledì 28 gennaio 2015

La storia di Kyoto (6)


Due illustrazioni delle quattro divinità

Dopo essere studiate le varie proposte, alla fine, Kanmu ha deciso il distretto Kadono (la presente città di Kyoto) alla prossima capitale. Ne elenco le diverse ragioni sotto:
(1) Questo distretto Kadono già prosperava economicamente sotto la famiglia potente Hata, che era giunta da Cina e naturalizzata.

(2) È comodo dal punto di vista dell’aspetto topografico, perché c’erano diverse strade per andare alla zona del mare giapponese e anche per la direzione Ohmi (la presente provincia Shiga), benché bisognava passare una montagna. Invece la parte meridionale era aperta per la città vecchia Nara, e poi, si poteva andare a Osaka utilizzando il fiume Katsura e Kamo (due fiumi che scorrono all’ovest ed est di Kadono, che sono confluiti con gli altri due fiumi nella zona Yodo, la parte più meridionale di Kyoto,e come un grande fiume Yodo Gawa va a finire alla baia di Osaka).
(3)Kadono è una conca circondata dalle montagne alla parte nord, est ed ovest e solo sud è aperta, perciò i correnti sia grandi sia piccoli che scendono dai monti del nord inumidiscono il bacino centrale di Kadono. Questo significava che Kadono era ideale come “la terra adeguata delle quattro divinità”.

(N.B
In questo caso, le quattro divinità vogliono dire i quattro animali immaginari, cioè Genbu (la tartaruga incorporata al serpente), Seiryu (il drago blu), Sujyaku (il passero rosso) e Byakko (la tigre bianca), che simboleggia ciascuno nord, est, sud e ovest. Nel vecchio tempo, i principi Yin e Yang erano introdotti in Giappone legati con la teoria "Fusui" (significa il vento e l’acqua) che era un’idea usata per decidere la posizione buona o cattiva da costruire la città, abitazione, palazzo e tomba e cosi via in vecchia Cina. Cioè, Fusui è proprio un’idea che controlla la circolazione dell’aria (contiene anche lo spirito) con il posizionamento delle cose.  All’imperatore Kanmu, quindi, la terra Kadono sembrava molto adatta a questa teoria.

Per farla breve, a nord di Kadono c’è l’altura Tanba  che può corrispondere a Genbu, a est c’è il monte Daimonji a Seiryu, a ovest il monte Arashiyama a Byakko e poi a sud il laghetto Ogura a Sujyaku. Dal punto di vista di Fusui, quindi, Kadono era veramente la terra giusta.
Tuttavia, il laghetto Ogura è stato bonificato in 1933~1939, perciò la presente città di Kyoto ha già perso "Sujyaku".)

domenica 25 gennaio 2015

La storia di Kyoto (5)


Due foto del fiume Katsura

La capitale Nagaoka, fin dall’inizio era la città contaminata di sangue, ma comunque sia, è durata per dieci anni. Durante questo periodo pero, è capitata in successione qualche disgrazia. Cioè, madre e l’imperatrice di Kanmu, e una moglie di Ate era morta una dopo l’altra, poi anche il principe Ate si è ammalato ogni tanto. Perciò la gente dell’epoca, includendo Kanmu, ha pensato che queste disgrazie derivassero dalla maledizione delle anime perdute che avevano perso la vita nel rancore.
Riguardo a ciò, Kanmu teneva un certo rimorso. Quando lui era ancora giovane, già c’era l’altro principe ereditario ufficiale. Tuttavia, dagli artifici di un vassallo vicino a Kanmu, il principe era sospettato di complotto e ucciso con sua madre. A grazia di questo fatto, Kanmu è potuto diventare l’imperatore. Kanmu quindi, sia questo principe, sia Sawara, benché non avesse intenzione di far cadere loro in rovina dapprima, il risultato è stato che assumersi alcuna responsabilità lui stesso. Per questo, nel cuore suo, c’era sempre una specie del pentimento e di conseguenza, lo creava una paura per le maledizioni dalle anime perdute dentro se stesso.
Poi, all’epoca, si credeva che il posto in cui era morto qualcuno fosse contaminato, perciò si doveva distruggerlo per cacciare via lo spirito maligno di morte e bisognava di ricostruire un altro palazzo.
“È giusto pero, di costruire di nuovo un palazzo in questa capitale Nagaoka, che è già coperta d’ombra della morte e piena di maledizioni?”

Kanmu, pensando cosi, è stato un po’ nell’indecisione. A questo momento, è successa una calamità decisiva, cioè la parte meridionale della capitale era allagata dallo straripamento del fiume Katsura che correva nel centro della capitale, causato dal rovescio.
“Sarà meglio di non fare più la costruzione in Nagaoka.”
Con l’occasione di questa calamità, è gettata quest’opinione come un fiume in piena fra il popolo.

E alla fina, Kanmu ha cominciato a cercare il luogo candidato per la prossima capitale.

mercoledì 21 gennaio 2015

La storia di Kyoto (4)

Sopra, il palazzo Nagaoka fatto da CG
Sotto, la miniatura della riproduzione del palazzo Nagaoka

L’imperatore Kanmu si è infuriato moltissimo del fatto che era assassinato il suo vassallo preferito.
“Questo non è un semplice assassinio ma, è proprio una ribellione contro di me, perché Tanetsugu collaborava con me per costruire la nuova capitale e ammazzare Tanetsugu significa un atto di ribellarsi a me.”

Pensando cosi, lui ha ordinato a tutti i soldati di cercare i criminali minuziosamente.  Di conseguenza, erano arrestati due autori del delitto prima di tutto, e dopo l’interrogatorio molto severo per loro, erano arrestati anche tutti gli altri membri che avevano a che fare con questo disegno uno dopo l’altro.  E non solamente due autori del delitto ma anche quasi tutti i membri erano eseguiti una condanna a morte oppure esiliati lontano.
Tuttavia, la cosa non era ancora finita completamente.

Poiché tutti i colpevoli erano o i funzionari nella divisione istituita per il principe ereditario, o quelli che avevano antipatia per Tanetsugu, che aveva fatto una rapida carriera e poi, ancora peggio che si era opposto al principe ogni tanto nel consiglio politico, Kanmu, dubitando della partecipazione di Sawara, l’ha torchiato severamente e alla fine, ha deciso di esiliarlo all’isola Awaji. Sawara, naturalmente ha protestato la sua innocenza ma, Kanmu non l’ha ascoltato. Allora Sawara ha cominciato il digiuno per la protesta ed era morto in via del trasporto per Awaji.
Riguardo a questo caso, si può pensare dall’altro punto di vista, cioè Kanmu non era tanto d’accordo di far Sawara al principe ereditario sin dall’inizio, pero non poteva dichiararsi contrario alla decisione di suo padre, l’imperatore Konin. Perché Kanmu, avendo tanti figli, ha voluto far succedere sul trono da uno di loro, invece di fratello. Questo si potrebbe dire che è una cosa naturale nell’affetto del genitore.

Naturalmente, io non penso che Kanmu avesse mirato a escludere suo fratello dalla posizione del principe ereditario dapprima, ma avrà utilizzato quest’occasione inattesa. Sarà vero che gli è dispiaciuta moltissimo la morte di Tanetsugu, ma da una parte, lui era l’uomo che era abile di fare il calcolo penetrante come il regnatore.
Come il risultato, Kanmu è riuscito a far piazza pulita dell’opposizione e a mettere suo primo figlio chiamato Ate al posto del principe ereditario.

domenica 18 gennaio 2015

La storia di Kyoto (3)


Due foto del tempio buddista Todaiji

All’imperatore Kanmu, c’era un altro problema, cioè quello del popolo di nord-est in Giappone, chiamata la razza Emishi (una specie di aborigeni) che non era tanta obbediente alla corte imperiale. In questo periodo, la gente dalla parte centrale fino a quella sud-ovest in Giappone, era quasi sottomessa dal governo (corte imperiale), ma nord-est no.  Perciò, Kanmu doveva essere molto attento anche per loro movimento.
A proposito, spostare la capitale è un progetto molto costoso, infatti, lui ha voluto progettare quanto possibile segretamente per la pace del sentimento della gente, soprattutto dei monaci del tempio Todaiji. Perché, oltre che era il tempio più potente, questo era anche il nucleo del principe ereditario Sawara, in cui era stato il monaco per 22 anni. E poi, ovviamente Todaiji poteva essere uno di quelli che erano opposti al progetto dello spostamento per non perdere il potere coltivato in Nara, quindi se loro lo sapessero, avrebbero promosso una campagna contro Kanmu. Per questo motivo, Kanmu ha mandato avanti il progetto in modo che non potesse sapere neanche suo fratello Sawara.

Poi Kanmu, era un imperatore che aveva una forte volontà e la capacità da prendere l’iniziativa, perfino quasi il “Dittatore”.
Perciò quando lui ha annunciato lo spostamento della capitale in fine, nessuno si è dichiarato contro lui, nemmeno Sawara, che non fosse stato molto d’accordo a suo fratello maggiore nel cuore.

La costruzione della capitale Nagaoka era cominciata sotto il comando di Tanetsugu e si è svolto il lavoro, accelerando il passo. E in novembre dell’anno 784, il trasferimento da Nara a Nagaoka era messo in esecuzione risolutamente.
Tuttavia, il lavoro non era completato, perciò Tanetsugu si è occupato ancora molto a comandare gli operai nel cantiere dei lavori.  E una notte, è successa la tragedia. Cioè, lui era ammazzato da due frecce scoccate nel buio.

mercoledì 14 gennaio 2015

La storia di Kyoto (2)


Due foto di Nagaoka attuale

Nell’anno 781, l’imperatore Konin ha ceduto il trono a suo figlio Yamabe, che è stato chiamato l’imperatore Kanmu dai posteri e suo fratello chiamato Sawara era nominato al principe ereditario per il voler di Konin.
(N.B
Come ho già scritto altra volta, il nome dell’imperatore come Konin, Kanmu e cosi via, è quello che era regalato dopo la sua morte. Si chiamava quindi, solo “Sua Maestà l’imperatore” dal popolo di quell’epoca, ma in questo blog, per comodità metto il nome postumo.)

Quando Kanmu è salito al trono, c’erano alcuni problemi attorno a lui. Per esempio, a Nara era rimasta ancora qualche ombra dei discendenti di Tenmu, che non erano molto d’accordo per il regno suo.  Infatti, anche se ha potuto soffocare preventivamente, stava per succedere qualche rivolta da loro, e poi, come si può capire nel caso di Dokyo, il potere del monaco del tempio buddista, soprattutto quello di Todaiji, il tempio gigante costruito dall’imperatore Shomu, era tanto forte quanto dava il fastidio a Kanmu.
Infine, Kanmu ha deciso di spostare la capitale, per rinnovare tutta la situazione, cacciando via l’influenza del sangue di Tenmu, rimasta come la muffa.  A questo momento, c’era un suddito chiamato Fujiwara no Tanetsugu, molto in gamba, e il nipote di un ministro che aveva servito tanto bene per rendere Kanmu all’imperatore.  Anche Tanetsugu, la cui madre era di una zona di Yamashiro e loro due erano coetanei e poi avevano un certo complesso d'inferiorità comune nel punto che loro madri non erano di classe tanto alta.

Kanmu e Tanetsugu quindi, hanno parlato da soli sullo spostamento della capitale in modo che non possa svelarsi agli altri, perché se tutti lo sapessero, si poteva essere causata qualche sedizione dagli elementi scontenti.
E quello che c’era come il luogo candidato per la prossima capitale nel loro cuore era il villaggio Nagaoka, situato  nella parte più ovest in Yamashiro.(vicina alla provincia Osaka)

domenica 11 gennaio 2015

La storia di Kyoto (1)


Due illustrazioni dell'imperatore Kanmu
(il nome postumo del principe Yamabe)

La città di Kyoto è stata capitale circa per mille anni fino a 1868.
Poiché la citta Kyoto non ha subito tanti danni durante la seconda guerra mondiale, vi sono rimaste tante cose tradizionali non solamente quelle culturali ma anche le costruzioni.
Infatti, io vorrei scrivere sulla storia di Kyoto, inserendo ogni tanto la sezione da presentare le sue parti affascinanti.
Allora, come il prologo, comincio a spiegare della situazione politica e sociale prima di trasferire la capitale da Nara a Kyoto.
Come ho già scritto qualche volta, la città Nara fu stata la capitale dall’anno 710 al 784, prima di Kyoto.  In questo periodo di Nara, governava il Giappone l’imperatore discendente di quello Tenmu (consultate per favore “Kojiki (1)”) da generazioni. Tuttavia l’imperatrice Shotoku (figlia di Shomu, che ebbe costruito il tempio Todaiji) che era l’ultima discendente di Tenmu, non avendo figlio, ha voluto far salire al trono un monaco chiamato Dokyo, l’amante suo, dopo di lei. Naturalmente tutti gli altri cortigiani non erano d’accordo con lei, perché questo monaco non era di sangue blu, quindi  succedeva un po’ la sorda ostilità nella corte imperiale. Di conseguenza, l’imperatrice Shotoku era morta per la malattia (ma si ha dubbio se fosse veramente malata oppure avvelenata) e il monaco era esiliato, e cosi questo caso è stato alla fine risolto.
Comunque, per motivo che il sangue di Tenmu fu interrotto cosi, il prossimo imperatore era scelto il principe Shirakabe, il nipote dell’imperatore Tenchi che era fratello maggiore di Tenmu.

(A proposito, dopo la morte di Tenchi, suo figlio il principe Ohotomo e Tenmu si conducevano una disputa sul trono in 672 e questo ha vinto.  E dopo di che, è durato il sangue suo fino a quel momento.)
In 770, il principe Shirakabe è salito al trono e diventato l’imperatore Konin all’età di 62 e il principe Yamabe, uno di figli di Konin, era scelto come l’erede.  In questo caso, anche c’è stata un’altra sorda ostilità, cioè un ministro fedele di Yamabe , ricorrendo a usare artifici, è riuscito a far salirlo a questa posizione.  Se no, Yamabe non fosse potuto diventare il principe ereditario, per colpa di sua madre la cui origine era molto bassa.

In questo periodo, i figli dell’imperatore e dei nobili si crescevano solitamente alla casa di madre fino a un certo momento. Perciò lui Yamabe, ha passato la sua infanzia nel paese Yamashiro (la presente Kyoto) che era la patria di sua madre, e poi anche suo padre Shirakabe aveva tanti parenti in questa zona.
Per farla breve, il paese Yamashiro era il posto con cui Yamabe aveva un legame molto forte dall’infanzia.

giovedì 8 gennaio 2015

Il fascino delle città antiche (33)

Il tempio scintoista Kamigamo

Saiou Dai

Il cavallo pronto per la divinità

Kamigamo Jinjya (il tempio scintoista Kamigamo)

 
Nella parte nord-est del ponte Misono che era gettato sul fiume Kamo, quello simbolico di Kyoto, si trova questo tempio. L’anno della fondazione non è tanto chiaro, ma secondo la tradizione del tempio, fu fondato in 678 (il periodo dell’imperatore Tenmu). Questo tempio era dedicato alla divinità tutelare della famiglia Kamo il cui antenato aveva fatto guida al primo imperatore Jinmu. È uno dei patrimoni culturali d’UNESCO in Kyoto.  

Il nome della divinità tutelare si chiama la grande divinità Wake Ikazuchi (significa quella del fulmine, piena di energia giovanile), figlio della principessa Tamayori (consultate per favore "Kojiki (63)"), a chi fu dedicato il tempio scintoista Shimogamo, che si considera l’altra metà di due templi gemellati. Cioè, solitamente questi due templi Kamigamo e Shimogamo sono chiamati unicamente “Il tempio scintoista Kamo”.

(N.B

In giapponese, come l’usanza della pronunciazione, la lettera “Ka” spesso si pronuncia “Ga” quando è combinato con l’altra lettera, come questo caso. Cioè, “Kami” significa sopra e”Shimo” è sotto, quindi, quando non si combina con nessun’altra lettera, si chiama il tempio scintoista Kamo, invece se sia combinato con "Kami" oppure "Shimo" e cosi via, diventa “Gamo” come Kami gamo.)

Si crede che fosse diviso in due questo tempio nell’ ottavo secolo, e dopo di che, rispettato sempre più dalla famiglia imperiale, ha avuto la più alta posizione dopo il grande tempio scintoista Ise alla fine.

E in 810, è cominciato il sistema di Sai In (significa un palazzo circondato dal recinto alto, dove abita una diaconessa sacra). Cioè, una principessa dell’imperatore all’epoca, vergine, essendo chiamata Saiou, (significa la suprema diaconessa) ha servito alla divinità in questo palazzo Sai In, dopo essere purificata. La sua carica principale era pregare per l’imperatore e lo Stato e poi servire alle diverse cerimonie. Fra queste, partecipare alla festa di Aoi era la più importante. Aoi, una specie della malvarosa, è l’emblema della divinità Kamo e come l’avvenimento della corte imperiale e della famiglia Kamo, questa festa è cominciata a svolgere il 15 maggio.

A questa festa, centrando la portantina in cui è salita Saiou, tanti seguiti vestiti dell’epoca marciano in fila dal tempio Kamigamo fino a quello Shimogamo. Ancora oggi, questa festa più antica si svolge in Kyoto e ci vengono tante genti a vederla. Naturalmente, adesso non c’è più Saiou, perciò una ragazza scelta ogni anno fra i cittadini di Kyoto, che è chiamata “Saiou Dai (la sostituta di Saiou)” compie la mansione dell’eroina.

domenica 4 gennaio 2015

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜160 (fine)

Il principe Shotoku

L'imperatore Tenmu

Volume terzo (37)


L’appendice;

 
Ho tradotto “Kojiki” fino alla volta scorsa, per 159 volte in totale, e finisco con l’episodio dell’imperatore Keitai. Il testo originale si continua un po’ di più, ma, poiché questo è una semplice enumerazione dei nomi di discendenti dell’imperatore fino all’imperatrice Suiko, vissuta da 554 a 628, penso che sia fastidioso da leggere per voi lettori.

Alla fine, approfittando lo spazio, vorrei toccare un po’ la situazione della formazione di Kojiki.

Si considera che le famiglie potenti, che concorrevano a formare la società del popolo Yamato nel tempo antico, avessero ognuno la mitologia del loro antenato. E fra di loro, la famiglia imperiale è diventata la più grande, quindi, man mano che si avanzava l’unificazione dello Stato per la mano della famiglia imperiale, sono state sintetizzate anche le varie mitologie, centrando quella dell’imperatore.

Perciò, l’idea centrale che attraversa la descrizione di Kojiki si trova proprio nel principio politico per spiegare l’origine del regno dall’imperatore come il figlio della divinità del sole ragionevolmente.

Lo Stato Giappone, tramite il principe Shotoku, nipote dell’imperatrice Suiko, era stabilizzato come il paese dell’accentramento dei poteri in 646. E dopo di che, l’imperatore Tenmu,( vissuto dall’anno ? fino a 686) ha sistematizzato e rinforzato la struttura Ritsu Ryo. Per questo, nella mitologia di Kojiki si riflettono fortemente l’idea politica e la struttura sociale dal secolo sesto all’inizio di quello ottavo.
 
N.B
Riguardo al principe Shotoku, l'imperatore Tenmu e Ritsu Ryo, consultate per favore "Horyuji (il tempio buddista)", "Kojiki (1)"e "La storia di Samurai (2)" ciascuno.
 
Dalla prossima volta, ho intenzione di scrivere della storia di Kyoto, inserendo ogni tanto gli altri argomenti.