lunedì 12 novembre 2012

La storia di Samurai (34)

Sopra, il tempio buddista Ginkakuji
Sotto, il sorgere della luna sul monte Higashiyama

Yoshimasa, ma, non ha fatto vedere l’aria di mandare il bambino a nessun tempio buddista. Anzi, il bambino era nutrito da un vassallo fedele sotto la protezione di madre. Questa madre, cioè la moglie ufficiale di Yoshimasa, era di famiglia Hino (una parentela di Fujiwara) ed era una donna forte, orgogliosa e molto abile da curare i suoi interessi. Infatti, lei non era mai d’accordo a quella promessa che ha fatto suo marito con Yoshimi. Yoshimasa, come ho scritto alla sezione precedente, era l’uomo che faceva accettare con la forza il suo desiderio, ma nello stesso tempo era il tipo molto indeciso, soprattutto in quello che non voleva fare. È inutile dire che, avendo il figlio, il suo giuramento per il fratello stava vacillando nel suo cuore. Cosi, è cominciato a crescere la gemma della lotta intestina nella famiglia Ashikaga.
In questo periodo, non solo nella famiglia dello Shogun ma anche nella maggior parte delle famiglie dei signori feudali, stava succedendo lo stesso problema. I fratelli oppure i cugini si scontravano un po’ dappertutto. La causa era naturalmente sempre di discordia dell’eredità.
Inoltre, c’era un altro problema nel governo shogunato. Era proprio la lotta per la supremazia fra i due ministri più potenti, l’uno chiamato Hosokawa e l’altro Yamana. Quello era una parente di Ashikaga e occupava la posizione numero uno nel governo, questo invece, era il grande signore feudale che teneva otto feudi. Prima, essendo nella relazione di genero e suocero, loro due andavano abbastanza bene, però come si dice nel proverbio che due rivali non possono coesistere, l’opposizione ingrandiva gradualmente fra loro.
Fra poco, gli opposti di ogni famiglia feudale sono andati a parteggiare o per Hosokawa o per Yamana seguendo a loro interesse e alla fine, erano separati in due gruppi grandi, cioè quello di Hosokawa (chiamato il gruppo dell’est, perché la casa di Hosokawa era situata alla parte dell’est del fiume Horikawa) e di Yamana (chiamato il gruppo dell’ovest). Cosi, è scoppiata la guerra civile in 1467. Yoshimasa veramente ha messo in mostra la sua incapacità, allora. All’inizio, lui è stato a guardare con calma lo sviluppo della situazione. E poi, quando Hosokawa gli ha chiesto una bandiera di giustizia, gliela ha dato ma molto malvolentieri. Lui è voluto stare neutrale quanto possibile, pensando che la guerra fosse calmata subito. La situazione però, non è andata come lui voleva. Quando uno dei vassalli favoriti suoi ha calunniato Yoshimi, lui ne ha creduto subito e l’ha cacciato via, nonostante che Yoshimi è stato il capo generale del gruppo dell’est. Yoshimi, quindi, è stato accolto dal gruppo dell’ovest e facendo cosi, loro (il gruppo dell’ovest) anche hanno ottenuto una grande causa cosiddetto “il successore dello Shogun” invece della bandiera della giustizia.

Comunque, questa guerra civile è chiamata “La guerra di Ounin (il nome di Gengo di quest’època)” durava circa per dieci anni. La citta di Kyoto era resa in cenere completamente e il popolo era spossato molto. Yoshimasa, però era attivo ancora nel senso di costruire una villa molto elaborata. Lui, riscuotendo le tasse severamente dal popolo, ha costruito una villa chiamata Higashiyama Sanso (significa la villa sotto il monte dell’est) convocando gli esperti d’ogni campo, cioè il giardiniere, l’architetto e il falegname ecc. Prima d’iniziare il lavoro, lui è andato a vedere spesso Kinkakuji (il padiglione d’oro) costruito da suo nonno. E poi, lui ha deciso di fare la sua villa proprio contraria di Kinkakuji, molto sgargiante. Cosi, è stata costruita Higashiyama Sanso, che è chiamata Ginkakuji (padiglione d’argento) ai posteri.

Ancora adesso, naturalmente noi possiamo vedere questo tempio Ginkakuji e ogni volta che visito, io trovo giusto di quello che ha detto Dr. Keene.
Yoshimasa ha amato molto la bellezza della luna e si dice che ha costruito questa villa in modo che potesse guardare la luna piena d’autunno nella migliore condizione. Infatti, tutte le costruzioni della villa e i giardini si armonizzano bene per fare spiccare la bellezza della luna e hanno veramente il buon gusto di sobrietà ed eleganza.

Si può dire che, senz’altro Yoshimasa era lo Shogun pessimo, ma nello stesso tempo era un uomo molto raffinato che ha lasciato il tesoro eterno a noi posteri.