domenica 31 maggio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 324~


Due foto del fulmine



Makura no Soushi (324)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (323)

Duecento ottantunesimo

Quanto tuona molto, si prepara Kaminari no Jin orribilmente ampolloso. (N.B: Kaminari significa il tuono e Jin è la posizione. Cioè, nel periodo di Heian, quando suonava il tuono, è stata preparata la posizione temporanea nella core imperiale per scortare l’imperatore. E a questa posizione, servivano il generale della divisione delle guardie imperiali e i suoi seguaci. Il generale, di solito, è stato al posto più vicino della sede dell’imperatore e lo proteggeva colpendo la corda ad un arco e gli altri soldati erano dislocati ad ogni punto importante nel palazzo imperiale. )

E mi dispiace vedere il generale e i suoi seguaci che stanno vicino alla porta con grata. (N.B: Non si capisce bene perché questo fatto era dispiaciuto a Shonagon, ma si suppone che lei avesse compassione per loro che dovevano stare sul corridoio aperto fuori della porta della sede dell’imperatore.)

E quando è finito il tuono, il generale ordina a loro dicendo con l’alta voce:

“ Scendete!”

Duecento ottantaduesimo

Penso che sia tanto carino il paravento Kongenroku (è una rivista locale in Cina, e sul paravento erano dipinte alcune scene scelte da questa rivista), invece quello su cui sono dipinte le scene scelte dal libro ufficiale cinese è solenne. Io trovo carino anche il paravento su cui sono dipinte gli avvenimenti annuali dal gennaio al dicembre in Giappone.

mercoledì 27 maggio 2020

Intervallo 52


Due foto di Mahamayuri (la divinità del pavone)



L’interpretazione del sutra del pavone:

Questo è un sutra che si usa nel Buddismo esoterico. (N.B Riguardo a questo Buddismo, consultate per favore l’etichetta “La vita di Kukai”)

Il pavone, è stato considerato come l’uccello utile da tempo, perché, avendo la resistenza contro il veleno per i nervi, può mangiare gli animali velenosi, come il cobra, il scorpione e gli altri insetti velenosi. Da questo fatto, come il simbolo da cacciare via gli spiriti maligni, è stato accettato nell’oggetto della fede nel Buddismo.

E quando è nato il Buddismo esotico verso al settimo secolo in India, essendo influenzato dal Induismo, con il Budda principale chiamato Mahavairocana, sono nati alcuni caratteri nobili chiamato Myoou (Vidya-raja che significa il re delle formule magiche). Questi Myoou sono la divinità tutelare da conquistare i vari spiriti maligni e da proteggere l’insegnamento di Budda. Loro sono considerati anche come l’incarnazione di Mahavairocana, e solitamente quasi tutti sono rappresentati con la faccia arrabbiata, perché soprattutto devono salvare la gente più ostinata e difficile da salvare solo con la faccia dolce. Invece il Budda stesso si rappresenta con la faccia pacifica e pietosa.

E uno di questi Myouou è quello di pavone chiamato Mahamayuri-vidya-raja, che significa il grande pavone e si chiama anche la madre pavone del Buddismo, ma originalmente era la divinità nel Induismo. E fra i Myouou, si rappresenta solo lei con la faccia pietosa e la figura del Bodhisattva. E quasi sempre, si rappresenta con una faccia e quattro mani sul pavone.

E all’inizio, questa era nata come la divinità del pavone che mangia gli animali velenosi, ma col passo del tempo, è diventato un’oggetto della fede nel Buddismo, come l'essere che mangia i tre veleni umani, cioè l’avidità, il furore e l’ignoranza, per farli svegliare  alla strada giusta del Buddismo.

Come ho già scritto prima, nel periodo medioevo in Giappone, non c’era la medicina neanche la scienza, quindi, quando succedeva qualsiasi calamità o epidemia, non c’era altra maniera che pregare. Perciò, nella corte imperiale, ogni volta che succedeva un infortunio, i monaci facevano la preghiera recitando il sutra. E naturalmente, questo sutra del pavone era uno di quelli più importanti ed è usato anche alla cerimonia da pregare per la pioggia.

Comunque, nel Buddismo esoterico, la preghiera basata sul sutra del pavone era considerato il più importante per pacificare e proteggere lo Stato.

domenica 24 maggio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 323~


Due illustrazioni della ancella che sta vicino al braciere



Makura no Soushi (323)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (322)

Duecento settantanovesimo

Alla mattina, faceva abbastanza bel tempo, invece verso a pomeriggio, man mano sono apparse le nuvole ed è cominciato a nevicare. Io quindi, guardavo fuori con un po’ di malinconia, e ho visto un uomo che è entrato dalla porta del recinto laterale, portando l’ombrello. Lui ha portato la lettera a una delle mie colleghe.

Lei stava leggendo ripetutamente questa lettera che era piena di caratteri, e mentre la leggeva, sorrideva ogni tanto.

Questo suo aspetto mi suscitava la curiosità, ma poiché stavo lontanino, potevo capire solo il colore nero dei caratteri.

Poi, ho visto una volta, che una mia collega bella e giovane stava leggendo la lettera, chissà da chi arrivata, elevando un carbone ardente con i bastoncini dal braciere. Forse lei non avrà voluto perdere un momento per accendere la luce per leggerla quanto possibile presto. Sarà stato tanto difficile di leggere la lettera sotto quella poca luce del carbone, ma, comunque era tanto carina!

Duecento ottantesimo

Le cose molto magnifiche:

Sakibarai (gli uomini che, stando avanti al carro trainato dal bue della persona nobile, annunciavano il passaggio del suo signore al popolo con alta voce) per il generale della divisione delle guardie imperiali.

La recitazione del Sutra del pavone.

La preghiera del Buddismo esoterico

Varie cerimonie buddistiche.

I funzionari della divisione di Kuroudo che marciano la strada larga in Kyoto rimorchiando il cavallo, al giorno di Aouma no Sechie (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 4 ~”).

N.B: In questa sezione, Shonagon ha scritto i vari avvenimenti ufficiali nel periodo di Heian, e riguardo al dettaglio, vorrei scriverlo alla prossima sezione.

mercoledì 20 maggio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 322~


Due foto del fiume Yodo attuale




Makura no Soushi (322)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (321)

Duecento settantesimo otto

C'era un uomo che ho amato una volta. E lui era fedele per me normalmente e mi mandava la lettera di Kinuginu (1) di regola dopo aver passato la notte insieme. Ma, una notte, abbiamo fatto un po’ di litiga e lui è andato via dicendo:

“No, non ti voglio più. È assurdo avere relaziono con te ormai. È finito tutto.”

Poi, non mi ha mandato nessuna notizia alla mattina prossima. Il mio servitore mi ha consegnato qualche lettera indirizzata a me, ma non c’era più la sua fra queste. E ho passato questo giorno nell’atmosfera non soddisfacente, pensando quanto è risoluto lui!

Il giorno dopo, ha piovuto tanto e poiché non mi è arrivata ancora nessuna lettera da lui fino al pomeriggio, io parlavo sola, seduta all’angolo della veranda:

“Forse lui ha intenzione di tagliare la nostra relazione sul serio.”

Quando è cominciato a scendere buio, è arrivato da me un uomo con l’ombrello e mi ha dato una lettere.

“Dovrebbe essere da lui!”

Pensando così, io l’ho aperta con tanta fretta e ne ho trovato solo una parte di Waka sulla pioggia (2).

Questo era molto meglio di tante Waka lineate.

(1)Kinuginu significa la prossima mattina dopo che uomo e donna hanno passato insieme la notte. E nel periodi di Heian, nella società dei nobili, era abitudine che l’uomo ha dovuto mandare la lettera alla donna a ogni costo a Kinuginu. Ma, in questo caso lui non l’ha mandata e si capisce che quanto era arrabbiato lui a questo momento. Tuttavia, lui l’ha mandata al giorno prossimo, quindi….

(2) Questa Waka è come seguente:

Makomokaru Yodonosawamizu Amefureba
Tsuneyorikotoni Masaruwagakoi

La traduzione: Quando piove sul fiume Yodo (che corre da Kyoto a Osaka), il livello dell’acqua sale.  Il mio amore per te anche sta aumentando come questo fiume che è piovuto molto.

domenica 17 maggio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 321~


Due foto dell'ex-palazzo imperiale nevicato



Makura no Soushi (321)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (320)

Duecento settantasettesimo (6)

Quando mi visita un uomo alla notte di pioggia, dopo un certo tempo di mancanza, se lui venga brontolando di essere bagnato tutto, non lo accetterei con piacere. Se invece, lui mi visitava molto frequentemente, sentirei molta simpatia per lui, anche se lui venga brontolando di pioggia. Ma non mi piacerebbe tanto se lui voglia lavare i piedi bagnati subito. Forse è necessario, perché saranno stati sporchi, ma, comunque, al cuore di donna, sembra che questo sia troppo privo del sentimento romantico.

Tuttavia, se lui mi visiti alla notte tempestosa, sarei molto lieta!

La notte che è nevicata, è molto suggestiva. Quando visita un uomo la sua amante, sia quella segreta sia già perdonata, se il suo vestito Noushi (consultate per favore le foto di “La serie della letteratura giapponese ~ 317~”) oppure quel blu di Kuroudo (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 7 ~”) sia bagnato un po’ di neve, sarebbe suggestivo. Il vestito di verde che veste il Kuroudo di sesto grado, non mi piace molto, ma se sia bagnato di neve, non sarebbe antipatico.

Una volta, quando un Kuroudo visitava la sua amante, vestiva sempre dell’abito blu e appena arrivato, entrava in casa torcendo la manica bagnata.

Ma adesso, quasi nessuno veste di blu anche durante il giorno. È peccato! Perché quando un giovane guardia della porta imperiale vestiva quel blu, era molto più carino degli altri.

Comunque, se ci sia uno che non visita più la sua amante alla notte di pioggia, dopo aver letto il mio saggio, mi dispiace. Spero che non succeda tale cosa!

Alla notte della luna brillante, se una donna legga la lettera mandata dal suo ragazzo, sotto la luce che filtra fra lo spiraglio della porta, è tanto suggestiva. Anche se c’è scritto solo “Arazutomo” (1), è emozionante.

Ma alla notte di pioggia, non ci sarà mai l’occasione da vedere questo genere della scena.

(1) Questo è una parte di Waka come seguente:

Koishisawa Onajikokoroni Arazutomo Koyoinotsukiwo
Kimimizarameya

La traduzione: Sono innamorato di te, ma forse tu non avrai stesso amore per me quanto ci ho. Ma, anche tu, spero che stia guardando la luna di stanotte.  

mercoledì 13 maggio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 320~


Due foto del ventaglio d'estate



Makura no Soushi (320)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (319)

Duecento settantasettesimo (5)

Il racconto di Komano (1) è vecchio al suo linguaggio e non si trova nessuna parte culminante, perciò non è tanto interessante per me, ma, almeno c’è una scena bella. Questa è proprio la parte in cui un uomo si ricorda una delle sue amanti vedendo la luna e la visita recitando una frase di Waka “Motomishikomani” (2), con il ventaglio d’estate un po’ rovinato a mano. Io trovo questa scena molto suggestiva

Per la pioggia invece, forse perché io penso che non sia tanto suggestiva, mi sento odio anche se piova solo poghi momenti. Per esempio, la cerimonia importante nel palazzo imperiale, o l’avvenimento che dovrebbe essere piacevole, o la cerimonia buddista nobile e magnifica, saranno rovinati tutti quanti se piova, e sarei rimasta delusa.

 (1) Questo racconto non esiste attualmente, ma si immagina, che fosse diffusa nel periodo di Heian e si leggeva fra le tante ancelle di preferenza. E Komano è il vecchio nome di una zona in Kyoto meridionale.

(2) L’intera frase di questa Waka è come seguente:

Yuyamwa Michimomienedo Furusatowa Motokoshikomani Makasetezokuru

La traduzione: Nel buio di sera, non trovo bene la strada giusta per andare al posto dove frequentavo molti anni fa. Ma io ci vado con il mio cavallo affidandolo, perché lui mi portava sempre a questo posto un tempo e sa bene la strada.

N.B: Si considera che Shonagon avesse recitato il quarto sintagma di questa Waka, ma ha sbagliato. Cioè, lei ha scritto “Motomishikomani” invece di “Motokoshikomani”.

domenica 10 maggio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 319~


Due foto della luce della luna



Makura no Soushi (319)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (318)

Duecento settantasettesimo (4)

Ma, a me, non piace la pioggia. Quando piove, sono di cattivo umore, e divento nervosa soprattutto al giorno in cui faceva bel tempo durante la mattina. In questo caso, se sto nel palazzo imperiale molto aggraziato, mi sento male. È quindi, inutile dire il sentimento quando sto a casa non tanto raffinata. A questo ora, non spero che cessare di piovere.

Io non sono il tipo che è raffinato e intende la eleganza, ciò nonostante, alla note che la luna brilla molto, mi ricordo tante cose passate e penso di futuro anche, con una certa emozione. A questo momento il mio cuore erra in lontananza, dov’è non so. Lo è molto suggestivo per me.

Se mi visiti un uomo a tale notte, sarei attirata l’interesse di lui. Se la sua visita sia dopo dieci giorni, o venti giorni, o un mese, oppure un anno, o anche se sette o otto anni, la troverò molto gustosa.

Allora, anche se mi sento un po’ male, o impegnata, non lo caccerò via e lo intratterrò almeno in piedi. E nel caso che c’è lo spazio per lui a casa, ce lo farò pernottare.

Comunque, non ci sarà la occasione più adatta per ricordarsi delle cose rimpianti o piacevoli o interessanti nel passato, altro che alla notte della luna brillante.

A tale occasione, potrò ricordarmi delle cose passate, come se siano successe pochi istanti fa.

mercoledì 6 maggio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 318~


Due foto della vista di pioggia in Kyoto



Makura no Soushi (318)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (317)

Duecento settantasettesimo (3)

Cambio discorso. Il giorno dopo, una delle mie colleghe ha detto durante la chiacchiere:

“Sarei commossa se il mio amante mi visiti alla notte quando piove dirottamente. Anche se lui mi trascurava per alcuni giorni e mi lamentavo per la sua indifferenza, se mi visiti una notte tutto bagnato sotto la pioggia, dimenticherei tutte le altre cose sgradevoli.”

Ma io, non sono d’accordo di quello che ha detto lei. Se per esempio questo uomo mi visitava ogni notte, anche quella di pioggia, potrei credere la sua sincerità e sarei tanto commossa.

Tuttavia, se quello che non mi dava nessuna notizia per alcuni giorni, mi visiti alla notte di pioggia improvvisamente, io non penserò mai che lui m’ami di cuore.

Comunque, questo è la cosa che non si può generalizzare, lo so, ma….

Mettiamo ipotesi, che c’è un uomo che hanno tante donne includendo quella saggia e di buon carattere, Ma, lui non la visita frequentemente, anzi la trascura abitualmente. Ma, se lui la visiti una notte di pioggia dirotta, questa donna direbbe alle sue vicinanze, che lui l’ha visitata alla notte così piovosa e la voce della sincerità di questo uomo potrebbe diffondersi, magari. Forse lui ne spera proprio?

Ciò nonostante, se lui non l’ami per niente, non la visiterà apposta sotto la pioggia, quindi, non sarà giusto di dire che questo uomo è altro che astuto.

domenica 3 maggio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 317~


Due foto dell'uomo vistito di Noushi



Makura no Soushi (317)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (316)

Duecento settantasettesimo (2)

Tuttavia, la voce che ci chiama diventava sempre più forte e alla fine, l’imperatrice ha ordinato a Hyoubu di svegliarci. E lei, dopo aver visto che noi ci siamo addormentate, ha detto a quella persona che ci chiamava:

“Purtroppo, loro due dormono profondamente."  E poi, lei ha continuato a parlare con quella.

Noi due, naturalmente ci siamo state svegliate e con la curiosità, abbiamo tenuto l’orecchio per la loro chiacchiere. Pensavamo che la fosse breve tempo, invece loro due sono stati li, chiacchierando fino alla tarda notte.

Io quindi, ho detto alla mia amica:

“Quella persona dovrebbe essere il sig. Narinobu. È sicuro! Ma, come mai, e di che cosa, stanno chiacchierando per lungo tempo così?”

Comunque, loro due hanno passato per tutta la notte chiacchierando e all’alba, il sig. Narinobu è andato via.

Fino ora, il sig. Narinobu non diceva mai bene di Hyoubu, perciò per noi, era tanto bizzarro quello che è successo ieri e ho detto alla mia amica:

“Il sig. Narinobu è veramente strano. Lui ci visitava frequentemente per fare la conversazione, ma, ieri ha continuato a parlare con Hyobu, che doveva essere antipatica per lui. Io quindi, se lui mi visiti da ora in poi, non gli terrò mai compagnia.”

Allora la mia amica mi ha risposto:

“Anche io, se lui mi avvicini, non aprirò nemmeno la bocca.”
 Poi, parlando che di quale argomento lui ha potuto parlare con quella Hyobu, noi ridevamo. A quel momento, la porta è aperta ed è entrata questa Hyobu.