Sopra, Kariginu Sotto, Sashinuki |
Tsurezure Gusa (42)
Un giorno della primavera
inoltrata, che è sereno il cielo, ho visto a caso una casa elegante. Questa si
estende in profondità di cui gruppo di alberi sono un po’ invecchiati, ma affascinanti.
Anche i fiori caduti nel giardino sono suggestivi. Poiché trovavo troppo
spiacevole di passare via, sono entrato dentro giardino.
La porta con inferriata della parte
sud della costruzione principale era tutto chiusa e sembrava un po’ triste, ma,
la porta della parte est era aperta moderatamente. E si vedeva l’interno
tramite la parte rotta dell’avvolgibile, in cui c’è stato un uomo bello. Lui,
mettendosi comodo, con la posizione tranquilla e raffinata, guardava un rotolo steso
sulla scrivania.
A questo momento, mi è venuta una
voglia di sapere la sua personalità.
Poi, una notte di autunno, quando
camminavo in un villaggio montano, ho visto un uomo giovane che è uscito dalla
porta di bambù sobria. Sotto la luce della luna, si vestiva di Kariginu lustro
e Sashinuki di colore viola scuro. (Kariginu è una specie di giacca, e Sashinuki
è una specie dei pantaloni larghi di cui l’orlo è chiuso. Comunque, consultate
per favore la foto di sopra.)
Mi sembrava che fosse molto nobile
questo uomo. Lui, facendo seguire un ragazzo, camminava sul sentiero lontano dentro
la risaia, bagnandosi di rugiada della spiga di riso. E camminando, lui suonava
il flauto eccellentemente. Ma purtroppo, non c’era nessuno ascoltatore che capiva
bene la bellezza del suono attorno di lui. Allora io, essendo curioso di lui, l’ho
seguito di nascosto.
Quando è arrivato vicino alla porta
grande di una villa magnifica, lui ha cessato di suonare il flauto ed è entrato
dentro. Si vedeva lì un carro (per trainare dal bue) fermato. Poiché questa
scena era non comune nel villaggio montano, ho domandato a un domestico trovato
a caso, che villa è. Allora, lui ha detto:
“Sta soggiornando un signore della
famiglia imperiale. E adesso si tengono le cerimonie celebrative buddiste.”
Attorno del palazzino in cui è collocata
la statua di Budda, si sono radunati i monaci. E da lì, si sentiva il profumo d’incenso
portato dal vento di notte. È proprio la scena suggestiva!
E sul corridoio che collega la
costruzione principale e il palazzino di Budda, passano frequentemente le dame,
emanando un profumo buono. Nonostante che è la zona remota dalla città, mi pareva
che tutta la gente che si trovava qui fosse molto colta.
Il giardino in cui sono cresciute le
pianti con la forma naturale, dimostra come se fosse la pianura dell’autunno e si
vedeva che era coperto tutto con la rugiada. Lì, gli insetti cantavano con la
voce triste e si sentiva il suono del ruscello tranquillamente.
In questa zona, si vedeva più veloce il trascorrere delle nuvole rispetto alla città, e si intravedeva la luna fra le nuvole senza sosta.