mercoledì 19 gennaio 2022

La serie della letteratura giapponese ~482~

 


Due foto di Shukugahara presente


Tsurezure Gusa (104)

 

In un posto chiamato Shukugahara (un greto che si trova nella presente città Kawasaki), c’era una capanna dove si sono radunati tanti Boroboro (una specie dell’eremita vagabondo) e loro passavano i giorni recitando il nome di Budda Amitabha.

 

Allora, vi è venuto un straniero e ha chiesto a loro:

 

“Scusate, per caso c’è qui un eremita chiamato Iroosi?”

 

Fra questo gruppo, dunque, si sentiva la voce di un uomo:

 

“Si, sono io. Chi è che mi chiamate?”

 

Quello straniero ha risposto:

 

“Mi chiamo Shirabonji. Ho sentito dire che, il mio maestro, quando è stato nella zona d’est, è ammazzato da un vagabondo chiamato Irooshi. E ci  sono venuto per vendicare il mio maestro.”

 

Allora Isooshi ha detto:

 

“Oh, ben venuto! Me ne ricordo. Ma non facciamo il duello qui, perché non voglio contaminare questo posto. Andiamo vicino al fiume e duelliamo. E io vorrei dire a tutti, di non fare il rinforzo a noi due.”

 

E poi, loro due sono andati vicino al fiume e combattevano a sazietà, e sono morti ambedue.

 

Questa figura chiamata Boroboro, secondo me, non c’era nel passato, ma è apparsa recentemente. Loro, nonostante che hanno abbandonato il mondo, tengono ancora il forte egocentrismo, poi facendo finta di entrare nella strada buddismo, amano esclusivamente la rotta. È proprio la gente che è egoista, sregolata e svergognata. Tuttavia, loro non sono rammarichi e non vogliono attaccarsi a questo mondo. Mi pare che questo punto di loro sia coraggioso, perciò ho preso nota come una persona mi aveva raccontato.