Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da
Matsuo Bashou
Il diario di Bashou (50)
Fuori della città
sviluppatasi intorno ad un castello del sig. Maeda (il signore feudale nella
zona di Kaga, presente provincia Ishikawa), c’è il tempio buddista Zenshouji. E
io vi ho alloggiato. Qui si trova ancore nel paese Kaga. Il mio compagno Sora
anche ha alloggiato in questo tempio alla notte precedente e ha lasciato un
Haiku come seguente:
Yomosugara Akikazekikuya
Uranoyama
Traduzione: Viaggiare da
solo è molto triste, perciò, trovo difficoltà di dormire bene. E in questo
tempio, ho passato per tutta la notte sentendo il suono del vento autunnale.
Lui mi anticipa solo un
giorno, ma, mi pare che siamo già allontanati mille Ri (un Ri è 3.75km). E
anche io, mi sono sdraiato sentendo quel suono del vento autunnale.
All’alba, si sente la
voce del monaco che recita il sutra nell’atmosfera molto limpida e silenziosa.
E fra un po’, è suonato il gong che ci fa sapere la colazione preparata e sono
entrato nel refettorio.
Dopo, frenando l’impazienza
di arrivare a Echizen (presente provincia Fukui) oggi, sono uscito fuori dal
tempio. Allora, i monaci giovani correvano dietro a me fino ai piedi di gradini
di pietra, portando la carta e Suzuri (vaschetta per stemperare l’inchiostro di
china, che si vene nella foto di sopra) a mano.
Allora io, vedendo le
foglie di salice cadute nel giardino, ho composto un Haiku, come seguente:
Niwahaite Idebayaterani Chiruyanagi
Traduzione: Nel tempio
buddista dello Zen, c’è l’abitudine che, chi vi ha alloggiato, deve pulire bene
il giardino prima di partire, come il ringraziamento. E io quindi, partirò da
qui, dopo aver spazzato bene le foglie di salice.
Questo è proprio un Haiku
estemporaneo composto prima di partire. E io l’ho scritto affrettatamente e
dato a loro, già portando i sandali di paglia per il viaggio.