Due foto del tempio buddista Zenrinji |
Tsurezure Gusa (46)
Non è molto consigliabile di cominciare
a fare l’esercizio del Buddismo, quando uno già si è invecchiato. Perché,
nessuno può sperare nel futuro in questo mondo. Guardando le tombe vecchie, trovo
che la maggioranza di ciò è della gente morta in gioventù.
Si dice che, quando capita
improvvisamente la malattia grave e si avvicina il momento della morte a uno, lui
può capire per primo che è sbagliato del suo passato.
Allora, cosa è lo sbaglio?
Questo non è altro che passare la
vita, rinviando la cosa da fare subito e facendo prima quello che non è necessario
di fare in fretta. Nel frattempo, la vita passa via. Se si penta di ciò a
questo momento, sarebbe inutile.
La gente deve avere sempre la coscienza
della morte. Non deve mai dimenticare il fatto che questa si avvicina a noi. Se
uno possa vivere avendo questa coscienza, sarebbe spegnato l’attaccamento a
questo mondo e dovrebbe avere la fede incrollabile di dedicarsi al Buddismo.
Nel libro scritto da Eikan (Il
monaco vissuto 1033~1111, che abitava nel tempio buddista Zenrinji, situato alla
parte d’est di Kyoto. Questo tempio è conosciuto per la bellezza dell’acero
rosso come si vede nella foto di sopra, e nell’autunno, lo visitano tanti
ancora adesso.), si trova uno aneddoto come seguente:
“Nel vecchio tempo, un monaco sacro
ha avuto un visitatore un giorno. E appena che il visitatore ha cominciato a parlare
del suo affare, quel monaco sacro ha detto che lui ha un problema tanto urgente
quanto lo si sta avvicinando proprio avanti ai suoi occhi. E lui, turandosi le orecchie sue, recitando il
nome di Budda, è morto.”
E poi, ho sentito dire che, un eremita che studiava il buddismo diligentemente, pensando troppo della mutevolezza del mondo, non poteva sedersi tranquillamente e sempre si accovacciava.