lunedì 22 ottobre 2012

Il fàscino delle città antiche (15)~Enryakuji (2)~

Sopra, il Monte Tiantai
Sotto, la foto di un Sohei

Saicho, essendo scelto come il borsista governativo (consultate per favore “La vita di Kukai(2)” ), ha studiato circa due anni in Cina la dottrina di Tiantai, basata sul Saddharmapundarika-sutra. Lui era partito per Cina nello stesso tempo di Kukai. E poi, quasi miracolosamente solo due navi (cioè l’una in cui stava lui e l’altra Kucai) erano arrivate a Cina, invece le altre due erano naufragate.
Dopo essere tornato in Giappone, mentre serviva a guarire una malattia dell’imperatore Kammu con la preghiera, Saicho ha fatto ogni sforzo per costruire Kaidan-in (il nome del Centro che conferisce il titolo di monaco ufficiale) e sette giorni dopo la sua morte, lo era autorizzato. Allora, questo tempio era chiamato “Hieizanji (il tempio del Monte Hiei)” e al prossimo anno era cambiato il nome a Enryakuji. “Enryaku” era proprio Gengo(consultate per favore “Todaiji (1)”) di quest’època. Solitamente, il tempio che era messo il nome di Gengo è considerato molto importante. In questo caso, l’intero Monte Hiei è considerato come un tempio.
Dopo la sua morte, sono usciti numerosi discepoli eccellenti ed Enryakuji prosperava sempre come il centro religioso in Giappone. Nel medioevo però, la parte amministrativa era occupata quasi costantemente dai figli non ereditari dell’imperatore oppure della famiglia di Fujiwara. All’inizio, loro entravano in Enryakuji con la scusa di studiare il Buddismo, ma essendo della famiglia potente e ricca, hanno cominciato a ottenere la posizione molto importante nel tempio. Cosi, il tempio stesso è diventato ricco e potente e anche il numero di Shoen (consultate per favore “La Storia di Samurai (5)”) che possedeva era enorme. Il tempio Enryakuji quindi, aveva bisogno di mantenere la forza militare per proteggere questi beni. È nato cosi, il gruppo molto particolare chiamato Sohei (significa il monaco armato). Questo tipo di monaco, non essendo della famiglia buona, era fuori dalla carriera dapprima e normalmente violento e brutale. Quando succedeva qualcosa non piacevole per loro, subito andavano direttamente alla corte imperiale per imporre la loro richiesta, portando la portantina di Sannou Gongen (una divinità simbolica del Monte Hiei, nata dal sincretismo di Buddismo e Scintoismo). Siccome questa divinità era rispettata da tutti (includendo l’imperatore), nessuno poteva trascurare la richiesta di questo gruppo dei monaci armati. In un libro storico, c’è scritto che, anche quello Shirakawa, l’imperatore molto dispotico (consultate “La storia di Samurai (5)”), ha lamentato dicendo cosi:

Nell’attuale Giappone, ci sono tre cose che non posso dominare. L’una è l’acqua del fiume Kamo (che causava spesso l’alluvione), le altre due sono i dadi e il gruppo di Sohei.