domenica 30 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 14 ~


Due foto del gatto


Makura no Soushi (14)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (12)

Sesto paragrafo (1)

L’imperatore adora un gatto teneramente, chiamato Myoubu no  Omoto (il nome come se fosse un’ancella) che era conferito il quinto grado (in questo periodo, ogni tanto si conferiva la dignità anche all’animale se questo era amato molto dall’imperatore). Poiché questo gatto è tanto bello, l’imperatore lo amava di cuore e sempre lo accarezzava abbracciandolo.

Un giorno, questo gatto dormiva all’angolo della camera e l’ancella chiamata Uma no Myobu che se lo prendeva cura, ha detto:

“Ma, che ti comporta male! Vieni qui.”

Il gatto pero, dormiva ancora sotto il sole piacevolmente. L’ancella quindi, con l’intenzione di minacciarlo a cuore leggero, ha detto a un cane chiamato Okinamaru:

“Okinamaru, Okinamaru, cosa stai facendo? Morda questo gatto cattivo!”

Il cane, non sapendone la parola di scherzo, si è gettato sul gatto. Questo, avendo paura naturalmente, è scappato dentro l’avvolgibile.

Sfortunatamente, l’imperatore è stato nella camera della colazione e ha guardato tutto quanto quello che era successo. Lui, essendo sorpreso, ha abbracciato subito il gatto e detto ai due Kuroudo (consultate per favore “Secondo paragrafo (4)”)

“Colpite quel tipaccio Okinamaru e lo cacciate via dal palazzo! Subito!”

E gli uomini hanno fatto chiasso per catturare il cane.

Da una parte, l’imperatore, ammonendo severamente Uma no Myobu, ha detto:

“Cambiamo l’ancella che si occupa del gatto. Non posso avere più la fiducia a te.”

Uma no Myoubu quindi, temendo il dispiacere dell’imperatore, non si presenta più nel palazzo. Poi, quel cane era catturato dai Samurai di Takiguchi (1) e cacciato via.

N.B

(1) Taki significa la cascata e Guchi è la bocca. In questo caso, significa il posto dove cadeva l’acqua che correva dentro il giardino del palazzo imperiale. Nel periodo Heian, poiché le guardie stavano a questo posto per scortare l’imperatore, loro si chiamavano i Samurai di Takiguchi.

mercoledì 26 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 13 ~


Due foto delle ancelle che stanno dietro all'avvolgibile


Makura no Soushi (13)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (11)

Quinto paragrafo (6)

L’imperatrice, ascoltandola, ha detto:

“Spero che lui non dica qualcosa di granchio, se no, sarà riso ancora da voi ancelle.”

È veramente la parola gentile!

Poi, lei mi ha detto:

“Ma comunque, tu vai ad ascoltarlo.”

Io quindi, interrompendo il mio impegno, sono andata vicino all’avvolgibile (in questo periodo, le ancelle hanno parlato con l’uomo tramite l’avvolgibile normalmente, non facendogli vedere la loro faccia direttamente).

Allora, Narimasa ha detto:

“Io ho parlato a mio fratello maggiore quello che voi avete detto della porta l’altro giorno. Allora mio fratello era tanto commosso e mi ha detto che vuole parlare con voi, se è possibile, al tempo opportuno.”

Era solo cosi. Mi sentivo sollevata, perché il cuore mi batteva un po’ forte pensando se lui dici qualche cosa sulla visita di notte all’altro giorno.

Poi, lui è andato via dopo aver detto:

“Un giorno, all’occasione giusta, vorrei visitarvi di nuovo.”

Quando io sono tornata al fianco dell’imperatrice, lei mi ha detto:

“Lui è venuto espressamente per vederti, ma, cosa voleva?”

Io ho parlato tutto quanto quello che lui mi ha detto, allora le mie colleghe che stavano vicino a me hanno riso dicendo:

“Ma no! Non è la cosa da dirti in fretta appositamente cosi, lui poteva dirti magari quando tu non stai avanti all’imperatrice. Ch’è l’uomo balordo!”

L’imperatrice pero, ha interceduto dicendo:

“No, lui non sarà questo genere d’uomo. Secondo me, lui ti ha visitato appositamente pensando che tu sia contenta di sapere quella parola del suo fratello. Perché lui lo rispetta molto.”


Che è parola piena di comprensione! L’imperatrice è la donna veramente eccellente! 

domenica 23 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 12 ~


Due foto delle ragazzine vestite di Akome e Kazami

Makura no Soushi (12)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (10)

Quinto paragrafo (5)

La prossima mattina, io ho raccontato quello che era successo ieri all’imperatrice. allora lei mi ha detto sorridendo:

“Non mi sembra che lui sia un uomo tanto libidinoso. Penso che lui ti avrà visitato per ammirarti perché era commosso della tua risposta spiritosa d’ieri sera. Ma tu, forse l’avrai preso in giro, è vero? Poverino!”

E quando l’imperatrice ha ordinato di fare il vestito nuovo per le ragazzine che servono all’principessa (figlia dell’imperatrice), Narimasa ha detto:

“Quale colore sarà bene per la giacca da mettere su Akome (1)?”
E noi ancelle abbiamo scoppiato a ridere. È logico, perché quello che si veste su Akome si chiama Kazami (2) e tutti i cortigiani sanno questo nome, pero, lui, non sapendolo, ha detto la giacca.

Poi lui ha detto anche con l’accento dialettale:

“I servizi da tavola per la principessa saranno meglio quelli piccoli. Come pensate?”

Io, non potendo contenere il riso, gli ho risposto con lo stesso accento come lui:

“Per la principessa che consuma un pasto con quelli servizi, le ragazzine potrebbero servirela meglio se loro si vestano le giacche.”

Allora, l’imperatrice ha detto:

“Oh no! Non vi siete fatti beffe di Narimasa. Lui è un uomo molto serio.”

E cosi, l’imperatrice ha il cuore dolce e pietoso, pieno di senso della comprensione.

E un giorno, quando ero impegnata, una ancella mi ha detto facendo da intermediario a Narimasa:
“Lui vuole parlarti di qualcosa per forza ed è già venuto vicino qua.”

N.B

(1) (2) : Kazami è il vestito da mettere sopra Akome, e questi sono il vestito portato dalle ragazze piccole nel periodo Heian ambedue.

mercoledì 19 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 11 ~


Due foto delle donne vestite dell'abito del periodo Heian


Makura no Soushi (11)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (9)

Quinto paragrafo (4)

E si sentiva la sua voce un po’ rauca e stranamente rumorosa, dicendo:

“Posso entrarci? Posso entrarci?”

Mi sono svegliata sentendo questa voce e ho notato che la luce della bugia messa dietro il paravento illuminava quella zona chiaramente. Lui ci ha chiamato da lì, aprendo un po’ Fusuma, la porta di carta scorrevole.

È veramente interessante. Normalmente, lui è l’uomo che non ha fatto mai la cosa lasciva di questo genere, ma, forse sarà diventato audace perché si è agitato dal fatto che aveva accolto l’imperatrice a sua casa.

Ma comunque, è ridicolo.

Io, scossando la mia giovane collega addormentata accanto a me, ho detto:

“Guardalo. Sta spiandoci una faccia strana.”

Allora, la collega ha scoppiato a ridere alzando un po’ la testa dal cuscino.

Io ho detto a quella faccia strana:

“Ma chi è che sta lì? Questa è la camera della donna.”

Narimasa ha risposto:

“No, no. Io non sono tipo che tiene cattive idee come voi pensate. Io vorrei chiedere il vostro consiglio come il padrone di questa casa.”

Io ho detto:

“Poco fa, io vi ho reclamato della porta, pero, quando vi ho dato il permesso di aprire Fusuma?”

Narimasa ha risposto:

“No, ma, dicendo verità, ne vorrei parlare con voi, quindi, posso entrarci? Posso entrarci?”

Allora una mia collega ha detto ridendo:

“Ma no! Noi stiamo in camicia da notte. È ben chiaro quindi, che non possiamo darvi il permesso di entrarci.”

Narimasa ha detto:

Oh, c’è anche la donna giovane!” E poi, lui se n’è andato dopo aver chiuso Fusuma.


Noi, tutte le ancelle abbiamo riso a piana gola. Lui, avendo la arditezza di aprire Fusuma, poteva magari entrarci subito, pero lui ce ne ha chiesto il permesso con il tono molto serio. E quale donna, in questo caso, potrebbe dire “sì, per favore”? È ridicolo davvero!

(N.B

Io (Fuji) scrivevo fino alla sezione prima con la terza persona, ma poichè Sei Shonagon ha scritto con la prima persona, anche io uso questa dalla presente sezione.)

domenica 16 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 10 ~


Due foto della casa nel periodo Heian


Makura no Soushi (10)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (8)

Quinto paragrafo (3)

Shonagon ha detto:

“Ma, c’era una volta, chi ha costruito solo la porta grande anche se la casa era piccola.”

Narimasa, sorprendendosi, ha detto:

“Oh, non posso starvi alla pari. Voi avete fatto allusione a un fatto storico di U Tei Koku (1) ? Se uno non ha studiato la poesia e la storia cinese nell’università, non avrebbe mai capito il significato. Io, l’ho studiata un po’ fortunatamente, perciò ho potuto capire qualcosa che voi volevate dire.”

Shonagon ha detto:

“Voi sapevate il fatto storico di U Tei Koku, questo va bene, pero, questo non è gran che. La cosa importante per me è che noi ancelle abbiamo avuto la difficoltà di camminare sulla stuoia bagnata. Perché prima noi credevano di poter passare sotto la porta con il carro.”

Narimasa ha risposto:

“Ma questo è la colpa della pioggia, non di me. Comunque, io vado via. Se io bighelloni qui ancora, voi mi darete un’altra bella lezione. Chiedo scusa e arrivederci.”

E lui se n’è andato. Allora, l’imperatrice ha detto a Sei Shonagon:

“Di che cosa ti sei lamentata a lui? Mi pare che lui si sentiva tanto imbarazzato.”

“No, io non ho parlato niente di particolare.” 

Dopo aver risposto cosi, Shonagon si è congedata alla sua camera privata.

Shonagon, avendo molto sonno, si è addormentata insieme le giovani colleghe. Tuttavia, questa camera era attaccata a quella di nord e la porta fra due camere non è chiusa bene (2). Ma lei, avendo la stanchezza e il sonno, non se n’è assicurata, e di conseguenza, Narimasa, sapendone perché è il proprietario della casa, l’ha aperta.

(1) U Tei Koku è un uomo storico alla Han dinastia in Cina. Il suo padre era il giudice che faceva sempre il processo imparziale e quando la porta del villaggio dove abitava lui era rotta, lui l’ha ricostruita un po’ più grande che prima in modo che passava il cavallo e il carro. Perché lui prevedeva che i suoi discendenti avevano il grande successo fino a poter passare con il carro o il cavallo sotto la porta, perché lui era l'uomo di grande virtù. E la sua aspettativa era veramente giusta, perché suo figlio (U Tei Koku) è diventato il ministro superiore.)


(2)In questo periodo, non c’era il concetto di privacy. La casa era molto spaziosa e ogni camera (io scrivo “camera” per praticità, ma praticamente non era la camera, ma un spazio distinto con le tene o il paravento oppure la porta di legno senza la chiave. Quindi, nel caso che uno voleva chiudere la porta precisamente, usava magari il puntello.

mercoledì 12 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 9 ~


Due foto di Suzuri


Makura no Soushi (9)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (7)

Quinto paragrafo (2)

Il nostro carro, pero, poiché era grande non è riuscito a passare sotto la porta, perciò noi dovevamo scendere avanti alla porta ed entrare nella casa camminando sopra la stuoia di paglia messa sulla terra (1).

Io mi sentivo esasperato per questa situazione, perché tanti uomini sia nobili sia popolo ci guardavano da vicino alla costruzione, ma, non avevo niente da fare.

Dopo, sono andata alla fronte dell’imperatrice e le ho espresso tutto l’andamento,

“Ma, cosa vuoi tu?” L’imperatrice mi ha detto sorridendo:
“Anche se la casa di un funzionario, tu credevi che non ci fosse nessuno che ti guarda? Come mai tu sei stata cosi imprudente?”

Allora, ho risposto:

“Ma, i membri di questa casa ci conoscono bene, quindi, se noi fossimo truccate con molta cura, loro sarebbero sorpresi anzi. Comunque, per me è incredibile che non c’è nessuna porta da far passare il nostro carro nella casa grande cosi. Io riderei Narimasa, quando lui ci appare.”

Appena finito di parlare, il padrone di questa casa Narimasa è venuto proprio nel giusto tempestivo portando gli oggetti necessari come Suzuri (2) ecc, per offrire all’imperatrice.

Io gli ho detto subito:

“Voi non siete l’uomo pieno di risorse. Perché potete essere contento di quella porta tanto piccola cosi?”

Lui invece, ha risposto con il sorriso, eludendo facilmente la mia domanda:
“Io conto di l’aver costruita per adattare la struttura di mia casa.”

N.B
(1) In questo periodo, le donne nobili non facevano vedere la loro faccia in pubblico. Naturalmente, per le ancelle, per la necessità di loro servizio, c’era l’eccezione ogni tanto. Ma, in questo caso Sei Shonagon non prevedeva questa situazione.
Poi, il motivo che era messa la stuoia di paglia sulla terra, è non per bagnare l’orlo di loro vestito perché è piovuto.


(2) Suzuri è la vaschetta normalmente fatta da pietra per stemperare l’inchiostro di china.

domenica 9 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 8 ~


Due foto della porta di quattro piedi


Makura no Soushi (8)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (6)

Il terzo paragrafo

Quello che si sente come se fosse la cosa diversa, nonostante che il contenuto è uguale:

Le parole del monaco. Quelle dell’uomo e della donna.  Alle parole della gente di classe bassa, si attacca quasi sempre la cosa eccessiva.

Il quarto paragrafo

Mi spiace di vedere il caso che i genitori hanno fatto al monaco il loro figlio amato. Mi spiace ancora di più che il popolo considera spesso insignificante il monaco come il legno. I monaci, normalmente mangiano il piatto povero cucinato solo di verdura e tutti li accusano se loro sonnecchiano.
Penso che quando loro ancora sono giovani, avranno le varie curiosità, ma, non osano mai guardare le donne. È una cosa veramente innaturale. Secondo me, non fa niente se loro le guardano un po’.
Il caso del monaco che fa le pratiche ascetiche, è ancora peggio, perché mi sembra che lui sia molto penoso. Lui, pero, sarà subito biasimato se sonnecchia un po’ per la troppa stanchezza.

Tuttavia, queste cose suddette sono la storia vecchia. Adesso, loro si vedono molto noncuranti.

Quinto paragrafo (1)

L’imperatrice, mia padrone, è uscita dal palazzo imperiale ed è entrata alla casa di Taira no Narimasa (il nome del funzionario del terzo grado nell’ufficio per l’imperatrice) per il parto (1). Perciò Narimasa ha rifatto la porta principale a quella di quattro piedi da due(2) per farla entrare. Invece noi ancelle dovremo entrare dalla porta di nord e noi tutte pensavamo che fosse possibile di entrarci con il carro, senza farci vedere da nessuna guardia (3). Perciò, dicendo verità, nessuna di noi donne curava tanto bene il modo di vestire e la pettinatura.

N.B
(1): In questo periodo, nessuna donna (anche se sia imperatrice) poteva mai partorire nel palazzo imperiale per non contaminarlo con il sangue. Le donne, quindi, quando si avvicina l’ultimo mese di gravidanza, andavano abitualmente per partorire alla casa di suo padre oppure del suo suddito che era scelto dalla predizione.

(2): La porta era normalmente aveva due piedi, ma per l’imperatore e l’imperatrice, era preparato specialmente quella di quattro piedi. In questo caso, poiché la casa di un funzionario che non aveva la porta di quattro piedi, il padrone Narimasa ha dovuto costruirla in fretta e furia.


(3): Per il motivo suddetto, Sei Shonagon supponeva che questa casa non avesse ancora le guardie ufficiali sufficientemente.

mercoledì 5 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 7 ~


Due foto del cuculo

Makura no Soushi (7)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (5)

Il secondo paragrafo (4)

Quando s’avvicina al giorno della festa, tutta la gente passa sinistra e destra premurosamente con la stoffa per il vestito dell’estate a mano. Questo è proprio la scena che si vede a questa stagione. In questa stagione la stoffa tinta di viola o blu con la sfumatura si vede molto più bella del solito.

Ci sono alcune ragazzine, nonostante che sono lavate di capelli, portano il vestito scucito. Queste pero, non tenendone conto, girano qua e là per la felicità dicendo a loro madre “Prepari per me il cinturino di zoccoli” o “Rifinisci la suola”.  È la scena che fa sorridere.

Comunque, a questa festa, anche i ragazzini che corrono qua e là al solito con il vestito strano, camminano silenziosamente con l’abito da cerimonia. Questo aspetto è quasi simile al monaco che partecipa alla grande cerimonia buddista. I loro genitori e parenti, accompagnandoli, ogni tanto sistemano il modo di vestire di loro bambini. Questo è anche la scena piacevole.

Chi vuole diventare Kuroudo (1) ad ogni modo ma, purtroppo non è ancora a questo grado, porta l’abito blu speciale (2) al giorno della festa partecipando come la guida della processione. In questa occasione lui si vede tanto bello quanto è spiacevole da vederlo spogliato. Tuttavia, mi sembra un po’ brutto che il suo vestito non è tessuto spigato.

N.B:
(1) Kuroudo è molto simile al segretario del presente. Nell’ufficio di Kuroudo, ci sono stati il capo e poi il Kuroudo di quinto grado e sesto grado, poi altri servitori. I Kuroudo, stando sempre vicino all’imperatore, si dedicavano alla faccenda privata e anche ufficiale dell’imperatore. Comunicare le parole dell’imperatore ai ministri era uno dei loro doveri molto importanti. Per questo loro ruolo, era naturale che loro potevano sapere qualsiasi segreto nel palazzo imperiale. Perciò, potevano diventare Kuroudo solo i nobili giovani limitati e normalmente, quando una volta lui è diventato Kuroudo, era promessa la sua carriera.


(2) Blu speciale significa l’abito blu da vestire solo l’imperatore in questo caso. Ma, il Kuroudo del sesto grado era permesso di vestirlo e poi, al giorno della festa, anche gli uomini non Kuroudo potevano vestirlo. 

domenica 2 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 6 ~


Due foto di Noushi, il vestito ordinario per il nobile nella epoca di Heian

Makura no Soushi (6)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (4)

Il secondo paragrafo (3)

L’uomo vecchio invece, chiedendo il tramite alla ancella per l'imperatore, l'imperatrice o al ministro, sostiene quanto abile di lui stesso. Le ancelle, ascoltandolo, sorridono di nascosto, ma, lui non se ne accorge.

Comunque, quasi tutti gli uomini chiedono alle ancelle abbassando la testa:
“Per favore, vi raccomando di comunicare agli superiori del gabinetto di mia promozione.”

Tuttavia, non è che tutti possono ottenere la posizione come vogliono. Alcuni sì, alcuni no. Chi ha ottenuto il buon risultato è veramente felice, pero, quello che non se n’è riuscito è misero, davvero!

Il 3 di marzo, se il sole splende bello, non c'è niente altra cosa da volere. Comincia a fiorire il fiore di pesco e poi, il salice anche è suggestivo, soprattutto quando proprio comincia a germogliare. Invece non è molto carina quando è aperta perfettamente la foglia.

Mi piace molto di vedere il fiore di ciliegio arrangiato nel vaso. Mi piace anche vedere un nobile vestito Noushi (il vestito ordinario per il imperatore e il nobile nel periodo Heian) con disegno di ciliegio, che sta parlando con la persona di alta posizione attraverso l’avvolgibile di listelli di bambù. (in questo periodo, la persona d’alto lignaggio non faceva vedere la sua faccia direttamente per la controparte, cioe era sempre nascosto dietro l'avvolgibile).

L’aprile, è veramente bello e adatto per la festa di Kamo (la festa più vecchia in Giappone, che è tenuta dal tempio scintoista Kamo a Kyoto). Tutti i nobili si vedono freschi vestito in bianco, a parte del colore di Hou (una specie di giacca il cui colore era deciso per il grado di posizione degli uomini). Gli alberi anche si vedono freschi perché non è ancora fitta la sua foglia.

Il cielo dell’aprile, quando è molto sereno senza la foschia neppure nebbia, fa gioire il nostro cuore anche se non ci sia niente la cosa speciale.  Alla sera o notte di questo giorno, quado il cuculo canta con la voce fioca, ci fa sentire un fascino inesprimibile.

(N.B

Nel periodo Heian, il cuculo (con nome scientifico “Cuculus poliocephalus”) era l’uccello la cui voce è stata più amata dal popolo e molto spesso la gente l’ha adottato come il tema per Waka (la poesia giapponese consistita di 31 fonetiche sillabate).