Makura no Soushi (259)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (258)
Duecento ventiquattresimo (2)
Comunque, l’imperatrice è veramente spiritosa, anche per la
piccola cosa come questo caso. Io quindi, sempre provo di non fare le cose
stupide avanti a lei, ciò nonostante, sono messa in giro delle voci infondate.
È duro per me.
Ma, la lettera mandata dall’imperatrice è troppo divertente, perciò
non posso fare a meno di risponderla.
Io, quindi, ho dipinto un schizzo della pioggia dirotta sull’altra
cartea e ci ho aggiunto il seguito dell’Waka composta dall’imperatrice, come
seguente:
“Naranunano Tachinikerukana”
La traduzione: Il mio nome è diffuso, per le voci infondate.
Poi, ho scritto anche, tutti capiranno per questo schizzo, che era
tutto Nureginu.
Allora, dopo, ho sentito dire che l’imperatrice rideva parlandone
con una ancella vicino a lei.
N.B (dall’autrice di questo Blog)
Questa sezione è un po’ difficile di capire anche per noi
giapponesi. Comunque, la chiave di questa storia è Nureginu.
Nureginu letteralmente significa il vestito bagnato. Ma, per noi giapponesi, questa parola significa l’accusa
infondata.
Allora, perché si dice così?
Ci sono tre interpretazioni come seguenti:
1) Secondo la leggenda, c’era una volta una bella ragazza che
abitava con suo padre e sua matrigna. E questa era gelosa della bellezza della
figliastra e una notte, aveva messo il vestito bagnato di un pescatore vicino
al cuscino della figliastra dormita. Allora, il padre è stato convinto che sua
figlia ha avuto la relazione sessuale con un pescatore, e arrabbiato, e l’ha
ammazzata.
2) Tutte le pescatrici subacquee naturalmente tuffano nel mare,
perciò il loro vestito è sempre bagnato. E nel vecchio tempo, in giapponese, si
diceva “Kazuku” di tuffare. E anche, il caso di dare la colpa agli altri si
diceva “Kazuku”. Queste due parole “Kazuku” sono diverse nelle lettere, ma la
pronuncia è uguale. E da questo gioco delle parole, è nata la parola “Nureginu
(il vestito bagnato)”.
3) Si soppone che fosse stato il processo dalla idea di Dio nel
vecchio tempo. Cioè, l’accusato deve mettersi un vestito bagnato, e se questo
si asciugasse subito, lui era innocente, invece se ci voleva tanto tempo da
asciugare, lui era colpevole.
Comunque, questa parola “Nureginu” ha cominciato a usare dal
periodo di Heian, ed è attiva ancora oggigiorno.
Ed in questa sezione, bisogna sapere prima di tutto, che fondamentalmente
c’era quella Waka di un nobile come la comprensione comune fra l’imperatrice e
Shonagon.
E per primo, l’imperatrice ha mandato un schizzo con una frase come
si vede alla sezione precedente, basando su quella Waka e anche quel rumore delle
ancelle, cioè qualcuno è andato via all’alba, dal corridoio vicino al
compartimento di Shonagon. E lei ha risposto all’imperatrice con quel schizzo
della pioggia e il seguito di Waka
(Alla fine, devo correggere una cosa, cioè, quella frase scambiata
fra l’imperatrice e Shonagon, io ho scritto sempre Waka, ma ho sbagliato. Sarà
più giusto di dire una poesia o una frase)
Sotto, è lo schizzo che Shonagon aveva mandato all’imperatrice