mercoledì 16 novembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (166)


Due foto di Bodhisattva Kannon nel tempio Hase

Ugetsu Monogatari 55 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Jasei no In (la storia di un uomo attaccato dallo spirito del serpente) ~ 16 ~

Anche la gente che stava attorno di lui, vedendo il suo aspetto preso dal panico, ha cominciato a gridare:

“Dove c’è quel fantasma?!”

In questo momento, Manago, entrandoci con calma, ha detto:

“Voi tutti, non mi pensate strana cosi. E tu Toyoo, non avere tanto paura di me. Io ero molto triste, perché tutto quello che era successo a te è dovuto alla mia sbadataggine. È proprio mia colpa, che sei stato accusato di un delitto non commesso. Io quindi, ti ho cercato per spiegare con tutti i particolari volendo calmarti. E adesso, il mio desiderio è compiuto, perché ho potuto vederti ancora. Sono molto felice!
Allora, signori padroni di questa casa, m’ascoltate bene e poi giudicate se sia giusto o no, quello che vi dirò.
Se caso mai, io fossi un fantasma, voi penserete che posso apparire nella folla, in pieno giorno cosi?
Mi guardate bene, che il mio vestito ha la cucitura e poi, quando sto sotto il sole, si vede anche l’ombra. Considerando questa ragione giusta, dissipate dubbi per favore.”

Toyoo, sentendosi un po’ rianimato, ha detto:

“L’evidenza che tu non sei umana è sicura. Perché, quando io sono andato a tua casa da un prigioniero con i funzionari, la casa era caduta in rovina, essendo cambiata completamente dal giorno precedente. Ci sembrava, non era altro che l’abitazione del fantasma, poi ci sei stata seduta da sola. E ancora peggio che tu sei scomparsa improvvisamente con il tuono, quando i funzionari ti stavano per catturare.

Io ne ho guardato tutto quanto con miei occhi. Ma tu, con quale complotto mi hai inseguito fino qua? Va via subito!”