sabato 30 giugno 2012

Intervallo (13) ~La vita di Kukai~2

Sopra, una vista del Mare cinese dell'est
Sotto, la riproduzione della nave dell'època antica

Come ho già un po’menzionato nell’articolo di “Horyuji(2)”, nel tempo antico la Cina si credeva che fosse il centro del mondo, perciò quasi tutte le culture giapponesi, originalmente derivavano da questo paese.
Infatti, cominciando dall’anno 630, il Giappone ogni tanto ha mandato il gruppo dei delegati in Cina per introdurre varie cose utili.
Questo invio dei delegati è stato progettato 20 volte irregolarmente, ma n’era realizzato circa 15 volte e nell’anno 894, proprio nel momento che la Tang dinastia ha cominciato declinare era smesso. Per quanto riguardo alla rotta, fino al settimo invio era presa quella settentrionale, cioè via Corea, quindi era abbastanza sicura perché la maggior parte dell’itinerario bastava andare sulla terra. Ma, da quando Giappone e Corea non andavano molto d’accordo, i delegati erano forzati di prendere la rotta meridionale, cioè loro dovevano attraversare il Mare cinese dell’est. Questa rotta era molto più pericolosa rispetto a quella settentrionale. In questa època, ovviamente non c’era quasi niente la conoscenza sia di prevedere il monsone sia di costruire la struttura navale tanto sicura quanto per superare la corrente oceanica. Perciò, sono accaduti spesso i naufragi e di conseguenza, tante persone erano morte o perdute. È considerato che un po’ meno di 50% dei delegati erano colpiti dalla sventura.
Nonostante che fosse questo pericolo, tanti giovani aspiranti erano voluti andarci, ma naturalmente loro dovevano essere scelti dallo Stato. Kukai era scelto come il monaco studente privato. Per gli studenti, ce n’erano due tipi, l’uno era quello ufficiale, l’altro privato. Siccome l’andata e ritorno dei delegati ci volevano circa due anni, quello ufficiale poteva stare in Cina per due anni e poi sono tornati in Giappone con gli altri delegati. Invece lo studente privato come Kukai, era obbligato a starci circa 20 anni. Se mai non veniva l’altro gruppo dei delegati a momento giusto, forse anche per tutta la vita...
Cosi, addirittura c’erano alcuni giapponesi che erano morti in Cina.
All’època, normalmente loro partivano per Cina divisi in 4 nave e in una nave, stavano circa 120~150 persone. Facendo cosi, almeno due navi potevano arrivare in Cina statisticamente…
Kukai si è imbarcato nella nave No.1 con l’ambasciatore (il capo dei delegati). Naturalmente, l’ambasciatore è stato al posto migliore della parte sopra nella nave, invece Kukai nella carena. Ma, dopo la partenza loro erano colpiti da un tifone e le quattro navi erano separate alla rinfusa. Quella di No.1 in cui Kukai è stato, dopo essere in balia delle onde per 34 giorni, stentatamente è arrivata al porto di Fuzhou.
I funzionari cinesi di Fuzhou, hanno avuto dubbi sul gruppo, perché loro stavano nel vestito di stracci e non avevano nessuna carta d’identità. (Il perché non è ben chiara, ma gli studiosi suppongono che il timbro ufficiale fosse tenuto dal vice ambasciatore della nave No.2)
L’ambasciatore ha presentato all'autorità cinese ripetutamente la lettera della spiegazione scritta in cinese, però n’era ignorata tutta quanta.  L’ambasciatore non sapeva più che fare. E alla fine, siccome ha sentito dire che un giovane monaco chiamato Kukai era un esperto nella calligrafia, con la speranza di attaccare ad un solo filo, gli ha chiesto di scrivere la lettera per conto di se stesso.
Ryotaro Shiba (il grande autore soprattutto nel campo del romanzo della storia giapponese) dice cosi:
In questo momento, Kukai, un giovane anonimo che vagabondava nelle montagne e boschi fino a quest’ora, è apparso improvvisamente sul palcoscenico della storia alzando il sipario con la sua mano.

martedì 26 giugno 2012

Intervallo (12) ~La vita di Kukai~1

Sopra, il tempio buddista Zentsuji
(qui, ci fu la casa di Kukai)
Sotto, l'albero di Canfora
quando è nato Kukai questo albero già c'era nel suo giardino

Kukai è nato in 774, nella famiglia potente del paese Sanuki, presente provincia Kagawa nell’isola di Shikoku. Lui era talmente genio che era chiamato “il bambino preziosissimo” dall’infanzia e quando ha compiuto 18 anni, era riuscito a entrare nell’università nazionale a Kyoto. A questa època, l’università (naturalmente non era come quella attuale) era aperta solo per i figli dei nobili, quindì teoricamente per un ragazzo di provincia come lui era molto difficile di entrarci. Però, lui ha potuto farlo. Perché la sua famiglia, essendo potente e ricca, non ha lesinato l’aiuto a questo figlio eccellente sia sul piano economico sia per trovare qualsiasi appoggi nell’università.
All’inizio, lui si era sforzato di studiare cosi diligentemente da avvolgersi al collo con una fune o pungersi il piede con il punteruolo per non dormire, ma passando un po’ di tempo, ha cominciato a sentire poco soddisfacente di stare in questa situazione. Perché nell’università bastava solo imparare a memoria tutto quello che era scritto nel testo da uno a dieci seguendo l’ordine dell’insegnante. Mancava assolutamente l’originalità. Questa cosa non era altro che un grande dolore per un ragazzo tanto curioso e aspirante quanto lui.
Tra poco, lui ha lasciato gli studi universitari a metà ed era sparito. Da questo momento, circa per dieci anni, la sua notizia non era ben conosciuta. Ma, gli studiosi suppongono che si fosse dedicato alle pratiche ascetiche in montagne e boschi.
A proposito, riguardo a queste pratiche ascetiche in montagne e boschi, (nel periodo posteriore sono chiamate “Shugendo”), c’è la gente che le esegue ancora adesso. Nel periodo feudale, c’erano addirittura alcune montagne proibite per le donne, perché erano troppo sacre da far entrare le donne…?!

Comunque, è considerato che anche quel famoso Ninja (significa la persona che agisce furtivamente) deriva dagli esecutori di Shugendo. Loro, girando per le montane e boschi per anni, hanno fatto le pratiche ascetiche stoicamente (per questo motivo le donne non potevano entrare nelle determinate montagne!) Facendo cosi, loro credevano che riuscissero impadronirsi del potere soprannaturale come volare nel cielo o camminare sul mare ecc. Naturalmente, questo è un po’ troppo esagerato però, probabilmente avranno ottenuto una certa abilità fisica molto migliore rispetto alla gente ordinaria. E poi nel sedicesimo secolo, quando il Giappone si è lanciato nel periodo dei regni combattenti (a causa della mancanza di un forte governo) è cominciata la vera attività di Ninja.

Torno al discorso principale. Durante questo decennio misterioso, Kukai ha incontrato il sutra di Vairocana che è il testo fondamentale del buddismo esoterico (Mikkyo). Secondo il dire di allora, questo sutra è stato predicato da Vairocana che è onnipresente nel cosmo. 
Incontrando questo sutra, era aperto a Kukai il mondo grandioso e fresco che non aveva mai saputo fino a questo momento. Secondo il famoso autore giapponese, Ryotaro Shiba, Mikkyo, al contrario del Buddismo essoterico tradizionale che predica “la morte” e “l’estinzione”, è il Buddismo che gode la vita. Questa cosa sarà stata pròprio adatta alla sua costituzione.
Ma, Kukai ha avuto un problema. Cioè, nonostante fosse abile di leggere Sanscrito, in questo sutra ce n’erano numerose frasi e lettere molto dure da capire per lui. Purtroppo, in Giappone non c’era nessuno che poteva rispondere alla sua domanda. Invece in Cina, il paese molto più avanzato di Giappone, certamente ci sarebbe stato qualcuno che poteva risolvere il suo problema. Così, lui ha voluto andare in Cina fortemente.

venerdì 22 giugno 2012

Il fàscino delle città antiche (12)~ Toji, il tempio buddista~

Sopra, Kondo
Sotto , Kodo


La pagoda di 5 piani

Toji si trova all’ingresso per la città di Kyoto e il suo nome ufficiale è Kyoou Gokokuji. Ma tutti chiamano Toji, perché To significa “Est” e Ji significa “Tempio”, quindì si chiama il tempio dell’est molto semplicemente. All’inizio del periodo Heian, all’ingresso per la città c’è stata Rashomon che vuol dire la porta principale della capitale e ce n’erano due templi ai due lati, cioè alla parte est e ovest, Toji e Saiji. (il tempio dell’ovest). Ormai, non ci sono più né Rashomon né Saiji e solo Toji è rimasto.
La capitale di Kyoto ha cominciato dall’anno 794 e dapprima i due templi erano costruiti per proteggere la capitale (ovviamente questo significa proteggere anche lo Stato), però Saiji ha declinato subito invece Toji ha continuato a prosperare e era regalato al monaco Kukai in 823 per farlo il tempio principale di Shingon Mikkyo (significa il buddismo esoterico della setta Shingon).
Dopo di che, nel medioevo, questo tempio era bruciato qualche volta o per la guerra civile o per la caduta del fulmine, perciò tutti gli edifici presenti erano ricostruiti intorno all’anno 1600.
Entrando nella grande porta meridionale, si vedono subito Kondo e la pagoda di 5 piani. Kondo è l’edificio principale del tempio, in cui sono collocate la statua di Budda Yakushi (significa medico) in centro e ai suoi lati le due statue di Bodhisattva Nikko (luce del sole) e Gakko (quella della luna) . Si dice che all’epoca di fondazione, l’imperatore ha ordinato di mettere queste statue per rendere il popolo sano e felice.
Alla parte destra di Kondo, si trova la pagoda di 5 piani alta 54.8m, che è la torre simbolica di Kyoto. La pagoda, teoricamente si costruisce per mettere i ceneri di Budda Sakya Muni (Gotama Siddhartha). Però, ci sono numerose pagode nel mondo, quindì se tutte queste pagode li contengono, Gotama doveva essere l’uomo tanto gigante quanto di 80m….!
Scherzi a parte, invece dei ceneri di Budda, solitamente si sostituiscono con o cristallo o piccoli sassi pulitissimi che si trovano nel fiume, soprattutto si crede che quelli del fiume Gange siano migliori. Per questo motivo (perché è una tomba di Budda, per modo di dire), la pagoda normalmente è mantenuta chiusa.
Dietro di Kondo, si trova Kodo (sala di lettura) in cui sono collocate 21 statue, che sono i tesori di questo tempio senza dubbio.
Questo Kodo era costruito dal desiderio di Kukai e si dice che anche la disposizione delle statue era fatta tutto quanto da lui. È proprio avverato il mondo di Mandala tridimensionalmente.
Come ho toccato un po’ alla spiegazione di Taimadera, Mandala originalmente significa uno schema su cui sono illustrate le diverse figure di Budda e Bodhisattva centrando Budda Vairocana e nel buddismo esoterico è un oggetto fondamentale. Mandala è la parola di sanscrito che significa “Quello che contiene l’essenza” e ce ne sono diversi tipi, sopratutto i due fra tutti sono molto importanti. Cioè l’uno è Taizokai Mandala e l’altro Kongokai Mandala. Taizokai si può tradurre il mondo di utero, invece Kongokai è quel di diamante. 
Il seme della grande misericordia che si porta nel cuore umano, svegliandosi alla sapienza assoluta in sé, comincia a crescere e si conduce al mondo dell'illuminazione nel momento giusto, come se il feto cresciuto salvo e sano nell'utero partisse per il mondo esterno quando la gravidanza è giunta a compimento. 
Lo schema su cui è illustrato questo processo diviso in 12 parti con l’aiuto delle varie forme di Budda e Bodhisattva è Taizokai Mandala.
D’altra parte, Kongokai Mandala è lo schema su cui è rappresentato il contenuto del sutra Kongo-cho, dividendone in 9 parti. Kongokai simboleggia la verità indistruttibile del Buddismo come il diamante.
Questi due schemi solitamente sono appesi al muro, con la disposizione che Kongokai è alla parte occidentale e Taizokai a quella orientale. E quando si fa qualsiasi rito importante, i monaci lo eseguono avanti a queste due Mandala. 
Cosi, due Mandala normalmente si mettono insieme, come il simbolo della verità e sapienza ciascuna. Quindì, questa coppia di Mandala si chiama specialmente Ryokai Mandala (significa Mandala di due mondi) in giapponese.
Kukai ha voluto esprimere questo mondo di Mandala verticalmente con le 21 statue. È considerato che ne sono rimaste quindici originali, invece le altre sei sono state riparate nel periodo posteriore.  Comunque, Mandala di questo genere è molto ùnica e veramente vale la pena di vederla.

Due schemi di Mandala,
Sopra, Taizokai
Sotto, Kongokai


martedì 19 giugno 2012

La storia di Samurai (17)

Sopra, il ritratto di Sanetomo
Sotto, il tempio scintoista Tsurugaoka Hachimangu

Quello che era diventato il terzo Shogun era Sanetomo, il fratello giovane di Yoriie. Masako ha adempito il ruolo decisivo a questo cambiamento. Quando Yoriie ha cominciato a comportarsi arbitrariamente, tutti i Gokenin, accusandolo dentro di sé, non ne potevano fare nessun trattamento, perché lui era figlio di Yoritomo verso cui tutti di loro erano obbligati per essere liberati dalla posizione di “Cane di guardia” per i nobili.
Il dolore di Masako, ovviamente sarà stato molto grave, però lei ha scelto di seguire i passi di suo marito (cioè, elevare lo stato sociale di Samurai) anzi che permettere l’imprudenza del figlio. E questa cosa era ammirata molto da tutti i Gokenin e d’ora in poi, lei era chiamata Ama Shogun.
Ama significa la monaca, perché lei era diventata monaca dopo la morte di Yoritomo e lo Shogun non era il suo titolo ufficiale ma siccome lei aveva forte iniziativa e decisione, tutti l’hanno chiamata cosi con tanto rispetto.
Dopo di che, Masako, essendo aiutata da suo padre e fratello giovane come le due ruote, ha continuato a sostenere la struttura del governo di Kamakura.
Hojyo ha sposato Sanetomo con una figlia di un nobile di Kyoto per non far ripetere gli stessi errori di Yoriie che ha sempre fatto un favore alla famiglia di sua moglie. Facendo cosi, certamente Sanetomo non si è comportato come suo fratello maggiore, ma era nato l’altro problema.
Sanetomo aveva la forte adorazione per la cultura di Kyoto da qualche tempo. Quindì lui ha studiato molto la Waka e ha cominciato sviluppare gli scambi culturali con Gotoba (lui era già l’ex-imperatore, ma molto potente) e i nobili di Kyoto. Così, era il corso naturale che man mano l’idea governativa allo stile di Kyoto era cresciuta nel suo cuore.
I Hojyo se n’erano molto preoccupati. Teoricamente, lo Shogun era il vassallo dell’imperatore, però nello stesso tempo, era il regnatore indipendente del mondo di Samurai. Questo era costruito da Yoritomo con gli sforzi strenui. Se Sanetomo continuasse ad avvicinarsi al mondo aristocratico in tal maniera, sarebbe stato tanto facile di retrocedere nella situazione del passato…
L’affezione di Sanetomo per Kyoto e Gotoba si era sempre più accresciuta e di conseguenza, Gotoba gli ha dato il rango di carica ufficiale più alto che Yoritomo. Inoltre, Gotoba ha voluto fare uno di suoi figli al successore di Sanetomo, che ancora non aveva nessun figlio. Se Sanetomo accettava questa richiesta, il governo shogunato sarebbe stato mutilato.  E poi c’era molta possibilità di realizzare questo desiderio di Gotoba. Masako e suo fratello Yoshitoki (allora, suo padre si era già ritirato dal mondo politico, perché lui era accusato da tutti per l’atteggiamento troppo dispotico) erano in allarme per questa situazione. Era stessa cosa anche per tutti i Gokenin.
Alla fine, era successa un’altra tragedia per Masako. Al 13 gennaio in 1219, quando Sanetomo ha visitato il tempio scintoista Tsurugaoka Hachimangu per ringraziare alla divinità di aver avuto il rango ufficiale molto alto, era assassinato da un figlio di Yoriie. Questo figlio, gridando “vendetta per mio padre!”, ha ammazzato Sanetomo ed era scappato via la sua testa nella mano. Però, tra poco lui anche era ucciso dal padrone della casa in cui si era rifugiato.
Naturalmente, non era che Sanetomo ha avuto a che fare con la morte di Yoriie, ma quel ragazzo povero ha creduto cosi. Forse, qualcuno l’avrà istillato di ciò per risvegliare l’odio per lo zio nel suo cuore.
Comunque, la verità è ancora un mistero. Cosi, si era estinto il sangue di Toritomo.

Ginkgo biloba in Tsurugaoka Hachimangu
si dice che sotto questo albero, Sanetomo era ammazzato

giovedì 14 giugno 2012

La storia di Samurai (16)

Sopra, il ritratto (che si crede) di Yoritomo

Sopra, il tempio buddista Shuzenji
Sotto, la tomba di Yoriie

Yoritomo, è diventato cosi il dominatore del Giappone tenendo tutto il potere militare. Naturalmente, il capo del Giappone era imperatore e lo Shogun era uno dei vassalli dell’imperatore in linea di principio. Ma, non è detto che il principio fosse sempre la realtà. Yoritomo non era un uomo tanto sciocco quanto intervenire fino alla politica della corte imperiale, però, anche l’imperatore non ha potuto trascurare interamente gli intenzioni  di Yoritomo a momento di decisione della faccenda importante.
In effetti, da quando lui è diventato lo Shogun in 1192, il Giappone si può dire che era diviso in due amministrativamente, cioè il mondo aristocratico (la parte occidentale) e quello di Samurai (la parte orientale). Proprio per questo motivo, Yoritomo ha osato fondare il governo shogunato a Kamakura che dista circa 350km da Kyoto. Facendo cosi, Yoritomo ha voluto mantenere quanto possibile l’indipendenza dalla corte imperiale. Ma, non era che Yoritomo non è mai andato a Kyoto. Anzi, poco prima di essere dato il titolo di Shogun, lui è entrato in Kyoto alla testa di 300000 soldati. Loro hanno fatto una parata talmente lussuosa che non solamente tutti i cittadini ma anche l’ex-imperatore Goshirakawa sono andati a vederla. Dopo di che, Yoritomo è venuto di nuovo a Kyoto per assistere all’inaugurazione del tempio Todaiji, che era ricostruito dopo essere bruciato da Taira durante la guerra civile fra Taira e Minamoto.
Yoritomo, però, era morto improvvisamente in 1199, a causa che era caduto da cavallo. Anche da questo fatto, si capisce che lui non era un uomo di coraggio militare ma quello di tattica ingegnosa.
Dopo, Yoriie, il primo figlio di Yoritomo, ha successo la posizione del padre. Ma la sua reptazione non era tanto favorevole. Lui era cresciuto troppo coccolato da piccolo come il successore del grande padre. A questa època, di solito i figli della persona d’alta classe erano allevati dalla famiglia della nutrice e anche lui, seguendo quest'abitudine, si era preso cura da una famiglia chiamata Hiki. Quindì, lui, affezionandosi alla nutrice e la sua famiglia, ha sposato con una figlia di Hiki e poi, ha dato a questa famiglia la maggior parte dei posti importanti.
Questa cosa, a tutti gli altri Gokenin, soprattutto a Hojou era molto spiacevole. Yoritomo, utilizzando il sistema di Gokenin, ha tentato di ascoltare le varie opinioni di loro nei limiti del possibile. Invece Yoriie non era cosi. Forse lui era troppo giovane e inesperto. Comunque, alla famiglia di Hojou sembrava che era il momento critico per il loro futuro se Yoriie continuava a comportarsi cosi.
Masako, madre di Yoriie, si preoccupava molto di questa situazione e l’ha ammonito tante volte a non essere più il burattino nelle mani di Hiki. Ma Yoriie non l’ha voluta ascoltare. Perciò, alla fine Masako ha deciso di parteggiare per Hojou, abbandonando il figlio. Questa sarà stata la scelta molto penosa per lei, ma lei ha scelto questa strada….
Dopo tutto, Hojou ha assalito e ucciso la famiglia Hiki. E Yoriie, essendo cacciato via dalla posizione di Shogun, era rinchiuso in un tempio chiamato Shuzenji e poi era assassinato a 23 anni.

domenica 10 giugno 2012

Il fàscino delle città antiche (11)~ Taimadera~

Sopra, il tempio buddista Taimadera
Sotto, due foto di Mandala


Taimadera è il tempio buddista che si trova sotto il monte Nijyo in Nara. Questo tempio non sarà molto conosciuto dai turisti stranieri, ma è molto famoso fra noi giapponesi per due cose, cioè una di ciò è la fede per Mandala dal tempo vecchio e l’altra è la leggenda della principessa Chujyo che ha tessuto questa Mandala e l’ha messa in questo tempio come la reliquia nell’ottavo secolo.
Riguardo a Mandala, spiegando molto semplicemente, si può dire che uno schema su cui sono illustrate le diverse figure di Budda e Bodhisattva centrando Budda Vairocana. Questa Mandala si usa solitamente quando i monaci fanno le pratiche religiose nel buddismo esoterico.
Invece Mandala di questo tempio non è cosi. È rappresentata la figura di Jyodo (guardate per favore l’etichetta “Religione” di questo blog), quindì si deve dire teoricamente “lo schema su cui è figurato Jyodo”. Ma, dal tempo vecchio, questo schema è stato chiamato "Mandala" abitualmente e ancora adesso si chiama cosi.
Comunque, scrivo il riassunto della leggenda:
C’era una volta, una bella principessa chiamata Chujyo a Nara. Lei ha perso sua madre quando era piccola, ed era cresciuta da matrigna che era una donna molto cattiva. Un giorno, la matrigna ha ordinato a un servitore di ammazzare questa figliastra. Ma, lui, guardando che lei stava recitando il sutra senza pensare ad altro, non ha potuto mettere l’ordine della sua padrona in atto ed è scappato via dopo aver lasciato Chujyo in una montagna. Dopo di che, lei è tornata a casa una volta, accompagnata dal padre, però tra poco, lei era entrata nella vita religiosa in Taimadera.
E poi, lei ha tessuto questa (cosiddetta) Mandala solo in una notte, utilizzando il filo di loto. Secondo la leggenda, si dice che questo filo di loto era tinto in 5 colori, appena Chujyo l’ha messo nell’acqua di un pozzo situato al fianco del tempio. Inoltre, quando Chujyo ha compiuto 29 anni, erano apparsi Budda Amitaba e 25 Bodhisattve avanti a lei e lei era riuscita a partire per Gokuraku Jyodo con loro. La leggenda ci dice cosi.
Un poeta, letterato e folclorista chiamato Shinobu Orikuchi, ha scritto un romanzo intitolato “Il libro del morto” in 1939 basando su questa leggenda. Questo libro si legge ancora adesso in Giappone e alcuni anni fa, è stato fatto anche un film dell’animazione usata delle bambole. La protagonista è Chujyo e poi un principe chiamato Ohtsu che era morto 100 anni fa dall’època. Lui Ohtsu era ammazzato da sua matrigna come il ribelle e poi era seppellito nel monte Nijyo. La storia comincia con la scena in cui il cadavere di Ohtsu si sveglia. Lui amava una donna chiamata Mimimo e mormorando questo nome visita una notte alla camera di Chujyo cercando in lei una fisionomia dell'amata sua. Chujyo, quando ha visto un osso bianco lucente che la invita, alla prima, è assalita da uno strano sentimento che non era proprio antipatico. Però, quando lei ha recitato una frase di un sutra, quest’osso è scomparso.
Scrivendo cosi, sembrerà un romanzo dell’orrore. Ma le due anime reagendosi tra di loro, piano piano vengono condotte alla salvezza. Questo processo è molto romantico e interessante per me…Comunque, il monte Nijyo ha due cime che l’una è chiamata la cima maschile e l’altra quella femminile. E il tramonto che si vede fra due cime è veramente bello e ci da proprio una immagine di Jyodo, che si trova al di là del cielo dell’ovest.

domenica 3 giugno 2012

La storia di Samurai (15)

Una illustrazione di Shirabyoshi

~Un’aneddoto~

Quella storia che Yoshitsune era diventato Chinggis Khan è assurda. Ma, uno studioso dice che c’è la possibilità, magari un diecimillesimo, che lui era andato a Mongolia. Perché la sua testa era verificata da Yoritomo, ma chissa, chi lo poteva distinguere bene la testa mandata 40 giorni dopo della morte alla stagione abbastanza calda? Quindì, non si può negare cento percento che Yoshitsune è rimasto vivo…
Secondo questo studioso, Yoshitsune era andato a Mongolia non per diventare Chinggis Khan, ma per reclutare i soldati mongoli per combattere contro Yoritomo. In quest’opinione, sembra che ci sia un po’ della capacità di persuasione, però questo era anche una discussione astratta. Questo fatto è proprio dimostrato dalla storia seguente.
Yoshitsune, come gli altri uomini di condizione abbastanza elevata, aveva tante donne oltre a moglie ufficiale. L’una di quelle più famosa è una Shirabyoshi (significa la danzatrice di medioevo) chiamata Shizuka. Lei era così innamorata di lui che ha voluto seguire fino alla fine, ma, avendo paura di essere una palla al piede di lui, se ne era separata in via della fuga. Dopo di che, lei era presa dai soldati di Yoritomo e mandata a Kamakura. Yoritomo, sapendo che lei era famosa danzatrice, le ha chiesto di danzare avanti a lui. Allora, Shizuka ha danzato cantando una canzone dell’amore per Yoshitsune. Ovviamente, Yoritomo si era infuriato molto, ma, Masako, sua moglie, se ne era commossa. E lei l’ha calmato, dicendo che se lei fosse Shizuka, avrebbe fatto la stessa cosa. Grazie alla mediazione di Masako, Shizuka si era sottratta al pericolo stentatamente. Però, lei era incinta a questo momento. Allora, Yoritomo ha ordinato in anticipo ai suoi seguaci di ammazzare il neonato, nel caso di maschio. Invece se fosse nata una femmina, sarebbe stata salvata. Purtroppo, era un maschio. Shizuka ed alcuni che hanno avuto compassione per lei volevano cercare la maniera da salvare il bambino ma, era impossibile. Yoritomo, siccome era salvato dalla matrigna di Kiyomori a 14 anni, sapeva veramente il rischio di lasciar vivere il figlio del nemico.

D’altra parte, per quanto riguardo a Taira, erano nate tante storie degli strascichi. Per esempio, alcuni fuggiaschi erano sopravvissuti nascondendosi nella montagna o nel villaggio remoto. Sono nati alcuni racconti d’amore tragico fra una donna di Taira e un guerriero di Minamoto che era venuto ricercare i sopravvissuti di Taira. E poi, per la morte dell’imperatore Antoku (quel nipote di Kiyomori, che era affogato a 8 anni), alcuni avevano dei dubbi.
Comunque, i posteri, avendo compassione per questo imperatore morto prematuramente, hanno costruito un tempio scintoista chiamato Akamajingu. (ne ho messo due foto sotto)
Questo tempio ha la forma un po’ strana rispetto al tempio normale. Si dice che è stato costruito su modello del Ryugujo, il castello che si trova sotto il mare secondo una leggenda. Lì, abita una bella donna chiamata Otohime e si crede che tutta l’anima viva possa vivere eternamente piena di felicità. C’è scritto così in una fiaba. Allora, il tempio Akamajingu era costruito proprio per Antoku, in modo che lui potesse stare almeno nel Ryugujo felicemente.

A proposito, dopo la caduta di Taira, è compilato un libro intitolato Heike Monogatari. Heike significa la famiglia Taira a modo di leggere in cinese. (consultate per favore “La Storia di Genji, il principe splendente (3)” in cui ho spiegato di Kanji da leggere in cinese e giapponese, citando un esempio di Minamoto). Invece Monogatari significa la storia, come Genji Monogatari. Questa Heike Monogatari si era diffusa molto e ancora adesso è letta globalmente in Giappone. Soprattutto nel medioevo, in cui la maggior parte del popolo era illetterata, quelli che hanno esercitato il ruolo di renderla popolare erano i monaci chiamati Biwahoshi. Loro erano solitamente nonvedenti e cantavano quella storia dell’ascesa e la caduta della famiglia Taira sullo strumento Biwa (un liuto orientale, consultate per favore “La Storia di Genji, il principe splendente (38)”).
Prossima volta, scriverò una famosa leggenda di fantasmi in cui il protagonista è un Biwahoshi.


Due foto di Akamajingu