domenica 30 aprile 2023

La serie della letteratura giapponese~612

 


Due foto del tempio buddista Kanmanjuji


Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (41)

 

Sulla riva di questo fiume, si trova un tumulo accanto al tempio buddista Kanmanjuji. Si dice che quello sia la tomba dell’imperatrice Gingu (1), ma questo è un po’ strano, perché io non ho mai sentito che lei fu venuta fino a questa zona. Perciò non so che fare di questo detto.

 

Comunque, siamo entrati in quello tempio e ci siamo seduti. E ho guardato fuori sollevando l’avvolgibile. Da qui, si gode una vista panoramica di tutta la parte di Kisagata. Alla parte di sud, si erge il monte Chokai come se sostenesse il cielo e l’ombra di quello si riflette sull’acqua.

 

Alla parte d’ovest, si vede la strada principale fino al posto di controllo.

 

Alla parte d’est, è costruito l’argine e la strada che da accesso a Akita prolunga fino a molto lontano.

 

E si vede il mare alla parte di nord, e la bocca della baia su cui le onde si infrangono dal mare, si chiama Shiogoshi (la terra bassa situata nella parte d’ovest di Kisagata, che costeggia il mare). La superfice del mare che si vede è circa 3.75 e il quadro completo di questa vista mi pare che somigli a quella di Matsushima, ma da una parte, mi sembra anche, quelle due siano molto diverse.

 

A Matsushima si trova una vivacità come se la sorridi, ma, di Kisagata mi sento un po’ triste come se ci rimproveri. Alla tristezza aggiunta la malinconia, la vista di Kisagata mi fa pensare di una bella donna che soffre di una malattia ai polmoni.

 

(1) Ѐ un personaggio vissuto nel vecchio tempo. Non si conoscono le date di nascita e di morte, ma si suppone che possa essere la donna vissuta nella prima metà di terzo secolo. Secondo la leggenda, lei, dopo la morte del suo marito imperatore, ha deciso di conquistare la Corea. E nonostante che è stata negli ultimi giorni di gravidanza, vestendosi da uomo, ha invaso la penisola coreana e ha ottenuto il suo scopo. E in via di ritorno a Giappone, lei ha avuto le doglie, ma, avvolgendosi due pietre alla pancia, ha potuto rimandare il parto.

mercoledì 26 aprile 2023

La serie della letteratura giapponese~611

 


Due foto del monte Chokai


Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (40)

 

Finora, ho già visto tutta la bellezza di Tohoku, cioè quella del mare, della terra, della montagna e del fiume. E ormai, il mio cuore mi sollecita di andare a Kisakata (situato nella presente provincia Akita, e questo posto era molto famoso per la bella vista, che è spesso diventato il tema di Waka dal tempo antico) che adoro io.

 

Dal porto di Sakata, alla direzione dell’est-nord, abbiamo camminato passando la montagna e la spiaggia, calpestando il terreno sabbioso. La distanza di questo itinerario è circa 37.5km.

 

Quando è cominciato appena a tramontare all’ovest, siamo arrivati al posto da cui si vede il monte Chokai (il vulcano situato all’estremità di nord-ovest nella provincia Yamagata, che è vicino al confine fra Yamagata e Akita, dell’altitudine 2236m). Allora, la brezza marina soffia su la sabbia, e per la pioggia, il monte Chokai si vede molto vagamente.

 

Noi quindi, abbiamo camminato a tastoni nel buio, pensando che, anche la pioggia ci fa sentire un certo sapore. Il letterato cinese Su Shi, vissuto nel undicesimo secolo, ha detto così.

 

Perciò io ho pensato che la vista dopo aver piovuto sia più bella. Sperando così, questo giorno, abbiamo deciso di stare nella capanna di un pescatore fino quando fa bel tempo.

 

La mattina seguente, il cielo è molto sereno e quando il sole sorge, noi siamo saliti nella barca e ci siamo diretti verso Kisakata. Prima di tutto, siamo arrivati all’isoletta in cui Nouin (il monaco e il compositore famoso di Waka, vissuto nel decimo secolo) ha passato la vita come l’eremita per tre anni.

 

Poi dopo, siamo sbarcati alla riva opposta. In questa zona, si trova il ciliegio vecchio di cui il monaco Saigyo (consultate per favore “L’etichetta Saigyo”) ha composto una Waka come seguente:

 

Kisakatano Sakurawanamini Uzumorete Hananouekogu Amanotsuribune

 

Traduzione: Il ciliegio di Kisakata è sepolto nella onda e la pescatrice rema la sua barca sui fiori.

 

Su questo ciliegio sono rimasti ancora i segni del vecchio tempo, davvero!

domenica 23 aprile 2023

La serie della letteratura giapponese~610

 



Sopra, due foto del mare del Giappone
Sotto, la vista dell'attuale porto di Sakata

Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (39)

 

Siamo partiti da Haguro ed essendo accompagnati da un uomo chiamato Sakichi, siamo arrivati alla città di Tsuruoka (situata nella presente provincia Yamagata). E vi siamo accolti da un Samurai, chiamato Sig. Nagayama . E noi, con lui abbiamo composto Renku (1) e l’abbiamo scritto su un rotolo di carta.

 

E poi, siamo andati al porto di Sakata con la barca, sempre sul fiume Mogami. A questa zona di Sakata, abbiamo alloggiato in casa di un medico chiamato Fugyoku, che è il proprio medico del signore feudale di Shonai (il nome di un feudo in Yamagata).

 

A questa occasione, ho composto due Haiku come seguenti:

 

1) Atsumiyamaya Fukuurakakete Yusuzumi

 

2) Atukihiwo Uminiiretari Mogamigawa

 

Traduzione:

1) Dopo il lungo viaggio, ho visto il mare del Giappone per la prima volta. Si vede il monte Atsumi a una parte e da là, ci manda il vento di sera che va via alla direzione di Fukuura (la spiaggia situata alla parte nord di Sakata). E ci ho goduto il fresco della sera. Atsumi somiglia al suono  d’Atsui (significa “fa caldo” in giapponese) e Fukuura anche ha lo stesso suono di Fuku (significa “tira il vento” in giapponese). E veramente ho preso una piacevole e spiritosa freschezza.

 

2) Il corso del fiume di Mogami versa incessantemente nel mare del Giappone anche nel giorno molto caldo, come se facesse scorrere via il sole della sera che tramonta.

 

(1) Renku letteralmente significa attaccare un verso a quello che ha composto l’altro compositore. Perciò, per fare questo avvenimento, ci vogliono almeno due persone. Per primo, un compositore compone la poesia che consiste di 5, 7, 5 lettere (cioè 17 lettere in totale) e di continuo, uno altro compone la poesia di 7, 7 (cioè 14 lettere in totale). Così, tutti i partecipanti a questo luogo continuano a comporre la poesia ripetendo questa maniera. Ogni frase è indipendente, ma, deve essere costituito il contenuto in relazione con la poesia composta dalla persona precedente. 

mercoledì 19 aprile 2023

La serie della letteratura giapponese~609



 Due foto del ciliegio fiorito


Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (38)

 

Quando ho riposato sedendomi su una roccia, ho visto a caso un albero di ciliegio di altezza circa 1m, di cui il bocciolo si è schiuso a metà.

 

Nella montagna del paese di nord, che è molto freddo, il bocciolo è sepolto sotto la neve, ma fiorisce con ritardo senza dimenticare la primavera. Io quindi, ho avuto simpatia per il loro spirito e me ne sono commosso veramente!

 

Nello Zen buddismo, c’è la parola “Il pruno fiorisce nonostante che è sotto il sole bruciante.” Mi pare che, la fioritura di questo ciliegio sia uguale a questo pruno che manda il profumo attorno. 

 

Un monaco chiamato Gyouson che fu anche il compositore di Waka, vissuto nell’epoca della fine di Heian, quando lui stava facendo l’allenamento ascetico in una montagna, ha composto una Waka come seguente:

 

Morotomoni Awaretoomoe Yamazakura Hanayorihokani

Shiruhitomonashi

 

Traduzione: Tu, il ciliegio che è fiorito in montagna, io ho simpatia a te e ti chiedo di avere stessa simpatia a me. Perché io non ci ho nessun conoscente in questa montagna, tranne te. E noi siamo soli davvero in questo posto lontano dai luoghi abitati.

 

Io, ricordandomi di questa Waka, pensavo che, anche questo ciliegio fiorisce in solitudine. E me ne sono commosso sempre più.

 

Poiché è proibito di divulgare tutti gli avvenimenti fatti in questa zona, per mantenere il segreto dei sacri tre monti (il monte Haguro, Yudono e Gassan) io non scrivo più niente.

 

E rispondendo alla richiesta del monaco Egaku, ho scritto tre Haiku sulle strisce di carta, come seguenti:

 

1) Suzushisaya Honomikazukino Haguroyama

2) Kumonomine Ikutsukuzurete Tsukinoyama

3) Katararenu Yudononinurasu Tamotokana

 

Traduzione:

1) Il monte Haguro che è molto puro, è circondato dalla freschezza. E si vede vagamente la luca falcata nel cielo, come se colorisca questo mondo molto casto.

 

2) Durante il giorno, il monte Gassan era coperto di tante nuvole. Ma, non si sa quando è, queste nuvole sono andate via e a questo momento già scendeva la sera. E sotto la luna vaga, si vede questo monte distintamente.

 

3) Si dice che la gente bagna la manica con la lacrima quando non può dichiarare il suo amore. Il mio caso è differente da questo, ma, anche io ho bagnato la mia manica con la lacrima dell’emozione nel silenzio, nonostante che non ci ho il permesso di parlare degli avvenimenti ascetici fatti nel monte Yudono dagli anacoreti

 

E anche Sora ha composto un Haiku come seguente:

 

Yudonosan Zenifumumichino Namidakana

 

Traduzione: Dappertutto sul viale d’accesso al monte Yudono, sono sparse le monete (N.B: Dal tempo, in Giappone c’è l’abitudine di lanciare le monete al santuario). E io sono salito a questo monte, calpestando le monete. A questo momento, ho versato lacrime per l’emozione profonda.

domenica 16 aprile 2023

La serie della letteratura giapponese~608

 



Tre foto, da sopra, Yuigesa e Yamabushi e il monte Gassan


Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (37)

 

Al giorno 8, siamo saliti al monte Gassan (una di tre montagna sacre in Yamagata), indossando il vestito come Yamabushi, cioè mettendo Yushime, portando il cappuccio bianco (N.B: Consultate per favore le foto di sopra, ma Yushime è una specie di Yuigesa che si vede nella foto, cioè, è cucito di stoffa, ma Yushime è intrecciato di cordicelle di carta).

 

E noi, guidati da Gouriki (un accompagnatore che serve di portare le robe per Yamabushi), siamo saliti a questo monte camminando fra le nuvole e la nebbia e calpestando il ghiaccio e la neve per la strada di circa 30km.

 

Questo percorso mi sembrava che entreremo nella orbita della luna o del sole, se avanziamo così. E finalmente siamo arrivati alla cima con affanno e il corpo quasi ghiacciato. A questo momento era già sera e il sole è tramontato, invece si vedeva la luna fiocamente.

 

E noi siamo entrati in una capanna e ci abbiamo dormito mettendo sotto le foglie di bambù nano e facendo un altro tipo di bambù sottile al cuscino.

 

All’alba, quando ha spuntato il sole ed è sparita la nuvola, siamo scesi e arrivati al tempio buddista chiamato Yudonosan Nitigetsuji, situato a mezza costa del monte Gassan (N.B: questo monte misura 1980m sopra il livello del mare).

 

In via della discesa, c’è una officina del fabbricante di spade. Uno di fabbricanti giapponesi ha scelto questo posto perché sorge l’acqua sacra. E lui, dopo che è purificato se stesso da questa acqua, ha fabbricato la spada. E l’ha data il nome “Gassan”. Questa spada è apprezzata molto dappertutto.

 

Nel vecchio tempo, c’era una fontana chiamata quella di drago, considerato molto sacro, in Cina. E i due fabbricanti cinesi di spada hanno fabbricato le spade usando l’acqua di questa fontana (N.B: quando si fabbrica una spada, la mette nell’acqua dopo temperata per renderla resistente)

 

Allora, in Giappone è successo la stessa cosa? Comunque, mi sentivo profondamente della passione dell’uomo che ha l’arte molto alta in questa strada, cioè per fabbricare le spade.

mercoledì 12 aprile 2023

La serie della letteratura giapponese~607

 



Da sopra, la foto del tempio scintoista di Haguro
e la pagoda di cinque piani del tempio buddista
e il monte Haguro e Torii (la porta scintoista)



Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (36)

 

Il giorno 5, siamo andati a pregare il tempio scintoista Haguro situato sul monte Haguro. Il fondatore del buddismo su questo monte si chiama il grande monaco Noujo, ma non si sa quando lo fu fondato.

 

Il vecchio nome della provincia Yamagata si chiamava Dewa, che significa produrre la piuma. Cioè, nel tempo antico, questa produzione (piuma) fu contribuita alla corta imperiale, come una specie del tributo. Perciò sarà messo questo nome.

 

Questo monte Haguro, come è già menzionato nella sezione precedente, il monte stesso è l’essere sacro e una volta (fino al periodo di Edo), sono stati tante costruzioni buddisti e il monaco Egaku della scuola Tendai (il nome di una di grandi scuole buddisti) li amministrava.

 

E il tempio scintoista si costruisce vicino a quello buddista spesso. Questo è molto unico nel mondo ma, in Giappone lo non è strano. All’inizio, in Giappone, il scintoismo fu principale, pero, dopo quando introdotto il buddismo nel sesto secolo, è cominciato a diffondere anche questo e a costruire il tempio buddista. E nel periodo di dinastia Nara (ottavo secolo) nel territorio del tempio scintoista, è costruito il tempio buddista come il protettore della divinità o al contrario, succede anche di costruire il tempio scintoista vicino a quel buddista, come questo monte Haguro. Così, è nato l’abitudine di cosiddetto “La fusione del buddismo e scintoismo” in Giappone.

 

Il monte Haguro appartiene al tempio Kaneiji in Edo (Tokyo) che è il tempio buddista principale della scuola Tendai nella zona d’est in Giappone. Invece il tempio principale di questa scuola totalmente in Giappone è il tempio Enryakuji in Kyoto.  

 

Su questo monte, l’insegnamento della scuola Tendai è diffuso e lo illumina tutta la parte come la luna piena e limpida. E poi, la luce della tradizione di questo insegnamento è sempre più chiara. E ora, su questo, sono costruite tante abitazioni del monaco e loro stanno studiando l’insegnamento diligentemente.

 

Anche il popolo rispetta l’entità del potente sacro di questo monte con la soggezione.

 

Mi pare che il buddismo di questo monte continua a prosperare eternamente. Comunque sia, si può dire che è il monte magnifico. 


domenica 9 aprile 2023

La serie della letteratura giapponese~606

 


Due foto di Sennindo


Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (35)

 

Mentre noi navigavamo sul fiume Mogami, si vedeva un tempio chiamato Sennindo in cui un suddito di Yoshitsune (consultate per favore “Storia di Samurai (14)”) si asserragliava per combattere contro i nemici. Questo tempio sta proprio di fronte al fiume. Il livello d’acqua del fiume è salito molto e la nostra barca oscillava pericolosamente.

 

Allora, ho composto un Haiku come seguente:

 

Samidarewo Atsumetehayashi Mogamigawa

 

Traduzione: In questi giorni, continuava a piovere, quindi, per l’aumento d’acqua, il fiume corre velocemente e la nostra barca anche corre come la freccia.

 

Il tre di giugno, siamo saliti al monte Haguro (1). Essendo guidati da un uomo chiamato Sakichi, noi abbiamo potuto vedere il monaco chiamato Egaku che accorpa le organizzazioni di questa montagna. Il monaco Egaku ci ha dato alloggio in un tempio di Minamidani (il nome di un posto), situato a mezza costa della montagna.

 

La sua ospitalità era veramente cordiale e affettuosa. E il giorno dopo, siamo andati alla sala principale del suo tempio, e noi siamo divertiti a comporre Haiku.

 

E ho composto un Haiku, come seguente:

 

Arigataya Yukiwokaorasu Minamidani

 

Traduzione: Questo monte Haguro è pieno d’atmosfera sacra e con la freschezza che nasce da lì, il vento profumato passa via il nostro alloggio di Minamidani.

 

(1) Il monte Haguro si trova nella parte nord-ovest della presente provincia Yamagata. Questo si chiama uno di tre montagne sacre in Dewa (il vecchio nome di Yamagata). Dal tempo antico, è stato la base d’operazione di Yamabushi che è il monaco buddista che pratica l’ascesi sui monti.

 

Il loro allenamento si chiama Shugendo (la strada ascetica) che fu fondato da un monaco chiamato Enno Ozunu nell’ottavo secolo. Questo è la fede per le montagne che è fusa con il Buddismo esoterico e Yamabushi, facendo l’allenamento molto ascetico in una certa montagna, volevano ottenere la forza ultra naturale.

mercoledì 5 aprile 2023

La serie della letteratura giapponese~605

 


Due foto della cascata di Shiraito


Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (34)

 

Volendo salire al barco per navigaare sul fiume Mogami (il fiume che attraversa la presente provincia Yamagata dal sud al nord), noi aspettavamo che il tempo si rasserena. In questa zona, chiamata Ohishida, si trova la tradizione di comporre Haiku, dal vecchio tempo.

 

E chi si interessa di Haiku, adora il vecchio tempo in cui prosperava questa arte, e nonostante che abita in campagna così, la gente si consola il cuore per comporre Haiku. Ma, poiché loro abitano nel posto rurale, loro stanno ancora brancolando in cerca la strada giusta di Haiku. E non possono fare che perdersi fra la tendenza nuova e quella vecchia.

 

Perciò, loro mi hanno chiesto di indirizzare Haiku. Io quindi, commovendomi di loro ardore, ho diretto un rotolo di Haiku a loro e vi l’ho lasciato.

 

Il nostro viaggio, cominciando col canto dei piantatori di riso, avviamo trovato tante cose raffinate che ancora vivono in questa zona. E adesso, mi pare che lo sia giunta al punto culminante.

 

Il fiume Mogami ha la sorgente sul monte Azuma (situato al confine fra la presente provincia Fukushima e Yamagata) e arriva qui Ooishida. In via del corso di questo fiume, ci sono diversi posti pericolosi e passando la parte nord di una montagna, si versa nel Mare del Giappone, alla zona di Sakata (situato nella parte nord-ovest in Yamataga).

 

La nostra barca naviga su questo fiume fra i boschetti, che è quasi coperto dalle montagne a destra e sinistra.

 

Nella antologia di Manyou, c’è Waka che ha tema di questo genere della barca che è caricata di riso. E poi, la cascata di Shiraito (si vedono le foto di sopra) cade con lo spruzzo bianco fra il fogliame verde.

domenica 2 aprile 2023

La serie della letteratura giapponese~604

 



Tre foto del tempio buddista Ryushakuji


Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (33)

 

Anche Sora ha composto un Haiku come seguente:

 

Kogaisuru Hitowakodaino Sugatakana

 

Traduzione: Le donne allevano i bachi da seta. Guardandole, mi fa immaginare quelle che sono state vissute nell’epoca antica. Mi pare che, non so perché, la loro aspetto mi trascini nel mondo di Manyou (l’antologia di Waka e della poesia più vecchia in Giappone, che consiste di 4536 opere, compilata dal settimo all’ottavo secolo) senza accorgermene.

 

Nel feudo di Yamagata, c’è un tempio buddista chiamato Ryushakuji. Questo tempio fu fondato dal grande monaco chiamato Ennin (1), e questo tempio è situato su una montagna nell’ambiente molto silenzioso. Poiché tutti mi consigliano di vederlo per forza, siamo tornati indietro di distanza circa 26km.

 

Quando ci siamo arrivati, il sole era ancora alta, quindi, dopo aver deciso l’alloggio ai piedi della montagna, siamo saliti fino alla cima. La montagna è molto alta e rocciosa, e ci si trovano i pini vecchi e la terra e le pietre sono coperte da muschio per tutta la superficie.

 

La porta del tempio, situato sulla roccia, è chiusa e non si sente nessun suono. Noi ci siamo arrivati, girando per la rupe e strisciando sulla roccia e siamo riusciti a pregare finalmente.

 

Da qua, si vede una vista bellissima a perdita d’occhio nell’ambiente perfettamente silenzioso. Ed mi veniva solo il sentimento che mi sono pulito di cuore completamente.

 

Allora, ho composto un Haiku, come seguente:

 

Shizukasaya Iwanisimiiru Seminokoe

 

Traduzione: Nella montagna silenziosa, si sente il canto della cicala. Questa voce mi sembra come se penetrasse nella roccia. E poi, dopo essere cessata loro voce, si estende il silenzio di più attorno.

 

(1) Ennin (vissuto 794864) è un monaco che fu il terzo capo del tempio buddista Enryakuji in Kyoto. Lui, dopo aver studiato il Buddismo in questo tempio, è andato in Cina nell’anno 838, e girando per ogni zona in Cina, ha studiato il Buddismo esoterico ed essoterico, e poi tornato in Giappone nell’anno 847. E ha scritto tante opere e sviluppato di più il risultato di Saichou (il fondatore di Enryakuji). E due anni dopo la sua morte, lui è stato regalato il titolo di Grande Monaco (il nome è Jikaku), dall’imperatore.