domenica 31 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~388~

Ashida
Il daino

 


Tsurezure Gusa (9)

 

Il fascino massimo della donna si trova nella bellezza dei capelli.  Poi, riguardo alla nobiltà e al carattere di lei, si capisce dal suo modo di parlare, anche se ci sia una barriera fra noi.

 

La donna, quando ama qualcuno, diventa proprio appassionata di lui normalmente. A tale momento, lei cerca di attirare il cuore dell’uomo essendo molto attenta di qualsiasi comportamento. E ogni tanto, sopporta le cose intollerabili senza dormire profondamente neppure tenere conto della vita di se stessa.

 

L’amore fra l’uomo e la donna, si trova davvero nell’origine molto profondo.

 

Secondo me, ci sono tanti desideri umani ottenuti dai vari stimoli, ma gli uomini potrebbero abbandonarli, se ne vogliano sinceramente. Tuttavia, solo il tumulto dell’anima causato dall’altro sesso è molto difficile da cacciare via. In questo punto, mi pare che non si sia nessuna differenza fra i giovani e i vecchi, oppure i saggi e gli sciocchi.

 

Secondo l’aneddoto antico, si dice che la fune intrecciata dai capelli di donna può legare anche un elefante grande e poi quando si suona il flauto fatto di Ashida (una specie degli zoccoli di legno sollevati da due regoletti, attaccati di due cinturini, come si vede nella foto di sopra) che sono usati da una donna, si avvicina senza altro un daino maschio svegliato di amore nell’autunno.

 

Comunque, all’amore per l’altro sesso, bisogna di ammonire se stesso e di essere sempre prudente. 

mercoledì 27 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~387~

 

Sopra, Toribeno
Sotto, il tempio buddista Kume



Tsurezure Gusa (8)

 

Quello che turba il cuore umano di più è il desiderio per l’altro sesso. Il cuore umano è veramente sciocco. Il fascino carnale è la cosa provvisoria, pero, quando si sente il profumo buono, il cuore umano batte forte anche se quello sia effimero.

 

Ho sentito dire che, l’eremita sacro, chiamato Kume no Sennin (1), quando volava nel cielo con poteri miracolosi, ha visto per caso la coscia bianca di una donna che faceva il bucato sulla riva di un fiume. Allora lui, essendo incantato di lei, è caduto sulla terra perdendo i suoi poteri miracolosi.  

 

Comunque, la bellezza delle gambe e mani, e anche della pelle di donna, essendo differente dal profumo o dalla cipria, è proprio la bellezza del corpo femminile. Perciò sarà più che giusto che quell’eremita era affascinato.

 

(1) Kume no Sennin è un personaggio leggendario. E l’aneddoto su lui, è come seguente:

 

Si dice che lui è nato nella zona Katsuragi (si trova alla parte sud-ovest nella provincia Nara) nel sesto secolo. E lui ha fatto le pratiche ascetiche in una montagna e ha ottenuto i poteri miracolosi e sempre volava da un monte Ryumondake a quel Katsuragi (questi due monti si trovano sempre in Nara).

 

E all’inizio dell’ottavo secolo, quando volava come sempre, è successo quell’accidente. Dopo di che, lui si è sposato con quella donna e passava la vita normale. Ma quando il tempio buddista Todaiji (potete trovare nella etichetta) è costruito, lui ha dovuto portare i legni come uno degli operai di corvè. 

 

Un giorno, il funzionario responsabile ha sentito che tutti gli operai lo chiamano “Sennin (l’eremita sacro)”. Allora lui, avendo un po’ dubbio, ha detto:

 

“Se tu sia l’eremita sacro davvero, potresti portare tutti i legni necessari con i tuoi poteri miracolosi, o no?”

 

Dopo, Kume no Sennin, avendo fatto le pratiche ascetiche per sette giorni sia giorno sia notte, ha potuto ricuperare i poteri miracolosi ed è riuscito a far arrivarvi i legni tagliati nel monte Yoshino, facendo li volare. E col suo contributo di tale maniera, si dice che il tempio Todaiji era costruito rapidamente. E l’imperatore Shomu, essendo contento di ciò, gli ha dato la terra di una certa grandezza e lui, Kume no Sennin, ci ha costruito il tempio buddista Kume.

domenica 24 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~386~

 



Tre foto del tempio buddista Nenbutsuji


Tsurezure Gusa (7)

 

Non si dissipare mai la rugiada a Adasino (1) e si vede sempre il fumo del monte Toribeno (2).  Se l’esser umano possa viver per sempre come la rugiada e il fumo di questi due posti, quanto sarà noioso! Invece in questo mondo, tutte le cose sia l’anima viva sia i pianti, passano via. Tutto è incostante, perciò ci si trova proprio il senso di vivere.

 

Guardando tutti gli esseri viventi, non ci sono gli altri che vivono per lungo tempo come gli uomini. Riguardo a quelli che hanno la vita breve, per esempio, l’effimera nasce alla mattina e muore alla sera, oppure la cicala può vivere solo per una estate, non sapendo la primavera neppure l’autunno.

 

A chi vive ogni giorno con l’animo sincero e la tanta cura, sembrerà molto lungo anche se sia solo un anno. Invece a chi vuole vivere per lungo tempo, sembrerà come il sogno di una notte anche se siano mille anni.

 

Comunque, noi tutti dobbiamo lasciare questo mondo chissà un giorno, ciò nonostante, ci sono gli alcuni che si aggrappano alla vita e si avvicinano alla vecchiaia molto brutta. Che serve questo genere dell’atto?

 

Gli uomini, solitamente, fanno tanto più brutta figura quanto più vivono lungo.  

 

Sarà molto opportuno di morire prima dell’anno 40.  Se uno passe questa età, perderebbe la vergogna per la sua figura brutta e vorrebbe andare dappertutto senza temere il pubblico. E nonostante che ha pochi anni di vita, si attacca ai suoi figli e prega la vita lunga finché loro raggiungano la maggior età.

 

A me tanto dispiace di vedere la gente che sta perdendo il carattere umano, avendo sempre questo tipo del desiderio.

 

N.B

 

(1) Adasino si trova nella zona ovest di Kyoto, e nel tempo vecchio era il posto da lasciar decomporre un cadavere esponendolo agli elementi naturali. Attualmente vi è costruito il tempio buddista chiamato Nenbutsuji, come si vede nella foto di sopra.

 

(2) Toribeno si trova nella zona est di Kyoto e nel vecchio tempo era il posto crematorio.

mercoledì 20 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~385~

 


Due foto del principe Shotoku
(secondo la tradizione)


Tsurezure Gusa (6)

 

Se io fossi nato sia nobile sia povero, vorrei stare sempre senza figlio.

 

Ho sentito dire che, ci sono stati alcuni ministri e anche un principe che non volevano i discendenti. Poi, un ministro ha osato dire che è meglio stare senza discendenti, soprattutto, sarà tanto spiacevole di avere i discendenti inferiori.

 

Ho sentito dire anche, il principe Shotoku (consultate per favore “Horyuji (2)” e poi “Kojiki (160)” ), quando ha fatto costruire la sua tomba prima della morte, ha detto agli operai come seguente:

 

“Eliminate la roba di qua o di là, che non è necessaria per me, perché io non voglio lasciare nessun discendente in questo mondo”.

 

N.B:

 

In questa sezione, l’autore ha negato di avere il figlio. Poiché non si trova nessun segno che lui l’ha avuto, probabilmente lui avrà scritto così, per giustificarsi. Ma, non è che lui ne ha negato eccessivamente. Questo è anche la verità.

 

Comunque, ancora adesso, la gente, fra gli amici, spesso discute su questo tema. E naturalmente, chi ci ha i figli pensano che è utile di averli, e quello senza figli dice la cosa contraria.

 

E riguardo al principe Shotoku, dopo la sua morte, la famiglia del suo figlio era sterminata per una famiglia chiamata Soga, che era la più potente in quella epoca.

domenica 17 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~384~

 


Sopra, Oohara
Sotto, Yokawa


Tsurezure Gusa (5)

 

Quando io vedo una persona che s’interessa sempre della strada buddista, credendo in una vita futura (il mondo puro dopo la morte), rimango affascinato del suo modo di vivere.

 

E mettiamo ipotesi che ci sia una persona, nonostante che si sente triste per qualche infelicità, non decide subito di entrare nella vita religiosa senza riflettere, ma passa la vita silenziosa chiudendo la porta di sua casa. Forse, non ci sarà tanta speranza per lei. Tuttavia mi causa una certa invidia per la sua vita.  Sono molto d’accordo di quella parola che ha detto un nobile chiamato Akimoto (1) come seguente:

 

“Vorrei vedere la luna piena al luogo di confino, ma, con lo stato innocente.”

 

N.B:

 

Questo capitolo è un po’ difficile da capire. Ma un studioso ha interpretato come seguente:

 

In questo capitolo si racconta la propensione per la vita dell’autismo. Non si può dire che quella non è nata dall’impulso autolesionistico che si trova più o meno nel cuore umano. Ma, si suppone che il vero significato che vuole dire l’autore di questo saggio sia la liberazione dalla vita secolare.

 

Nel caso che avanza la vita normale, la gente vive alla ventura dandosi da fare, perciò è difficile per lei di aver l’occasione di riflettere su se stessa. Ma, sarà tanto duro per lei di abbandonare tale modo di vivere.

 

Tuttavia, se succeda a lei qualche infelicità dalla ragione causata dagli altri, lei troverebbe la chiave per scoprire se stessa e potrebbe svegliarsi della cosa grande che supera se stessa.

 

E la gente, per il motivo summenzionato, quando prova un’amara illusione, spesso può far crescere e approfondire la sua mente.

 

(1) Akimoto, col cognome Minamoto (1000~1047), serviva l’imperatore di questa epoca, ed era pieno di promesse. Ma, poiché l’imperatore è morto quando Akimoto aveva 37 anni, lui si è fatto monaco buddista e ha passato la vita religiosa a Oohara, poi Yokawa poi Daigo (tutti i tre sono i posti religiosi). E nei posteri il suo detto e atto sono diventati le leggende e il suo nome si trova spesso nei diversi libri.

mercoledì 13 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~383~

 


Sopra, il ritratto dell-imperatore Juntoku
Sotto la sua tomba


Tsurezure Gusa (4)

 

Nel vecchio tempo, ci cono stati gli imperatori eccellenti che hanno praticato una politica onesta e ideale sia in Giappone sia in Cina. Ma ora, si vede ogni tanto la gente, dimenticando il regno ideale del tempo vecchio, che è fiera di poter vivere in splendore per tutte le cose. Secondo me, questo genere della gente è veramente imprudente!

 

Quando è stato il ministro di destra, Fujiwara no Morosuke (vissuto 908~960) ha lasciato l’ammonizione prima di morire come seguente:

 

“Voi vi arrangiate tutte le cose necessarie, cioè il vestito, la corona, il cavallo e il carro trainato dal bue ecc, con quelle che voi avete. Non volete le cose lussuose.”

 

Anche l’imperatore Juntoku (il principe dell’imperatore Gotoba, consultate per favore “La storia di Samurai (18)”) ha scritto nella nota sulla corte imperale come seguente:

 

“L’imperatore deve vestirsi sempre a modo molto semplice.”

 

Riguardo all’amore:

 

Un uomo, anche se sia bravo per tutte le cose, se non capisca il gusto dell’amore, si lascia alquanto a desiderare. Questo tipo dell’uomo dovrebbe dare l’impressione come il bicchierino di gioiello, ma sfondato.

 

Invece, c’è un uomo che girovaga senza meta volendo una certa donna e non ha tempo di calmarsi preoccupandosi del consiglio dei genitori o l’accusa del pubblico, ma, spesso gli capita di fare il sonno leggero da solo, nella confusione. Per me, lui è interessante come il tipo dell’uomo.

 

Ma, comunque, anche se lui sia rapito dall’amore, non deve essere troppo travolto dalla passione e riconosciuto i suoi meriti dalla donna. Allora il suo modo di vivere sarà tanto piacevole.

domenica 10 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~382~

 


Due foto della bottligia in terracotta e i bicchierini di Sakè attuali


Tsurezure Gusa (3)

 

Riguardo all’umanità, sarebbe meglio di essere bella. Se lui parli con il modo giusto e simpatico, ma non troppo chiacchierone, vorrei magari stare con lui infinitamente.

 

Invece, prima credevo che fosse la persona molto eccellente, ma, dopo se io trovi la sua natura deludente per caso, sono veramente abbattuto.

 

Comunque, la posizione sociale e l’apparenza sono le cose sin dalla nascita, quindi, non se le possono cambiare con la forza umana, ma, riguardo all’anima, se uno si sforzi di migliorare, potrebbe diventare saggio quanto vuole lui.

 

Tuttavia, anche se lui sia bello e di buon carattere, se gli manchi l’intelligenza, non sarà preso in considerazione da nessuno, o anzi sarà superato anche dalla persona dello stato basso o della personalità inferiore. Mi dispiace moltissimo per lui.

 

Allora, cosa deve apprendere l’uomo?

 

Saranno prima di tutto, la cultura delle vere scienze soprattutto del confucianesimo, della poesia cinese, di Waka e della musica. E poi, se lui apprenda anche le varie conoscenze dell’etichetta, del sistema, dell’avvenimento del nobile e della carica pubblica, poi anche degli affari e dell’avvenimento della corte imperiale, lui servirebbe d’esempio per tutti e non ci sarà niente maggiore a questo.

 

Se lui scriva bene le lettere, canti con la voce canora all’occasione di qualche ricevimento, poi facendo vedere l’aria un po’ imbarazzata quando qualcuno gli invita a vere Saké, accetta il bicchierino, perché non è che lui è astemio veramente.  Questo genere dell’uomo è ideale!

mercoledì 6 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~381~

 


Due foto di Suzuri e pennello


Tsurezure Gusa (2)

 

Non avendo niente da fare, io guardo Suzuri (la vaschetta per stemperare l’inchiostro di china, come si vede nella foto di sopra) tutto il giorno, e scrivo di testa mia le cose incoerenti, che mi capitano nel cuore. Allora, non so il perché, ma, mi sento stranamente una agitazione da farmi impazzire.

 

Dunque, chiunque, nascendo una volta in questo mondo, avrà varie cose da desiderare.

 

Prima di tutto, toccando la posizione, ad eccezione dell’imperatore, perché sarà troppo insolente di parlare di lui, i suoi figli e nipoti sono anche considerati i discendenti della divinità, quindi, loro sono nati come gli esseri fuori del mondo umano. Questo è veramente la cosa stimabile.

 

È inutile dire di Sesshou e Kanpaku (due posizioni più alti fra i ministri), anche i nobili normali sono eccellenti, soprattutto chi può arrivare alla posizione di Zuijin (il nobile che appartiene alla divisione delle guardie imperiali e secondo l’ordine dell’imperatore, fa guardia a un nobile di alta classe, quando lui esce).

 

Fino alla generazione dei figli e nipoti della gente suddetta, anche se loro siano decaduti, sono pure nobili.

 

Tuttavia, la persona inferiore a loro, quando lei segue la voga del tempo, è gonfia d’orgoglio, secondo la posizione sociale della famiglia o l’abilità, però guardandola da fuori, mi fa perdere l’interesse davvero!

 

A proposito, non c’è nessun altro da non invidiare che il monaco (in questo caso, il monaco significa quello che sta nel tempio).

Riguardo a loro, Sei Shonagon ha scritto:

 

“La gente pensa di loro, che sono gli esseri come se fossero un pezzo del legno.” È vero.

 

Anche se ci sia un monaco molto popolare e stimato, io non lo apprezzo mai. Perché, come ha detto il monaco Zouga (una volta era il monaco di alta classe nel tempio buddista Enryakuji al monte Hiei, ma detestando l’onore e il profitto, ha fatto la vita da eremita nel monte Tounomine in Nara), per un monaco, la fama sarà una restrizione inutile e anche il fatto da tradire l’insegnamento di Budda.

 

Una parte, un eremita che si applica alle austerità religiose, isolandosi dal mondo umano, sarà ignorato dal popolo, ma, al contrario, il suo modo di vivere sarà più preferibile per me.

domenica 3 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~380~

 


Due illustrazioni di Yoshida Kenkou

Tsurezure Gusa (1)

 

~I pensieri nell’ozio, scritti da un eremita chiamato Yoshida Kenkou~

 

Prologo

Questa opera si chiama uno dei tre saggi scritti nel vecchio tempo in Giappone, cioè quello che segue a “Makura no Soushi” e “Houjyouki”.

E prima di cominciare la traduzione, vorrei presentarvi il compendio dell’autore Kenkou.

 

Questo autore si chiama Yoshida (il cognome) Kenkou (il nome) adesso, ma il suo cognome Yoshida è cominciato a chiamarsi dall’evo moderno. Invece prima, il suo cognome doveva essere Urabe. La famiglia Urabe era la famiglia che serviva come il sacerdote al tempio Yoshida e Hirano (due templi situati a Kyoto) di generazione in generazione. Poiché il suo padre era il sacerdote nel tempio Yoshida, i suoi discendenti sono cominciati a chiamarsi così nella posterità e attualmente, noi tutti i  giapponesi lo chiamiamo Yoshida Kenkou.

 

Lui è vissuto circa dall’anno 1283 a 1352, ma, questo non è ben sicuro, comunque è il periodo di Kamakura senza altro, in cui era cominciato a sorgere il potere il Samurai dopo quando era fondato il primo governo shogunato da Minamoto no Yoritomo (riguardo al dettaglio consultate per favore “La storia di Samurai”).

 

Kenkou, quando era giovane, è stato l’ufficiale Kuroudo (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 7 ~”) di sesto grado e in questo periodo, si suppone che lui lavorava nel palazzo imperiale con piacere. Dopo essere scaduto il suo mandato di sei anni da Kuroudo, lui ha avuto una altra carica pubblica, ma se n’è ritirato fra poco. Il motivo non è ben chiaro, pero si suppone che ci entrasse con la morte dell’imperatore Gonijyou (morto all’età di 24) che serviva Kenkou.

 

E fra alcuni anni, all’età di 30 più o meno, Kenkou è entrato nella vita religiosa e si è presentato “Il monaco Kenkou”. Un studioso dice che, Kenkou non si è sposato mai, quindi, si suppone che il suo carattere fosse stato un po’ pessimistico dapprima.

 

Lui passava la sua vita da eremita per 40 anni in totale, e all’inizio viveva nel villaggio montano in Kyoto, ma, non è che ha potuto abbandonare perfettamente la nostalgia per il mondo umano. Il suo tale sentimento si vede ogni tanto in questo saggio. E dopo l’età di 40, lui ha cominciato a prendere parte attiva come il compositore di Waka, essendo sempre il monaco.

 

E poi, lui è stato la persona di vasta erudizione e curiosa. Allora, da prossima volta, si comincia il suo saggio.