mercoledì 31 marzo 2021

La serie della letteratura giapponese ~403~

 



                                         Tre esempi di Sashimono


Tsurezure Gusa (24)

 

Per qualsiasi cosa, io adoro quella nel periodo antico, anzi che è fatta con la maniera attuale. Secondo me, nel nostro tempo, tutte le cose sono fatte con la maniera molto volgare. Riguardo agli oggetti di legno, fatti dal falegname chiamato Sashimonoshi (1), sono più gustosi quelli classici.

 

È la stessa cosa anche la frase nella lettera. Guardando la lettera scritta nel periodo antico, è usato il linguaggio molto raffinato. Invece, mi sembra che la gente attuale lo usa con la maniera tanto povera.

 

Cosi, noi siamo purtroppo nella epoca deteriorata, ciò nonostante, l’aspetto nella corte imperiale, non essendo mai influenzato dal vento mondano, è ancora sacro e magnifico. Dovranno essere commossi tutti quanti, se vedano ogni stanza, il corridoio, le diverse costruzioni e le porte nel palazzo imperiale. Delle porte e il pavimento di legno ecc., ce le abbiamo noi tutti, ma quelli nella corte imperiale saranno molto più eleganti.

 

Nel palazzo imperiale, alla notte, i funzionari accendono la torcia e si occupano della preparazione notturna. E quando si fa il consiglio, si svolge giustamente sotto l’istruzione del capo ministro.

 

Anche i funzionari di bassa classe lavorano bene.  Ma ogni tanto, alla notte molto fredda, loro sonnecchiano qua e là. Sarà anche spassoso di vedere questa scena!

 

Una volta, ho sentito dire che, un ministro ha detto che è molto elegante il suono della campanella in Naishidokoro (2).

 

(1) Sashimonoshi è un falegname che è specializzato di fare gli oggetti di legno non usando i chiodi, ma solo con il modo d’incastro. E questi oggetti fatti da loro, si chiamano Sashimono.

 

(2) Naishidokoro significa il posto da collocare lo specchio sacro nel palazzo imperiale. Questo specchio è uno di tre tesori tramandati dal tempo antico come lo simbolo del trono imperiale. Altri due tesori sono la spada e Magatama (una specie del gioiello). Riguardo ai tre tesori, vorrei spiegare nella occasione opportuna.

domenica 28 marzo 2021

La serie della letteratura giapponese ~402~

 



Da sopra, il fiume Yuan, Xiang e Chang Jiang


Tsurezure Gusa (23)

 

È superfluo dire che si apprezza la bellezza della luna e del fiore, ma anche il vento ci da una certa sensibilità. E poi anche l’aspetto dell’acqua pura che corre infrangendosi sugli scogli è tanto suggestiva in qualsiasi stagione.

 

Un giorno, ho letto la poesia cinese come seguente:

 

“I due fiumi di Yuan e Xiang (1) corrono sempre verso l’est. Io mi sento triste guardandoli, perché questi fiumi non si fermano nemmeno per un istante per consolarmi.”

 

Ne sono profondamente emozionato.

 

Poi, un altro poeta cinese ha detto:

 

“Mi seno pieno di gioia guardando i pesci e gli uccelli che giocano nel fiume o alla montagna.”

 

Comunque, non ci sarà nessuno tempo di sentirsi sereno altro che passeggiare senza meta, nel posto lontano dal mondo umano, dove corre l’acqua purissima.  

 

(1) Questi due fiumi corrono in Hunan Sheng che si trova nella parte centro-sud in Cina, collocato nel corso medio-inferiore del fiume Chang Jiang. Huan Sheng letteralmente significa la zona situata nella parte settentrionale del lago Dongting hu. Questa zona è conosciuto come il paesaggio stupendo e anche come il paese d’origine di Mao Ze-dong.

mercoledì 24 marzo 2021

La serie della letteratura giapponese ~401~

 



Tre foto di Kadomatsu


Tsurezure Gusa (22)

 

Quando spunta il primo giorno del nuovo anno, la vista del cielo dell’alba non è che si cambia dagli altri giorni, ma, ci dà l’impressione molto fresco. E sulle strade grandi nella città, si mettono Kadomatsu (1) alla porta d’ogni casa, e mi sembra che questa scena rappresenti la gioia di tutti. È tanto interessante anche questa.

 

E ho sentito dire, chissà da chi, un eremo ha detto che non ci ha niente da rimpiangere in questo mondo, tranne una cosa. Cioè, a lui, solo dispiace che non potrà vedere più la vista bella del cielo dopo aver lasciato questo mondo.

 

Io provo veramente la simpatia per questo detto.

 

A qualsiasi momento, mi consolo quando vedo la luna. Una volta, uno ha detto che, altro che la luna, non c’è niente più la cosa affascinante. Allora, l’altro ha controbattuto a lui, dicendo che la rugiada è la più suggestiva.

 

Era una discussione molto interessante. Comunque, se sia adatta alla occasione, qualsiasi cosa sarebbe interessante.

 

(1) Kadomatsu letteralmente significa “Il pino alla porta”. Poiché il pino è sempreverde, è stato considerato il segno dell’eternità, cioè la lunga vita, dal tempo. E verso alla metà del undicesimo secolo, è cominciato il costume di mettere l’ornamento del pino alla porta al capodanno, per accogliere la divinità dell’anno nuovo. Solitamente, si mettono un paio di Kadomatsu, uno è il pino maschile e l’altro è quello femminile. Per il  pino maschile si usa il pino nero, perché questo ha gli aghi duri e lunghi di colore verde molto forte, invece per quello femminile si usa il pino rossa, perché ha gli aghi sottile e morbidi.

 

Per Kadomatsu, si usa il bambù e spesso anche gli altri fiori come il pruno e la peonia ecc. insieme il pino come l’ornamento.

domenica 21 marzo 2021

Intervallo (56)



 

Sopra: Tsuina
Sotto: Shihouhai



Alcuni avvenimenti importanti nell’epoca di Heian

 

(1)            Tsuina:

 

L’avvenimento per cacciare via gli spiriti maligni, che si è tenuto alla notte dell’ultimo giorno di dicembre. Questo si è tenuto non solo nella corte imperiale, ma anche nei templi e poi  privatamente. In questa sezione, si presenta quello che si è fatto nella corte imperiale.

 

Prima di tutto, in una parte del palazzo imperiale, l’Onmyouji (consultate per favore “Makura no Souchi (327)”) legge una frase rituale ad una divinità scintoista. E poi, tutti i nobili importanti, gridando, rincorrono gli uomini travestiti da Oni (il diavolo giapponese) e alcuni nobili che stanno sopra il corridoio del palazzo scoccano Oni con l’arco fatto di pesco e le frecce fatte di canna. Purtroppo, questo avvenimento si è estinto circa nel quattordicesimo secolo ma è rimasta l’idea stessa ancora adesso con una festa di Mamemaki (al 3 febbraio, noi gettiamo la soia (Mame), dicendo “Il diavolo fuori e la fortuna dentro”).

 

(2)            Shihouhai

 

Una cerimonia chi si faceva nel palazzo imperiale alle quattro di mattina del Capodanno. A questa mattina, l’imperatore, venerando all’Orsa Maggiore di sette stelle, recita il nome della stella adatta al suo anno di nascita. E poi lui prega le quattro direzioni del cielo e della terra, e anche la direzione dove ci sono le tombe degli imperatori antenati.

 

Oltre questi, ci sono state diverse cerimonie tenute nel gennaio. Ne presento alcune:

 

Chouga: L’imperatore si presenta in Daigokuden (la costruzione ufficiale nel palazzo imperiale) e tutti i nobili importanti lo salutano, facendo la fila nella corte.

 

Sechie: Una specie del banchetto, fatto fra l’imperatore e i nobili importanti.

 

Joi: Una cerimonia in cui l’imperatore conferisce il grado ai ministri e altri nobili fino a quinto grado.

 

Gosaie: In Daigokuden, i monaci buddisti di alta classe fanno una lezione di un sutra chiamato Saishou Oukyou  (Suvarnaprabhasottama-sutra, in sanscrito) all’imperatore. Questo sutra è stato considerato molto importante, perché si diceva che, i paesi in cui si recita questo sutra prosperano essendo protetti da quattro divinità di quattro direzioni. Perciò questo è dato peso dalla corte imperiale come il sutra da proteggere e calmare lo Stato.

mercoledì 17 marzo 2021

La serie della letteratura giapponese ~400~

 


Due scene del gelo caduto


Tsurezure Gusa (21)

 

Allora, penso che non sia inferiore la vista dell’inverno, rispetto a quella dell’autunno. Alla mattina, è caduta la brina bianca sulle foglie d’acero, che sono cadute e stagnate nel laghetto e dal ruscello, sale il vapore. Questa vista è anche suggestiva.

 

Quando si arriva verso la fine dell’anno, tutti si muovono qua e là precipitosamente. E vedendo questa scena, non so perché, sono in preda a una certa emozione.

 

Invece mi sento insicuro di vedere la luna passata al giorno 20, perché mi pare che, come se fosse il paesaggio spoglio.

 

Tuttavia, le varie cerimonie tenute o nella corte imperiale o nei templi buddisti dal 19 al 21 di dicembre e poi quando i messaggeri dall’imperatore vanno ai 18 tombe degli imperatori e imperatrici defunti per offrire il riso appena raccolto, mi danno  una profonda emozione, perché loro si vedono veramente nobili.

 

Comunque, verso la fine dell’anno, nella corte imperiale, è pieno di vari avvenimenti, e inoltre, si deve preparare per il nuovo anno. Tutti i funzionari che si occupano di questa preparazione, saranno impegnatissimi!

 

Alla sera dell’ultimo giorno di dicembre, si tiene l’avvenimento di Tsuina (1)  e di continuo si fa la cerimonia di Shihouhai (2) nella corte imperiale.

 

E, non so che cos’è, dopo la mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno, sento il rumore della gente che corre qua e là, con la torcia alla mano.  Ma all’alba si è calmato. A quel momento, io faccio il sentimentale, pensando dell’anno che passa via.

 

Una volta, a questo giorno, si è tenuta una cerimonia per l’animo dei defunti, ma, non se ne fa più adesso nella città di Kyoto. Ho sentito dire, pero, che nella parte dell’est in Giappone, è rimasta ancora questa cerimonia. È tanto interessante.

 

N.B: Riguardo a (1) e (2), spiegherò alla prossima sezione.

domenica 14 marzo 2021

La serie della letteratura giapponese ~399~

 


Due foto dell'imagine della festa di Tanabata


Tsurezure Gusa (20)

 

La festa di Tanabata () è molto elegante. Dopo questa, l’autunno diventa più profondo e man mano si sente più freddo alla sera. A questo momento, il gruppo dell’oca selvatica arriva cantando in Giappone e la parate sotto del fogliame di Lespedeza diventa rossa. E i contadini cominciano a raccogliere il riso primaticcio e lo asciugano. Così, nell’autunno soprattutto, io trovo tante scene suggestive, perché mi pare che, come se fossero concentrate le varie cose affascinanti in quello.

 

E anche la vista della mattina seguente dopo quando è passata via la tempesta, è interessante.

 

Continuando di dire così, tutti penseranno che queste cose sono già espresse tanta volte o nella “Storia di Genji” o in “Makura no Soushi”, pero, secondo me, non sarà male di dire la stessa cosa di nuovo.

 

Nel vecchio libro, è detto che, se uno non dica quello che pensa, lui avrebbe la pancia gonfiata. Davvero!

 

Allora io scrivo il mio saggio lasciandomi dove va il mio pennello. Ma, dapprima io ho cominciato a scriverlo solo per consolare me stesso. E dopo, ho intenzione di buttarlo via, perciò non ci sarà nessuno che lo legge.

 

(1) La festa di Tanabata è cominciata basando su una leggenda cinese. Cioè, nella vecchia Cina si diceva che la coppia di due stelle, l’Altair e la Vega sono divise in due lati della Via Lattea, perché avevano provocato l’ira dell’imperatore nel cielo. E loro due erano permessi di incontrare solo una volta all’anno, alla sera di 7 di luglio. E in Cina vecchia c’era un costume di pregare il miglioramento dell’arte manuale della donna a questo giorno. Cosi è nata una festa delle due stelle da tenersi alla sera di 7 di luglio.

 

D’altra parte, in Giappone c’era una fede per la vergine tessitrice chiudendosi in una capanna sulla riva, isolata dai posti abitati, che aspettava l’arrivo di una divinità. E quando è introdotta in Giappone quella festa delle stelle dalla Cina verso nell’ottavo secolo, è riunita con questa fede per la vergine tessitrice. Poi anche in Giappone è cominciato a festeggiare il 7 di luglio come la festa delle stelle.

Ancora adesso, noi giapponesi, alla sera di questo giorno, festeggiamo mettendo le strisce di carta di diversi colori, su cui è scritto il desiderio d’ognuno al ramo di bambù nano, come si vede nella foto di sopra.

mercoledì 10 marzo 2021

La serie della letteratura giapponese ~398~

 



Da sopra, il glicine, l'iris e Yugao


Tsurezure Gusa (19)

 

Nell’aprile, si trova qualche festa importante, per esempio, la cerimonia buddista che si festeggia la nascita di Budda Sakya, e poi la festa del tempio scintoista Kamo (ci sono due templi di Kamo, cioè quello di sopra e sotto, comunque per il dettaglio, consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~27~”). E a questa stagione, il fogliame nuovo diventa fitto pian piano. Allora, qualcuno ha detto:

 

“Quando vedo l’atmosfera tanto fresca così, del fogliame verde, mi sento una vaga nostalgia e mi viene la voglia di vedere delle persone”. È certo!

 

Anche nel maggio, quando la gente orna l’iris sotto la gronda, o trapianta pianticelle nella risaia, o canta il porciglione, non ci sarà nessuno che non si sente una certa emozione malinconica.

 

E nel giugno, si vede Yugao (la zucca a fiasco) che è fiorito bianco fiocamente e attorno di ciò, si allunga una striscia di fumo per cacciare via la zanzara. Questo aspetto è anche molto suggestivo.

 

Io trovo anche tanto interessante l’avvenimento della cerimonia di purificazione che si tiene sulla riva alla sera dell’ultimo giorno di giugno.

 

N.B:

 

Yugao è un capitolo molto famoso nella “Storia di Genji, il principe splendente”. In questo capitolo, in via di andare alla casa dell’amante, Genji passa la strada dove abita il popolo meno ricco. E lui trova per caso un fiore bianco avanti a una casa, e interessandosi, domanda alla sua scorta che fiore è. Allora, lui risponde “Yugao”.  Da questo momento, comincia il nuovo amore fra Genji e la padrona di questa casa.

 

E un commentatore moderno dice che molto probabilmente l’autore Kenko avrà scritto questo articolo pensando di quel romanzo. Comunque, la storia di Genji, è scritto verso all’anno 1000 più o meno dalla Signora Murasaki, poi dopo, è tramandato fino adesso essendo copiato a mano tante volte e ancora adesso continua a splendere come una letteratura rappresentante giapponese.

domenica 7 marzo 2021

La serie della letteratura giapponese ~397~

 


Sopra, la kerria
Sotto, il pruno


Tsurezure Gusa (18)

 

Riguardo allo spostamento della stagione, si trova un certo fascino ad ogni occasione del cambiamento.

 

Tutti dicono che l’autunno è la migliore stagione per capire “Mono no Aware (1)”. E penso che lo sia forse giusto, ma, per me, la primavera è più affascinante dell’autunno.  

 

In primavera, la voce dell’uccello diventa più carina e anche le erbe sotto il recinto cominciano a germogliare con la luce del sole dolce. A questo momento, la primavera diventa più profonda e si stende la foschia nel cielo. Ma, quando comincia a fiorire il ciliegio, piove e tira il vento spesso, quindi, il fiore cade fugacemente.

 

Comunque, il ciliegio sempre ci mette in ansia fino quando perde tutto il fiore e diventa solo di foglie.

 

Il mandarino selvatico ci da sempre un certo senso di nostalgia, ma per me, il profumo del pruno è più suggestivo, perché mi fa ricordare il mio passato caro.

 

E quando la kerria fiorisce elegantemente e il glicine fa ciondolare il suo ciuffo incertamente, io ne trovo tanto fascino da non perdere.

 

(1) Mono no Aware ha due sensi come seguente:

(1) È l’idea letteraria e estetica per capire la letteratura nell’epoca di Heian. “Mono” significa la cosa nel mondo esteriore, “no” è “di”, e poi, “Aware” è una sensibilità artistica. Perciò “Mono no Aware” indica il mondo suggestivo nato dal luogo dove concordano questi due. Secondo un letterato vissuto nel periodo di Edo, il massimo esempio di ciò si trova nel romanzo “Genji Monogatari, la storia di Genji, il principe splendente”.

 

(2)Significa anche l’atmosfera lirica e il pathos nati dal fascino della natura, della vita e dell’arte ecc.

 

In questo saggio, significa il caso di (2).

mercoledì 3 marzo 2021

Intervallo (55)

 L’aneddoto dei saggi e dei eremiti nella Cina antica



Due pitture di Hsü-yu e Ch'ao-fu



In questa sezione, vorrei scrivere di tre saggi che sono citati nella sezione precedente o nella foto di sopra.

 

1)   Hsü-yu: è un eremita leggendario nella Cina antica. Secondo la leggenda, lui era molto conosciuto fra il popolo per la sua integrità e la nobiltà d’animo.  E una volta, l’imperatore dell’epoca, sapendo la sua fama, gli ha voluto cedere il trono imperiale, ma Hsü-yu, appena che ha sentito questa cosa, è andato ad un fiume e ha sciacquato le sue orecchie con l’acqua di fiume dicendo che ha sentito una cosa sporca. Poi, si è nascosto in una montagna.

 

2)   Ch’ao-fu: Questo personaggio non è citato nella sezione. Ma poiché si trova il suo ritratto quasi sempre con quello di Hsü-yu, vorrei spiegare un po’ anche di lui. Il suo nome Ch’ao-fu si scrive nel carattere cinese “padre del nido”.  Perché si dice che lui viveva in una montagna e dormiva sul nido costruito sopra di un albero. E lui, sapendo che Hsü-yu ha lavato le sue orecchie nel fiume, mai voluto attraversare questo fiume e neanche farne bere l’acqua al bue che aveva portato.

 

3)   Sun Chen: è un saggio vissuto nella Cina antica, ma non è ben chiara la sua biografia.

 

Comunque, in questa sezione, l’autore Kenko avrà voluto dimostrare il suo senso dei valori, paragonando l’onorata povertà con la ricchezza impura. Nonostante lui ha scritto che non ci sarà tanto rispetto per il saggio povero in Giappone, è nata la letteratura d’eremita nel sedicesimo secolo e dopo di che, diffusa pian piano la filosofia del motto di vita che apprezza l’onorata povertà in Giappone.