mercoledì 28 aprile 2021

La serie della letteratura giapponese ~411~

 


Due foto del pino


Tsurezure Gusa (32)

 

La situazione andrà bene finché vivano i familiari del defunto. Ma anche loro, fra poco, saranno morti. E col passo del tempo, i discendenti che sanno solamente il nome del defunto, potranno ricordarlo con nostalgia? E di conseguenza, non si terrà neanche la cerimonia della funzione commemorativa. Allora, chi può riconoscere di chi tomba è questa?

 

Quando arriva la primavera, questa sarà coperta pienamente con le erbacce e forse ci sarà poca gente che ne sente triste. E poi, passando più anni, i pini piantati vicino a questa tomba, soffiati dal vento forte, suonano con il tono triste, e un giorno, non adempiendo la longevità di mille anni (N.B: È stato considerato che il pino ha la vita di mille anni.), saranno tagliati e diventeranno la legna.

 

Poi, anche la tomba stessa sarà rivoltata e diventerà la risaia. E alla fine, non se ne trova nemmeno la traccia. È il fatto molto triste.

 

(Cambiato il capitolo)

 

A una mattina, quando è nevicato molto, ho mandato una lettera a una persona per una faccenda, non scrivendo niente di neve. Allora è arrivata la risposta come seguente:

 

“Voi non mi avete domandato niente del mio parere per la neve. Avete veramente poca sensibilità. Io quindi, non voglio accettare la vostra richiesta, perché siete troppo grossolano. Sono tanto delusa di voi.”

 

Era la esperienza divertente! E poiché è ormai defunta questa persona, io difficilmente dimenticarne, anche se sia piccolo episodio così.

 

N.B:

 

A quella epoca, era abitudine di parlare di fascino del fenomeno naturale, cioè la bellezza della neve, della luna o del fiore ecc. con gli amici o i compagni. Ma l’autore Kenkou, a questo momento, sarà stato un po’ distratto oppure non avrà pensato tanto importante del ricevente della lettera, che può darsi una donna. Comunque, è la cosa sicura che lui ne considera il ricordo divertente.