Due foto del tempio scintoista Aritoshi |
Makura no Soushi (264)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (263)
(La sezione 228 è saltata)
Duecento ventinovesimo (2)
1) Il secondo aneddoto:
C’era una volta, non so se sia vero o
no, un imperatore che amava solo i giovani e ammazzava il popolo che aveva più
di quaranta anni. Allora, gli anziani, allontanandosi dalla capitale, si erano
nascosti nella campagna remota e nella città non si trovava nessuna gente
vecchia. A questo momento, c’era un generale giovane molto intelligente e
favorito dell’imperatore, che aveva i genitori di circa settanta anni. Questi
due avevano tanto paura pensando che, quale biasimo subiranno, se siano trovati
dall’imperatore. Già la gente cha ha quaranta anni, sarà ammazzata, allora loro
che hanno settanta anni, con che maniera sarà puniti?
Ma, poiché loro figlio era devoto ai
genitori, non ha voluto di farli abitare lontano. E, volendo vederli almeno una
volta al giorno, ha scavato la terra dentro sua casa e ci ha costruito una
stanza per farli abitare. Poi, lui ha detto a tutti, naturalmente anche all’imperatore,
che i suoi genitori sono andati alla campagna lontana.
Comunque, secondo me (Shonagon), è
tanto strana questa cosa. Si potevano lasciare gli anziani se loro stanno in
casa zitti. Era orribile il regno di questo imperatore!
Quelli genitori, non saranno stati
della famiglia di alta classe, ma, erano conosciuti come le persone riflessive
e saggie. E anche il loro figlio, il generale, era giovane ma fidato, perciò lo
amava molto l’imperatore.
Allora, l’imperatore cinese, volendo
conquistare il Giappone, spesso metteva l’imperatore giapponese in difficoltà
con domande irragionevoli. E una volta, quel cinese ha mandato al Giappone un legno
di lunghezza circa 60cm, raschiato perfettamente liscio in tutta la parte, domandando:
“Potete distinguere la radice e la
punta di questo legno?”
L’imperatore giapponese allora, non
sapeva che fare, perché non ha potuto trovare nessuna maniera da distinguere.
Il generale giovane, vedendo la
situazione tanto dura dell’imperatore, è andato ai genitori e ha raccontato la
storia.
Allora, suo padre gli ha risposto:
“Tu vai a un fiume molto torrentizio
e ci getta il legno ortogonalmente e orizzontalmente alla direzione del corso. Allora il legno gira e verrà portato dal
corso del fiume. Tu quindi, annota ““la radice”” all’estremità davanti del
legno e lo manda alla Cina.”
E lui è andato all’imperatore e ha
detto quello che suo padre gli ha insegnato, facendo finta che questo è l’idea di lui
stesso. L’imperatore quindi, ha fatto fare ai cortigiani cosi come il generale
aveva raccontato e ha mandato il legno su cui è marcato della punta e radice alla
Cina. Era giusto davvero!