mercoledì 29 giugno 2022

La serie della letteratura giapponese ~527~





Sopra, gli illustrazioni di vari Eboshi
Sotto, una foto degli uomini che portano Eboshi


 

Tsurezure Gusa (149)

 

L’ubriaco che ha bevuto troppo e fa casino, anche se siano gli affari altrui, è molto spiacevole da vedere. L’uomo che avevo considerato riflessivo e raffinato, quando ha bevuto troppo, fa una risata da pazzo perdendo la lucidità di giudizio, chiacchera tanto, porta Eboshi (una specie di cappello che è portato dagli uomini nel medioevo, come si vedono nelle foto di sopra) ricurvo e il vestito sciolto senza lo spago fino a vedere lo stinco.

 

L’aspetto suo che non teme d’essere visto è incredibile per me, perché è veramente diverso da quello che conoscevo solitamente.

 

Nel caso della donna invece, lei espone la sua faccia dividendo i capelli, fa una risata senza la timidezza e attacca alla mano dell’uomo che tiene il bicchierino di Saké. E quella volgare spinge il cibo con la mano nella bocca di questo e anche lei lo mangia. È veramente brutta!

 

Gli ubriachi comunque, cantano o danzano ciascuno alzando la voce. E poi, un vecchio, chiamato da loro, fa la danza buffa mostrando le spalle brutte. Il gesto suo è tanto ripugnante quanto distogliere lo sguardo. Mi viene l’odio anche per la gente che si diverte di vederne.

 

Oppure, c’è uno che racconta la tanta vanteria a tutti, o un altro piange ubriacato. E gli uomini di umile nascita litigano tra di loro sgridando.

 

Comunque, loro fanno la brutta figura facendo la cosa disgraziata, orribile e spiacevole.  E alla fine, loro rapiscono la roba da non rubare, e cadono al giardino infine. O nel caso che lui sta sul cavallo o nel carro, essendo malfermo, cade sulla terra.

 

Tuttavia, l’uomo che non è di condizione da salire al cavallo o nel carro, cammina sulla strada barcollando e fa l’azione da vergognarmi da parlare, sotto la porta o il recinto di casa altrui.

 

E quando un vecchio ubriaco cammina vacillando e dicendo la cosa indefinibile supposto da un ragazzo, è veramente insopportabile di vederlo, per me. 

domenica 26 giugno 2022

La serie della letteratura giapponese ~526~

 


Due foto del falco


Tsurezure Gusa (148)

 

Quando si fa la caccia con il falco, si usa anche il cane. E se uno usi il cane per la caccia con il falco piccolo a quella con il falco grande, lui non potrebbe usare più questo cane per la caccia con il falco piccolo.

 

È logico di buttare via la cosa piccola, interessandosi della cosa grande.

 

Ci sono tante cose da fare per noi uomini, ma, non c’è più la cosa piacevole che si dedica al Buddismo. Questo è veramente importante.

 

Se uno, sapendo che cosa è il Buddismo una volta, se ne prefigga e smetterebbe tutte le altre cose che faceva fino a questo momento. Lui cosa potrebbe sforzarsi altro che il Buddismo ormai?

 

Anche se lui sia sciocco, non dovrebbe mai essere inferiore del cane saggio.

 

Nel mondo, ci sono tante cose difficili da capire. Spesso si trova la gente che si diverte di far bere il Sakè agli altri per forza. Io non capisco niente perché lui ne fa.

 

In questo caso, l’uomo che è insistito nel bere il Sakè, aggrottando le sopracciglia, cerca di buttare il Sakè di nascosta o di fuggire dal posto. Ma, il bevitore lo prende e gli fa bere il Sakè per forza.

 

Allora quel povero uomo che faceva una vita regolare normalmente, diventa improvvisamente un pazzo e fa lo stupido. E poi, anche se sia l’uomo sano diventerebbe quasi ammalato subito e si sdraierebbe perdendo coscienza.

 

Se succeda questa cosa nel felice evento, tutti i partecipanti perderanno l’entusiasmo.

 

E quell’ubriaco che ha perso coscienza, avrà mal di testa fino al prossimo giorno, e non può mangiare niente. E non si ricorda niente che cosa è successa ieri sentendosi un altro e combina un guaio, non potendo fare nessun impegno sia ufficiale sia privato.

 

L’azione da far avere la brutta esperienza all’altro a tale modo, è molto crudele e contro la etichetta. L’uomo che ha dovuto avere questa esperienza, sarà irritante e rimprovererà quel bevitore senz’altro.

 

Supponendo che io sia straniero, se sappia il cattivo costume di questo genere, lo penserei bizzarro e sciocco davvero quanto al banchetto!

mercoledì 22 giugno 2022

La serie della letteratura giapponese ~525~

 


Due illustrazioni di Onono Komachi



Tsurezure Gusa (147)

 

Su Onono Komachi (1), una donna vissuta nel nono secolo, non si sa bene. In una opera scritta, c’è scritto che lei si è molto indebolita negli ultimi anni di vita in età avanzata. Ma, poiché l’autore di questa opera non è sicuro, noi non possiamo sapere bene di lei.

 

N.B:

 

 (1) Non è ben chiaro della sua nascita e della sua famiglia. Ma, si dice che lei serviva i due imperatori come l’ancella ed è stata la compositrice di Waka molto brava. E poi, era famosa per la bellezza. Perciò fino a poco tempo fa, la bella donna si chiamava la ragazza di Komachi, che si usava come il pronome della bella donna. Perciò sono nate le varie leggende sue e, soprattutto gli uomini posteri s’interessavano di lei. Naturalmente, anche l’autore di questo saggio Kenkou era uno di quelli.

 

Riguardo alla leggenda di Onono Komachi, quella che è la più famosa è come seguente:

 

Sentendo la sua bellezza, un giovane nobile si è innamorato di lei e le ha mandato spesso la lettera d’amore, ma questa cosa non era altro che la seccatura per lei. Lei quindi, per farlo dissuadere dal amarla, un giorno gli ha scritto:

 

“Se voi frequentiate a mia casa per cento notte continuamente, io sarei vostra.”

 

Allora lui, prendendo sul serio questo detto, ha continuato a frequentare la sua casa, ma, all’ultima notte, cioè alla centesima notte, è morto assiderato nella neve, senza ottenere i favori di lei.

 

Questa storia era fatta come il dramma di teatro di Noh (il teatro classico completato nella seconda parte del quattordicesimo secolo) e poi, col passo d’età, si è diffuso fra il popolo come l’aneddoto che simbolizza le sue varie esperienze dell’amore. Tuttavia, non si sa, come è stata la sua reale vita.

 

Comunque, lei ha lasciato tante Waka belle, e una di queste che amo io (autrice di questo blog) è come seguente:

 

Omoitsutsu Nurebayahitono Mietsuramu Yumetoshiriseba

Samezaramashio

 

Traduzione:

 

Mi sono addormentata pensando di lui, e lui è apparso nel mio sogno. Se io sapessi che lo era un sogno, non mi sarei svegliata.

domenica 19 giugno 2022

La serie della letteratura giapponese ~524~

 


Due foto della ortensia, uno dei tipici fiori estivi


Tsurezure Gusa (146)

 

Quando uno è giovane, ha il sangue caldo e il suo cuore si agita ogni tanto, e poi ha sempre i desideri carnali. Perciò, lui si espone a un pericolo di sua iniziativa e facilmente va in rovina. Questa situazione somiglia a una pallina che rotola veloce.

 

E lui ama la roba bella e di conseguenza, usa completamente i soldi, oppure, al contrario, diventa subito il monaco. Comunque, è molto impulso e ama di fare concorrenza agli altri. Poi dopo, lui se ne vergona o ha rancore verso gli altri. Così, la via a cui il suo cuore va, cambia spesso.

 

E si dà all’avventura amorosa, o è rapito dall’amore. La sua azione invece, è coraggiosa, ma, dopo di che, il suo futuro diventa invano. E ogni tanto si interessa del modo in cui l’altro muore, e non pensa della sua sicurezza e della lunga vita. E applica troppo la sua mente a una cosa, e di conseguenza, si parla di lui per lungo tempo nella società. Così, l’azione fatta nei primi anni della vita gli fa prendere una cattiva strada.

 

Il vecchio invece, avendo la mente indebolita, dà poca importanza alle cose e non si agita. Poiché è tranquillo il suo cuore di natura, non fa la cosa vana. Si prende cura di se stesso e non chiede di meglio. E poi, cerca di non disturbare gli altri. Comunque, quando uno si è invecchiato, eccelle più che era in tenere età alla saggezza. Come quando era giovane eccelleva più del vecchio alla bellezza.

mercoledì 15 giugno 2022

La serie della letteratura giapponese ~523~

 


Due foto delle conchiglie per il gioco 
(giocato nel medioevo)


Tsurezure Gusa (145)

 

Chi gioca “Kaiohi” (un gioco di conchiglia, cioè mettendo 360 conchiglie avanti ai giocatore, e chi ha preso le due conchiglie di stesso disegno più numerose, vince), ha tendenza di guardare le conchiglie attorno dell’altro cercando anche sotto la sua manica, e trascura quelle vicino a se stesso. E alla fine, l’altro prende quella sua.

 

Invece chi è bravo, non s’interessando di quelle dell’altro, prende solo quelle che stanno vicino a sé. E di conseguenza, lui le può prendere più numerose.

 

Poi, nel caso del gioco di dare un colpetto con un dito alle pedine sulla scacchiera, chi vuole farne per l’opposto, di solito non può colpire. Bisogna guardare bene la portata di mano e colpire la pedina vicina diritto. Allora, lui può colpirla senz’altro.

 

Di tutto, non si deve chiedere la cosa fuori di sé. Si deve stare sempre giusto sé stesso.

 

Un saggio cinese ha detto:

 

“Si deve fare buone azioni adesso. Non si deve pensare farle al futuro lontano.”

 

La strada del regno sarà uguale. Se un regnatore non abbia la politica giusta e si comporti a modo suo, non considerando gli affari interni, potrebbe succedere la ribellione al posto lontano e lui deve prendere qualche provvedimento urgente a questo momento.

 

Un medico ha detto:

 

“Un malato che sta a casa ventosa e umida, prega dio per la sua guarigione. Questo è veramente sciocco.”

 

Questi due casi, cioè il regnatore e il malato, saranno uguali. Se il regnatore risolva il malcontento delle persone vicine, faccia un favore a loro e aggiusti la politica, lui potrebbe influenzare la gente lontana. Ma, lui non lo sa.

 

In vecchia Cina, c’è un aneddoto come seguente:

 

Il re grande Yu, la persona leggendaria, ha dovuto attaccare un paese chiamato Sanbyou, dall’ordine dell’ex-re. Ma non ha potuto averne successo e sprecava tre anni. Allora un suo suddito saggio gli ha dato un consiglio di far andare via l’arma e regnare questo paese con la virtù. Facendo così come è consigliato, questo paese gli ha ubbidito fra settanta giorni.

 

Così, la forza militare non era paragonabile all’effetto della politica virtuosa.

domenica 12 giugno 2022

La serie della letteratura giapponese ~522~

 


Due illustrazioni dei sette saggi nel bosco di bambù


Tsurezure Gusa (144)

 

Non è bene di visitare gli altri, sanza gli affari tanto importanti. Se uno visiti un conoscente portando qualche informazione, dopo averne parlato, dovrebbe andare via subito. Una persona che vi rimane per lungo tempo, solidamente viene considerata quella seccante.

 

Quando noi stiamo di fronte agli altri, chiacchieriamo spesso e ci stanchiamo. E anche perdiamo la tranquillità. Passare il tempo con questa maniera, sarà inutile per noi tutti. Tuttavia, non è bene neanche parlare dimostrando la noiosità.

 

Se uno sia privo di entusiasmo per parlare, sarebbe meglio dire il perché chiaramente.

 

Ma, quando uno sta con la persona piacevole e la dice:

 

“Voi siete venuto a tempo giusto, perché mi sentivo un po’ noia. Dunque, parliamo comodamente oggi.”

 

Allora, anche il visitatore può rimanervi con comodo.

 

Ho sentito dire che, Yuan Ji (un saggio che è vissuto nel terzo secolo in Cina e uno di sette saggi che hanno amato stare nel bosco di bambù con altri sei, e loro passavano la vita molto libera come gli eremiti, essendo influenzati dal taoismo), quando uno l’ha visito, se per caso questo visitatore fosse piacevole, lui l’ha accettato con gli occhi blu, invece se quello non fosse gradevole, l’ha accettato con gli occhi bianchi. Secondo la leggenda, si dice che Yuan Ji ha potuto cambiare il colore degli occhi con tale maniera.

 

Comunque, anche noi siamo così, anche se non possiamo cambiare il colore degli occhi.

 

Quando la persona piacevole ci visita e parlava comodamente, è gradevole!

 

Poi nel caso della lettera, se ci sia scritto brevemente:

“È molto tempo che non ci vediamo”, sarebbe anche tanto piacevole.  

mercoledì 8 giugno 2022

La serie della letteratura giapponese ~521~

 


Due foto dei fiori autunnali
Sopra, l'eupatorio
Sotto, Ominaeshi in giapponese 
che ha il nome scientifico "Patrinia scabiosaefolia"


Tsurezure Gusa (143)

 

Se tutti parlino di un vecchio esperto in una certa cosa come seguente:

 

“Lui è veramente bravo. Dopo quando lui avrà lasciato questo mondo, a chi possiamo domandare?”

 

Allora, per questo vecchio, non sarà invano di vivere lungo. Tuttavia, se lui abbia finito la sua vita, senza avere l’aspetto come un anziano, tutti penseranno che lui è morto vivendo solo come l’esperto di una cosa. Secondo me, questo modo di vivere non è  tanto apprezzabile. Basta dire di aver dimenticato tutto. Questo è il tipico anziano, secondo me.

 

In genere, se uno parli delle cose eccessivamente, che lui conosce, tutti lo considereranno che lui non ha talento molto. E avrà la tendenza di fallire.

 

Se invece lui dice:

 

“Non so giudicarne chiaramente.”

 

Allora, tutti lo penseranno che lui è l’esperto degno della sua fama.

 

Al contrario, quando un vecchio parla della sua opinione con aria di sufficienza, che tutti hanno difficoltà di reagire, loro devono ascoltarlo anche se non siano molto d’accordo. Questo è veramente insopportabile!

domenica 5 giugno 2022

La serie della letteratura giapponese ~520~



 Due foto del paesaggio innevato

Tsurezure Gusa (142)

 

Guardando l’attività dell’uomo, mi pare che loro stiano costruendo il tempio per la statua di Budda di neve e preparando i gioielli da offrirgli. È possibile di collocare questa statua nel tempio, dopo che è preparato tutto? No, sarà già sciolta quella.

 

Sarà uguale la vita umana. Noi abbiamo la tendenza di pensare che può durare ancora tanto la nostra vita. Ma, la sta sciogliendo pian piano dalla parte invisibile. Questa cosa somiglia veramente alla figura di neve nel punto di fugacità. Tuttavia, noi facciamo troppo attività e speriamo le cose esageratamente durante la nostra vita.

 

L’esperto dice o pensa ogni tanto, quando sta fuori del suo campo:

 

“Oh, se questo sia la mia specialità, non sarei spettatore di ciò così inutilmente.”

 

Ma questo è indicente davvero!

 

Se lui invidi il campo che non sa, basta dire:

 

“Che è invidiabile! Come mai, io non l’ho studiato!”

 

È brutto di parlare agli altri della sua conoscenza apposta. Questo sarà uguale all’animale cornuto che rivolge il suo corno all’altro o all’animale che ha le zanne, mostra i suoi denti all’altro.

 

Nel caso d’essere umano, lui non deve essere fiero del suo merito e non deve fare a gara con gli altri. Chi è proprio così, si può dire che, ha la virtù umana.

 

Chi ha qualcosa che è superiore agli altri, la può essere il grave difetto. Chi pensa che è superiore agli altri, sia allo stato sociale, sia all’estrazione, sia all’onore dell’antenato, sia al talento di se stesso, anche se non parli di ciò, lui commette un grave errore nel cuore.

 

Noi, essendo prudente, dobbiamo dimenticare il nostro merito di nostra iniziativa. Se uno sia infelice per essere considerato sciocco e accusato dagli altri, questo deriva proprio dalla sua superbia.

 

Se uno sia il vero esperto, anche se sia solo di una cosa, lui, sapendo il suo difetto, non è contento mai di se stesso, e di conseguenza, non si vanta di ciò.

mercoledì 1 giugno 2022

La serie della letteratura giapponese ~519~

 


Due foto del laghetto di Hirosawa


Tsurezure Gusa (141)

 

Il periodo in cui fiorisce pienamente il ciliegio, si dice che, può essere cento cinquantesimo giorno dal solstizio d’inverno o settimo giorno dall’equinozio di primavera. Ma, secondo me, sarà più giusto settantacinquesimo giorno dal primo giorno di primavera (naturalmente, secondo il calendario lunare).

 

Un servitore, chiamato Jyouji, che serviva nel tempio buddista Henjyouji, situato nella parte ovest-nord in Kyoto, abitualmente addomesticava gli uccelli che vivevano nel laghetto Hirosawa. Lui spargeva il mangime nel tempio e teneva aperta una porta dell’ingresso. E dopo che ci entravano i numerosi uccelli, ci entrava dentro anche lui. Poi, lui, chiudendo la porta, li ammazzava. Allora, naturalmente si sentiva la voce rumorosa degli uccelli fuori e un ragazzo, sentendola, ne ha fatto sapere agli altri.

 

I tanti paesani quindi, ci sono entrati e hanno visto quella scena orribile. E loro hanno afferrato subito questo servitore e l’hanno portato all’ufficio di Kebiishi (l’organizzazione della polizia a quella epoca).

 

I funzionari di questo ufficio quindi, l’hanno messo in carcere appendendo i cadaveri degli uccelli al suo collo.

 

Secondo me, è brutta cosa di vedere la gente dell’est, venendo a Kyoto da lontano, che ha relazioni con i cittadini e poi, anche  questi che vanno al paese dell’est per guadagnare.

 

Inoltre, anche i monaci che hanno relazioni con il popolo, staccandosi dal suo proprio tempio, sono sgradevoli.