Il Principe Hori sul collo del pescecane |
La danza di Hayato |
Volume primo (53)
La Divinità del Mare, quindi, ha dato due palle (Shiomitsu e Shiofuru) al
Principe Hori e poi, chiamando subito i pescecani, ha detto a loro:
“Il Principe Volta Celeste Hori, il figlio del Cielo, vuole andare adesso
al paese sopra (il paese centrale della pianura di canna). Ditemi ognuno,
fra quanti giorni potrete accompagnarlo fino a quel paese e poi tornare qua?”
Allora ogni pescecane, pensando la sua statura, ha detto quanti giorni ci
vogliono al minimo. Tuttavia, solo Hitohiro Wani (significa il pescecane che ha
la statura più lunga) ha detto:
“Io posso fare l’andata e ritorno in una giornata.”
La Divinità del Mare ha detto a questo pescecane:
“Allora, tu lo accompagna, pero quando passerete nel mare, tu non devi mai
spaventarlo.”
Dopo aver ordinato cosi, la Divinità del Mare, facendo salire il Principe
sul collo del pescecane, l’ha mandato al paese sopra.
Il pescecane, come aveva promesso, ha accompagnato il Principe fino al
paese sopra in una giornata. Il Principe Hori, quando lo rimanda, ha messo
sul suo collo il coltello attaccato da uno spago che portava lui stesso. Perciò,
questo Hitohiro Wani si chiama ancora adesso la Divinità della Spada.
Il Principe Hori, dopo aver fatto cosi come gli aveva indicato la
Divinità del Mare, ha restituito quell’amo a suo fratello maggiore. Perciò il
Principe Hoderi è diventato man mano povero e alla fine, ha cominciato ad
attaccarlo furiosamente.
Il Principe Hori quindi, quando il Principe Hoderi è venuto ad assalirlo, l’ha
fatto affogare con la palla Shiomitsu, invece quando Hoderi gli ha chiesto scusa
dal dolore, l’ha salvato con la palla Shiofuru.
Dopo aver avuto la esperienza cosi dolorosa e affliggente, il fratello
maggiore Hoderi ha detto:
“Io, d’ora in poi, vi servirò come il guardiano sia per la notte sia per il
giorno.”
Per questo motivo, la razza Hayato (che è il discendente di Hoderi), dimostrando
con la danza ininterrottamente i vari gesti del Principe Hoderi quando lui stava per
affogare, serve alla corte imperiale fino ad oggi.