Due foto di Jibutsudou |
Tsurezure Gusa (64)
Mi pare che, quando sento il nome di una
persona, possa immaginare subito la sua faccia. Tuttavia, quado la vedo in
realtà, è un po’ diversa da quella che immaginavo.
E quando ascolto l’avvenimento del vecchio
tempo, io immagino che forse lo succedeva realmente attorno alla casa di tale o
quale, e anche riguardo ai personaggi, tendo a pensare applicando alla persona
che guardo proprio adesso.
Io ho avuto spesso questo genere dell’esperienza,
ma solo io penso così? Oppure chiunque pensa così?
Poi, per caso, quello che dicono gli altri
o guardo attualmente, e anche il pensiero di me stesso, mi sembra che siano
successi una volta. Ma non posso ricordarmi quando era, pero, mi pare che io abbia
avuto l’esperienza di questa cosa senza altro una volta. Anche questo fenomeno
succede solo a me?
Secondo me, le cose volgari:
Quando una persona si siede, mette troppi
arnesi attorno a se.
Sull’astuccio da scrittura, sono messi
troppi pennelli.
In Jibutsudou (il piccolo tempio o la sala
privata da collocare la statua di Budda), sono messe troppe statue.
Nel giardino sono messe le pietre e
piantate le vegetazioni troppo.
In casa, ci sono troppi figli e nipoti.
Quando parlo con una persona, lei
chiacchiera troppo.
Quando una persona prega Budda o Divinità,
scrive il suo desiderio. Ma se lei elenchi sue buone azioni troppo, non sarebbe
raffinato queto atto.
Invece, mettere troppo i libri sul carro o le spazzature nella pattumiera, non sarà tanto brutto.