Due foto del fiume Katsura |
La capitale Nagaoka, fin dall’inizio era la città contaminata
di sangue, ma comunque sia, è durata per dieci anni. Durante questo periodo
pero, è capitata in successione qualche disgrazia. Cioè, madre e l’imperatrice
di Kanmu, e una moglie di Ate era morta una dopo l’altra, poi anche il principe
Ate si è ammalato ogni tanto. Perciò la gente dell’epoca, includendo Kanmu, ha
pensato che queste disgrazie derivassero dalla maledizione delle anime perdute
che avevano perso la vita nel rancore.
Riguardo a ciò, Kanmu teneva un certo rimorso.
Quando lui era ancora giovane, già c’era l’altro principe ereditario ufficiale.
Tuttavia, dagli artifici di un vassallo vicino a Kanmu, il principe era
sospettato di complotto e ucciso con sua madre. A grazia di questo fatto, Kanmu
è potuto diventare l’imperatore. Kanmu quindi, sia questo principe, sia Sawara,
benché non avesse intenzione di far cadere loro in rovina dapprima, il
risultato è stato che assumersi alcuna responsabilità lui stesso. Per questo,
nel cuore suo, c’era sempre una specie del pentimento e di conseguenza, lo
creava una paura per le maledizioni dalle anime perdute dentro se stesso.
Poi, all’epoca, si credeva che il posto in cui era
morto qualcuno fosse contaminato, perciò si doveva distruggerlo per cacciare via lo
spirito maligno di morte e bisognava di ricostruire un altro palazzo.
“È giusto pero, di costruire di nuovo un palazzo in
questa capitale Nagaoka, che è già coperta d’ombra della morte e piena di
maledizioni?”
Kanmu, pensando cosi, è stato un po’
nell’indecisione. A questo momento, è successa una calamità decisiva, cioè la
parte meridionale della capitale era allagata dallo straripamento del fiume
Katsura che correva nel centro della capitale, causato dal rovescio.
“Sarà meglio di non fare più la costruzione in
Nagaoka.”
Con l’occasione di questa calamità, è gettata
quest’opinione come un fiume in piena fra il popolo.
E alla fina, Kanmu ha cominciato a cercare il luogo
candidato per la prossima capitale.