domenica 3 gennaio 2021

La serie della letteratura giapponese ~380~

 


Due illustrazioni di Yoshida Kenkou

Tsurezure Gusa (1)

 

~I pensieri nell’ozio, scritti da un eremita chiamato Yoshida Kenkou~

 

Prologo

Questa opera si chiama uno dei tre saggi scritti nel vecchio tempo in Giappone, cioè quello che segue a “Makura no Soushi” e “Houjyouki”.

E prima di cominciare la traduzione, vorrei presentarvi il compendio dell’autore Kenkou.

 

Questo autore si chiama Yoshida (il cognome) Kenkou (il nome) adesso, ma il suo cognome Yoshida è cominciato a chiamarsi dall’evo moderno. Invece prima, il suo cognome doveva essere Urabe. La famiglia Urabe era la famiglia che serviva come il sacerdote al tempio Yoshida e Hirano (due templi situati a Kyoto) di generazione in generazione. Poiché il suo padre era il sacerdote nel tempio Yoshida, i suoi discendenti sono cominciati a chiamarsi così nella posterità e attualmente, noi tutti i  giapponesi lo chiamiamo Yoshida Kenkou.

 

Lui è vissuto circa dall’anno 1283 a 1352, ma, questo non è ben sicuro, comunque è il periodo di Kamakura senza altro, in cui era cominciato a sorgere il potere il Samurai dopo quando era fondato il primo governo shogunato da Minamoto no Yoritomo (riguardo al dettaglio consultate per favore “La storia di Samurai”).

 

Kenkou, quando era giovane, è stato l’ufficiale Kuroudo (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 7 ~”) di sesto grado e in questo periodo, si suppone che lui lavorava nel palazzo imperiale con piacere. Dopo essere scaduto il suo mandato di sei anni da Kuroudo, lui ha avuto una altra carica pubblica, ma se n’è ritirato fra poco. Il motivo non è ben chiaro, pero si suppone che ci entrasse con la morte dell’imperatore Gonijyou (morto all’età di 24) che serviva Kenkou.

 

E fra alcuni anni, all’età di 30 più o meno, Kenkou è entrato nella vita religiosa e si è presentato “Il monaco Kenkou”. Un studioso dice che, Kenkou non si è sposato mai, quindi, si suppone che il suo carattere fosse stato un po’ pessimistico dapprima.

 

Lui passava la sua vita da eremita per 40 anni in totale, e all’inizio viveva nel villaggio montano in Kyoto, ma, non è che ha potuto abbandonare perfettamente la nostalgia per il mondo umano. Il suo tale sentimento si vede ogni tanto in questo saggio. E dopo l’età di 40, lui ha cominciato a prendere parte attiva come il compositore di Waka, essendo sempre il monaco.

 

E poi, lui è stato la persona di vasta erudizione e curiosa. Allora, da prossima volta, si comincia il suo saggio.