Due illustrazioni di Yoshida Kenkou |
Tsurezure Gusa (1)
~I pensieri nell’ozio, scritti da un
eremita chiamato Yoshida Kenkou~
Prologo
Questa opera si chiama uno dei tre saggi
scritti nel vecchio tempo in Giappone, cioè quello che segue a “Makura no Soushi”
e “Houjyouki”.
E prima di cominciare la traduzione,
vorrei presentarvi il compendio dell’autore Kenkou.
Questo autore si chiama Yoshida (il cognome)
Kenkou (il nome) adesso, ma il suo cognome Yoshida è cominciato a chiamarsi dall’evo
moderno. Invece prima, il suo cognome doveva essere Urabe. La famiglia Urabe era
la famiglia che serviva come il sacerdote al tempio Yoshida e Hirano (due
templi situati a Kyoto) di generazione in generazione. Poiché il suo padre era
il sacerdote nel tempio Yoshida, i suoi discendenti sono cominciati a chiamarsi
così nella posterità e attualmente, noi tutti i
giapponesi lo chiamiamo Yoshida Kenkou.
Lui è vissuto circa dall’anno 1283 a 1352,
ma, questo non è ben sicuro, comunque è il periodo di Kamakura senza altro, in
cui era cominciato a sorgere il potere il Samurai dopo quando era fondato il primo
governo shogunato da Minamoto no Yoritomo (riguardo al dettaglio consultate per
favore “La storia di Samurai”).
Kenkou, quando era giovane, è stato l’ufficiale
Kuroudo (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 7 ~”)
di sesto grado e in questo periodo, si suppone che lui lavorava nel palazzo
imperiale con piacere. Dopo essere scaduto il suo mandato di sei anni da
Kuroudo, lui ha avuto una altra carica pubblica, ma se n’è ritirato fra poco. Il
motivo non è ben chiaro, pero si suppone che ci entrasse con la morte dell’imperatore
Gonijyou (morto all’età di 24) che serviva Kenkou.
E fra alcuni anni, all’età di 30 più o
meno, Kenkou è entrato nella vita religiosa e si è presentato “Il monaco Kenkou”.
Un studioso dice che, Kenkou non si è sposato mai, quindi, si suppone che il
suo carattere fosse stato un po’ pessimistico dapprima.
Lui passava la sua vita da eremita per 40
anni in totale, e all’inizio viveva nel villaggio montano in Kyoto, ma, non è
che ha potuto abbandonare perfettamente la nostalgia per il mondo umano. Il suo
tale sentimento si vede ogni tanto in questo saggio. E dopo l’età di 40, lui ha
cominciato a prendere parte attiva come il compositore di Waka, essendo sempre
il monaco.
E poi, lui è stato la persona di vasta
erudizione e curiosa. Allora, da prossima volta, si comincia il suo saggio.