giovedì 13 dicembre 2012

Intervallo (29)~Una vita di un Samurai~(2)

Uesugi Kenshin

Sopra, il ritratto di Uesugi Kenshin
Sotto, due foto di Gackt (cantante e attore giapponese) che ha interpretato la parte di Kenshin


Per quanto riguardo a Kenshin, ho già toccato un po’ nella sezione “La Storia di Samurai (36)”, ma questa volta ne vorrei scrivere un po’ più dettagliatamente. Kenshin(1530~1578) era un Daimyo che ha vissuto nel periodo dei regni combattenti. Lui era governatore in Echigo (la presente provincia Niigata) e veramente il genio di guerra. In quest’època, per l’alta classe di Samurai come lui, nonostante che fosse normale di avere tante donne e bambini per mantenere il sangue, lui non è mai sposato a vita. Il motivo non è ben chiaro, ma c’è una cosa sicura che lui si è creduto l’incarnazione di Vaisravana, una divinità indiana che era introdotta nel Buddismo come uno dei protettori di 12 punti fondamentali, cioè 8 direzioni, e più il cielo, la terra, il sole e la luna. Vaisravana è il protettore del nord e solitamente si rappresenta con la faccia arrabbiata, armato, calpestando i diavoli.

A proposito, non solo Vaisravana ma anche gli altri 11protettori si rappresentano generalmente in questa maniera. La faccia orribile e la figura armata, ambedue sono proprio per dimostrare il loro carattere che non avvicina nessun diavolo.

Siccome Echigo(dove abitava Kenshin) è situato a nord da Kyoto (dista circa 437km), lui ha voluto proteggere la capitale come questa divinità. Kenshin era l’uomo coraggioso, chiamato la tigre di Echigo oppure il drago di Echigo, ha fatto guerra tante volte, ma quasi tutti i casi suoi, era per salvare la gente che gli aveva chiesto l’aiuto oppure per difendere dagli invasori. Era stoico, l’uomo di giustizia e poi anche fedele per l’imperatore. Era possibile che questo carattere piuttosto puro gli avesse fatto a scegliere la vita del celibato. Infatti, quando Takeda era attaccato da due nemici e bloccato di trasporto del sale, Kenshin glielo ha mandato per salvare il popolo. Perché per Kenshin, Takeda era il nemico fatale, pero, il popolo del dominio di Takeda non c’entrava niente.
Questo episodio è molto conosciuto in Giappone e ancora adesso, noi usiamo ogni tanto il modo di dire che è “mandare il sale al nemico”. Kenshin ha amato molto di bere il Sakè e lui sempre l’ha bevuto da solo leccando il sale. Alcuni studiosi dicono che quest’abitudine gli avrebbe causato l’alta pressione e la morte improvvisa. In effetti, lui è morto a 49 anni a causa della apoplessia.
Allora, lui aveva quattro figli adottivi. Dopo la morte di Kenshin, sono successe solite liti domestiche fra loro, ma ha vinto un nipote suo e la famiglia Uesugi, nonostante che fosse nemica di Tokugawa nella guerra di Sekigahara, è sopravvissuta e durata fino all’età moderna.
Alla fine di questa sezione, Vi presento la sua ultima poesia in Kanji (ideogramma) e la traduzione in italiano a sotto:



La mia vita di 49 anni è come un sogno di una notte,
La prosperità della mia vita non è altro che un bicchiere di Sakè.