sabato 30 novembre 2013

Il fascino delle città antiche (18)

Il grande tempio scintoista d'Ise

Lo specchio di Otto Ata

Il grande tempio scintoista d’Ise (1) 

Riguardo a “Kojiki”, ne è finito il primo volume alla sezione precedente. D’ora in poi, si comincia la parte umana, cioè la storia dal primo imperatore Jimmu, che è il Principe Augusto Yamato d’Iware. Questo imperatore pero, se ne ha dei dubbi se sia un personaggio reale o no storicamente, ma comunque, io seguirò sempre a quello che è scritto nel libro “Kojiki”.

Allora, in questo punto, prendendo un po’ d’intervallo, vorrei presentare alcuni templi che hanno forte relazione con “Kojiki”.

E cosi, ho scelto prima di tutto il grande tempio scintoista d’Ise come l’argomento.

Ise è il nome della zona (adesso è diventata città) nella provincia Mie, che dà sull’oceano pacifico. Già dal tempo antico, è stato conosciuto come il posto in cui si pesca tanti frutti del mare buoni.

Il grande tempio scintoista d’Ise consiste fondamentalmente di due templi, cioè quello interno ed esterno, e di conseguenza, aggiungendo tanti quelli filiali e succursali, 125 templi in totale sono risultati da chiamarsi  “Il tempio scintoista d’Ise” nel senso lato. E quelli che stanno al vertice di tutti, sono il tempio interno ed esterno naturalmente.

Il tempio interno è dedicato alla Divinità Amaterasu, invece quello esterno alla Divinità Toyouke (l’amministratrice del cibo, una nipote d’Izanaki).

Io descriverò prima quello interno.

Secondo la tradizione, questo tempio fu fondato circa 2000anni prima, in base all'oracolo di Amaterasu. Cioè, Amaterasu fu stata deificata nell’altra zona prima, pero, lei non era tanta contenta di starci. Perciò una diaconessa chiamata la Principessa Yamato, dopo aver sentito quest'oracolo, ha girato per il centro di Giappone cercando il posto migliore e quando lei è arrivata ad Ise, Amaterasu le ha detto:

“Questo paesino d’Ise dove arrivano le onde da Tokoyo (il paese d’eternità), è un po’ remoto dal centro, ma è bellissimo. Io preferisco di stare qui.”

Cosi, Amaterasu è diventata l’oggetto da venerazione nel tempio scintoista d’Ise facendo lo specchio di Otto Ata (un’unità nel tempo vecchio che equivale a una lunghezza fra il dito medio e pollice quando si allarga la mano) alla sede sacra per la sua anima.

(N.B:
 Normalmente, nei templi scintoisti non si colloca la statua della divinità, e invece di questa, solitamente si mette qualche oggetto particolare in cui dimori l'anima divina, come per esempio lo specchio o la spada o il gioiello ecc, sull’altare nel santuario. Nel caso del tempio d’Ise, lo specchio di Otto Ata si venera proprio come il corpo sacro d’Amaterasu.)

Questo tempio d’Ise è considerato come quello della divinità custode per la famiglia imperiale, ma non è ben chiaro da quando lo è iniziato. Comunque, si può dire che questo tempio è cominciato a balzare alla ribalta sulla storia giapponese nel settimo secolo, cioè il periodo dell’imperatore Tenmu.