domenica 28 agosto 2022

La serie della letteratura giapponese ~544



 Due foto della vista estiva a Kyoto


Tsurezure Gusa (166)

 

Quando uno esperto guarda l’altro, lo giudicherebbe sempre giusto, senza nessun sbaglio.

 

Per esempio, quando uno vuole ingannare qualcuno, dicendo la bugia, c’è uno che si lascia ingannare facilmente, credendo seriamente quello che ha sentito. O, c’è uno che aggiunge la nuova bugia a ciò, credendone troppo seriamente.

 

Oppure, c’è uno che non se ne interessa niente, o al contrario, c’è uno che si perde nei suoi pensieri, senza esserne convinto.

 

O, c’è uno che lascia cosi com’è, pensando che può essere di sì, perché ne dice un altro.

 

O, c’è uno che ne approva facendo finta di aver capito, dopo aver pensato quella bugia diversamente. E lui sorride, ma, per dire la verità, lui non ha capito niente.

 

Oppure, c’è uno che ne giudica a modo suo pensando che possa essere vero, ma ancora ne ha dubbio. O, c’è uno che ride dopo, dicendo che non è un gran che.

 

O, c’è uno, sapendone bugia, che lascia così come è, comportando come uno ignorante.

 

Oppure, c’è uno cha collabora con il bugiardo, dando importanza alla sua intenzione, perché ha scoperto dapprima lo scopo della bugia.

 

La bugia così, non è altro che un gioco fra gli stupidi, e la persona che conosce la verità, dovrebbe capirla subito, dalla reazione e l’aspetto della gente che dice la bugia.

 

Ma, nel Buddismo, ogni tanto si usa la finzione come l’espediente da spiegare al popolo, perciò noi non dobbiamo mai trattarla con stessa maniera come la bugia mondana.

mercoledì 24 agosto 2022

La serie della letteratura giapponese ~543

 


Sopra, il tempio buddista e sotto, quello scintoista, in Kyoto


Tsurezure Gusa (165)

 

Se uno voglia andare a pregare o un tempio buddista o quello scintoista, sarebbe meglio andarci a notte, quando non c’è nessuno.

 

Se un sciocco, giudicando l’altra persona, pensi di aver capito l’abilità di quella, non dovrebbe essere mai giusto il suo giudizio.

 

Nel caso che uno mediocre, bravo solo del gioco di Go per caso, disprezzi l’altro saggio che è un po’ inferiore di questo gioco, lui si è sbagliato proprio. E nel caso di un artigiano, pensando che lui conosce bene un certo tecnico che gli altri non sanno, pensi di se stesso molto eccellente degli altri, anche lui commette un grave errore.

 

Mettiamo ipotesi che ci sono due monaci. E uno si è dedicato a studiare l’insegnamento buddista e l’altro ha fatto solo le pratiche ascetiche. E se ambedue pensi che è migliore dall’altro, si sono sbagliati tutti i due.

 

Comunque, non si deve mai concorrere o criticare di quello che è fuori della sua specialità.

 

N.B

 

Quando uno vuole pensare della superiorità fra lui stesso e l’altro, spesso la giudica basando sulla sua specialità. Naturalmente non c’è nessuna riga assoluta da misurare il livello dell’altro, quindi, la gente ha tendenza di giudicare a suo piacimento. Questo dimostra il suo cuore che vuole mettere lui stesso sulla preponderanza. E l’autore Kenkou scrive la sterilità di tale azione, citando alcuni esempi.

domenica 21 agosto 2022

La serie della letteratura giapponese ~542~

 


Due foto dell'attuale vista notturna di Kyoto


Tsurezure Gusa (164)

 

C’è la gente che dice:

 

“A notte, tutte le cose non hanno l’aria attraente.”

 

Ma mi delude questo tipo di gente. Secondo me, tutte le cose si vedono più magnifiche, sia la bellezza, sia l’ornamento, sia la scena cerimoniosa a notte che a giorno. Perciò, a giorno sarà meglio stare modesto, però, a notte, è più adatto di vestirsi con la maniera vistosa e bella.

 

Riguardo sull’apparenza umana, sotto la luce di notte, la bella persona si vede sempre più bella e la voce anche si sentirebbe più raffinata, se si parli con il pudore nel buio.

 

Anche il profumo e il suono di un strumento sono più affascinanti a notte.

 

A notte tardi, anche se non sia speciale, quando vedo un uomo vestito con grazia, che va al suo padrone, io lo vedo molto bello.

 

Nel caso che una coppia giovane stia insieme, loro non saranno consapevoli del tempo. Loro, quindi, dovranno essere sempre ben vestiti.

 

Se un uomo stupendo lavi i capelli dopo il tramonto, o anche una donna, dopo truccata di nascosto, si presenti di nuovo al suo posto, saranno simpatici.  


mercoledì 17 agosto 2022

La serie della letteratura giapponese ~541~

 


Altre due foto della vista estiva in Kyoto


Tsurezure Gusa (163)

 

Mettiamo ipotesi che quella moglie sia buona, amando molto suo marito, lo guarderebbe fissamente con l’adorazione. Ad ogni modo, sarà così questo genere di donna al massimo. Non solo la donna mediocre, ma anche la donna che è brava come la casalinga, fa perdere l’interesse.

 

E anche la donna che tira su il suo bambino con cura è detestabile! E dopo la morte di suo marito, lei diventa la monaca e s’invecchia. In questo caso, la sua meschinità non cambia mai.

 

Qualsiasi donna, se un uomo stia con lei sempre, sia la mattina sia la notte, lui sentirebbe la nausea di lei e questa cosa anche per la donna sarà la situazione ansiosa.

 

Invece, non abitando insieme, se l’uomo visiti la donna di tanto in tanto e soggiorni a sua casa per qualche giorno, il loro rapporto continuerebbe lungo. Soprattutto, nel caso che l’uomo la visiti improvvisamente, il loro rapporto durerà per lungo tempo con una certa freschezza.

 

N.B

 

È proprio la idea della negazione del matrimonio. Si può dire che la idea molto preconcetta. Secondo l’autore Kenkou, l’uomo non deve incontrare con la donna nel mondo ordinario. Solo al momento dell’incontro nel mondo non ordinario, la donna diventa molto affascinante per l’uomo.

 

Ma se lui faccia entrare questa donna nel posto ordinario come la moglie, vi nascerebbe l’estranea insopportabile. E chi è all’oscuro di ciò sia l’uomo sia la donna, è brutto.

 

Il modo di pensare di Kenkou è più o meno così. Ma per noi lettori, è un po’ duro di capire la sua idea. Noi lettori quindi, non potremmo comprenderlo bene, se non vediamo l’ombra della gelosia dell’uomo che è vissuto come il celibe per tutta la vita,

domenica 14 agosto 2022

La serie della letteratura giapponese ~540~

 


Due foto della vista estiva in Kyoto
(non c'entre al contenuto di questa sezione)


Tsurezure Gusa (162)

 

Ogni tanto succedono le cose come seguente:

Oggi, uno decide di fare una cosa, ma, gli capita subito l’altra faccenda e facendola, passa il tempo e scende la sera. Oppure, lui aspetta qualcuno, ma, questo non arriva perché gli succedeva uno ostacolo. Invece, viene una altra persona che lui non se lo aspettava.

 

Così, l’aspettativa non realizza ma, va bene quello che lui non aspettava.

 

E quello che lui pensava fastidioso, va senza problema inaspettatamente, invece nasce una preoccupazione di quello che lui pensava facile.

 

A tale maniera, passa il tempo. Questo è proprio contro alla situazione che lui pensava dapprima. E così, passa il giorno e l’anno, e anche la vita.

 

Tuttavia, non è che, tutte le cose che lui sperava, vanno male.

 

Dunque, in conclusione, si può dire che tutte le cose sono inattendibili!

 

Cioè, è unica verità che tutte le cose siano incerte. Se uno sappia questa verità, lui non dovrebbe sbagliarsi.

 

Cambio discorso.

 

L’uomo non deve avere maglie. Quando lui dice che è sempre celibe, io lo considero raffinato.

 

Ma, quando uno dice che è diventato lo sposo di una certa donna, oppure si è sposato e adesso abita con sua moglie, io mi sento deluso e penso che forse lui stia con una donna di poco valore.

 

Perciò mi pare che, anche loro vita stessa sia scadente.

mercoledì 10 agosto 2022

La serie della letteratura giapponese ~539~



Da sopra, Mino e Kasa e poi gli uomini che li portano

Tsurezure Gusa (161)

 

Se uno voglia compiere una cosa per forza, non dovrebbe essere disappunto delle altre cose che non vanno bene. Uno che non le sacrifica, non potrà mai compiere quello che lui vuole farne davvero.

 

Un giorno, in una certa riunione, un monaco chiamato Touren, famoso compositore di Waka, ha sentito una espressione bella di Waka e lui ne ha voluto sapere di più. Allora, un partecipante gli ha detto:

 

“Forse, il monaco che abita a Watanabe (il posto vicino alla baia di Osaka).”

 

Allora, Touren ha detto:

 

“Adesso ha cominciato piovere. C’è qualcuno che mi può prestare Mino e Kasa (l’impermeabile e il copricapo fatti di paglia, come si vede nella foto di sopra)? Io voglio andare subito all’abitazione di quel monaco per sapere di quella espressione.”

 

E uno gli ha detto:

 

“Voi siete troppo frettoloso! Sarà meglio andarci, dopo quando sarà smessa la pioggia.”

 

Tuttavia, Touren gli ha risposto:

 

“Ma no! Non sono d’accordo di quello che avete detto. La vita umana può aspettare fino quando cessa di piovere? Se io o quel monaco muoia prima di cessare di piovere, come posso sapere la risposta per la mia domanda?”

 

E lui è uscita correndo e ha potuto andare all’abitazione del monaco.

 

Io (l’autore di questo saggio, Yoshida Kenkou) ho sentito dire che Touren è riuscito a sapere la risposta per la sua domanda finalmente. Penso che lui abbia fatto veramente bene.

 

Uno che fa la cosa velocemente, può avere il successo.

 

C’è scritto così nei Dialoghi di Confucio. E anche quel monaco, menzionato in “La serie della letteratura giapponese ~536~”, doveva essere concentrato nella occasione giusta per risvegliarsi spiritualmente, come ha fatto Touren.

domenica 7 agosto 2022

La serie della letteratura giapponese ~538~

 


Due foto di Higashiyama attuale

Tsurezure Gusa (160)

 

 

Per esempio, quello suddetto somiglia a un giocatore del Go (un gioco fatto con pedine nere e bianche posate su una scacchiera e vince chi sistema le proprie pedine su  un territorio più vasto di quello dell’avversario), che ottiene la pedina molto importante dall’avversario, buttando quella meno importante di se stesso, senza fare inutile nessuna mossa.

 

Sarà molto facile di prendere le dieci pedine buttando tre, invece è difficile di prendere le undici, buttando le dieci.

 

Solitamente, bisognerebbe prendere la pedina più utile anche se non sia tanta differenza. Ma, se arrivi a lui il momento da buttare le dieci pedine, gli dispiacerebbe buttarle e perderebbe l’occasione giusta di cambiare. Così, lui vuole, non buttando le sue, prendere quella dell’avversario. E alla fine, non potrà ottenere né quella né questa.

 

Chi abita in Kyoto, quando è già arrivato a Higashiyama (la zona d’est in Kyoto) per una faccenda, se lui pensi di andare a Nishiyama (la zona d’ovest in Kyoto) per la sua comodità, dovrebbe dirigersi subito a Nishiyama, uscendo dalla porta di Higashiyama.

 

Se lui pensi, essendo ormai in Higashiyama, di finire qui la faccenda prima di tutto, e poi dopo d’andare a Nishiyama un giorno, non potrà mai arrivare a Nishiyama. La negligenza di un momento diventerà quella di tutta la vita. Bisogna averne paura.

mercoledì 3 agosto 2022

La serie della letteratura giapponese ~537~

 


Due foto della funzione buddista di oggigiorno


Tsurezure Gusa (159)

Dopo aver studiato l’equitazione abbastanza bene, lui ha voluto studiare la canzone in voga, perché ha pensato che la sia necessaria nel banchetto tenuto dal padrone, dopo aver finito la funzione buddista.

 

Migliorando poco a poco queste due arti, lui si è ingegnato in queste sempre più. E alla fine, non avendo il tempo da studiare la predica, si è invecchiato.

 

Questo fatto è facile di succedere a tutti, cioè, non è il problema solo di questo monaco. Gli uomini, quando sono giovani, hanno tendenza di elaborare un progetto ambizioso per tutte le cose, cioè o avere successo, o impadronirsi della verità, o apprendere l’arte o acquisire dello studio.

 

E poi, pensando della vita ottimisticamente, passano i giorni pigri. E, occupandosi solo delle faccende immediate, si invecchiano in ozio.

 

Alla fine, loro arrivano all’età avanzata, non potendo eccellere e completare niente. E questa età ormai non è più riparabile! A loro, non resta che l’indebolimento come se fosse la ruota che corre sul declivio.

 

Perciò, noi dobbiamo decidere la cosa più importante fra quelle che noi vogliamo nella vita. E dopo una volta decisa, dobbiamo cercare di apprendere solo questa, abbandonando le altre.

 

In un giorno, o in una ora, può essere che succedono tante faccende, ma, fra queste, bisogna scegliere una che si considera più utile, almeno. Abbandonando le altre cose, bisogna completare la cosa più importante.

 

Se uno pensi che sia difficile di scegliere una e abbia l’attaccamento per tutte, non dovrebbe completare nemmeno una cosa.