mercoledì 31 ottobre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 165~


La scena della funzione buddista di oggigiorno


Makura no Soushi (165)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (164)

Cento trentèsimo (1)

L’imperatrice, per il suo defunto padre, cioè il sig. Michitaka, al giorno 10 d’ogni mese, faceva celebrare una funzione commemorativa buddista. E, in un certo anno, al 10 di settembre, lei ha fatto questa funzione come al solito quando lei è stata in Shiki no Mizoushi (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 69 ~”).

A questa occasione, ci sono venuti tanti nobili di classe alta. E un monaco, chiamato Seihan, ha tenuto una predica tanto bella quanto da strappare la tristezza da noi. Perciò, anche le ancelle giovani che non c’entrano nella fugacità del mondo, non hanno potuto che piangere.

Finita la funzione, si è tenuta una banchetta e la gente ha cominciato a recitare la poesia. Allora, il sig. Tadanobu, a quest’ora era il capo di Kuroudo, ha recitato come seguente:

“Tsuki Akito Kishite Mi Izukuka”

(La traduzione:
La luna brilla nel cielo d’autunno ad ogni anno, ma se la persona che ammirava la bellezza della luna, fosse andata via una volta all’altro mondo, non torna più.)

Era veramente suggestiva!

Come mai lui ha potuto recitare la poesia proprio adatta a questa occasione? Ero molto commossa e sono andata subito vicino all’imperatrice. Allora lei mi ha detto:

“Era veramente bella quella poesia! Forse lui l’avrà preparata da tempo per la funzione d’oggi.”

E io le ho detto:

“Ci sono venuta proprio per dirne alla sua Maestà. Mi pareva che sia tanto commovente quella poesia.”

Allora lei mi ha detto:

“Tu sarai stata commossa più di altri, sentendo il suo recito, perché lui è il tuo preferito, non è vero?”

domenica 28 ottobre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 164~


Due foto dell'uomo che tiene Shaku


Makura no Soushi (164)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (163)

Cento ventinovesimo

Una notte, quando noi facevamo il servizio notturno, una mia collega ha detto:

“Quando un nobile giovane ha fatto la promozione al sesto grado pochi giorni fa, si usava appositamente l’asse del recinto della nostra sede per fare Shaku (N.B: Una tavoletta stretta e lunga che si teneva dai nobili e funzionari nella occasione della cerimonia, con il vestito ufficiale. Come si vede nella foto di sopra, questo Shaku, che aveva la lunghezza circa 30cm, si teneva alla mano destra e all’inizio, i cortigiani la usava come gli appunti per la cerimonia, attaccando la carta alla parte dietro, su cui c’è scritto tutto il programma della cerimonia, che era molto complicato. Invece, dopo, questo Shaku si usava come uno ornamento da tenere nella cerimonia. Il materiale di questo era solitamente il legno oppure qualche volta anche l’avorio. Shaku, si teneva ai tutti i nobili e funzionari nell’epoca di Heian, ma, nel caso di questo articolo, questo uomo avrà fatto il nuovo Shaku, con la occasione della sua promozione.) Come mai? Loro potevano anche usare il recinto dell’altra parte.”

Allora, a causa di questa parola, le altre ancelle hanno cominciato a menzionare le cose spiacevoli, come seguenti:

“Ogni Kimono ha il suo nome. Secondo me, è eccessivo! Basta solo Kimono lungo o corto.”

“Non ha senso di chiamare Karaginu (il vestito dello stile cinese). Basta chiamarlo il vestito corto.”

“Ma questo, originalmente è cominciato a indossarsi in Cina, quindi, secondo me, sarà giusto.”

“Non mi piace il nome di Hakama (una specie delle pantaloni), sarà meglio dire il vestito per le gambe, se no, basta chiamarlo il sacco.”

Così, erano tanto rumorose, e alla fine io le ho detto:

“Basta, basta! Siete chiassose. Io mi stacco da qui. Or su, andiamo a dormire.”

Allora, un monaco che è stato al servizio notturno nella stanza vicino, ha detto con la voce arrabbiata:

“No, no. Ormai, non cessate questo argomento. Continuate per tutta la notte.”

Questo era naturalmente la sua ironia, e noi siamo state un po’ sorprese, però, nello stesso tempo, era anche ridicolo!

(N.B:


In questo periodo, era normale che il monaco è stato al servizio notturno per l’imperatore. E poiché lui ha dovuto sentire sempre le chiacchiere insignificanti delle ancelle, avrà perso la pazienza infine a questa notte.)

mercoledì 24 ottobre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 163~



Tre foto del prugno rosso


Makura no Soushi (163)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (162)

Cento ventesimo ottavo (3)

Allora, io ho scritto la risposta al Sig. Yukinari come seguente:

“Un servo che non porta il regalo con sé, tutti lo penseranno che è troppo indifferente. (N.B : In giapponese, la parola “indifferente” si dice Reitan. E in questo caso, Shonagon ha fatto un gioco di parola di Reitan con Heidan. Queste due parole non sembrano molto simili nella lettera romana, ma, nella lingua giapponese, D e T sono tanto simili quanto si confondono spesso per pronunciarli. E poi, naturalmente Sig. Yukinari non era un servo, ma, Shonagon ha scritto così come un gioco.)”

E gli ho mandato questa risposta attaccando al ramo del prugno rosso bellissimo. Allora, lui ci ha visitato subito e detto:

“Ci è venuto il sevo. Ci è venuto il servo.”

E io mi sono avvicinata all’avvolgibile per intrattenerlo. Allora, lui mi ha detto:

“Poiché ho mandato quella lettera con lo stile un po’ strano, ho pensato che voi mi risponderete con Waka ordinaria. Invece, la vostra risposta è veramente piacevole e spiritosa. Normalmente, la donna colta più o meno, vuole comporre subito Waka, vantandosi della sua cultura. Questa non mi piace. Io vorrei fare compagnia a quella che non è di questo tipo. Non sarà raffinata la donna che manda Waka all’uomo come me.”

Questo punto di vista suo, mi sembrava proprio uguale che mi aveva detto Norimitsu una volta. (N.B: Norimitsu fu l’ex-marito di Shonagon, e lui odiava Waka. Ma, poiché Shonagon, sapendo il suo carattere, gli ha mandato Waka, la loro relazione era veramente interrotta.)

E alla fine, la conversazione con il Sig. Yukinari è finita come un racconto comico, parlandogli quella storia successa fra Norimitsu e me.

Dopo di che, il Sig. Yukinari ne ha raccontato avanti all’imperatore  con la presenza di tanti nobili, e l’imperatore ha detto:

“Che la risposta spiritosa!”


Mi vergogno un po’ di scrivere questa vanteria ridicola, ma comunque, seguendo il tenore da annotare tutto quanto che è successo attorno a me, ne ho anche scritto su questo opuscolo.

domenica 21 ottobre 2018

Intervallo (48)




Il sistema del governo nell’epoca di Heian (2)



Si può dire che Daijyoukan equivale proprio al gabinetto attuale. In questa organizzazione, normalmente ci sono stati i due ministri, cioè il ministro di sinistra e quello di destra. Poi, ogni tanto c’erano anche il ministro Daijyou (significa il grande governo) e il ministro interno, però, la posizione di questi due non era regolare ma si designava ogni tanto secondo la necessità. Perciò, normalmente il ministro di sinistra era il primo e quello di destra era il secondo. (Nel caso che c’era il ministro Daijyou, allora lui era il primo, invece, quello interno era quasi solo di nome.)

Sotto Daijyoukan ci sono stati i tre uffici, cioè quello di Ben sinistra e destra, poi di Shonagon. Il nome dell’ufficio di Shonagon deriva dal titolo del nobile. Cioè, il nobile più di quinto grado aveva diritto di ottenere questo titolo Shonagon, e in questo ufficio lavorava il Shonagon con i suoi impiegati. La loro mansione era di trascrivere le parole dell’imperatore in bella copia, e di controllare ogni cerimonia e l’amministrazione del personale.

L’imperatore, rispetto ai periodi precedenti, nell’epoca di Heian è diventato un po’ simbolico, ma, naturalmente non era come adesso (attualmente l’imperatore è un essere veramente simbolico, e non può intervenire mai nella politica).

Comunque, all’epoca di Heian, poiché è sviluppato il sistema della politica in Daijyoukan, teoricamente l’imperatore, ricevendo il documento deciso dalla collegialità per i nobili di alta classe in Daijyoukan, lo considerava e lo emetteva un verdetto. Insieme questa mansione, lui aveva un altro lavoro importante, cioè era l’incarico come il capo degli uffici divini.

Nell’epoca di Heian, ci sono stati ogni tanto gli imperatori piccoli, quindi, in questo caso, normalmente suo nonno (padre di sua madre) adempiva l’incarico dell’imperatore come il reggente.

mercoledì 17 ottobre 2018

Intervallo (47)




Il sistema del governo nell’epoca di Heian (1)




A questo periodo, l’organizzazione governativo in Giappone si chiamava Daijyoukan (significa il governo supremo). E poi, c’erano otto ministeri sotto di questo, come seguenti:

(1)          Il ministero Nakatsukasa
Accanto all’imperatore, elaborava l’editto imperiale e si occupava delle varie faccende come la segreteria.

(2)          Il ministero Shikibu
Si occupava della cerimonia ufficiale e il cambiamento del personale del funzionario. E aveva competenza sull’istituto di formazione del funzionario per i figli del nobile di alta classe.

(3)          Il ministero Jibu
Si occupava del problema dell’eredità, del matrimonio per i nobili di alta classe, e del funerale, del lutto nazionale e poi anche di accogliere la delegazione del paese estero.

(4)          Il ministero Minbu
Si occupava tutta l’amministrazione civile come lo stato di famiglia, la corvè, la risaia, l’orto, l’utilizzazione dell’acqua e la strada, e sopratutto la finanza statale e locale.

(5)          Il ministero Hyobu
Si occupava della giunta militare, soprattutto dell’amministrazione del personale per l’ufficiale militare.

(6)          Il ministero Gyoubu
Si occupava della penalità e della giustizia.

(7)          Il ministero Okura
Si occupava della contabilità per ogni ministero, della ricevuta e l’immagazzinamento del tributo che arriva dalle varie provincie, del sistema di pesi e misure, e poi del prezzo del mercato.

(8)          Il ministero Kunai
Si occupava dell’amministrazione del vitto, vestiario e alloggio nel palazzo imperiale.

E l’ufficio Ben che ho scritto nella sezione precedente, ce n’erano due, cioè quello di sinistra e destra.
L’ufficio Ben di sinistra amministrava da (1) a (4), e quello di destra da (5) a (8).

La mansione di questo ufficio era, proprio di occuparsi di fare opera di mediazione fra Daijyoukan e l’ogni ministero e provincia, e di dirigere l’amministrazione esecutiva praticamente.

N.B
Riguardo al dettaglio di Daijyoukan e al compito dell’imperatore, spiegherò nella sezione prossima.

domenica 14 ottobre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 162~


I vari tipi della pasta di riso
(Non è quelli che si mangiavano nell'epoca di Heian
è proprio di oggigiorno)



Makura no Soushi (162)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (161)

Cento ventesimo ottavo (2)

Io l’ho fatto vedere all’imperatrice, allora lei ha detto:

“Che bella calligrafia! L’idea veramente opportuna. “

E ha preso quello scritto. Io invece, non sapendo che cosa posso rispondere, ho chiesto alle mie colleghe:

“Come posso fare io? Quando un messaggero mi porta questa cosa, dovrò dargli qualche ricompensa? Voi non sapete qualcuno che se ne intende bene?”

L’imperatrice, sentendo la mia domanda, ha detto:

“Poco fa, ho sentito la voce di Korenaka (1). Forse lui lo sa. Chiamalo qui, e gli domanda quello che vuoi sapere.”

Io, quindi, ho mandato un servo a lui, allora, ci è venuto con l’apparenza tanto dignitosa.

“Vi chiedo scusa. Non è la faccenda ufficiale dell’imperatrice. È la cosa privata. Dunque, io vorrei sapere se voi diate qualche ricompensa a un servo che vi ha portato un dono di questo genere (significa la pasta di riso) dal suo padrone, o no?”
Lui mi ha risposto:

“No, non facciamo niente. Basta riceverlo e mangiarlo. Ma, perché mi chiedete questa cosa? Voi l’avete ricevuto da qualche ministro oppure un nobile di alta classe?”

Ho detto:

“Ma, che dite!” E gli ho fatto andare via.

(1)Taira no Korenaka. Era il capo dell’ufficio Ben. Questo ufficio era situato nel gabinetto e controllava otto ministeri (riguardo a otto ministeri, spiegherò un po’dettagliatamente nella prossima sezione), che era separato in due, cioè l’ufficio Ben sinistro e quel destro. Korenaka era il capo di quel sinistro.

mercoledì 10 ottobre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 161~

La scena della festa confuciana

Il mausoleo di Confucio


Makura no Soushi (161)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (160)

Cento ventesimo ottavo (1)

Ho sentito dire che, al febbraio, si fa “Koujyou (1)” nel governo, ma non so quale tipo dell’avvenimento ufficiale. Può essere forse una festa confuciana, che si regalano all’imperatore e all’imperatrice le offerte della forma strana. (2)

Il capo di Kuroudo (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 7 ~”) ci ha fatto portare a un messaggero la roba quadrata che è avvolta con la carta bianca insieme un ramo del pruno fiorito molto bello.

Io, pensandola un quadro, l’ho aperta subito e trovato due Heidan (una specie della pasta di riso quadrata, cotto con l’uovo e la verdura, che si offre ai nobili dell’alta classe nell’occasione dell’avvenimento ufficiale) invece del quadro. E sulla carta corredata a ciò, c’è scritto alla maniera come se fosse il documento ufficiale, come seguente:

L’offerta
La pasta di riso incartata
Come al solito, regalo rispettosamente
Alla signora Shonagon

E con la data e la firma di “Mimana no Nariyuki”, c’è lo scritto molto bello come seguente:

“Questa persona vorrebbe visitarvi di persona, ma, pensando brutto di se stesso, non esce fuori al giorno. Vi manda quindi, un messaggero.” (3)

(1)Koujyou è l’amministrazione del personale. Nel periodo di Heian, normalmente al febbraio si sceglie il candidato e all’aprile si fa sapere all’imperatore e all’agosto si decide ufficialmente, e questo ultima fase si chiama Koujyou. Ma, Shonagon, poiché non sapeva tanto bene questo sistema, confondeva l’agosto con il febbraio.

(2)Questa festa confuciana si chiama Sekiten, che fu cominciato in Cina e poi, introdotto in Giappone. Questa cerimonia si fa in un certo giorno del febbraio e dell’agosto nel calendario lunare, esponendo il ritratto di Confucio e i suoi dieci discepoli. In Giappone, dall’ottavo fino a verso quindicesimo secolo si faceva sempre, ma adesso, si fa solo in una parte di Tokyo. Shonagon confonde anche la festa confuciana con quell’avvenimento ufficiale.

(3)È un scherzo. Mimana no Nariyuki è il nome falso di Fujiwara no Yukinari. Lui e Shonagon andava bene e loro scambiavano sempre lo scherzo e le parole spiritose quando Yukinari ha visitato la sede dell’imperatrice come il messaggero dell’imperatore.

domenica 7 ottobre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 160~


Due foto della lespedeza



Makura no Soushi (160)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (159)

Cento ventesimo sesto

Verso settembre, ha piovuto per tutta la notte ma, è cessata la pioggia alla mattina seguente. E quando comincia a brillare il sole, la rugiada posata sul cespuglio nel giardino è ancora molto piena. È suggestiva questa scena!

Sulla decorazione di Suigai (una specie del recinto, fatto dal bambù oppure dall’asse in modo che lasci gli spazi), è rimasta un pezzo della tela di ragno quasi rotta. Su questo, sono rimaste alcune gocce e queste sembrano come le perle intarsiate. È veramente suggestiva anche questo!

Sulla lespedeza, si è posata la rugiada pienamente, perciò questo fiore cade la testa per la pesa della rugiada. Invece quando il sole sale un po’ più alto e toglie le gocce, il ramo della lespedeza si muove improvvisamente e si drizza da solo, senza nessun aiuto della mano umana. È molto suggestivo anche questo.

Tuttavia, quello che ho scritto sopra, non sarà interessante niente per gli altri e pensare così, è anche divertente per me.

Cento ventesimo settimo

Il sette di gennaio è la festa da mangiare sette tipi dell’erba commestibile. (in Cina, c’è stato questo costume dal tempo vecchio, cioè se noi mangiamo sette tipi dell’erba particolare, possiamo cacciare via gli spiriti maligni e questo costume era introdotto anche in Giappone)

Allora tanta gente mi ha portato queste erbe un giorno prima della festa (il sei di gennaio). Poiché ho trovato una erba sconosciuta tenuta da un bambino, gli ho chiesto come si chiama il nome di ciò. Il bambino, ma, guardando il viso dei suoi amici, non ha risposto subito.  Allora, dopo, un altro bambino mi ha detto:

“Si chiama Miminagusa (l’erba senza l’orecchio).”

E ho detto ridendo:

“Ho capito. Perciò, voi tutti mi avete ignorato!”

Dopo di che, loro mi hanno portato il crisantemo giovane e bello. E a questo momento, mi è venuta nel cuore una Waka come seguente:

Tsumedonao Miminagusakoso Awarenare
Amatashiareba Kikumoarikeri

La traduzione:

Poverino Miminagusa, perché non sa la maniera da comunicare, invece fra tante erbe, c’è il crisantemo che ha l’abilità di sentire.

(N.B: Il crisantemo si dice “Kiku” in giapponese, che significa foneticamente anche “sentire”.)

Ma, io non l’ho recitata con la voce, pensando che i bambini non capiranno questo genere di gioco.

mercoledì 3 ottobre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 159~

Due foto di Juzu (il rosario buddista)
Sopra, per gli uomini
Sotto, per le donne





Makura no Soushi (159)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (158)

Cento ventesimo quinto (2)

Quando una mia collega stava pregando seriamente avanti all’altare buddista perché era l’anniversario della morte di un suo parente stretto, io le ho detto:

“Scusa, mi puoi prestare un momento quello Juzu (il rosario buddista come si vede nella foto di sopra) che tu tieni? Perché, anche io vorrei pregare Budda, di nascere una persona molto fortunata come il primo ministro nella vita futura.”

Allora tutte le altre colleghe si sono radunate vicino a me e hanno chiesto la stessa cosa ridendo. Ma, io ero quasi seria, pensando proprio della felicita della famiglia del primo ministro.

L’imperatrice, sentendone, mi ha detto con il sorriso tanto carino:

“Se tu vuoi diventare la persona come Budda, dedicandoti a pratiche ascetiche, sarebbe più meravigliosa anzi che diventare al primo ministro.”

È la signora veramente eccellente e simpatica!

Dopo di che, ho raccontato tante volte quell’aneddoto che il capo dell’ufficio dell’imperatrice, cioè il fratello giovane del primo ministro, si è inginocchiato avanti a lui.

Allora, l’imperatrice mi ha detto sorridendo:

“Perché lui è il tuo preferito!”

Comunque, se lei sapesse la gloria che ha ottenuto quel fratello giovane dopo in futuro, sarebbe stata d’accordo a quello che ho detto, cioè la fortuna del primo ministro che gli ha fatto inginocchiarsi.

N.B:

L’imperatrice è morta subito dopo di aver fatto il terzo parto a 24 anni. Dopo di che, quel fratello giovane chiamato Fujiwara no Michinaga, ha ottenuto la grande gloria come il nonno dell’imperatore per tre generazioni, facendo sposare le sue tre figlie con l’imperatore. Sei Shonagon, guardando questa situazione, ha scritto questo parere tanti anni dopo.

Il perché che ha detto l'imperatrice "lui è il tuo preferito" è come seguente:

Poicé Shonagon si è incaricata di trattenere il messaggero dell'imperatore ed altri nobili che visitavano l'imperatrice, conosceva bene anche i nobili sostenitori di Michinaga e parlando con loro, ha avuto un po' la simpatia per lui via via. Perciò l'imperatrice l'ha canzonata così. Ma l'imperatrice non aveva nessuna particolare intenzione nascosta di ciò.
Invece, dopo la morte del primo ministro, quando il potere di Michinaga diventava sempre più grande e la posizione dell'imperatrice man mano è indebolita, le sue ancelle sono cominciate a diffidare di Shonagon, dubitando se lei fosse la spia di Michinaga o no. Perciò Shonagon ha lasciato l'imperatrice per un certo periodo. Ma, l'imperatrice stessa non perdeva mai la simpatia e la fiducia per lei e alla fine, Shonagon è tornata di nuovo alla sua padrona e stava sempre vicino a lei fino alla sua morte.

Io (l’autrice di questo blog) immagino che, tanto più grande è la gloria di Michinaga, quanto è più impressionante per Shonagon quell’aneddoto del primo ministro e il suo fratello successo nei tempi passati.