domenica 2 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~477~

 


Due foto del gioco dell'oca, 
Sopra, quello di oggigiorno
Sotto, del tempo antico


Tsurezure Gusa (99)

 

Ho conosciuto un uomo che era molto esperto di giocare al gioco dell’oca (1). E gli ho chiesto la chiave per vincere questo gioco, allora lui mi ha detto:

 

“Tu non devi giocare con la voglia di vincere, anzi devi pensare di non perdere. Devi riflettere sempre la maniera da perdere e evitare questa, e sceglierla per perdere quanto possibile tardi.”

 

Questo è un insegnamento da chi conosce molto bene questo campo. E questo detto sarà comune alla strada per morale anche per governare un paese (2).  

 

(1) Questo gioco è introdotto dalla Cina nel vecchio tempo. Si giocano dalle due persone e ognuno mette i dodici pezzi bianchi e neri ciascuno sulla scacchiera.  E si avanza il pezzo seguendo il numero dei punti dei dadi. In Giappone, era di moda nell’antico tempo e medio evo. È fatto anche come il gioco d’azzardo e ogni tanto è diventato il problema sociale. È naturalmente diverso a quello di oggigiorno. Attualmente, soprattutto a capodanno, si gioca nella famiglia insieme i grandi e i bambini. E si usa non la scacchiera ma la carta su cui sono disegnate diverse illustrazioni come si vede nella foto di sopra.

 

(2) Questo modo di dire deriva dalla filosofia pratica nel Confucianesimo come seguente:

 

“Tenere sempre giusto di se stesso, stabilire la sua famiglia, e governare un paese, e poi rendere pace tutto il mondo.”