Mi sento proprio bene, quando mi chiudo in
un tempio buddista isolato dal mondo umano. In questo tempio, situato sotto al
piede di una montagna, posso pensare solo Budda e recitare i sutra. Così, non
pensando niente altro che Budda, non mi annoio mai e mi sento liberato dai
tutti gli attaccamenti umani e purificato di cuore.
Riguardo alla vita nostra, sarà il
migliore di vivere evitando la sontuosità e non chiedendo la cosa mondana, e
senza il proprio denaro. Dal tempo vecchio fino adesso, si trova molto raro un
saggio ricco.
Nella Cina antica, c’era un saggio
chiamato Hsü-yu. Lui non aveva niente attorno di lui stesso e anche l’acqua,
lui la beveva con le mani.
Una persona, guardandone, gli ha dato un
Hyotan (una specie di zucca secca, da usare come la fiaschetta, come si vede
nella foto di sotto).
E, quando Hsü-yu l’ha appeso a un ramo di
albero, si sentiva un rumore che Hyotan suonava dal vento. Allora, lui l’ha
buttato via dicendo che è rumoroso! Poi, lui ha ricominciato a bere l’acqua con
le mani come prima.
Io penso, quanto sarà stato puro il suo
cuore a questo momento.
Poi, al caso di Sun Chen, un eremita nella
Cina antica, lui non aveva nessuno materasso neanche una coperta, perciò all’inverno
lui dormiva avvolgendosi in un covone di paglia che si trovava unicamente al
suo fianco e alla mattina lo rimetteva a posto. Questo era la vita quotidiana
sua.
Il popolo cinese avrà scritto questo aneddoto per lasciarlo ai posteri, perché se n’era commosso. Ma come saranno i giapponesi? Forse nessuno vorrà tramandare questo genere della storia.
Due foto di Hyotan |