mercoledì 7 luglio 2021

La serie della letteratura giapponese ~431~

 


Due foto di Shitomido


Tsurezure Gusa (53)

 

Quando si costruisce una casa, bisogna pensare sempre, la se va bene per passare l’estate. All’inverno, noi possiamo passare in qualunque posto, ma, all’estate, sarà troppo duro di abitare nella casa che non ci da nessuna freschezza.

 

Quando uno vuole immettere acqua nel giardino, non si deve fare il corso troppo profondo. Se corra l’acqua poco profonda, ci farebbe sentire tanto fresco.

 

E se uno voglia vedere le cose minute dentro casa, di cui stanza che ha la porta scorrevole sarebbe utile. Invece, la stanza che ha Shitomido (Il cancello con inferriata, fatto in due parti sopra e sotto. E la parte sopra si apre su, come si vede nella foto di sopra. Ma poiché la parte sotto è fissata, è costretto a bloccare la luce del sole sia da sopra sia da sotto.) è un po’ scura.

 

E la casa dal soffitto alto fa freddo all’inverno e la luce della lampadina è fioca.

 

Poi, se sia costruita una parte non tanto necessaria, questa casa si vedrebbe elegante e sarebbe anche ogni tanto utile.

 

Questa cosa è un pensiero concorde fra me e i miei amici.

 

N.B:

 

 La città di Kyoto è situata nel bacino ed è circondata dalle montagne a tre parti, cioè la parte nord, ovest e est. Perciò, ancora adesso fa freddo all’inverno e tanto caldo e umido all’estate. Naturalmente all’epoca in cui l’autore Kenkou è vissuto, non sarà stato così caldo come oggigiorno, ma pure, faceva caldo comunque. E poi, la persona di una certa classe, non era tanto libera quanto il popolo, sia al modo di vestirsi sia a quello di comportarsi. E non c’è bisogno di spiegare che l’autore Kenkou non era di ceto popolare.