mercoledì 30 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (170)


Due foto del fiume di Yoshino


Ugetsu Monogatari 59 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 20 ~

C’era un uomo che camminava lungo le rocce verso loro. Era un vecchio coi capelli bianchi spettinati come i fili di canapa, che sembrava molto robusto fisicamente. Quando lui si è avvicinato alla cascata, ha guardato loro incuriosito per alcuni momenti.

Poi, ha fissato lo sguardo a Manago e Maroya, che facevano finta di non vederlo rivolgendo la loro schiena a lui. E fra un po’, il vecchio ha mormorato con la voce bassa:

“Che tipaccio! Gli spiriti malvagi! Perché imbrogliate la gente? Voi fate questa cosa avanti agli occhi miei, ma pensate sul serio che potete mentirmi?”

Appena l’ha ascoltato, Manago e Maroya si sono alzate saltando e buttate nel corrente. Allora, dal fondo, scaturiva l’acqua improvvisamente e poi, loro due sono scomparse nella massa d’acqua.

A questo momento, il cielo era coperto di nuvole nere come se fosse sgorgato l’inchiostro nero ed è cominciato a piovere dirottamente. Il vecchio, calmando tutti che erano molto confusi, li ha portati ai luoghi abitati.

Quando ci sono arrivati, loro non potevano che tremare piegando il corpo sotto la gronda di una casa povera.  E il vecchio ha detto a Toyoo:

“Quando ti ho visto la faccia, mi pareva che tu sia tormentato da quegli spiriti malvagi. Se io non ti abbia salvato, tu avresti perso la vita presto o tardi. D’ora in poi, tu devi comportarti con ritegno.”

Toyoo, prostrandosi a lui, gli ha raccontato tutto quello che era successo a se stesso e poi, ha detto timidamente:

“Mi salvate per favore anche in futuro.”

Il vecchio ha risposto con il segno di comprensione:


“È veramente come ho previsto. Quella donna è lo spirito malvagio del serpente vecchio. La sua vera natura è molto dissoluta e si dice che, avendo il rapporto sessuale con il toro e cavallo, figlia gli animali grotteschi. Tu sei attaccato da questo spirito malvagio perché sei bell’uomo. Comunque, mi sembra che questo spirito sia troppo tenace, perciò se tu non ti comporti con molto ritegno, forse perderai la vita.”

domenica 27 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (169)


Due foto di Ayu


Ugetsu Monogatari 58 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 19 ~

Loro hanno visitato un tempio buddista in Yoshino, il cui priore era amico di Kanetada. Questo monaco ha accolto tutti loro e offerto la cena non lussa ma ben fatta, dicendo:

“Questa primavera, siete venuti un po’ tardi da vedere la fioritura del ciliegio, perché la metà dei fiori sono già caduta. Ma comunque, domani, vi faccio accompagnare da qualcuno alla parte dove è ancora rimasta la fioritura.”

Loro quindi, vi hanno alloggiato la notte. Il giorno prossimo, quando loro si sono svegliati, il cielo dell’alba era coperto da nebbia, ma, dissipandosene man mano, loro hanno potuto vedere tanti altri templi qua e là sotto gli occhi, perché il loro tempio è situato su un’altura.

Si sentiva il cinguettio dei vari uccelli da dappertutto e si vedevano anche i fiori dai mille colori. Per la bellezza e freschezza di questa vista, a loro sembrava come se fossero puliti sia di corpo, sia di cuore.

Dopo di che, il monaco ha detto:

“Alcuni di voi ci siete venuti per prima volta, allora penso che sia bene di visitare il posto dove c’è la cascata.”

E loro sono usciti con una guida presentata dal monaco.


Loro camminavano per la strada che scendeva girando per la valle e sono arrivati alla fine al posto su cui ci fu una villa imperiale una volta.  Vicino a ciò, correva il fiume Yoshino molto torrente con il rumore forte, ma era tanto limpido quanto da vedere Ayu (un tipo di trota che può stare solo nel fiume purissimo) che risaliva. Era la vista veramente bellissima. Loro si sono seduti sul posto piaciuto ad ognuno e hanno aperto il cestino da pranzo. E mangiandolo, chiacchieravano gioiosamente. 

mercoledì 23 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (168)


Due foto della vista primaverile di Yoshino


Ugetsu Monogatari 57 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 18 ~

Col passo d’età, la precauzione di Toyoo contro Manago si è diradata e poiché lui si era innamorato di lei dapprima per la sua bellezza, il rapporto coniugale è sempre più migliorato. Loro due si amavano come la nuvola e pioggia ogni sera, e ormai è diventata la coppia tanto felice perfino pentirsi di essere ritardato il rincontro.

È arrivato il marzo, Un giorno, Kanetada ha detto a loro:

“Questa zona, forse non merita a paragonare a Kyoto, ma rispetto a Kishuu (la presente provincia Wakayama), è migliore. Il paese Yoshino (una zona montagnosa nella provincia Nara) è molto conosciuto per la bellezza della vista primaverile. Poi, anche il monte Mifune e il fiume Natsumi sono interessantissimi da vedere. Su preparate, andiamo a vederli insieme!”

Manago ha risposto sorridendo:

“Yoshino è stato sempre il tema di Waka (una specie della vecchia poesia giapponese, che consiste di 31 fonetiche sillabate), quindi, suppongo che sia il posto tanto bello e incantevole. Ma, io, già da infanzia, mi sentivo male quando sto nella folla. Perciò, purtroppo non posso andare con voi. Mi dispiace, ma comunque, mi portate qualche souvenir carino per favore. Io l’aspetterò.”

Kanetada ha detto:

“Ma no! Se voi dovete andarci a piedi, penso che lo sia doloroso per voi. E io purtroppo non tengo il carro da far tirare dal toro, pero, io preparò un veicolo per voi ad ogni costo. Non vi faccio mai camminare. Perché, se voi rimaneste qui, forse Toyoo non potrebbe divertirsi dilla gita di cuore, preoccupandosi di voi.”  

Anche Toyoo, non volendo vanificare la cortesia di Kanetada e sua moglie, ha detto a Manago:

“Devi accettare la loro gentilezza per forza. Non devi preoccuparti della difficoltà del passo in via. Su andiamo! Perché tu puoi fare a meno di venire con noi?”

Essendo raccomandata da loro tre cosi, Manago, ha deciso malgrado di uscire con loro.


C’era tanta gente vestita bene fuori, ma, Manago era indiscutibilmente superiore a tutti in bellezza ed eleganza. 

domenica 20 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (167)


Due foto di presente Tsubaichi


Ugetsu Monogatari 56 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 17 ~

Magago ha detto piangendo:

“Penso che sia logico quello che hai detto, pero, m’ascolti un po’ per favore. Dopo aver saputo che tu sei chiamato dall’ufficio pubblico, io, chiedendo l’aiuto del vicinato vecchio che gli davo una mano ogni tanto, ho cambiato mia casa in modo che possa dare l’atmosfera molto rovinata come avete visto. Poi, quando i Samurai mi stavano per catturare, Maroya li ha ingannato facendo il suono terribile come se fosse il tuono. Dopo di che, noi siamo scappate a Osaka con la nave, ma volendo sapere la notizia ulteriore di te, siamo venute a pregare a Kannon di questo tempio Hase. Allora, vedi, il mio desiderio è avverato a grazia di Kannon!
Pensi tu, ch’io sono una donna debole cosi, e come potevo rubare quei vari tesori da sola?  Dicendo verità, ha fatto tutto il mio marito precedente con malignità.
Ti prego quindi, di giudicare questa ragione e di comprendere almeno il mio cuore che ti adora.”

E piangeva ancora a calde lacrime.

Toyoyo, a metà con sospetto, a metà con compassione per lei, taceva non trovando la parola di più.

Invece alla coppia di Kanetada sembrava che fosse giusto quello che aveva detto Manago e, guardando il suo comportamento bello e femminile, hanno dissipato dubbi completamente e detto:

“Secondo Toyoo, ci pareva che la storia sia veramente terribile, ma pensando bene, non dovrebbe apparire il fantasma trasformato in una donna, negli ultimi tempi. Noi abbiamo compassione per voi, perché siete venuta fin qui da lontano. Vi offro quindi, nostra casa come l’alloggio, anche se Toyoo lo rifiuti.”


E loro hanno ricevuto Manago in casa. Lei, passando alcuni giorni in questa casa, si è comportata bene per entrare nella manica di loro e spazzare via la rabbia di Toyoo dimostrando la tristezza femminile, Perciò la coppia di Kanetada, essendo inteneriti dal suo amore profondo per Toyoo, l’hanno convinto di accettare il cuore di Manago e alla fine, li hanno fatto celebrare un matrimonio. 

mercoledì 16 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (166)


Due foto di Bodhisattva Kannon nel tempio Hase

Ugetsu Monogatari 55 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 16 ~

Anche la gente che stava attorno di lui, vedendo il suo aspetto preso dal panico, ha cominciato a gridare:

“Dove c’è quel fantasma?!”

In questo momento, Manago, entrandoci con calma, ha detto:

“Voi tutti, non mi pensate strana cosi. E tu Toyoo, non avere tanto paura di me. Io ero molto triste, perché tutto quello che era successo a te è dovuto alla mia sbadataggine. È proprio mia colpa, che sei stato accusato di un delitto non commesso. Io quindi, ti ho cercato per spiegare con tutti i particolari volendo calmarti. E adesso, il mio desiderio è compiuto, perché ho potuto vederti ancora. Sono molto felice!
Allora, signori padroni di questa casa, m’ascoltate bene e poi giudicate se sia giusto o no, quello che vi dirò.
Se caso mai, io fossi un fantasma, voi penserete che posso apparire nella folla, in pieno giorno cosi?
Mi guardate bene, che il mio vestito ha la cucitura e poi, quando sto sotto il sole, si vede anche l’ombra. Considerando questa ragione giusta, dissipate dubbi per favore.”

Toyoo, sentendosi un po’ rianimato, ha detto:

“L’evidenza che tu non sei umana è sicura. Perché, quando io sono andato a tua casa da un prigioniero con i funzionari, la casa era caduta in rovina, essendo cambiata completamente dal giorno precedente. Ci sembrava, non era altro che l’abitazione del fantasma, poi ci sei stata seduta da sola. E ancora peggio che tu sei scomparsa improvvisamente con il tuono, quando i funzionari ti stavano per catturare.

Io ne ho guardato tutto quanto con miei occhi. Ma tu, con quale complotto mi hai inseguito fino qua? Va via subito!”  

domenica 13 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (165)


Due foto del tempio buddista Hase


Ugetsu Monogatari 54 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 15 ~

La sorella di Toyoo, sposata con un mercante chiamato Tanabe no Kanetada, abitava a Tsubaichi (una zona nella presente provincia Nara) a Yamato. La sorella e suo marito hanno accolto Toyoo cordialmente e consolandolo di sua sventura, detto:

“Tu ci stai finché non vuoi.”

Sono passati i giorni cosi, è arrivato il febbraio dell’anno prossimo. Questa zona Tsubaichi si trovava vicino al tempio Hase che è dedicato alla statua di Bodhisattva Kannon (Avalokitesvara).

In Giappone, ci sono stati tanti templi ma, fra di questi, questa statua di Kannon nel tempio Hase era tanto famosa quanto era conosciuta fino a Cina, perché faceva immediatamente la grazia che le si chiedeva.

Alla primavere, quando diventava un po’ caldo quindi, ci sono venute tante genti per pregare da dappertutto in Giappone.

Poiché tutte le genti che ci visitavano alloggiavano in Tsubaichi, i vari alberghi ci si sono susseguiti l’uno dopo altro lungo la strada.

La famiglia Tanabe commerciava in l’olio per lampade, la candela e lo stoppino per la luce votiva, perciò c’era sempre molta gente nel negozio alla stagione.

Un giorno, è venuta una donna bellissima accompagnata da una ragazza, che sembrava di essere venuta segretamente da Kyoto, per comprare l’incenso in questo negozio.

Questa ragazza, appena visto Toyoo, ha detto alla sua padrona:

“Ah, c’è qui il vostro marito!”

Toyoo, sentendo la sua voce, l’ha guardata con molta sorpresa e accertato che c’erano proprio Manago e Maroya.

“Che è terribile!”

Gridando cosi, lui è scappato subito nella parte interna di casa.

E lui, ha provato di nascondersi in confusione, dicendo:


“Quel fantasma mi ha inseguito fino a qui. Voi tutti, non vi avvicinate a lei, per favore.”

mercoledì 9 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (164)

Il broccato coreano

Il contenitore per le frecce


Ugetsu Monogatari 53 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 14 ~

Guardando bene attorno ancora di più, si trovavano tante robe belle e brillanti. I Samurai si sono avvicinati con un po’ di timore e hanno visto il broccato coreano, il tessuto ben colorato allo stile di Wu (un paese nella vecchia Cina), la tela antica tessuta a strisce col colore rosso e blu, la seta tessuta a trama fitta, lo scudo, la picca, il contenitore cilindrico da mettere le frecce e la zappa eccetera, che erano veramente i tesori persi dal tempio tutti quanti.

I Samurai li hanno portati al tempio e riportato la situazione dettagliatamente al loro signore. Come risultato, il signore e il sacerdote hanno capito che quello che era successo a Toyoo era l’opera del fantasma. Loro quindi, hanno ammorbidito l’interrogatorio per Toyoo. Ma comunque, lui, non potendo essere esente dalla colpa che teneva l’oggetto rubato in realtà, era consegnato all’ufficio del governatore e incarcerato.

Poiché il suo padre e fratello hanno regalato tanti soldi al governatore, Toyoo era perdonato fra circa cento giorni.

Allora, Toyoo ha detto a loro:

“Ormai, ho perso la faccia completamente, quindi, io vorrei andare a casa di mia sorella che sta in Yamato (il vecchio nome della provincia Nara) e alloggiarci per alcuni tempi.

I genitori erano anche d’accordo a lui e l’hanno mandato a Yamato con un seguito, dicendo:

“Davvero! Quando uno ha fatto una esperienza amara cosi, potrebbe cadere ammalato facilmente. Sarà bene per te di trascorrere alcuni mesi tranquilli a Yamato.” 

domenica 6 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (163)


Due foto del tipico cortile giapponese


Ugetsu Monogatari 52 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 13 ~

“Comunque, noi andiamo vedere l’aspetto interno perché noi dobbiamo riportarlo al nostro signore. “

Dicendo cosi, i Samurai sono entrati dentro.

L’interno della casa era molto in sfacelo, più che l'esterno.
Avanzando, loro hanno trovato il laghetto asciutto e l’erba acquatica appassita nel cortile coperto di cespuglio. E alcuni alberi servatici cresciuti alti stavano per cadere, e tra di loro, un grosso pino caduto dal vento dimostrava  una scena soprattutto impressionante e orribile.

Quando i Samurai hanno aperto la porta dell’ingresso principale, soffiava il vento con l’odore puzzolente e infausto dall’interno e loro sono indietreggiati inaspettatamente.

Toyoo invece, non poteva che essere distratto per lo spavento.

Tra i Samurai, c’era uno molto audace, chiamato Kose no Kumagashi, e lui, appena ha detto di seguirgli a tutti, è entrato in testa calpestando il pavimento violentemente. E quando loro sono arrivati a una sala, in cui si trovavano i polveri ammucchiati e lo sterico del topo dappertutto, hanno visto una donna bellissima seduta.

Kumagashi le ha detto:

“Il nostro signore ti chiama. Vieni subito con noi.”

Ma poiché lei non osava rispondere, lui stava per catturarla avvicinandosi. In questo momento proprio, tuonava con il suono talmente forte che quasi rompere la terra. E i Samurai sono caduti sul pavimento non avendo nemmeno un istante da scappare.


Tra alcuni minuti, quando loro hanno alzato la faccia, non si sa dove è andata, la donna è scomparsa senza lasciare l’ombra. 

mercoledì 2 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (162)


Due foto di Shinobugusa


Ugetsu Monogatari 51 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 12 ~

Il funzionario, ascoltando quello che aveva detto Toyoo, si è infuriato di più e ha detto:

“Fra i miei sudditi, non c’era mai uno che prendeva il cognome di Agata. Se tu continui a dire ancora la bugia, la tua colpa diventerà più grave.”

Toyoo ha risposto:

“Io, che sono già arrestato cosi, ormai non posso dire la bugia più. Vi prego di chiamare quella donna e le domandate se io dico la bugia o no.”

Il funzionario quindi, ha ordinato ai suoi seguaci Samurai dicendo:

“Voi andate a cercare la casa di quella donna portando questo uomo.”

I Samurai, seguendo la ordine del capo, sono andati alla casa di Manago con Toyoo. Ma quando loro vi sono arrivati, la porta fatta grandiosa era già marcita e quasi tutte le tegole sono cadute e infrante. Poi la casa stessa non sembrava abitabile, perché era coperta da Shinobugusa (una specie delle pteridofite).

Toyoo, guardandola, è rimasto lì, senza parole. Da una parte, i Samurai hanno chiamato il vicinato correndo. Loro erano i boscaioli e i brillatori del riso e cosi via, e  si sono accovacciati in ansia.

Un Samurai ha domandato a loro:

“Chi abitava in questa casa? È vero che c’è stata la moglie di un certo Agata?”

Allora, un vecchio ferraio ha risposto:


“Io non ho mai sentito quel nome. In questa casa abitava un certo Suguri con tanti servitori fino a tre anni fa, ma quando questo signore è andato a Kyushu (l’isola più sud fra quattro isole principali giapponesi) per il commercio, con la nave caricata di tante merci, questa nave era dispersa e tutti i servitori sono anche scappati disordinatamente. D’ora in poi, è stata disabitata per lungo tempo. Ma ieri, il mio amico laccatore mi ha detto che aveva visto questo uomo che c’è entrato e poi, uscito fuori dopo alcune ore. E noi l’abbiamo pensato tanto strano.”