mercoledì 28 luglio 2021

La serie della letteratura giapponese ~432~

 


Sopra, il tempio buddista Ninnaji
Sotto, le foglie di patata taro


Tsurezure Gusa (54)

 

Il monaco Jyoshin, guardando un monaco, gli ha dato un soprannome “Shiroururi”.  E quando una persona ha chiesto che significa questo a Jyoshin, lui ha risposto:

 

“Non so  nemmeno io. Se ci sia quella roba davvero, sarebbe simile alla sua faccia.”

 

Il monaco Jyoshin, dunque, è bello uomo, forte e il mangiatore. Poi, è bravo calligrafo, studioso, oratore e molto abile di tutto. Poiché è il monaco simbolico nel tempio, quindi, tutti lo stimavano. Tuttavia, lui è la persona eccentrica che ignora il senso comune e si comporta a modo suo e non segue mai gli altri.

 

Dopo aver servito una cerimonia buddista, quando gli è offerto un pranzo, prima di essere portato il tavolino da pranzo a tutti, già comincia a mangiare. Poi, quando vuole lasciare il banchetto, va via da solo, non aspettando gli altri.

 

Riguardo all’ora del pasto, non mangia con gli altri all’ora giusta, anzi, mangia solo quando vuole, sia la notte sia il giorno.

 

E quando ha sonno, si chiude nella sua stanza anche al giorno e non presta mai orecchio agli altri, anche se succeda l’affare importante.

 

Quando si è svegliato invece, girava qua e là, recitando una poesia interamente assorto, per tante notti senza dormire.

 

Comunque, era l’uomo che ha fatto il modo di vivere molto originale. Ma, non è odiato mai da nessuno, e sono riconosciuti i suoi meriti da tutti.

 

Si può dire forse, che lui era l’uomo di grandi virtù?