Tsurezure Gusa (93)
Una altra storia dell’amore.
Sotto l’ombra della parte nord di
una costruzione, è rimasta la nave ghiacciata. Vicino di qui, è fermato un
carro trainato da bue, su cui è caduta la brina. Questa scintilla bella e la
luna ancora rimasta nel cielo è anche brillante ma un po’oscura.
Nella tale vista, sul corridoio di
un tempio deserto, un uomo nobile di alta classe si siede sul Nageshi (un trave
messo sulla piattabanda) con una donna.
Loro due si intrattengono su
qualche cosa, ma non si sa di che cosa stanno parlando. Comunque, pero, sembra
che continui la loro discussione infinitamente.
L’aspetto di tutti i due è tanto
elegante e affascinante anche il loro profumo che si diffonde nell’aria. E la
loro voce anche, ogni tanto si sente debolmente. Questa atmosfera è anche molto
interessante.
Cambia l’argomento.
Quando un monaco del tempio
Kongobuji (situato sul monte Koya, nella presente provincia di Wakayama) è
andato a Kyoto, lui ha incontrato una donna a cavallo in via.
Quando loro passavano uno accanto
all’altro, l’uomo che tirava la corda attaccata alla bocca del cavallo della
donna ha fatto cadere il cavallo del monaco nella trincea per errore.
Il monaco quindi, lo biasimava impazientemente,
e ha detto:
“Che scortesia! Noi tutti siamo
detti il discepolo di Budda. Ma, io sono il monaco ufficiale, pero voi siete i
profani. Soprattutto, la donna è inferiore dall’uomo. Ciò nonostante, la
creatura vile così, ha fatto cadere il monaco nobile come me nella trincea. È l’azione
perfida senza precedenti!”
L’uomo conduceva il cavallo della
donna ha detto:
“Io non capisco niente che cosa voi
avete detto.”
Allora il monaco si arrabbiava
sempre più e ha detto con la voce aspra:
“Cosa dici! Tu non hai nessuna
discrezione. Sei proprio ignorante che non hai studiato niente!”
Dopo di che, pero, questo monaco,
forse avrà capito che ha parlato a troppo sproposito, è scappato via a rotta di
collo cambiando la direzione del suo cavallo.
Forse sarà stato il rimprovero venerabile…