mercoledì 2 febbraio 2022

La serie della letteratura giapponese ~486~

 


Sopra, il re Jie-wang, sotto il re Zhou-wang


Tsurezure Gusa (108)

 

Riguardo agli animali domestici da tenere, prima di tutto, si può menzionare il cavallo e il bue. Mi dispiace che si dia il dolore a loro per legarli. Tuttavia, questo è inevitabile purtroppo, perché loro sono gli esseri indispensabili per noi.

 

Poi, dicendo il cane, vogliamo tenerlo per forza, perché questo protegge la nostra casa e può difendersi dal ladro meglio che noi. Ma quasi tutte le case lo tengono ormai, perciò non è necessario di andare a cercarlo appositamente.

 

I resti animali, come l’uccello e la bestia, sono inutili di tenerli tutti quanti. Se uno tenga un animale che corre, deve metterlo nella gabbia o legarlo con la catena. E poi, l’uccello che vola, sarà messa nella gabbia di cui le ali sono già tagliate. Allora, loro non potranno frenare mai la voglia, o di correre per la pianura e la montagna, o di volare nel cielo.

 

Se uno, sentendo il loro dolore come se successe su lui stesso, non potrebbe godere di tenerli.

 

Se uno goda di vedere l’animale che soffre, si può dire che, lui ha lo stesso cuore come Jie-wang o Zhou-wang (1).

 

Invece il quinto figlio di Wang Xi-zhi (il calligrafo cinese molto famoso vissuto nel quarto secolo) amava l’uccello, ma non voleva mai tenerlo nella gabbia. Lui godeva solo di vedere l’uccello che vive nel bosco con gioia e lo faceva l’amico quando lui passeggiava.

 

In un vecchio libro, c’è scritto:

 

“Non si alleva mai l’uccello raro o l’animale strano nel nostro paese.”

 

(1) Jie-wang fu il re leggendario nella dinastia Xia e Zhou-wang fu il re nella dinastia Yin (AD 12~11) in Cina antica. E loro sono conosciuti come il re molto crudele tutti i due.