domenica 1 gennaio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (179)


Due foto dei monaci dello Zen che stanno peregrinando


Ugetsu Monogatari 68 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 1 ~

C’era una volta, un monaco di grandi virtù, chiamato Kaian Zenji. Lui studiava molto bene dello Zen dalla infanzia e girava sempre per tutto il Giappone dedicandosi a pratiche ascetiche.

Un certo anno, dopo aver finito le sue pratiche al tempio buddista Ryotaiji nel paese Mino (la presente provincia Gifu), è partito per la direzione d’est, perché ha voluto dedicarsi a pratiche ascetiche nella zona Ouu (Tohoku, nord-est in Giappone) all’autunno.

Facendo il viaggio di lunga distanza, lui è arrivato al paese Shimotsuke (la presente provincia Tochigi).

Quando è arrivato al villaggio di Tomita, scendeva già sera, quindi, lui ha deciso di chiedere una notte di alloggio a una casa grande che dimostrava la ricchezza.

In questo momento pero, sono apparsi degli uomini che tornavano dai campi, e appena visto questo monaco, loro hanno cominciato a gridare ad alta voce:

“È apparso il diavolo della montagna! Venite tutti!”

Ascoltato questo grido, nella casa, le donne e i bambini si sono nascosti all’ombra degli armadi o nell’angolo della stanza, strillando.

Da una parte, un uomo che sembrava il padrone di questa casa è uscito correndo con un bastone appuntito a mano e lui vi ha trovato un monaco di una cinquantenne, col cappuccio blu e il vestito povero.  Il monaco, appena visto il padrone, gli ha detto chiamandolo con un cenno della mano:


“Padrone, come mai voi prendete precauzioni contro me, cosi severamente? Io sono un monaco che sta girando per tutto il paese e volevo solo chiedere una notte di alloggio, se è possibile. È veramente inaspettato di trovarmi in questa situazione strettissima. Voi pensate davvero che io sia scassinatore? Sono proprio un monaco vecchio e povero, come vedete.”