Makura no Soushi (265)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (264)
Duecento ventinovesimo (3)
Il secondo aneddoto (continuazione del numero precedente):
Dopo di che, l’imperatore cinese ha mandato due serpenti di stessa
lunghezza circa 60cm al Giappone, chiedendo:
“Distingueteli il maschio e la femmina.”
Anche questo, non c’era nessuno che lo capiva nella corte
imperiale.
Allora, come prima, il generale è andato ai suoi genitori per
chiederne.
Il padre gli ha risposto subito:
“Tu mettili in fila su un posto e avvicina un ramo sottile verso
la coda. Allora, quello che muove la coda è la femmina.”
Il generale è andato al palazzo imperiale e ha provato quello che
aveva raccontato il suo padre. Era veramente vero il detto del pare! Un
serpente non muoveva la coda, invece l’altro sì. E loro hanno rimandato questi
due serpenti marcati del maschio e la femmina alla Cina. Naturalmente, anche
questo era giusto.
Dopo che è passato il lungo tempo, l’imperatore cinese ha mandato
di nuovo una sferetta sinuosa bucata che ha due bocche a sinistra e destra,
dicendo:
“Ci fate passare un cordino e ce lo rimandate. Nel nostro paese, riesce farne chiunque.”
Tutti i nobili e cortigiani hanno detto:
“Qualunque artigiano, anche se sia molto esperto, non lo potrà
fare.”
Ma, il generale, credendo dell’abilità del suo padre, gli ha
chiesto come poter fare. Allora lui ha risposto:
“Tu prendi due formiche grandi e alla schiena di ogni formica, metti
un filo sottile di cui l’estremità è legata con un cordino. Poi, spalma il
nettare a una bocca della sferetta.”
Il generale quindi, ne ha detto subito all’imperatore. Poi, loro
hanno provato di mettere le formiche dall’altra bocca. Allora, le formiche,
fiutando subito il dolce profumo, sono uscite dalla bocca spalmata col nettare.
L’imperatore, quindi, ha rimandato la sferetta in cui è passato il cordino alla
Cina.
Dopo di che, l’imperatore cinese, apprezzando l’ingegno dei
giapponesi, non ha fatto più la domanda difficile al Giappone.