domenica 11 gennaio 2015

La storia di Kyoto (1)


Due illustrazioni dell'imperatore Kanmu
(il nome postumo del principe Yamabe)

La città di Kyoto è stata capitale circa per mille anni fino a 1868.
Poiché la citta Kyoto non ha subito tanti danni durante la seconda guerra mondiale, vi sono rimaste tante cose tradizionali non solamente quelle culturali ma anche le costruzioni.
Infatti, io vorrei scrivere sulla storia di Kyoto, inserendo ogni tanto la sezione da presentare le sue parti affascinanti.
Allora, come il prologo, comincio a spiegare della situazione politica e sociale prima di trasferire la capitale da Nara a Kyoto.
Come ho già scritto qualche volta, la città Nara fu stata la capitale dall’anno 710 al 784, prima di Kyoto.  In questo periodo di Nara, governava il Giappone l’imperatore discendente di quello Tenmu (consultate per favore “Kojiki (1)”) da generazioni. Tuttavia l’imperatrice Shotoku (figlia di Shomu, che ebbe costruito il tempio Todaiji) che era l’ultima discendente di Tenmu, non avendo figlio, ha voluto far salire al trono un monaco chiamato Dokyo, l’amante suo, dopo di lei. Naturalmente tutti gli altri cortigiani non erano d’accordo con lei, perché questo monaco non era di sangue blu, quindi  succedeva un po’ la sorda ostilità nella corte imperiale. Di conseguenza, l’imperatrice Shotoku era morta per la malattia (ma si ha dubbio se fosse veramente malata oppure avvelenata) e il monaco era esiliato, e cosi questo caso è stato alla fine risolto.
Comunque, per motivo che il sangue di Tenmu fu interrotto cosi, il prossimo imperatore era scelto il principe Shirakabe, il nipote dell’imperatore Tenchi che era fratello maggiore di Tenmu.

(A proposito, dopo la morte di Tenchi, suo figlio il principe Ohotomo e Tenmu si conducevano una disputa sul trono in 672 e questo ha vinto.  E dopo di che, è durato il sangue suo fino a quel momento.)
In 770, il principe Shirakabe è salito al trono e diventato l’imperatore Konin all’età di 62 e il principe Yamabe, uno di figli di Konin, era scelto come l’erede.  In questo caso, anche c’è stata un’altra sorda ostilità, cioè un ministro fedele di Yamabe , ricorrendo a usare artifici, è riuscito a far salirlo a questa posizione.  Se no, Yamabe non fosse potuto diventare il principe ereditario, per colpa di sua madre la cui origine era molto bassa.

In questo periodo, i figli dell’imperatore e dei nobili si crescevano solitamente alla casa di madre fino a un certo momento. Perciò lui Yamabe, ha passato la sua infanzia nel paese Yamashiro (la presente Kyoto) che era la patria di sua madre, e poi anche suo padre Shirakabe aveva tanti parenti in questa zona.
Per farla breve, il paese Yamashiro era il posto con cui Yamabe aveva un legame molto forte dall’infanzia.