domenica 28 aprile 2013

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~4

L'illustrazione di Ohno Yasumaro


Kojiki

Prefazione (1)

Io, vassallo Yasumaro, dico a Sua Maestà :

Nel periodo in cui non apparì la forza della creazione nemmeno la forma nel cosmo, nonostante che fosse stata già consolidata la radice del caos, tutto il fenomeno era senza nome e senza movimento e nessuno ne sapeva la figura. Tuttavia, quando il cosmo era diviso in due, cioè la terra e il cielo per primo, apparirono tre divinità e poi loro hanno cominciato a effettuare la creazione.
Inoltre, quando l’essenza passiva e attiva era sviluppata, altre due divinità nuove diventavano gli antenati di tutti gli esseri.
Dopo, lui (divinità attiva) è andato una volta al mondo dei morti e poi ritornato a questo mondo, e si è lavato per purificarsi in un mare. Quando lui si è lavato agli occhi, sono nate le divinità del sole e luna, e quando s’immergeva nell’acqua del mare, sono nate tante divinità. Perciò, si può dire che non si sa la situazione che successe prima  della creazione, ma noi possiamo sapere il momento in cui le divinità hanno partorito i paesi e le isole per la leggenda tradizionale e riguardo al periodo primitivo, nonostante che fosse il tempo molto remoto, noi ne possiamo anche conoscere la nascita della divinità e degli uomini grazie alle persone saggie antiche.

(N.B. : dopo, Yasumaro ha scritto un po’ di sommario del contenuto, ma naturalmente nel testo si menziona più dettagliatamente, quindi adesso date solo un’occhiata alla parte seguente)

Veramente, noi sappiamo che lo specchio ere appeso sul ramo di Sakaki (un albero tipico che si usa nello Scintoismo, di una famiglia di camelia) e i gioielli erano sputati, e cosi, le generazioni dell’Imperatore continuano e dopo che la divinità del sole ha morso una spada e suo fratello ha ammazzato un serpente gigante, prosperavano diverse divinità.  
Dalla deliberazione alla riva del Fiume di Tranquillità nel cielo, una divinità è discesa come il messaggero sulla Spiaggia Piccola della terra, e dalla discussione con il governatore di lì, lo Stato era pacificato.

mercoledì 24 aprile 2013

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~3


Adesso, la stagione della fioritura di glicine in Giappone

L’introduzione da traduttrice (3)

L’anno 712 in cui era compilato Kojiki, ricorre proprio due anni dopo di essere traslocata la capitale in Nara. All’epoca, il Giappone ere sotto il regno dell’imperatrice Genmei che era moglie del defunto figlio di Tenmu. Dato che il sistema di Ritsu-Ryo (codice penale e amministrativo-processuale) ha cominciato a funzionare man mano, lei, volendo registrare la storia antica sulla famiglia imperiale come la scrittura, ha ordinato di compilarla a Ohno Yasumaro.
Lui,Yasumaro era un nobile colto di alta classe, e dopo di aver finito questo incarico, ha partecipato anche alla redazione di “Nihon-Shoki (la cronaca storica ufficiale del Giappone).

Allora, prima di cominciare la traduzione, vorrei chiedere il permesso in anticipo delle cose seguenti;
In Kojiki, si trovano tanti nomi della divinità e forse questo è l’uno dei motivi che possono dare la noia ai lettori. All’inizio, ho pensato di ometterli fino a un certo punto, ma volendo tradurre possibilmente come il testo originale, ho deciso di scriverli tutto. Se si trova, quindi, qualche sezione piena di nomi della divinità, magari la saltate per favore.
E poi, ho sentito dire che, sul libro storico, come la coniugazione dei verbi, si usa generalmente o il tempo imperfetto o quello di passato remoto, pero oserei scrivere in stile cosi come parlo io al solito.
Io, come ho scritto nell’altra sezione, ci ho 30 anni dell’esperienza come guida, perciò sono abbastanza abituata di parlare italiano, ma, il scrivere è un altro discorso. Sono veramente incompetente (di ciò, suppongo che Voi abbiate già capito bene leggendo il mio blog), allora come mai io continuo a scrivere, nonostante che non sia in gamba? L’unico motivo è proprio “amore per la nostra cultura”. Io amo molto le nostre opere classiche e ho forte voglia di presentarle quanto possibile ampiamente in estero. Infatti, ci saranno tanti errori grammatici e espressioni strane nella mia frase, ma sarei molto lieta se la leggiate con la generosità.
Allora, dalla prossima sezione, comincerò la traduzione di Kojiki, sperando poter adempiere il mio compito….

sabato 20 aprile 2013

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~2




(Ancora) tre foto del fiore di ciliegio

L’introduzione da traduttrice (2)

Dato che l’anno scorso era 1300° anniversario da quando fu compilato Kojiki, ne sono stati fatti i diversi avvenimenti in varie località del Giappone e fra le fiabe molto conosciute dai giapponesi, ci sono tante storie che derivano da Kojiki. Perciò si può dire che lo è stato sempre familiare a noi. Purtroppo pero, è scritto tutto in cinese classica che pochi giapponesi sanno leggerlo, quindi quasi tutti di noi dobbiamo contare su quello tradotto in lingua contemporanea e naturalmente anch’io sono una di questi.  
Nel periodo che non c’era l’usanza di rappresentare in lettera la lingua parlata, sembra che Ohno Yasumaro stesso avesse faticato a conformare il contenuto trasmesso a voce alla frase cinese. All’època di Nara, in cui funzionava abbastanza bene il sistema burocratico, per tutti i funzionari era obbligatorio di scrivere la lettera cinese. Ovviamente, Yasumaro era un uomo di cultura e aveva una profonda conoscenza della lingua cinese classica, ciò nonostante, lui ha avuto la grande fatica di esprimere tutto quanto nella maniera giusta. Infatti, in Kojiki (anche altre opere scritte nel periodo di Nara) si trovano ogni tanto le parti non sistemate bene grammaticamente, perché lui ha dovuto usare le lettere cinesi (ideogrammi) solo come i segni fonetici. E questo, anche a noi lettori attuali, dà spesso la difficoltà d’interpretazione.

Chiedo scusa, se quest’argomento possa essere troppo fastidioso per Voi…
A proposito, riguardo a quel narratore Hieda no Arei, ho scritto come un uomo, ma ci sono alcuni studiosi che lo considerano come “una donna”.  Secondo loro, poiché Arei era di famiglia della linea femminile chiamata Sarume, che serviva come la diaconessa di generazione in generazione, c’è molta possibilità di essere donna.
Questa questione, ma, non è ancora risolta. 

martedì 16 aprile 2013

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~1



Tre foto della fioritura di ciliegio

L’introduzione da traduttrice (1)

Aprile…in Giappone, è un mese in cui cominciano tante cose nuove con la fioritura di ciliegio. Il nostro anno fiscale e quello scolastico iniziano dall’aprile e finiscono al marzo. Infatti, in aprile si vedono dappertutto in Giappone, tanti bambini del primo anno della scuola elementare e tanti giovani che hanno appena cominciato a lavorare nella vita sociale. Anch’io, quindi, volendo cominciare a scrivere qualcosa nuova, (tanto, già è finita la Storia di Samurai), ho deciso di lanciare una sfida alla traduzione di Kojiki, il nostro libro storico più antico.
Nel Kojiki, compilato in 712, c’è scritta l’origine del regno dall’imperatore e la storia dello sviluppo dello Stato.
Come ho già toccato nell’altra sezione, il Giappone, mandando la delegazione spesso sia in Sui dinastia sia in quella di Tang, ha sistemato man mano la struttura dello Stato con l’introduzione delle diverse culture di Cina, che era considerata come la nazione centrale nel mondo dai giapponesi d’allora.  Quello che ha aperto questa nuova strada era l’imperatore Tenmu (?~686). Lui era un governatore molto abile e un personaggio che ha costruito la base delle diverse politiche eseguite nel periodo di Nara. È nato anche il titolo dell’imperatore in quest’età.
Tenmu, quindi, volendo dimostrare al popolo, che l’importare era l’unico regnatore giusto nel Giappone, ha ordinato a un suo servitore, chiamato Hieda no Arei, di recitare a memoria di tutta l’origine e la cronistoria delle varie cose antiche. A quest’època, in Giappone, non c’era l’abitudine di registrare qualcosa con la lettera, perciò tutte le faccende antiche erano tramandate da bocca a bocca, tramite alcuni narratori. Con questa maniera, pero, c’era sempre un rischio di creare qualche errore. Tenmu, avendone paura, ha fatto imparare a memoria tutte le leggende sintetizzate a Hieda no Arei, un uomo che aveva una buonissima memoria di 28 anni. Dopo di che, un nobile, chiamato Ohno Yasumaro, ascoltando quello che aveva recitato Arei, ne ha compilato in tre rotoli di carta. Questi sono Kojiki.
Nel Kojiki, è descritta la storia dall’inizio del cielo e la terra al periodo del regno dell’imperatrice Suiko (vissuta in 554~628) centrando la famiglia imperiale. Si chiama “La Storia”, ma, poiché è caratterizzata con la mitologia, il racconto tradizionale, la canzone e la genealogia, si trova un po' di difficoltà per utilizzarne come i veri documenti storici. Si può dire pero, per questa ragione, che è un’opera scritta molto interessante e fantastica come una letteratura.

venerdì 12 aprile 2013

Intervallo (40)~ Una vita di un Samurai (5)~

Sopra, il ritratto di Sanada Yukimura
Sotto, la sua statua


Sopra, la bandiera di sei monetine


Sanada Yukimura (2)

Al consiglio di guerra, l’opinione dei presenti propendeva per asserragliarsi nel castello d’Osaka, che è stato considerato come una fortezza inespugnabile. Al contrario, Yukimura ha proposto di attaccare i nemici più positivamente, ma la sua idea non era accettata dal capo di stato maggiore. Allora, Yukimura, cambiando subito l’idea, ha costruito una fortezza di terra nel luogo più devole del castello di sua iniziativa e utilizzando il gruppo del fucile, ha dato il notevole danno all’arma di Tokugawa. Per questo merito coraggioso, il suo nome era conosciuto tutto in Giappone, pero alla fine, Toyotomi doveva riconcilliarsi con Tokugawa, accettando la condizione svantaggiosa di riempire il fossato esterno. Perché, in questo momento, quasi tutti i Daimyo parteggiavano per Tokugawa, e inoltre, le donne di Toyotomi terrorizzavano il suono del cannone sparato da Tokugawa, che echeggiava nel castello sia giorno sia notte.

Appena che era stipulato il trattato di pace, Ieyasu ha fatto distruggere prima di tutto la fortezza costruita da Yukimura. Dopo di che, Ieyasu, mandando il messaggero perfino due volte a Yukimura, l’ha voluto ricevere con le condizioni favorevoli. Tuttavia, Yukimura ha rifiutato quest’offerta decisaménte, dicendo che non aveva nessuna idea di diventare l’uomo sleale.

L’anno prossimo (1615), al 6 maggio, cominciò l’ultima guerra fra Toyotomi e Tokugawa. Alla forza militare, quella di Toyotomi era inferiore nettamente, ma Yukimura ha continuato a combattere senza perdersi di coraggio. Alla fine, lui, non badando nessun altro soldato, si è slanciato contro il quartiere generale di Ieyasu, con la risoluzione di abbandonare la sua vita. E lui è riuscito a dare un’onta grave a Ieyasu, con l’atto d’abbattere la bandiera simbolica del capo generale, di conseguenza, Ieyasu ha dovuto essere pronto di suicidarsi una volta, pero, infine, ha potuto fuggire da lì stentatamente.

Per ultimo, Yukimura era inseguito dall’arma di Tokugawa che era molto superiore alla forza, e assalito quando curava i suoi soldati feriti nel giardino di un tempio scintoista a Osaka, ed era morto a 49 anni.

A proposito, in campo di guerra, la bandiera simbolica era necessaria per qualunque generale e quella di Yukimura, pero, era molto bizzarra, perché era disegnata di sei monetine. Queste sei monetine sono considerate come la tariffa per attraversare il fiume Sanzu (come Vostro Stige) per i morti, perciò da molto tempo, in Giappone si mettevano sei monetine nella bara per abitudine, in modo che il defunto potesse passare questo fiume senza nessun problema. Infatti, il motivo che Yukimura ha messo il disegno di sei monetine sulla sua bandiera è ben chiaro, cioè lui andava al campo di guerra sempre prendendo la decisione di morire.

lunedì 8 aprile 2013

Intervallo (39)~ Una vita di un Samurai~

Sopra, le armature giapponesi
Sotto, il minerale di Cinnabar


Sanada Yukimura (1)

Sanada Yukimura è uno dei Samurai famosi in Giappone, che è vissuto nel periodo dei regni combattenti (verso 16° secolo). Lui è nato come il secondogenito in una famiglia potente in Shinano (la presente provincia Nagano) ed era al servizio di Toyotomi Hideyoshi (consultate per favore “La Storia di Samurai (38)”). Dopo la morte di Hideyoshi, è successa la guerra fra Tokugawa e Ishida Mitsunari al campo di Sekigahara, lui, stando dalla parte di Mitsunari per restituire un favore a Toyotomi, si chiudeva con suo padre nel suo castello Ueda ed è riuscito a impedire l’avanzata delle truppe di Tokugawa Hidetada (consultate “La Storia di Samurai (41)”).
In questo momento, suo fratello maggiore parteggiava a Tokugawa, quindi la loro famiglia era divisa in due fazioni opposte. Facendo cosi, almeno uno era salvo…Infatti, per la sconfitta di questa guerra,Yukimura e suo padre teoricamente dovrebbero essere ammazzati da Tokugawa ,ma, loro vita era salvata grazie al benevolo intervento di fratello e loro erano esiliati a Kudoyama in Kishu (la presente provincia Wakayama). Padre, pero fra poco è morto e Yukimura è entrato una volta nella vita religiosa. Tuttavia questa vita calma non durava tanto tempo, perché è successa la guerra fra Toyotomi e Tokugawa in 1614.
Come ho già scritto ogni tanto, nel medioevo, la gente spesso diventava monaco o monaca, per qualsiasi motivo, ma questo non significava di passare la vita nel tempio o monastero abbandonando i desideri profani. Il caso di Yukimura anche era proprio cosi, perciò quando è successa una questione vitale per la famiglia di Toyotomi, lui è accorso al castello di Osaka alla testa dei soldati vestiti dell’armatura rossa uniforme.
Allora, il corpo d’armata portava spesso un complesso dell’armatura colorata tutta di unico colore o nero o giallo ecc. Soprattutto, poiche il colore rosso era estratto da Cinnabar (il merucurio sulfùreo), che era molto costoso, risaltava nel campo di guerra in particolar modo ed era usato normalmente dalle truppe scelte guidate da un generale molto eccellente.

giovedì 4 aprile 2013

Il fascino delle città antiche (17)~Hase dera, il tempio buddista~



Sopra, 4 foto del tempio Hase
Hase-dera, situato in Nara, è stato famoso da molto tempo come il tempio in cui è collocata la statua di Kannon, un Bodhisattva che fa immediatamente la grazia che gli si chiede. L’anno della fondazione non è molto sicuro, ma si crede che fosse costruito verso ottavo secolo. Purtroppo pero, come il fatale della costruzione di legno, è stato bruciato tante volte e quello che si vede oggi è stato edificato 17° secolo a più presto.
Questo tempio era molto amato dai nobili nell’època di Heian, che avevano tante richieste da chiedere a Kannon. Quel Fujiwara no Michinaga, il padrone di Murasaki Shikibu, era naturalmente uno di questi. E poi, Murasaki Shikibu stessa ha scritto su questo fatto nel libro della Storia di Genji. (Consultate per favore “La Storia di Genji, il principe splendente (25)” in questo blog).
Il complesso di diverse costruzioni del tempio si estende dal piede al fianco del monte Hatuse e dalla porta fino alla sala principale ci sono 399 gradini coperti. L’apparenza si vede come una palafitta nella medesima maniera del tempio buddista Kiyomizu in Kyoto. La maggioranza degli edifici è designata come il monumento culturale di grande importanza storica e la sala principale invece, è il patrimonio nazionale.
La statua principale è il Bodhisattva Kannon (Avalokitesvara in sanscrito) di legno con undici faccie. Per quando riguardo a ciò, c’è un aneddoto come seguente:
In prima metà dell’ottavo secolo, un albero enorme è stato trasportato alla riva del fiume Hatsuse. La gente che abitava in questa zona, temendo molto d’incorrere in una maledizione da quest’albero, ha chiesto un monaco di trattarlo bene. Lui quindi, ha scolpito una statua di Kannon usandolo e l’ha collocata al monte Hatsuse.
Comunque, la statua di oggi che ha la statura di più di 10 metri era ricostruita in 1538, il periodo che ha già cominciato a declinare la scultura della statua di Budda in Giappone. Ciò nonostante, si dice che la è fatta abbastanza bene, cioè senza nessuna cattiva piega. È proprio la più grande fra tutte le statue designate come il patrimonio nazionale o il monumento culturale di grande importanza in Giappone.
Questo tempio Hase è famoso anche per la bellezza dei fiori, soprattutto in primavera, con la fioritura di ciliegio e poi di peonia. Particolarmente, la peonia, c’è ne sono 150 tipi e più di 7000 cespi, quindi dal tempo antico è stato chiamato “Il tempio del fiore”.