sabato 28 dicembre 2013

Il fascino delle città antiche (26)


Le due illustrazioni di Ise Mairi

Ise Mairi (andare a pregare al Tempio d’Ise) (1) 

Da verso 14˚ secolo, il popolo giapponese ha cominciato a viaggiare a Ise con il motivo religioso. Nel tempo vecchio, per il popolo era tanto duro viaggiare dal conto suo quanto doveva rischiare la vita, perché poteva essere assalito dai ladri oppure dalla bestia feroce come il lupo o orso ecc in via.

In questo periodo quindi, solo un pugno di popolo che aveva la ricchezza e la disponibilità di tempo riusciva a farlo.

Alla fine del 17˚ secolo pero, la società era man mano stabilita e anche l’infrastruttura come le cinque strade principali e il sistema dell’albergo, era arrangiata. Inoltre, poiché è nato un sistema chiamato “Ise Ko”, era diventato più facile viaggiare per il popolo.

(N.B:

Ise Ko era un’organizzazione che raccoglieva una certa cifra dei soldi dal popolo e lo risparmiava. E quando questa cifra era arrivata alla somma calcolata, scegliendo una persona dal sorteggio, la mandava a Ise come il rappresentante dei tutti. Cosi, ogni anno una persona scelta ha potuto viaggiare a Ise l’uno dopo l’altro.)

Cosi, Ise Mairi (andare a pregare al Tempio d’Ise) si era molto diffuso dall’allora fra il popolo, e alla fine del 18˚ secolo, il popolo ha cominciato fare il viaggio di divertimento anzi che di fede. In questo caso pero, il loro viaggio era sempre fatto con pretesto di andare a pregare, ma la verità era proprio il divertimento. Soprattutto per chi abitava nella zona orientale del Giappone, dopo di aver pregato al tempio d'Ise, era grande piacere d’andare fino a Kyoto e Osaka prima di tornare a casa.

Naturalmente, non era possibile per tutti quanti di fare questo tipo di viaggio, ma da un certo momento questo Ise Mairi si era diffuso anche fra la classe bassa come il garzone di un negozio o il secondo e terzo nato della famiglia povera dei contadini.

La maggior parte di loro è andata a Isa senza avendo il permesso del padrone e questo tipo d’Ise Mairi era chiamato “Nuke Mairi”, (che significa di andare a Ise furtivamente) oppure anche “Okage Mairi” (Okage significa “grazie a qualcuno”, cioè quando viaggiava la persona povera come loro, era usanza di chiedere il cibo e l’alloggio agli abitanti in ogni punto del viaggio, in altre parole, loro sono riusciti a viaggiare per la grazia dalle persone che abitavano lungo la strada per Ise.)  

martedì 24 dicembre 2013

Il fascino delle città antiche (25)

Arnold Toynbee

Kalai Lama XIV
 

Il grande tempio scintoista d’Ise (7)

 

(10)Mishine no Mikura 

Significa il magazzino sacro di riso. Questa costruzione si trova vicino a Gojyo Den, e ha la stessa forma ma un po’ ridotta del Santuario interno.

(11)Gehei Den

Significa il palazzino da mettere l’offerta alla Divinità, che si trova fuori del Santuario. Di solito, questo tipo della costruzione si chiama Hei Den e si trova fra il santuario e il palazzino per la preghiera. Ma questo Gehei Den è un po’ lontano dal Santuario, perciò si chiama Ge(significa “fuori”) hei Den.

(12)Ara Matsuri no Miya

In giapponese, dal vecchio tempo, c’erano due parole per esprimere l’anima di Divinità. L’una si chiama “Nigi Mitama (significa l’anima tranquilla)” e l’altra “Ara Mitama (l’anima impetuosa)”. Quella si usa quando l’anima di Divinità è calma e tranquilla, invece questa si usa quando c’è bisogno di dimostrare particolarmente il potere divino. Questo palazzino è dedicato a questa “Ara Mitama”.

(13)La scuderia

Il cavallo che sta qui, è proprio quello che è dedicato alla Divinità e il giorno 1, 11 e 21 d’ogni mese, questo cavallo si porta fino al fronte del Santuario per far pregare.
(Non so pero, se un cavallo sa pregare….)

Comunque, ho messo quasi tutti i palazzi che stanno attorno al Santuario interno. Quando noi andiamo a pregare al Tempio d’Ise, solitamente passando da (1) a (9) prima fino al Santuario, e poi torniamo indietro passando da (10) a (13).

Alla fine io metto le parole delle persone famose dette su questo tempio.

Arnold Toynbee:

“In questo posto sacro, io concepisco la coesione fondamentale di tutte le religioni.”

Dalai Lama:

“Io sto andando in pellegrinaggio a qualsiasi luogo santo nel mondo con la stima e lode.  Anche al Tempio d’Ise, sono andato per pregare pensandolo il posto sacro dello Scintoismo giapponese.
Mi ha ispirato tanto piacere la bellezza della natura del tempio con l’atteggiamento del popolo che la mantiene, e l’ambiente pacifico del tempio.”

Bruno Tauto:

“Ise occupa il primo posto nel mondo dell’architettura. Il legname di Cipresso bello e profumato e il tetto coperto con le graminacee, questi materiali semplici non hanno pari. Inoltre, non sappiamo esattamente quando era fatto questo stile nemmeno chi l’ha costruito per primo. Forse sarà stato disceso dal cielo.”

Antonin Raymond:

“Nel bosco profondo d’Ise, esiste la cosa più vecchia e nuova nel mondo.”

sabato 21 dicembre 2013

Il fascino delle città antiche (24)

Imibiya Den

Un sacerdote che sta accendendo il fuoco
con la vecchia maniera

Il grande tempio scintoista d’Ise (7)

(6)Gojyo Den 

Significa il palazzo la cui larghezza di cinque Jyo. Un Jyo equivale circa tre metri, quindi, questa costruzione ha la larghezza di 15 metri circa. In questo palazzo si fa la cerimonia dell’ offerta del cibo alla Divinità nell’occasione dello spostamento della sua anima e poi si fa anche l’esorcismo quando piove.  

(7)Misaka Dono 

Il palazzino dedicato alla Divinità di Sakè, che si trova dietro a Gojyo Den. Al rito scintoista, il Sakè è tanto importante quanto il vino a quello del cattolicesimo.
Il Sakè è fatto di riso e da molto tempo è stato un elemento importante in qualsiasi cerimonia scintoista. Ancora adesso, il Sakè si offre spesso ai templi scintoisti.

(8)Yuki no Mikura (attaccato a Misaka Dono)

Yuki significa letteralmente “Il Sakè sacro” e Mikura è un magazzino sacro.
A ogni novembre, l’imperatore fa una cerimonia di offrire il riso nuovamente raccolto alla Divinità e poi lui stesso lo mangia. Questa è una delle cerimonie più importanti nel palazzo imperiale, che è durato da molto tempo. Soprattutto, la cerimonia che si fa subito dopo quando un imperatore è salito al trono si chiama “Daijyo Sai” (significa la grande festa di mangiare il riso), che si pratica naturalmente solo una volta per la vita di un imperatore.
Poiché è la festa cosi importante, prima di farla, si sceglie un paese per far offrire il riso nuovamente raccolto all’imperatore dalla predizione. Questo paese scelto primo si chiama Yuki.

(9)Imibiya Den

Il palazzino da cucinare il cibo per offrire alla Divinità, il cui fuoco è acceso con la maniera antica come ho menzionato prima.

mercoledì 18 dicembre 2013

Il fascino delle città antiche (23)


Due foto di Kagura

Il grande tempio scintoista d’Ise (6) 

In giapponese, “il tempio” solitamente non significa l’unica costruzione. Normalmente, il tempio sia scintoista sia buddista, consiste di diverse costruzioni, quindi “Il tempio” si può dire che è un complesso delle varie cose.

Allora, nel caso del tempio d’Ise, descriverò in ordine da quella che si trova in primo luogo.  

(1)Grande Torii

Torii, come ho già scritto prima, è la porta simbolica del tempio scintoista che  funziona da dividere il mondo sacro e quello profano. Ancora adesso, alcuni giapponesi passano sotto Torii prima di tornare a casa, dopo aver partecipato al funerale. Questo è proprio per cacciare via lo spirito maligno della morte.

Questo Torii si trova avanti e dietro del ponte Uji e nel caso della ricostruzione, si usano i pali del Santuario smontato come il materiale.

Il numero di Torii nel tempio interno, includendo questi due, ce ne sono sei in totale.


(2)Il ponte Uji

È gettato sul fiume Isuzu. Siccome più o meno sei milioni persone passano su questo ponte ogni anno, si è consumato nella forma dell’onda, perciò anche questo si ricostruisce ogni venti anni.  

(3)Il palazzino della purificazione

Dietro a Torii e il ponte Uji, c’è il viale d’accesso che segue al santuario. Questo palazzino si trova a mezza strada del viale e tutti i sacerdoti e sacerdotesse ed altri impiegati di questo tempio devono chiudersi almeno un giorno in questo palazzino prima di cominciare a lavorare per la purificazione. Anche l’imperatore deve purificarsi passando una notte in questo luogo prima di entrare al Santuario.  

(4)Il posto da lavarsi le mani al fiume Isuzu

Alla parte opposta dal palazzo della purificazione, cioè alla destra del viale c’è questo posto. Tutti i credenti e visitatori vi si lavano le mani, e dopo essere purificata in questa maniera, loro possono avvicinarsi fino al recinto (solitamente quarto) del Santuario. 

(5)Il palazzo di Kagura (significa la danza sacra)

  Questa costruzione, che ha il tetto molto unico, chiamato Kara Hafu (lo spiovente dello stile cinese), è il posto da fare la danza sacra per la preghiera.

 

L’appendice

Riguardo a Kagura: 

Kagura si può dividere grossolanamente in due tipi. L’uno è quello che si fa nel palazzo imperiale e l’altro popolare che include quello del tempio scintoista. Adesso scrivo solo quest’ultimo.

L’origine di Kagura del tempio scintoista si considera che derivasse dalla danza quando la Divinità Diaconessa Celeste ebbe fatto avanti alla Grotta di Pietra nella Takamagahara, per far uscire Amaterasu fuori della Grotta.

Lo scopo originale era per ottenere l’oracolo con la danza fatta dalla persona posseduta dalla Divinità.

Poi, questa cosa, diventando man mano cerimoniale, è stilizzata, è diffusa nei templi scintoisti dappertutto in Giappone. 

Nel tempio d’Ise, Kagura si esegue nell’occasione della festa oppure come la preghiera richiesta dai credenti.

domenica 15 dicembre 2013

Il fascino delle città antiche (22)

Il Santuario del tempio interno d'Ise vecchio e nuovo

La scena dello spostamento del corpo divino al tempio esterno

Il grande tempio scintoista d’Ise (5) 

Il sistema “Shikinen Sengu” si adopera non solo dal tempio d’Ise ma anche dagli altri templi per esempio Kasuga Taisha (significa il grande tempio) in Nara, Izumo Taisha in Shimane, pero, naturalmente quello d’Ise è il più famoso e importante.

La preparazione di Shikinen Sengu d’Ise si cominciava già da otto anni prima, tagliando l’albero Hinoki (cipresso giapponese). E poi, dopo aver fatto le varie cerimonie a ogni momento importante dell’operazione, (per esempio, prima di costruire si fa la cerimonia per calmare la Divinità del terreno, poi si fa quando i pali sono piazzati, e anche quando la trave del tetto è posata, ecc) è completato il nuovo santuario a Ottobre in quest’anno.

Dopo di che, la cerimonia più importante, cioè lo spostamento del corpo divino dal santuario vecchio a quello nuovo si svolge. Questa cerimonia si comincia in presenza della famiglia imperiale, dalle otto di notte solo con la luce della torcia.

Questo santuario è circondato dai quattro recinti e solo l’imperatore, dopo aver fatto la purificazione, può entrare dentro. Invece il principe ereditario e l’imperatrice possono avvicinarsi fino al primo recinto, gli altri della famiglia imperiale e i ministri importanti fino al secondo e una parte dei ministri e dei credenti fedeli al terzo. Noi popoli normali possiamo stare al quarto (il recinto più esterno)…. Eccezionalmente pero, quelli che hanno fatto una certa cifra della donazione al tempio, possono entrare più fondo.

Il santuario vecchio si lascia per mezzo anno lì e poi si smonta. Perciò anche noi, volendo, possiamo vederlo durante questi sei mesi.

Questa cerimonia dello spostamento del corpo divino comincia dal grido “Ka ke ko” tre volte. “Ka ke ko” è la parola onomatopeica del grido del gallo che è considerato il messaggero di Amaterasu, perché grida quando sorge il sole.  

(A proposito, nel caso del tempio esterno, la parola onomatopeica è “Ka ke ro”, un po’ diversa da quella del tempio interno.)

mercoledì 11 dicembre 2013

Il fascino delle città antiche (21)

Il Santuario d'Ise nuovo, costruito in 2013

Il Santuario d'Ise vecchio

Il grande tempio scintoista d’Ise (4)

Siccome questo tempio d’Ise è un essere speciale fra tutti i templi scintoisti, il cui santuario (dove c’è l’anima di Amaterasu, quindi si trova nella parte più profonda del territorio divino) si costruisce nuovamente ogni 20 anni. Questo sistema si chiama “Shikinen Sengu” (significa un sistema di rinnovare la costruzione per ogni un determinato periodo, che è 20 anni nel caso del tempio d’Ise ), cominciando dal settimo secolo (il periodo dell’imperatrice Jito che fu la vedova di Tenmu), è durato fino oggi, circa per 1300 anni e il numero della ricostruzione si conta in totale sessantuno. E poi proprio quest’anno (2013) è sessantaduesimo.

Il senso principale di questo sistema si trova nel “Risuscitamento della Divinità”. Cioè, rinnovando e purificando la sede di Divinità ogni 20 anni, il popolo e lo Stato possono ricevere la Divinità col cuore pulito e ringiovanito.

Inoltre, ci sono ancora alcuni motivi che si possono considerare:

(1)  Lo stile di questo santuario si chiama “Yuitsu (significa unico) Shinmei(La Divinità brillante) Zukuri(lo stile)”. Conmunque Shinmei Zukuri è uno stile antico dell’architettura del tempio scintoista, fatto solo del legno non verniciato con il pavimento alto. E per la ragione summenzionata, solo la costruzione del tempio d’Ise si chiama “Unico”. In questo caso, il pavimento (ovviamente tutta la parte della costruzione) è mantenuto dai pali piazzati direttamente nella terra, senza utilizzando la pietra di base. Perciò, nonostante l’ammortamento del legno (si usa solo il cipresso come materiale) è più lungo, i pali stessi cominciano marcire da 20 oppure 25 anni dopo essere costruito. Infatti, è considerato che sia giusto di ricostruire il santuario ogni 20 anni.

(2) Per tramandare l’arte del falegname. Nel vecchio tempo in Giappone, è considerato che ci furono tre categorie del falegname, cioè quello da costruire il tempio, la nave e la casa. E il falegname che si occupava di costruire il tempio è considerato la prima categoria (perché è tecnicamente il più difficile di costruire il tempio), la nave è seconda e la casa terza. Perciò se un falegname partecipa a costruire un tempio a 20 anni come l’assistente, quando lui diventa 40 anni, potrà essere già un esperto, e a 60 anni, sarà il maestro e insegnante da indirizzare i giovani. Cosi, un falegname può partecipare al massimo tre volte alla ricostruzione del tempio, e di conseguenza, l’arte particolarmente difficile in questo campo si tramanda ai successori.

Il terreno edificabile del Santuario (si dice che) sono 200 metri quadrati. E nella parte più profonda del territorio divino, sono preparati i due terreni edificabili uguali e sempre è lasciato libero uno (naturalmente per la prossima ricostruzione). 

Questa ricostruzione (Shikinen Sengu) si fa non solo i due santuari (quello interno ed esterno) ma anche la porta Torii (significa letteralmente “L’appoggio di gallo”, è proprio la porta simbolica del tempio scintoista che serve a dividere il mondo profano e quello sacro),il ponte Uji(il popolo va a pregare al Tempio d'Ise passando questo ponte, gettato sul fiume Isuzu) ed altri templi filiali (65 costruzioni in totale) e è speso in totale circa 55 miliardi yen (secondo quello che è annunciato pubblicamente).

sabato 7 dicembre 2013

Il fascino delle città antiche (20)


Due foto del bosco del Tempio d'Ise

Il grande tempio scintoista d’Ise (3) 

Il territorio del grande tempio scintoista d’Ise interno, cioè quello che è dedicato ad Amaterasu (d’ora in poi io scriverò solo “Il tempio d'Ise”) ha la grandezza di 5500 ettari e si divide in due grosso modo, cioè il territorio divino e quello di bosco.

Il territorio divino copre circa 93 ettari centrando il santuario e in questa zona è stato proibito di mettere la scure agli alberi dopo quando Amaterasu si sedé.

Sul viale d’accesso al santuario, si trova la fila della criptomeria giaponica nella forma di picca che mantiene la solennità del tempio e anche altri alberi come l’abete, il pino, il cipresso, la quercia, il castagno, la canfora e Sakaki (consultate per favore “Kojiki (4)”) hanno fronde lussureggianti.  

Il tempio d’Ise è talmente conosciuto in Giappone che, se uno dice solo “Jingu (significa il palazzo divino)”, tutti lo comprendevano quello d’Ise. In altre parole, questo tempio è unico, massimo e il più antico e poi il luogo assolutamente santo in Giappone. Perciò, è mantenuto ancora l’abitudine dal tempo vecchio, per esempio, il fuoco per cucinare il cibo per offrire alla Divinità due volte al giorno (mattina e sera) si accende ancora adesso dal punteruolo. L’acqua si attingeva anche dal piede di una montagna collegata col cielo. Tuttavia, ora, preoccupandosi della contaminazione di quest’acqua, si usa la tecnologia scientifica solo per questa, cioè l’acqua ionica elettrolitica. 

Gli ingredienti del cibo per la Divinità anche, si adoperano solo quello che si trovano in Ise Shima (la zona nella presente provincia Mie, che è famosa per il frutto del mare), invece le verdure e i frutti si usano solo quelle coltivate nel giardino del santuario. Le stoviglie e le stoffe per la Divinità si producono anche nella maniera antica.

Poi, le costruzioni del tempio d’Ise, poiché è veramente il posto sacro, non sono dipinte di nessun colore. In Giappone, si trovano spesso dei templi colorati(soprattutto rossi), ma dato che il colore rosso fu introdotto nel sesto secolo insieme Buddismo in Giappone, i templi fondati prima di questo secolo sono privi di colore solitamente.   

mercoledì 4 dicembre 2013

Il fascino delle città antiche (19)


Due signorine che si sono travestite da Itsuki no Miya

Il grande tempio scintoista d’Ise (2) 

Imperatore Tenmu, era fratello giovane di quello Tenji, che fu stato l’imperatore dall’anno 668 a 671. Tenmu, da quando era giovane, sempre ha aiutato la politica di suo fratello maggiore che era stato il governatore in pratica fin dall’età del principe ereditario.

Infatti, quasi tutti i cortigiani e vassalli credevano che Tenmu fosse il successore di Tenji, invece questo ha deciso di fare il suo primo figlio al prossimo imperatore sul letto di morte.

Per questo motivo, dopo la morte di Tenji, fu successa la guerra fra Tenmu e il suo nipote (figlio di Tenji, chiamato Ohtomo) sulla posizione dell’imperatore e alla fine, Tenmu ha vinto (Ohtomo si è suicidato). Nella cronaca storica c’è scritto che, Tenmu, prima di cominciare la guerra, aveva pregato per la vittoria al tempio scintoista d’Ise da lontano. (Perché non fu possibile andare a pregare direttamente a Ise a questo momento.)

E al campo di ultima battaglia, cioè quando le due truppe stavano faccia a faccia sul lato opposto di un fiume, all’inizio, le truppe di Ohtomo erano in vantaggio su quelle di Tenmu, ma, essendo cambiata la direzione del vento, alla fine le truppe di Tenmu hanno ottenuto la vittoria.

“Questo è il segno che la Divinità d’Ise ci ha dato grande favore facendo soffiare il vento divino. Noi siamo protetti dalla Divinità senz’altro.” 

Dichiarando cosi, lui ha dimostrato ai tutti quanti che lui stesso è il giusto successore di Tenji e per accentuare il suo carattere sacro che era protetto dalla Divinità Amaterasu, ha cominciato mandare una sua figlia nubile e giovane al tempio scintoista d’Ise come la diaconessa. Questa è chiamata “Itsuki no Miya (si chiama anche Saigu, che significa la principessa completamente purificata che serve alla Divinità.)”

Questa teoricamente è stata la diaconessa nel tempio d’Ise finche suo padre imperatore è morto e questo sistema d’Itsuki no Miya è durato fino al 14° secolo (cioè per 75 generazioni dell'imperatore in totale). 

Comunque, come ho scritto nella prima sezione, la principessa Yamato poteva essere la prima diaconessa nel tempio d’Ise, ma si può dire che era istituzionalizzato questo sistema nel periodo di Tenmu ufficialmente.

sabato 30 novembre 2013

Il fascino delle città antiche (18)

Il grande tempio scintoista d'Ise

Lo specchio di Otto Ata

Il grande tempio scintoista d’Ise (1) 

Riguardo a “Kojiki”, ne è finito il primo volume alla sezione precedente. D’ora in poi, si comincia la parte umana, cioè la storia dal primo imperatore Jimmu, che è il Principe Augusto Yamato d’Iware. Questo imperatore pero, se ne ha dei dubbi se sia un personaggio reale o no storicamente, ma comunque, io seguirò sempre a quello che è scritto nel libro “Kojiki”.

Allora, in questo punto, prendendo un po’ d’intervallo, vorrei presentare alcuni templi che hanno forte relazione con “Kojiki”.

E cosi, ho scelto prima di tutto il grande tempio scintoista d’Ise come l’argomento.

Ise è il nome della zona (adesso è diventata città) nella provincia Mie, che dà sull’oceano pacifico. Già dal tempo antico, è stato conosciuto come il posto in cui si pesca tanti frutti del mare buoni.

Il grande tempio scintoista d’Ise consiste fondamentalmente di due templi, cioè quello interno ed esterno, e di conseguenza, aggiungendo tanti quelli filiali e succursali, 125 templi in totale sono risultati da chiamarsi  “Il tempio scintoista d’Ise” nel senso lato. E quelli che stanno al vertice di tutti, sono il tempio interno ed esterno naturalmente.

Il tempio interno è dedicato alla Divinità Amaterasu, invece quello esterno alla Divinità Toyouke (l’amministratrice del cibo, una nipote d’Izanaki).

Io descriverò prima quello interno.

Secondo la tradizione, questo tempio fu fondato circa 2000anni prima, in base all'oracolo di Amaterasu. Cioè, Amaterasu fu stata deificata nell’altra zona prima, pero, lei non era tanta contenta di starci. Perciò una diaconessa chiamata la Principessa Yamato, dopo aver sentito quest'oracolo, ha girato per il centro di Giappone cercando il posto migliore e quando lei è arrivata ad Ise, Amaterasu le ha detto:

“Questo paesino d’Ise dove arrivano le onde da Tokoyo (il paese d’eternità), è un po’ remoto dal centro, ma è bellissimo. Io preferisco di stare qui.”

Cosi, Amaterasu è diventata l’oggetto da venerazione nel tempio scintoista d’Ise facendo lo specchio di Otto Ata (un’unità nel tempo vecchio che equivale a una lunghezza fra il dito medio e pollice quando si allarga la mano) alla sede sacra per la sua anima.

(N.B:
 Normalmente, nei templi scintoisti non si colloca la statua della divinità, e invece di questa, solitamente si mette qualche oggetto particolare in cui dimori l'anima divina, come per esempio lo specchio o la spada o il gioiello ecc, sull’altare nel santuario. Nel caso del tempio d’Ise, lo specchio di Otto Ata si venera proprio come il corpo sacro d’Amaterasu.)

Questo tempio d’Ise è considerato come quello della divinità custode per la famiglia imperiale, ma non è ben chiaro da quando lo è iniziato. Comunque, si può dire che questo tempio è cominciato a balzare alla ribalta sulla storia giapponese nel settimo secolo, cioè il periodo dell’imperatore Tenmu.

martedì 26 novembre 2013

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~63

L'illustrazione del Principe Ugaya Fukiaezu

Il tempio scintoista dedicato alla Principessa Toyotama

Volume primo (54) 

Dopo di che, è venuta la principessa Toyotama da Hori e gli ha detto:

“Io sono incinta e stanno arrivando gli ultimi giorni. Sono venuta qua quindi, pensando che non si deve nascere il figlio della Divinità della Volta Celeste nel mare.”

Allora, il Principe Hori ha fatto costruire subito una capanna da partorire, il cui tetto viene coperto dalle piume di cormorano sulla spiaggia. Tuttavia, prima di finire a coprire tutto il tetto, la Principessa Toyotama, avendo le doglie insopportabile, è entrata nella capanna. Poi lei ha detto al suo marito appena cominciato il parto:

“Tutte le donne straniere, quando danno alla luce il bambino, ritornano alla sua forma originale. Tu, quindi, per favore non mi guardare il mio corpo.”

Il Principe Hori, essendo incuriosito a questa parola, ha sbirciato segretamente dentro la capanna e vi ha trovato un grandissimo pescecane di otto Hiro (un’unità nel periodo antico, che un Hiro è circa 1.8m) serpeggiante. Appena ha visto questa scena, il Principe Hori si è sorpreso molto e scappato via dall’orrore.

Allora la Principessa Toyotama si è accorta che era vista la sua forma originale dal marito e si è vergognata. E gli ha detto:

“Io intendevo di andare e tornare ripetutamente da qua al mio paese, passando la via nel mare. Tu pero, mi hai sbirciato e me ne sento vergogna.”

Dopo aver detto cosi, lei ha lasciato il bambino e tornata al suo paese del mare, chiudendo il confine con la terra. Per questo motivo, il bambino nato allora si chiama Il Principe Ugaya Fukiaezu (significa il Principe Celeste nato quando non è ancora completamente coperto il tetto della capanna). Dopo ma, la Principessa Toyotama, nonostante che si lamentava di suo marito che l’ha sbirciata, non potendo vincere l’amore per lui, ha mandato la sua sorella chiamata la Principessa Tamayori (significa una principe in cui si siede lo spirito santo) a causa di farle formare il bambino. E a quest’occasione, la Principessa Toyotama ha offerto una poesia al Principe Hori tramite la Principessa Tamayori come seguente:

“Le palle rosse sono tanto belle quanto anche lo spago che le trapassa brilla. Invece tu che sei proprio come la palla bianca, mi sembra più bello e nobile.”

Allora il Principe Hori ha risposto cosi:

“Io non mai scorderò mia cara consorte che ho dormito insieme all’isola dove radunano le anatre, finché io non vivo.”

Questo Principe Hori è stato nel palazzo di Takachiho (il nome di una zona nella presente provincia Miyazaki) per 580 anni. Il suo tumulo si trova nella parte occidentale della montagna di Takachiho.

Questo Principe Ugaya Fukiaezu, facendo moglie la sua zia, la Principessa Tamayori, ha fatto nascere il Principe del Riso Solenne, il Principe del Riso e Acqua, il Principe del Cibo Divino e poi il Principe Giovane del Cibo, alias il Principe del Cibo Ricco, alias il Principe Augusto Yamato (il nome vecchio della provincia Nara e poi anche del Giappone) d’Iware (il nome di una zona nella presente provincia Nara). E il Principe del Cibo Divino è andato al paese Tokoyo (significa l’eternità) passando sulle onde, invece il Principe del Riso e Acqua è entrato nel paese del mare che è la patria della sua defunta madre.

sabato 23 novembre 2013

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~62

Il Principe Hori sul collo del pescecane

La danza di Hayato

Volume primo (53) 

La Divinità del Mare, quindi, ha dato due palle (Shiomitsu e Shiofuru) al Principe Hori e poi, chiamando subito i pescecani, ha detto a loro:

“Il Principe Volta Celeste Hori, il figlio del Cielo, vuole andare adesso al paese sopra (il paese centrale della pianura di canna). Ditemi ognuno, fra quanti giorni potrete accompagnarlo fino a quel paese e poi tornare qua?”

Allora ogni pescecane, pensando la sua statura, ha detto quanti giorni ci vogliono al minimo. Tuttavia, solo Hitohiro Wani (significa il pescecane che ha la statura più lunga) ha detto:

“Io posso fare l’andata e ritorno in una giornata.”

La Divinità del Mare ha detto a questo pescecane:

“Allora, tu lo accompagna, pero quando passerete nel mare, tu non devi mai spaventarlo.”

Dopo aver ordinato cosi, la Divinità del Mare, facendo salire il Principe sul collo del pescecane, l’ha mandato al paese sopra.

Il pescecane, come aveva promesso, ha accompagnato il Principe fino al paese sopra in una giornata. Il Principe Hori, quando lo rimanda, ha messo sul suo collo il coltello attaccato da uno spago che portava lui stesso. Perciò, questo Hitohiro Wani si chiama ancora adesso la Divinità della Spada.

Il Principe Hori, dopo aver fatto cosi come gli aveva indicato la Divinità del Mare, ha restituito quell’amo a suo fratello maggiore. Perciò il Principe Hoderi è diventato man mano povero e alla fine, ha cominciato ad attaccarlo furiosamente.

Il Principe Hori quindi, quando il Principe Hoderi è venuto ad assalirlo, l’ha fatto affogare con la palla Shiomitsu, invece quando Hoderi gli ha chiesto scusa dal dolore, l’ha salvato con la palla Shiofuru.

Dopo aver avuto la esperienza cosi dolorosa e affliggente, il fratello maggiore Hoderi ha detto:

“Io, d’ora in poi, vi servirò come il guardiano sia per la notte sia per il giorno.”

Per questo motivo, la razza Hayato (che è il discendente di Hoderi), dimostrando con la danza ininterrottamente i vari gesti del Principe Hoderi quando lui stava per affogare, serve alla corte imperiale fino ad oggi.

mercoledì 20 novembre 2013

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~61

La spiaggia Aoshima, nella provincia Miyazaki

La principessa Toyotama

Volume primo (52)
 

Il principe Hori pero, ricordandosi di quello che fu successo prima di venire a questo palazzo della Divinità del Mare, ha tirato un sospiro profondo. La principessa Toyotama, quando ha sentito il sospiro di suo marito, ha detto a suo padre:

“Il principe Hori, abitando qui addirittura per tre anni, non si lamentava per niente finora. Invece stanotte, lui ha tirato un sospiro profondo. Ho paura che lui avesse qualche problema.”

Il padre Wadatsumi quindi, ha chiesto a suo genero:

“Mia figlia si preoccupava del vostro aspetto di stanotte. Avete qualche problema?  E poi posso chiedere perché voi venivate a questo paese?”

Il principe Hori allora, ha raccontato tutto quanto quella storia che era successa fra lui e suo fratello.

La Divinità Wadatsumi, dopo averla sentita, ha chiamato tutti i pesci, sia grandi sia piccoli e ha chiesto a loro:

“Fra voi, c’è per caso qualcuno che ha preso quell’amo?”

Allora, i numerosi pesci hanno risposto:

“Abbiamo sentito un lamento del dentice rosso, che lui non riesce a mangiare niente perché era conficcato un amo alla sua gola. Perciò senz’altro, l’avrà preso questo dentice.”

La Divinità del Mare quindi, frugando nella gola del dentice rosso, l’ha trovato e l’ha tirato via subito. Poi, dopo averlo lavato bene, l’ha consegnato al principe Hori.

Nello stesso tempo, la Divinità Wadatsumi ha detto:
 
“Quando voi restituite quest’amo a vostro fratello, prima recitate che quest’amo è quello che rende la malinconia, l’irritabilità, la povertà e l’ignoranza. E poi, dopo aver girato la vostra mano dietro, glielo consegnate. E se vostro fratello facesse la risaia sulla terra alta, voi la fate su quella bassa. Invece se vostro fratello facesse la risaia sulla terra bassa, voi la fate su quella alta. Se voi facciate cosi, vostro fratello vivrà certamente degli stenti per il raccolto cattivo per tre anni, perché sono io che controllo l’acqua. Se mai, vostro fratello vi attaccasse dal rancore, voi, facendogli vedere questa palla Shiomitsu (significa l’alta marea), lo fate affogare nell’acqua marina. Se invece vostro fratello chiedesse perdono nel dolore, voi lo salvate con questa palla Shiofuru (significa la bassa marea). Cosi, l’affliggete e tormentate.”

sabato 16 novembre 2013

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~60

Il Principe Hori e la Principessa Toyotama

La statua della Principessa Toyotama

Volume primo (51) 

Allora, il principe Hori, vedendo questa cameriera, le ha chiesto l’acqua. La cameriera subito ha attinto l’acqua in un recipiente e gliela ha offerto. Il principe Hori pero, non l’ha bevuta, o anzi, sciogliendo il suo Tamano O (consultate per favore “Kojiki (20)”) che portava al collo, ne ha trattenuto una palla nella bocca, e poi l’ha rigettata nel recipiente. Allora questa palla è attaccata al recipiente e la cameriera non è riuscita a staccarla. Perciò lei, portando questo recipiente attaccato dalla palla, l’ha offerto alla Principessa Toyotama.

La Principessa, guardando la palla rimasta attaccata al recipiente, ha domandato alla cameriera:

“Per caso, ci sarà qualcuno fuori della porta?”

La cameriera ha risposto:

“Sì, c’è una persona sull’albero di Giuda, piazzato sulla riva della fontana. È un uomo bello e splendido. È veramente molto nobile, forse superiore al nostro re Wadatsumi secondo me. Poiché quest’uomo mi ha chiesto l’acqua, gliela ho offerto. Tuttavia, lui, invece di berla, ha messo una palla nella bocca e l’ha rigettata nel recipiente. Io, non riuscendo a staccarla, ho portato questo recipiente a Voi. ”

Dopo aver sentito questa storia, la Principessa è uscita dal palazzo con molta curiosità. Poi, appena ha visto il Principe Hori, si è innamorata di lui e loro due si sono scambiati gli sguardi.

Dopo di che, la Principessa ha detto a suo padre:

“Avanti alla nostra porta, si trova un uomo bello e splendido.”

La Divinità del Mare (Wadatsumi) quindi, è uscito da sé fuori della porta e ha detto:

“Quest’uomo è il Principe Volta Celeste, figlio del Principe del Cielo.”

Poi, lui l’ha accompagnato subito nel palazzo. Dopo, il Re del Mare ha fatto mettere le otto stuoie fatte dalla pelle di otaria, sovrapponendo una ad altra in un posto, su cui ha fatto mettere ancora le otto stuoie di seta sovrapposta nella stessa maniera. E lui ha fatto sedere il Principe su queste stuoie e gli ha offerto tanti piatti ben preparati. Dopo di che, lui ha fatto sposare il Principe con sua figlia Toyotama.

Cosi, il Principe Hori si è trattenuto per tre anni nel paese della Divinità del Mare.