Due foto di Warigo (c'è ne sono le varie forme) |
Tsurezure Gusa (52)
Nel tempio buddista Ninnaji, c’era
un ragazzo molto bello e lui serviva per il capo monaco (N.B, a questa epoca,
nel tempio Ninnaji, era abitudine di essere scelto il capo fra i principi dell’imperatore,
quindi, questo tempio era appartenente all’alta società veramente, e anche il
ragazzo che lavorava in questo tempio era scelto dalla famiglia nobile).
Un giorno, i monaci, avendo intenzione
di divertirsi con lui ad ogni costo, hanno fatto un Warigo (un recipiente di
legno da portare il cibo, come si vede nella foto di sopra) accuratamente. E
loro, mettendolo nella scatola bella, l’hanno seppellito in un certo posto di
Narabigaoka (la collina situata nella parte meridionale del tempio Ninnaji) e hanno
nascosto questo posto coprendo con le foglie di acero.
E poi, loro sono andati all’abitazione
del capo e riusciti a indurre ad uscire questo ragazzo ingegnosamente.
I monaci, essendo rapiti dalla
gioia, si sono divertiti camminando qua e là con lui, e alla fine, si sono
seduti insieme al posto dove era seppellito quel recipiente e uno ha detto con
la voce ostentativa:
“Sono stanco molto. Ah, se ci fosse
qualcuno che riscaldi Sakè bruciando le foglie di questo acero. Voi siete i
monaci che fanno immediatamente la grazia che li si chiede, per favore fate
apparire da qui qualche cosa con la vostra forza della preghiera!”
E loro, dopo aver fatto la
preghiera in modo artefatto, si sono fatti largo tra le foglie di acero, ma,
non ci si trovava niente.
E, pensando la possibilità di aver
sbagliato il posto, hanno cercato rivoltando la terra di quasi tutta la parte
della collina, ma, non hanno potuto trovarlo.
Per dire la verità, c’era una
persona che guardava la scena che i monaci avevano seppellito il recipiente e l’ha
rubato mentre loro andavano all’abitazione del capo.
Dopo di che, i monaci, non potendo
giustificare bene questa situazione, sono dovuti tornare al tempio, coprendo
tra di loro di ingiurie.
Secondo me, se uno volesse fare la cosa troppo spiritosa, sarebbe inevitabile di finire male così.