domenica 2 aprile 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 6 ~


Due foto di Noushi, il vestito ordinario per il nobile nella epoca di Heian

Makura no Soushi (6)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (4)

Il secondo paragrafo (3)

L’uomo vecchio invece, chiedendo il tramite alla ancella per l'imperatore, l'imperatrice o al ministro, sostiene quanto abile di lui stesso. Le ancelle, ascoltandolo, sorridono di nascosto, ma, lui non se ne accorge.

Comunque, quasi tutti gli uomini chiedono alle ancelle abbassando la testa:
“Per favore, vi raccomando di comunicare agli superiori del gabinetto di mia promozione.”

Tuttavia, non è che tutti possono ottenere la posizione come vogliono. Alcuni sì, alcuni no. Chi ha ottenuto il buon risultato è veramente felice, pero, quello che non se n’è riuscito è misero, davvero!

Il 3 di marzo, se il sole splende bello, non c'è niente altra cosa da volere. Comincia a fiorire il fiore di pesco e poi, il salice anche è suggestivo, soprattutto quando proprio comincia a germogliare. Invece non è molto carina quando è aperta perfettamente la foglia.

Mi piace molto di vedere il fiore di ciliegio arrangiato nel vaso. Mi piace anche vedere un nobile vestito Noushi (il vestito ordinario per il imperatore e il nobile nel periodo Heian) con disegno di ciliegio, che sta parlando con la persona di alta posizione attraverso l’avvolgibile di listelli di bambù. (in questo periodo, la persona d’alto lignaggio non faceva vedere la sua faccia direttamente per la controparte, cioe era sempre nascosto dietro l'avvolgibile).

L’aprile, è veramente bello e adatto per la festa di Kamo (la festa più vecchia in Giappone, che è tenuta dal tempio scintoista Kamo a Kyoto). Tutti i nobili si vedono freschi vestito in bianco, a parte del colore di Hou (una specie di giacca il cui colore era deciso per il grado di posizione degli uomini). Gli alberi anche si vedono freschi perché non è ancora fitta la sua foglia.

Il cielo dell’aprile, quando è molto sereno senza la foschia neppure nebbia, fa gioire il nostro cuore anche se non ci sia niente la cosa speciale.  Alla sera o notte di questo giorno, quado il cuculo canta con la voce fioca, ci fa sentire un fascino inesprimibile.

(N.B

Nel periodo Heian, il cuculo (con nome scientifico “Cuculus poliocephalus”) era l’uccello la cui voce è stata più amata dal popolo e molto spesso la gente l’ha adottato come il tema per Waka (la poesia giapponese consistita di 31 fonetiche sillabate).