Due oggetti intarsiati dalla conchiglia |
Tsurezure Gusa (71)
Riguardo alle pitture e scritture sul
paravento o sulla porta scorrevole, (chiamata Fusuma in giapponese), se queste
siano scritte o dipinte male, non sarebbero solo brutte ma anche mi sembra che,
il possessore stesso di queste sia irrilevante.
In genere, nel caso che gli arredamenti o arnesi
in una casa non siano tanto belli, noi troviamo spesso l’illusione anche per il
possessore della casa.
Ciò nonostante, io non dico che tutti
devono avere gli arnesi magnifici. Invece, se uno tenga gli arnesi che sono
fatti solo in modo da non rovinarli, oppure se uno li decori esageratamente per
farli vedere come se fosse le cose rare e preziose, io li considererei un po’
problematici.
Secondo me, gli arnesi antichi e raffinati,
e poi non troppo costosi saranno i migliori.
Un giorno, uno ha detto:
“Riguardo alla copertina dell’opuscolo, se
la sia fatta dal tessuto molto sottile, si rovinerebbe subito. Questo è proprio
un problema per me.”
Allora mio amico monaco ha detto:
“Nel caso che la copertina sia sottile, si
sarebbe sfilacciata sia la parte sotto e sia sopra e anche la conchiglia
intarsiata sull’asse sarebbe staccata. Ma la sarà più gustosa dopo essere
successe queste cose.”
Io apprezzo molto la sua opinione.
E poi, normalmente la gente dice:
“Nel caso dei numerosi opuscoli che
consistono una unità, tutti devono essere uguali in apparenza.”
Ma un altro mio amico monaco dice:
“Secondo me, gli uomini mediocri vogliono radunare
le cose completamente uguali. Saranno
meglio anzi, le cose irregolari.”
Io ammiro anche questo detto.
E altra persona ha detto:
“Non va bene se tutte le cose sono ben
ordinate. Sarà più interessante di lasciare la cosa non completata
perfettamente. Quando si costruisce il palazzo imperiale, si deve lasciare
almeno una parte incompleta.”
Sentendo questa parola, mi ricordo che, fra le opere scritte dalla persona del tempo antico, si trovano tenti esempli in cui mancano alcuni paragrafi.