domenica 30 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~485~



 Due foto del bonito


Tsurezure Gusa (107)

 

Nel mare di Kamakura (situata nella provincia Kanagawa, vicino a Tokyo) si pesca il bonito (il pesce che appartiene alla famiglia di maccarello, come si vede nella foto di sopra). Questo pesce, recentemente è apprezzato molto in quella zona. Ma, un vecchio abitante in Kamakura ha detto:

 

“Quando ero giovane, questo pesce è stato considerato di classe bassa e la gente d’alto rango non l’ha mangiato mai. Anche se il popolo dello stato basso non ha mangiato la testa e l’ha tagliato e buttato.” (N.B:  Normalmente, in quella epoca si mangiava anche la testa del pesce.)

 

Ormai, anche questo genere del pesce è penetrato nella società di alta classe. Il mondo è proprio cambiato!

 

Riguardo all’articolo importato dalla Cina, mi pare che non lo sia necessario di avere tranne la medicina. Poi delle opere scritte cinesi, ormai, in Giappone, se ne trovano tante, perciò basta per trascriverle.

 

Secondo me, è veramente stupido che i cinesi arrivano in Giappone l’uno dopo l’altro attraversando l’oceano molto difficile da navigare, con la nave su cui sono caricate tante robe inutili.

 

Qualcuno mi ha detto che, nel vecchio libro è scritto:

 

“Non si deve apprezzare l’articolo arrivato da lontano.”

 

E poi, anche è scritto:

 

“Non si deve apprezzare l’articolo difficile da ottenere.”

mercoledì 26 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~484~

 


Due foto di Nikawa


Tsurezure Gusa (106)

 

Si dice che, quando uno mangia la zuppa della carpa, non ha i capelli spettinati. Perché la carpa è il materiale per fare Nikawa (1), i capelli sono attaccati tra di loro e non diventano in disordine.

 

Comunque, la carpa è il pesce molto speciale, perché si cucina ogni tanto anche avanti all’imperatore.

 

Riguardo all’uccello, non c’è quello che possa rivaleggiare con il fagiano. Perciò, il fagiano e il fungo Matsutake (2), si possono mettere anche nella cucina per l’imperatore. Gli altri ingredienti invece, sono da eliminare dal posto vicino all’imperatore.

 

Una volta, un ministro ha visto l’oca selvatica messa nella cucina per l’imperatrice e le ha detto:

 

“L’imperatrice, non dovete far mettere quella roba nella cucina con la figura così come è. Mi pare che questa non sia famigliare a noi e brutta. Voi dovrete scegliere la dama più brava, che conosce bene le antiche usanze.”

 

(1) Nikawa è una specie di colla molto forte, che è fatta dall’ossa e pelle degli animali o dei pesci. È quasi una gelatina animale di cattiva qualità, come si vede nella foto di sopra.

 

(2) Matsutake è un fungo commestibile, tipico in Giappone. Questo fungo si cresce principalmente nel bosco di pino rosso all’autunno. Ha il profumo e l’aroma molto particolari, e poiché è molto difficile di coltivare artificialmente, si considera il cibo di prima categoria attualmente.

domenica 23 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~483~

 


Due foto del tempio buddista di Kyoto


Tsurezure Gusa (105)

 

Per dare un nome al tempio buddista e ad altre cose, il popolo nel tempo vecchio l’ha dato semplicemente senza elaborarelo molto. Invece adesso, mi pare che tutti vogliano dare il nome per esprimere la sua abilità, meditando profondamente. Questo fatto pero, secondo me, è veramente seccante.

 

E alcuni vogliono dare il nome a una persona usando le lettere eccezionali. Questo sarà inutile, secondo me.

 

C’è la gente che chiede la cosa molto rara e ama la teoria eccentrica, ma questo tipo di gente, mi pare che sia le persone con cultura limitata.

 

Ci sono sette tipi della persona inadatta da avere come l’amico:

 

Prima di tutto, la persona nobile.

 

Secondo, la persona giovane.

 

Terzo, la persona che è in buona salute. (1)

 

Quarto, la persona che ama Sakè.

 

Quinto, il guerriero coraggioso.

 

Sesto, il bugiardo.

 

Settimo, la persona avida.

 

Al contrario, ci sono tre tipi della persona ideale da avere come l’amico:

 

Prima di tutto, la persona che da la roba ad altri senza parsimonia.

 

Secondo, il medico.

 

Terzo, l’amico ingegnoso.

 

(1) Solitamente, la persona sana che non si è ammalata mai, è poco sensibile al dolore degli altri e priva della comprensione.

mercoledì 19 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~482~

 


Due foto di Shukugahara presente


Tsurezure Gusa (104)

 

In un posto chiamato Shukugahara (un greto che si trova nella presente città Kawasaki), c’era una capanna dove si sono radunati tanti Boroboro (una specie dell’eremita vagabondo) e loro passavano i giorni recitando il nome di Budda Amitabha.

 

Allora, vi è venuto un straniero e ha chiesto a loro:

 

“Scusate, per caso c’è qui un eremita chiamato Iroosi?”

 

Fra questo gruppo, dunque, si sentiva la voce di un uomo:

 

“Si, sono io. Chi è che mi chiamate?”

 

Quello straniero ha risposto:

 

“Mi chiamo Shirabonji. Ho sentito dire che, il mio maestro, quando è stato nella zona d’est, è ammazzato da un vagabondo chiamato Irooshi. E ci  sono venuto per vendicare il mio maestro.”

 

Allora Isooshi ha detto:

 

“Oh, ben venuto! Me ne ricordo. Ma non facciamo il duello qui, perché non voglio contaminare questo posto. Andiamo vicino al fiume e duelliamo. E io vorrei dire a tutti, di non fare il rinforzo a noi due.”

 

E poi, loro due sono andati vicino al fiume e combattevano a sazietà, e sono morti ambedue.

 

Questa figura chiamata Boroboro, secondo me, non c’era nel passato, ma è apparsa recentemente. Loro, nonostante che hanno abbandonato il mondo, tengono ancora il forte egocentrismo, poi facendo finta di entrare nella strada buddismo, amano esclusivamente la rotta. È proprio la gente che è egoista, sregolata e svergognata. Tuttavia, loro non sono rammarichi e non vogliono attaccarsi a questo mondo. Mi pare che questo punto di loro sia coraggioso, perciò ho preso nota come una persona mi aveva raccontato.

domenica 16 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~481~

 


Sopra, il fiume di Arisgawa
Sotto, la zona di Saga

Tsurezure Gusa (103)

 

Un primo ministro, chiamato Saionji, è andato alla zona Saga (situata nella parte ovest in Kyoto) con il carro trainato dal bue. E quando passava vicino al fiume di Arisgawa (il fiume che corre nella zona di Saga, come si vede nella foto di sopra), il conducente del carro, chiamato Saioumaru, ha fatto affrettare il bue. Allora, la parte anteriore del carro è bagnata dal schizzo dell’acqua.

 

Allora il seguito del ministro, che è stato nella parte posteriore nel carro, ha gridato al conducente:

 

“Sei assurdo! Perché hai fatto correre il bue nel posto come questo?”

 

Il ministro, invece, che aveva considerato importante del suo carro e del conducente, si è arrabbiato molto col seguito e gli ha detto:

 

“Sei proprio assurdo anzi! Non dovresti sapere la maniera di condurre il carro meglio che Saioumaru.” E ha sbattuto la testa del seguito al carro.

 

Saioumaru era il conducente del carro molto famoso in questa epoca e serviva la famiglia Saionji, cha ha amato tanto il carro trainato dal bue quanto mettere il nome del bue alle sue cameriere.

 

N.B:

 

Il carro trainato dal bue era il simbolo della posizione nella società dei nobili. Il conducente quindi, doveva essere l’uomo che era interessato da loro. Forse lui, si suppone che aveva il significato importante più di condizionare l’umore nel carro.

 

Comunque, si vede che, questo ministro che manca il prestigio naturale, avrebbe pensato di essere rovinata la sua famiglia se sia accusato il suo conducente.

 

Comunque sia, questo ministro doveva essere l’uomo molto irragionevole, nonostante che è diventato il primo ministro.

mercoledì 12 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~480~

 


Due illustrazioni del banchetto nel medioevo


Tsurezure Gusa (102)

 

Se un uomo cha ha più di quaranta anni, aveva il rapporto sessuale con una donna segretamente per caso, non c’è bisogno di accusarlo. Ma, se lui chiacchieri della relazione sessuale non solamente di lui stesso ma anche di quella degli altri poco seriamente, è molto brutto malgrado la sua età.

 

(N.B: In questa epoca, è considerato che i quaranta anni sono sulla soglia della vecchiaia. Perciò, uno cha aveva più di quaranta anni era già il vecchio. Cioè, l’autore Kenkou diceva che, se un uomo vecchio parli della relazione sessuale senza ritegno, potrebbe essere molto sgradevole.)

 

Comunque, si trovano tante cose brutte di sentire e di vedere. Per esempio, il caso di un vecchio che chiacchiera fra i giovani per attivare un riunione.

 

Oppure, il caso di una persona, nonostante che è povera, vuole fare il banchetto e comporta vistosamente per ricevere l’ospite facendo tanti sacrifici.

 

N.B: L’interpretazione di uno studioso per questa sezione:

 

In questo saggio, l’autore Kenou parla spesso l’opinione del vecchio. E in questa sezione, lui critica la mancanza della misura della vecchia persona che non può essere disinteressato sessualmente. Ma, anche Kenkou sa bene che l’impulso sessuale, proprio la Karma umana più profonda. Perciò, lui pensa che, se un vecchio non possa vincere questo impulso, lo potrebbe essere naturale.

 

Di conseguenza, Kenkou non critica di ciò, ma dice che è brutto per un certo vecchio che non ha il senso della vergogna.

domenica 9 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~479~

 


Due foto della zona in cui Kenkou passava la vita solitaria
chiamata Narabigaoka in Kyoto


Tsurezure Gusa (101)

 

Se ci sia una persona che andrà al paese lontano domani, chi la dice la cosa da fare con calma?  E poi, se ci sia uno che si occupi dell’avvenimento imprevisto, o uno che si affligge profondamente, loro non potranno avere la tranquillità di ascoltare la cosa non interessata e anche non avranno la simpatia per il dolore o la gioia degli altri.

 

E nel caso che noi non diciamo niente, nessuno ci rimprovererà.  

 

Perciò, riguardo a uno che si è invecchiato e ammarato o uno che ha abbandonato la vita mondana, tutti i due hanno il punto comune che hanno rotto le relazioni con gli altri.

 

L’abitudine sociale nel mondo, dicendo la verità, è molto difficile di evitare tutto quanto. Perciò, se uno la pensi che sia indispensabile, avrà tante cose da voler fare e lui, man mano troverà l’incomodità nella vita.

 

E la sua vita, senza avere la tranquillità del cuore, passerà in vano per i lavori domestici e seccanti.

 

Ormai, scende la sera, ma, la meta è ancora lontana. La nostra vita non si muove come vogliamo.  Adesso è proprio l’ora da abbandonare tutti i rapporti.

 

Io, quindi, non proteggo più la lealtà e non penso più dell’etichetta. Se ci sia uno che non capisci la mia decisione, potrebbe dire che io sono il pazzo o sono la persona disumana che ha perso la coscienza.

 

Non m’importa di quello che gli altri possano dire. E al contrario, se uno mi lodi questa decisione, non ho intenzione di prestarne orecchio.

mercoledì 5 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~478~

 


Due attrezzi di Go


Tsurezure Gusa (100)

 

Una volta, un santo ha detto:

 

“Secondo me, chi passa la vita amando Go (un gioco fatto con pedine nere e bianche posate su una scacchiera, come si vede nella foto di sopra) e il gioco dell’oca, fa del male peggio che i quattro crimini e i cinque delitti gravi. (1)”.

 

Questa parola è molto impressionante e mi è rimasta ancora all’orecchio.

 

(1) Il Buddismo riporta entrambi, cioè i quattro crimini e cinque delitti gravi per esprimere il delitto più grave. E i quattro crimini sono l’omicidio, il furto, la lussuria e la bugia. Invece i cinque delitti gravi sono ammazzare il padre, madre, e il santo, e rompere la funzione religiosa buddista dai monaci, e ferire il corpo della persona perfettamente illuminata.

 

N.B:

 

Nella sezione precedente, l’autore Kenkou ha trovato la cosa profonda nell’esperto del gioco dell’oca. E poi, in questa sezione, lui presenta la parola di un santo che menzionava il peso del delitto della gente che ama il gioco dell’oca e Go.

 

È molto impressionante la sua maniera di scrivere. Si può dire che è tipicamente apparsa quella del pensiero di Kenkou, che riguarda e riflette le cose, illuminandole dalle diverse direzioni.

domenica 2 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~477~

 


Due foto del gioco dell'oca, 
Sopra, quello di oggigiorno
Sotto, del tempo antico


Tsurezure Gusa (99)

 

Ho conosciuto un uomo che era molto esperto di giocare al gioco dell’oca (1). E gli ho chiesto la chiave per vincere questo gioco, allora lui mi ha detto:

 

“Tu non devi giocare con la voglia di vincere, anzi devi pensare di non perdere. Devi riflettere sempre la maniera da perdere e evitare questa, e sceglierla per perdere quanto possibile tardi.”

 

Questo è un insegnamento da chi conosce molto bene questo campo. E questo detto sarà comune alla strada per morale anche per governare un paese (2).  

 

(1) Questo gioco è introdotto dalla Cina nel vecchio tempo. Si giocano dalle due persone e ognuno mette i dodici pezzi bianchi e neri ciascuno sulla scacchiera.  E si avanza il pezzo seguendo il numero dei punti dei dadi. In Giappone, era di moda nell’antico tempo e medio evo. È fatto anche come il gioco d’azzardo e ogni tanto è diventato il problema sociale. È naturalmente diverso a quello di oggigiorno. Attualmente, soprattutto a capodanno, si gioca nella famiglia insieme i grandi e i bambini. E si usa non la scacchiera ma la carta su cui sono disegnate diverse illustrazioni come si vede nella foto di sopra.

 

(2) Questo modo di dire deriva dalla filosofia pratica nel Confucianesimo come seguente:

 

“Tenere sempre giusto di se stesso, stabilire la sua famiglia, e governare un paese, e poi rendere pace tutto il mondo.”