Tsurezure Gusa (101)
Se ci sia una persona che andrà al
paese lontano domani, chi la dice la cosa da fare con calma? E poi, se ci sia uno che si occupi dell’avvenimento
imprevisto, o uno che si affligge profondamente, loro non potranno avere la
tranquillità di ascoltare la cosa non interessata e anche non avranno la simpatia
per il dolore o la gioia degli altri.
E nel caso che noi non diciamo
niente, nessuno ci rimprovererà.
Perciò, riguardo a uno che si è invecchiato
e ammarato o uno che ha abbandonato la vita mondana, tutti i due hanno il punto
comune che hanno rotto le relazioni con gli altri.
L’abitudine sociale nel mondo,
dicendo la verità, è molto difficile di evitare tutto quanto. Perciò, se uno la
pensi che sia indispensabile, avrà tante cose da voler fare e lui, man mano troverà
l’incomodità nella vita.
E la sua vita, senza avere la
tranquillità del cuore, passerà in vano per i lavori domestici e seccanti.
Ormai, scende la sera, ma, la meta è
ancora lontana. La nostra vita non si muove come vogliamo. Adesso è proprio l’ora da abbandonare tutti i
rapporti.
Io, quindi, non proteggo più la lealtà
e non penso più dell’etichetta. Se ci sia uno che non capisci la mia decisione,
potrebbe dire che io sono il pazzo o sono la persona disumana che ha perso la
coscienza.
Non m’importa di quello che gli altri possano dire. E al contrario, se uno mi lodi questa decisione, non ho intenzione di prestarne orecchio.