domenica 10 giugno 2012

Il fàscino delle città antiche (11)~ Taimadera~

Sopra, il tempio buddista Taimadera
Sotto, due foto di Mandala


Taimadera è il tempio buddista che si trova sotto il monte Nijyo in Nara. Questo tempio non sarà molto conosciuto dai turisti stranieri, ma è molto famoso fra noi giapponesi per due cose, cioè una di ciò è la fede per Mandala dal tempo vecchio e l’altra è la leggenda della principessa Chujyo che ha tessuto questa Mandala e l’ha messa in questo tempio come la reliquia nell’ottavo secolo.
Riguardo a Mandala, spiegando molto semplicemente, si può dire che uno schema su cui sono illustrate le diverse figure di Budda e Bodhisattva centrando Budda Vairocana. Questa Mandala si usa solitamente quando i monaci fanno le pratiche religiose nel buddismo esoterico.
Invece Mandala di questo tempio non è cosi. È rappresentata la figura di Jyodo (guardate per favore l’etichetta “Religione” di questo blog), quindì si deve dire teoricamente “lo schema su cui è figurato Jyodo”. Ma, dal tempo vecchio, questo schema è stato chiamato "Mandala" abitualmente e ancora adesso si chiama cosi.
Comunque, scrivo il riassunto della leggenda:
C’era una volta, una bella principessa chiamata Chujyo a Nara. Lei ha perso sua madre quando era piccola, ed era cresciuta da matrigna che era una donna molto cattiva. Un giorno, la matrigna ha ordinato a un servitore di ammazzare questa figliastra. Ma, lui, guardando che lei stava recitando il sutra senza pensare ad altro, non ha potuto mettere l’ordine della sua padrona in atto ed è scappato via dopo aver lasciato Chujyo in una montagna. Dopo di che, lei è tornata a casa una volta, accompagnata dal padre, però tra poco, lei era entrata nella vita religiosa in Taimadera.
E poi, lei ha tessuto questa (cosiddetta) Mandala solo in una notte, utilizzando il filo di loto. Secondo la leggenda, si dice che questo filo di loto era tinto in 5 colori, appena Chujyo l’ha messo nell’acqua di un pozzo situato al fianco del tempio. Inoltre, quando Chujyo ha compiuto 29 anni, erano apparsi Budda Amitaba e 25 Bodhisattve avanti a lei e lei era riuscita a partire per Gokuraku Jyodo con loro. La leggenda ci dice cosi.
Un poeta, letterato e folclorista chiamato Shinobu Orikuchi, ha scritto un romanzo intitolato “Il libro del morto” in 1939 basando su questa leggenda. Questo libro si legge ancora adesso in Giappone e alcuni anni fa, è stato fatto anche un film dell’animazione usata delle bambole. La protagonista è Chujyo e poi un principe chiamato Ohtsu che era morto 100 anni fa dall’època. Lui Ohtsu era ammazzato da sua matrigna come il ribelle e poi era seppellito nel monte Nijyo. La storia comincia con la scena in cui il cadavere di Ohtsu si sveglia. Lui amava una donna chiamata Mimimo e mormorando questo nome visita una notte alla camera di Chujyo cercando in lei una fisionomia dell'amata sua. Chujyo, quando ha visto un osso bianco lucente che la invita, alla prima, è assalita da uno strano sentimento che non era proprio antipatico. Però, quando lei ha recitato una frase di un sutra, quest’osso è scomparso.
Scrivendo cosi, sembrerà un romanzo dell’orrore. Ma le due anime reagendosi tra di loro, piano piano vengono condotte alla salvezza. Questo processo è molto romantico e interessante per me…Comunque, il monte Nijyo ha due cime che l’una è chiamata la cima maschile e l’altra quella femminile. E il tramonto che si vede fra due cime è veramente bello e ci da proprio una immagine di Jyodo, che si trova al di là del cielo dell’ovest.