Tre foto di Kadomatsu |
Tsurezure Gusa (22)
Quando spunta il primo giorno del nuovo
anno, la vista del cielo dell’alba non è che si cambia dagli altri giorni, ma,
ci dà l’impressione molto fresco. E sulle strade grandi nella città, si mettono
Kadomatsu (※1)
alla porta d’ogni casa, e mi sembra che questa scena rappresenti la gioia di
tutti. È tanto interessante anche questa.
E ho sentito dire, chissà da chi, un eremo
ha detto che non ci ha niente da rimpiangere in questo mondo, tranne una cosa.
Cioè, a lui, solo dispiace che non potrà vedere più la vista bella del cielo
dopo aver lasciato questo mondo.
Io provo veramente la simpatia per questo
detto.
A qualsiasi momento, mi consolo quando
vedo la luna. Una volta, uno ha detto che, altro che la luna, non c’è niente
più la cosa affascinante. Allora, l’altro ha controbattuto a lui, dicendo che
la rugiada è la più suggestiva.
Era una discussione molto interessante.
Comunque, se sia adatta alla occasione, qualsiasi cosa sarebbe interessante.
(※1)
Kadomatsu letteralmente significa “Il pino alla porta”. Poiché il pino è sempreverde,
è stato considerato il segno dell’eternità, cioè la lunga vita, dal tempo. E
verso alla metà del undicesimo secolo, è cominciato il costume di mettere l’ornamento
del pino alla porta al capodanno, per accogliere la divinità dell’anno nuovo.
Solitamente, si mettono un paio di Kadomatsu, uno è il pino maschile e l’altro
è quello femminile. Per il pino maschile
si usa il pino nero, perché questo ha gli aghi duri e lunghi di colore verde
molto forte, invece per quello femminile si usa il pino rossa, perché ha gli
aghi sottile e morbidi.
Per Kadomatsu, si usa il bambù e spesso anche gli altri fiori come il pruno e la peonia ecc. insieme il pino come l’ornamento.